Messaggi del 18/10/2014

UNA MILANESE A PAVIA racconto (79) di Dino Secondo Barili

Post n°15960 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

79

Una milanese a Pavia…

Il treno “metrò” che collega Pavia a Milano impiega poco meno di mezz’ora… Partenze e arrivi… ogni mezz’ora… Una passeggiata, quindi. Un modo per rendere fruibili due realtà, due modi di pensare e di essere. Pavia, infatti è una cittadina tranquilla (un po’ addormentata)… adagiata sulla riva sinistra del Ticino ed è di assoluto relax. Molto differente è Milano che, come tutte le metropoli, è frenetica e caotica… ma non troppo. Era quello che pensava anche la Professoressa Matilde, 50 anni, Docente di lettere al Liceo. Per la Professoressa, milanese, Pavia era sempre stata un “mito”. A Pavia aveva studiato, si era laureata, aveva vissuto il suo “primo amore”. Poi, aveva vinto il concorso a Milano ….e a Pavia non era più tornata. A Milano si era sposata… e, dopo una convivenza di una decina d’anni (senza figli) si era separata ed aveva chiesto il divorzio. Ora era sola, allo “stato libero”(come diceva la carta d’identità) …Tuttavia, aveva sempre un chiodo fisso… “ritornare a Pavia”… passeggiare sotto i portici dell’Università… e, magari, ritrovare il suo “primo amore”. Follia! Follia! - dirà qualche lettore… ma sono proprio le “idee folli” che danno sapore alla vita. La rendono eccitante… Sono le “idee folli” che fanno aumentare l’adrenalina. Sabato della settimana scorsa, la Professoressa Matilde decise di realizzare il “suo sogno segreto”. Rivedere Pavia! Prese il treno alla Stazione Centrale di Milano e si avventurò… nella città del Fiume Ticino. Quando una persona ritorna dopo parecchi anni nella città nella quale ha passato un “pezzo” della sua vita…non la riconosce più. Pavia in questi ultimi anni è cambiata… è diventata “cittadina”, un po’ troppo snob …sotto molti punti di vista…A Matilde, però, non interessavano i cambiamenti, i monumenti, le opere d’arte… Alla “Prof di Lettere al Liceo”… interessava, l’amore, “il ritorno al passato”… i suoi anni “calienti”… una persona che ha fatto parte della sua vita… e adesso era finita tra i suoi ricordi migliori… Pavia, però, è una città misteriosa, quasi magica …produce suggestioni uniche, indimenticabili. Matilde passeggiò per Strada Nuova. Prese il caffè in Piazza della Vittoria. Fece e rifece il percorso dei suoi “anni studenteschi”… sotto i portici dell’Università. Si fermò parecchie volte nei luoghi dove Lei e Simon (studente francese) erano soliti scambiarsi “effusioni” esagerate. Fu proprio in uno di quei luoghi che Matilde ebbe la sensazione di sentirsi osservata, intensamente fissata… da occhi invisibili. Eppure… in giro non c’era anima viva. Si ricordò, allora, che su un muro del “Cortile delle Magnolie”, Lei e Simon, avevano graffiato una data. Si avvicinò al muro. Come per incanto, rivide un “cuore trafitto da una freccia” sulla quale c’era scritto. “Quando avrai bisogno di me… tocca la freccia” con i nomi… Matilde e Simon seguiti dalla data. La Professoressa toccò con la mano il “suo” graffito di un tempo… In quell’istante sentì una mano posarsi sulla spalla. Era Simon… Simon in persona... La “ruota della vita” era pronta a girare. E’ noto da secoli che Pavia, è la città del Fiume Ticino, degli studi all’Università, ma anche… “la città dell’amore”. (79)

 
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FARMACI E COSMETICI di Teresa Ramaioli

Post n°15959 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

FARMACI E COSMETICI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 18/10/14 alle 13:05 via WEB
FARMACI E COSMETICI----L’olio, la farina e il vino, il succo di limone, la salvia o il rosmarino, che compaiono quotidianamente sulle tavole in epoca romana erano presenti anche nelle farmacie di casa, come piante medicinali. Costituivano gli ingredienti per preparare farmaci e cosmetici. Piante e resine aromatiche venivano, messe a macerare in olio di oliva, ottenuto da olive ancora verdi, o nel vino, ricavato anche da grappoli d’ uva non ancora matura. La tradizione di usare piante alimentari per curare malattie si è protratta nel tempo, tanto da essere ancora in uso nella medicina popolare dei nostri nonni, arrivando fino ai nostri giorni. Per combattere la nausea, si consiglia di mangiare una fetta di limone o di bere un infuso di alloro. Anche i prodotti di origine animale erano usati . I pesci ed i molluschi servivano a curare le più diverse malattie: la parotite con la cenere dei murici, la malaria con il fegati di delfino . Lo stesso garum, la salsa di pesce ottenuta dalla fermentazione sotto sale delle parti di scarto del pesce azzurro, era considerato un medicamento utile a guarire le ustioni, le ulcere, i morsi dei cani e dei coccodrilli. Nelle nostre tradizioni popolari, il ricostituente ideale per i ragazzi era considerato l’olio di fegato di merluzzo. Confrontando le antiche ricette con quelle attuali si rimane sorpresi per l’uso di ingredienti, che sembrano lontanissimi dalle nostre abitudini alimentari altre volte invece per la sorprendente continuità. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ILSOGNODIUNADONNA1...E IL BUON WEEKEND

Post n°15958 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ILSOGNODIUNADONNA1...

E

IL BUON WEEKEND

ilsognodiunadonna1
ilsognodiunadonna1 il 18/10/14 alle 18:55 via WEB
buon week end.....
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:48 via WEB
Ciao - buon week end e buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ALBA.ESTATE2012...E L'IMPORTANZA DELLE OPINIONI

Post n°15957 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALBA.ESTATE2012...

E

L'IMPORTANZA DELLE OPINIONI

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/10/14 alle 18:21 via WEB
Lo so che i tempi sono cambiati, ognuno si comporta come vuole, a me non piace tutta questa rivoluzione, e sono contenta di poter scrivere la mia opinione, non servirà a nulla, lo so, però mi serve da sfogo. Grazie, ciao, buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:43 via WEB
Ciao Antonella - esprimere la propria opinione serve sempre. Il Blog è fatto per questo ... per dare voce a tutte le opinioni. Dino
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68...IL BLOG E L'ARTE

Post n°15956 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

IL BLOG E L'ARTE

donadam68
donadam68 il 18/10/14 alle 16:45 via WEB
“fattore artistico” ...arricchimento di emozioni e pensieri, un particolare che rende una cosa piacevole, un'esperienza che respira senza mai quel per forza di ciò che noi siamo... :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:38 via WEB
Ciao Dona - l'arte aiuta sempre. Rende accattivante ogni cosa. Dino
(Rispondi)

 
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DONADAM68...E TUTTO CIO' CHE E' UN BLOG

Post n°15955 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

TUTTO CIO' CHE E' UN BLOG

donadam68
donadam68 il 18/10/14 alle 16:42 via WEB
...se il blog è parte vera di ciò che siamo non serve altro, si alimenta da sè, dalle persone che ci leggono e dalle altre che lasciano la loro opinione a riguardo, è solo parte di noi, di chi siamo, senza se e ma, ma essendo solamente se stessi :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:33 via WEB
Ciao Dona - commento bellissimo ed efficace. Dici tutto ciò che è un Blog. Dino
(Rispondi)

 
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DONADAM68...E IL PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15954 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

IL PENSIERO DEL GIORNO

donadam68
donadam68 il 18/10/14 alle 16:39 via WEB
sempre!.....
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Dona - le finzioni servono a teatro. Nella vita reale, una persona deve essere quella che è. Dino
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68...E BLOG E AMICIZIA

Post n°15953 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

BLOG E AMICIZIA

donadam68
donadam68 il 18/10/14 alle 16:38 via WEB
..certo Dino anche a questo il blog può servire, mille sono le sfaccettature di esso, diario o meno , ma per sempre un legame vero , seppur virtuale con il mondo e con chi si rapporta con noi anche solamente per iscritto dietro una tastiera di pc, buon week end a te :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 19:21 via WEB
Ciao Dona - bel commento. Mi piacciono le mille sfaccettature... Il Blog può contenere tutto e di tutto. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAVIA L'ANGELO DELLA PESTE di Teresa Ramaioli

Post n°15952 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PAVIA

L'ANGELO DELLA PESTE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 17/10/14 alle 14:15 via WEB
L'ANGELO DELLA PESTE- PAVIA--La leggenda dell’Angelo della peste racconta che all’epoca in cui S. Damiano era vescovo di Pavia, la città fu colpita da una tremenda pestilenza che decimò la popolazione. Molti pavesi fuggirono sulle colline e nelle campagne, mentre per la città deserta, la notte avveniva un fenomeno strano. I pochi rimasti in città potevano infatti vedere due angeli, uno vestito di bianco e uno di rosso, che si aggiravano per le vie. L’angelo bianco indicava una casa, mentre l’angelo rosso ne percuoteva la porta: tanti i colpi dati, tante le persone morte nell’abitazione il giorno successivo. S. Damiano, che aveva tentato di tutto per far cessare la peste, ispirato da Dio, fece portare da Roma la reliquia del braccio di S. Sebastiano. Portato in processione per la città, operò il miracolo invocato: gli angeli infatti seguivano la direzione indicata dalla reliquia e fu facile farli allontanare dalla città, insieme alla peste, attraversando l’antica Porta Ticino (sul Ponte Coperto). A ricordo del fatto, i pavesi fecero murare in Strada Nuova, sull’angolo di Piazza Cavagneria, un angelo in marmo bianco che accenna appunto a Porta Ticino. Ciao Teresa

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15951 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

19 ottobre 2014

 
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punto di vista BLOG...E L'AMICIZIA

Post n°15950 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

punto di vista

BLOG…

E l’AMICIZIA

Il Blog è un Diario che genera amicizia. Quanti sono i Blogger che attraverso il Blog hanno instaurato legami di amicizia con persone mai viste e lontane centinaia di chilometri? Tante. Tantissime. Si può dire che il Blog è il Diario dell’Amicizia. Buona giornata. Dino

 

 
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SIMONA E L'OSTIPE INVISIBILE racconto (777) di Dino Secondo Barili

Post n°15949 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

18 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 18 ottobre 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

777

Simona e l’Ospite Invisibile

Ogni città bagnata da un fiume ha le sue storie e leggende che si perdono nella notte dei tempi. Pavia ha il fiume Ticino che da solo è una fonte inesauribile di storie e leggende. Quanto una leggenda sia frutto di fantasia è molto difficile da dimostrare. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Prof. Simona, quarant’anni, bellissima, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia. La Prof. Simona era il classico esempio della persona curiosa… una che non finiva mai di farsi domande, avere risposte e fare ricerche per conoscere ciò che non sapeva. Un anno fa, nel fare ricerche storiche presso alcuni Archivi di Milano si è imbattuta in un documento che diceva… “Ogni anno, una sera del mese di ottobre, arriva in alcune Cascine del Pavese un Ospite Invisibile il quale si ferma a cena e lascia una sorpresa…” Il documento era monco… mancava del seguito della storia. L’unico elemento scritto in un angolo del foglio… era una data… di duecento anni prima… La Prof. Simona cominciò a fantasticare. A cercare altri documenti per avere conferma del giorno esatto in cui l’Ospite Invisibile sarebbe realmente passato ed avrebbe lasciato la sorpresa. Per farsi coraggio, Simona, ogni tanto, si confidava con la sua Collega di modulo, la Prof. Lia, la quale era piuttosto scettica. “Simona a volte non ti capisco. Una persona intelligente come te… si perde a cercare tra storie e leggende che non portano a nulla. Sarebbe meglio che ti cercassi un marito. Un brav’uomo che ti tenesse compagnia” Simona, incassava e non diceva nulla. Continuava per la sua strada. Del resto una ragione c’era. La quarantenne Simona non aveva ancora trovato l’uomo ideale. Parecchi anni prima, si era recata in Lomellina ed aveva parlato con la Maga Iris. La Maga le aveva predetto che avrebbe incontrato il suo uomo ideale in una Cascina … lungo la riva del fiume Ticino. Quando una persona è attratta dalle leggende… e cerca l’uomo ideale, trova collegamenti di ogni genere … tra realtà e fantasia. Inoltre, la Prof. Simona passava molto del suo tempo libero tra gli Archivi delle Famiglie Nobili delle Cascine della Lomellina. Dopo aver scoperto a Milano il documento dell’Ospite Invisibile… aveva continuato a fare ricerche presso un’Antica Cascina soprannominata la “Cascina della Lepre Magica” che si trova a pochi chilometri dal fiume. Dopo aver fatto le ricerche, la Prof. Simona è stata invitata a cena dal Proprietario della Cascina, il Signor Giuseppe, un settantacinquenne, la cui Famigli era vecchia di secoli e secoli. La cena era una scusa per far conoscere alla Prof. Simona un tradizione. Tra gli invitati alla cena c’era un Ospite Invisibile…che fisicamente non c’era. Il posto a tavola, però, veniva apparecchiato. Le portate messe una vicino all’altra… e mentre gli altri mangiavano tranquillamente… il posto rimaneva vuoto. La Prof. Simona rimase sorpresa… Aveva cominciato a fare domande. “Signor Giuseppe… come va a finire la storia?” Il Signor Giuseppe si aspettava la domanda ed aveva pronta la risposta. “Vede Prof. Simona, le tradizioni nel mondo agricolo sono molto importanti e vanno osservate. Il mondo di oggi tende a cancellare ogni traccia del passato… ma è un errore. Alla Cascina della Lepre Magica, ogni anno alla stessa data, apparecchiamo la cena per un Ospite Invisibile… che non abbiamo mai visto. Sappiamo, però, che c’è, che esiste. Dopo la cena lasciamo sul tavolo le portate nel posto vuoto e aspettiamo. Al mattino successivo, quando apriamo la sala dove abbiamo mangiato la sera precedente… le portate preparate per l’Ospite Invisibile non ci sono più. I piatti portano i segni delle pietanze appena consumate …e c’è una sorpresa. Vedremo domani mattina quale sorpresa l’Ospite Invisibile ci avrà riservato” Quella notte, la Prof. Simona, non è riuscita a dormire. Si rendeva conto che era diventata parte di quella storia. Che obbiettivo della cena era proprio lei, la quarantenne Docente di Lettere in un Liceo del milanese. Il Signor Giuseppe, infatti, aveva insistito perché, dopo la cena, la Prof. Simona si fermasse a dormire alla “Cascina della Lepre Magica” per controllare essa stessa l’esito della cena. E’ stato il Signor Giuseppe a invitare la quarantenne a constatare di persona il posto apparecchiato la sera precedente. Le portate lasciate la sera precedente erano state consumate ed apprezzate… ma non c’era alcuna sorpresa. Lo stesso Signor Giuseppe è rimasto male. Non sapeva spiegarsi il fatto. Anche la Signora Maria,moglie del settantacinquenne, non sapeva spiegarsi il fatto. In quel momento arrivò alla Cascina della Lepre Magica una lussuosa automobile. Alla guida c’era un Signore bellissimo sui quarantacinque anni. Era il Dott. Adalberto. Un lontanissimo parente del Signor Giuseppe proveniente dall’America dove la sua famiglia era emigrata agli inizi del mille e novecento. Il Dott. Adalberto, dopo aver salutato i presenti ha messo gli occhi sulla Prof. Simona. Ne è rimasto estasiato. Era giunto in Italia per trovare la donna ideale che avrebbe sposato. La Prof. Simona era proprio la donna che aveva sognato. Anche per Simona, Adalberto è stato una sorpresa… La leggenda dell’Ospite Invisibile aveva colpito ancora…. - Questo è il racconto 777 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LE CENERI DI CRISTOFORO COLOMBO di Teresa Ramaioli

Post n°15948 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

LE CENERI DI CRISTOFORO COLOMBO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/10/14 alle 14:17 via WEB
LE CENERI DI CRISTOFORO COLOMBO—Il 10 settembre 1877 a Sato Domingo vennero rinvenuti i resti di Cristoforo Colombo . Le ceneri furono divise in tre ampolline destinate al Pontefice, alla città di Genova ed all’Università di Pavia, dove si ritiene che Colomba abbia studiato, così come viene riportato nel libro di Bartolomeo de Las Casas “Histories”. Studiò in Pavia i prim rudimenti delle lettere , maggiormente la grammatica, e divenne ben esperto nella lingua latina . La teca, che giunse a Pavia il 5 agosto 1880 , si trova all’interno della Biblioteca Universitaria ed è al centro dlla disputa internazionale se far analizzare o meno le ceneri con le più moderne tecnologie per provare la vera identità . Saluti da Pavia Teresa

 
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ALBA.ESTATE2012...E IL RACCONTO 78

Post n°15947 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALBA.ESTATE2012...

E

IL RACCONTO 78

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/10/14 alle 09:39 via WEB
Proprio non capisco come un uomo di 60 anni possa sposare una donna che anagraficamente potrebbe essere sua figlia. Peggio ancora mettere al mondo una creatura che non potrà accudire ed amare per molto tempo. Ti lascio un sorriso come augurio di buona giornata. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 14:58 via WEB
Ciao Antonella - i tempi sono cambiati. La società è cambiata. Si vedono in giro sempre più uomini anziani con ragazzine giovani come l'acqua... Dino
(Rispondi)

 
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STEFANO BROCCA ...E LA BELLEZZA DI ESSERE PAPA'

Post n°15946 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

LA BELLEZZA DI ESSERE PAPA'

franzkline
franzkline il 18/10/14 alle 09:34 via WEB
A proposito io sono diventato papà del secondo figlio a 6 anni di distanza dalla prima però mi ha ringiovanito di almeno 10 anni! Sopratutto nello spirito… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 14:54 via WEB
Ciao Stefano - bella la tua testimonianza... però non hai 60 anni. Sei giovane e forte. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
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ANDRIX110367...E "LE BOTTE DI VITA"

Post n°15945 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANDRIX110367...

E

"LE BOTTE DI VITA"

andrix110367
andrix110367 il 17/10/14 alle 23:43 via WEB
Sai come dice il Pucci il comico di Zelig.. E' cambiato tutto...In questa precoce globalizzazione multietnica i nostri attempati sono diventati vere e propie risorse, trampolini per una garanzia di futuro...Da un verso l'infatuato rivive una botta di vita dall'altro il piu' delle volte la sirena si garantisce un futuro sicuro, poi a breve tutto si riduce a convenzione e chi aveva matrimoni alle spalle ricchi di vita vissuta a due poi rimane a far merenda coi fichi, sedotto e fregato...La morale e' soggettiva ma una cosa e' certa e' cambiato tutto...Ciao Dino...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 09:16 via WEB
Ciao - complimenti per il bel commento molto significativo e completo. Oggi, tutto è cambiato... anche le "botte di vita". Dino
(Rispondi)

 
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MENEGI53... E I SILENZI

Post n°15944 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

I SILENZI

menegi53
menegi53 il 17/10/14 alle 22:00 via WEB
Ciao Dino, un bel post che fa riflettere sulle nostre convinzioni e soprattutto sul modo di impostare le nostre scelte di vita, magari con un improvviso e inaspettato cambiamento radicale. Dal canto mio mi unisco ai silenzi di Domenico, Carlo e Claudio. Un abbraccio, un sorriso e l'augurio di una buona serata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/10/14 alle 09:10 via WEB
Ciao Giovanni - grazie del bel commento. Il mondo è cambiato e i silenzi di Domenico, Carlo e Claudio sono e restano emblematici. Dino
(Rispondi)

 

 
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