Messaggi del 08/11/2014

GENOVA E CRISTOFORO COLOMBO racconto (123) di Dino Secondo Barili

Post n°16376 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

123

Genova e Cristoforo Colombo

Si vedeva lontano un miglio che il Dott. Gianfilippo era affascinato dalla città di Genova. Elisa se ne era accorta durante il viaggio in treno da Pavia a Genova. Gianfilippo aveva parlato solo della città ligure, della sua storia ed in particolare di una “figura storica”: Cristoforo Colombo. Le idee di Gianfilippo erano chiare. “Una città vive delle sue “vicende storiche”… ma vive, soprattutto, dei personaggi che hanno dato lustro alla città. Cristoforo Colombo ha tutte le caratteriste di una “grandissima, insuperabile personalità” alla quale Genova deve moltissimo. Quando si gira per le caratteristiche vie del centro storico della città si sente la presenza del “grande viaggiatore – navigatore -esploratore”. Anche se parecchi studiosi hanno cercato di mettere in dubbio la “genovesità”, Colombo è nato proprio a Genova tra l’agosto e l’ottobre del 1451 da Domenico, piccolo artigiano-commerciante, e da Susanna Fontanarossa. Documenti inoppugnabili lo confermano… Ha avuto almeno due fratelli e una sorella. Non potendo fare studi regolari, Colombo, coadiuvò il padre nel commercio di lane e vini. A quell’epoca Genova aveva un florido commercio con tutti i paesi del Mediterraneo. Nel 1476, Colombo era a Madera dove si era sposato con Felipa Moniz Pepestrello la cui famiglia era di origine piacentina” Elisa aveva cercato di porre domande, ma Gianfilippo era come “invasato, affascinato” dal “personaggio” Cristoforo Colombo. Anche Elisa abitava in una città di mare, Marsiglia, ma non dava la stessa importanza ai personaggi della città. “Invece,no.” – diceva Gianfilippo –“Sono i personaggi che danno lustro, carattere e colore alla città…  Cristoforo Colombo riflette in tutto e per tutto “lo spirito genovese”. Una città di mare ha sempre un “occhio rivolto ai viaggi ed alle esplorazioni …ed uno al proprio retroterra”. Quando, però, un uomo comincia ad avere “un sogno”… il “viaggio”… è la realizzazione di quel sogno, è il raggiungimento di quell’obbiettivo. Cristoforo Colombo andò “contro” tutte le conoscenze del suo tempo. Dopo anni di preparazione e di delusioni, il 6 settembre 1492, partì da Palos con tre “caravelle” (piccole imbarcazioni) e cento uomini d’equipaggio. Il 12 ottobre venne avvistata un’isola… e, in quello stesso giorno, Colombo, battezzò quell’isola… San Salvador” Da quel momento la storia dell’umanità… non sarebbe più stata la stessa.” Oggi, molte persone studiano… Poche sognano! Molti pensano che solo il sapere e l’acquisizione di nuove informazioni siano il “passaporto del successo”. Non è così. Il successo si raggiunge coltivando sogni, aspirazioni…incassando... umiliazioni e “pesci in faccia”! Gianfilippo ed Elisa erano seduti al tavolino di un Bar del centro storico di Genova e stavano gustando un caffè. Un ragazzino camminava, incurante tra i passanti, leggendo un libro. Inciampò e per poco non cadde…”Vedi, Elisa.” – disse Gianfilippo – “Quel ragazzino stava leggendo… e sognando… potrebbe essere il Cristoforo Colombo di domani.”(123)

 
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MILANO SALONE MARGHERITA di Teresa Ramaioli

Post n°16375 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

MILANO

SALONE MARGHERITA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/11/14 alle 18:55 via WEB
MILANO---Salone Margherita, così chiamato in onore di Margherita d'Austria-Stiria, fu il primo ambiente deputato all'opera in Milano. Eretto nel secondo cortile di Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) alla fine del XVI secolo, fu in seguito sostituito dal Teatro Regio Ducale. La modesta struttura, ebbe una grande importanza storica e culturale, si trattò infatti del primo teatro stabile cittadino, ma soprattutto attraverso il Salone Margherita si diffuse in città la passione per l'opera. Nell'autunno 1598 era atteso alla corte milanese il passaggio di Margherita d'Austria-Stiria, in viaggio per la Spagna, dove si sarebbe unita all’erede al trono Filippo. Nel luglio, il governatore di Mlano Velasco ordinò la costruzione di un salone per il teatro,. Furono sfruttati due colonnati già esistenti per creare una balconata,. l'ambiente fu quindi coperto da un soffitto ligneo. Il salone, in seguito utilizzato, oltre che per feste, banchetti e tornei, come teatro dell'opera, mantenne il nome di Salone Margherita in onore della sovrana spagnola. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio 1695 un primo incendio divampò nella sala rendendo necessari lavori di restauro. Tredici anni più tardi, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1708, il salone fu definitivamente ridotto dalle fiamme ad «un mucchio di terra e sassi…».Dopo quasi un decennio, e la fine del dominio spagnolo, sorge, al posto del vecchio ambiente.,una nuova sala il Teatro Regio Ducale.Ciao Teresa

 

 

 

 
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DONATELLA DI MILANO ... E LA BASILICA DI SANT'EUSTORGIO

Post n°16374 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

DONATELLA DI MILANO ...

E LA BASILICA DI SANT'EUSTORGIO

 
DoNnA.S
DoNnA.S il 08/11/14 alle 16:37 via WEB
Diversi anni fa, nella Basilica di S. Eustorgio ho assistito alla s. Messa di Pasqua. Ricordo la funzione talmente toccante e festosa che mi ero commossa fino a piangere.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 20:06 via WEB
Ciao Donatella - bel commento. Teresa ringrazia ... perché Milano è una grande città. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E LA MORA DAGLI OCCHI NERI

Post n°16373 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E LA MORA DAGLI OCCHI NERI

alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/11/14 alle 16:39 via WEB
Carissimo Dino, questo racconto è fantastico, splendido, adorabile! Certo che le tue protagoniste sono sempre bellissime, occhi azzurri, biondissime e gambe bellissime! Mai una mora, occhi marroni? ecc.ecc. Un abbraccio e grazie mille per la splendida lettura. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:57 via WEB
Ciao Antonella - Hai ragione. Magari, domani scrivo un racconto con protagonista una mora dagli occhi neri... Poi mi sai dire qualcosa. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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DONATELLA DI MILANO ...E IL RACCONTO 798

Post n°16372 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

DONATELLA DI MILANO ...

E IL RACCONTO 798

DoNnA.S
DoNnA.S il 08/11/14 alle 16:32 via WEB
Simpatico racconto mi ha strappato un sorriso e ricordi. Il mio primo bacio è stato al parco Sempione di fronte al Castello, in una splendida giornata di maggio molti, molti anni fa.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:52 via WEB
Ciao Donatella - sono contento che il racconto ti abbia "strappato un sorriso e ricordi". Per il sottoscritto è un piacere e una soddisfazione. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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STEFANO BROCCA ...E GLI ARTISTI

Post n°16371 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E GLI ARTISTI

 
danielina07
danielina07 il 08/11/14 alle 14:50 via WEB
Ciao Dino buon pomeriggio con i tuoi racconti D'amore Ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:42 via WEB
Ciao Daniela - Quando nei racconti si parla d'amore ... il cielo si colora d'azzurro. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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DANIELINA07... E I RACCONTI D'AMORE

Post n°16370 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

DANIELINA07...

E I RACCONTI D'AMORE

 
danielina07
danielina07 il 08/11/14 alle 14:50 via WEB
Ciao Dino buon pomeriggio con i tuoi racconti D'amore Ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:42 via WEB
Ciao Daniela - Quando nei racconti si parla d'amore ... il cielo si colora d'azzurro. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ... E I PENSIERI SPARSI

Post n°16369 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E I PENSIERI SPARSI

alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/11/14 alle 16:26 via WEB
A volte succede che l'amore sia così intenso che spinge a compiere una follia. Un abbraccio per augurarti una bellissima serata! Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:37 via WEB
Ciao Antonella - bel commento. Il mondo gira intorno all'amore. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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DONATELLA DI MILANO ...E LE IDEE FOLLI

Post n°16368 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DnNnA.S

DONATELLA DI MILANO ...

E LE IDEE FOLLI

DoNnA.S
DoNnA.S il 08/11/14 alle 16:23 via WEB
Scritto o letto sempre di follia si tratta!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:34 via WEB
Ciao Donatella - la follia fa parte della vita. Spesso sono le idee folli che fanno girare la società. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SEMPLICELUCREZIA ... E I PENSIERI SPARSI

Post n°16367 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

SEMPLICELUCREZIA...

E I PENSIERI SPARSI

 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 08/11/14 alle 14:11 via WEB
Dino io credo nell'Amore ^_^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 19:29 via WEB
Ciao - Fai bene. Anch'io. Anzi, sono convinto che solo l'amore salverà il mondo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°16366 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ... a tutti"

DIARIO CORALE

del

9 novembre 2014


 
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PENSIERI SPARSI DEL 8 NOVEMBRE 2014

Post n°16365 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 8 NOVEMBRE 2014

“Si scrive amore …

e, a volte, si legge follia”

Dino

 
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DONATELLA E IL PARCO SEMPIONE racconto (798) di Dino Secondo Barili

Post n°16364 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

8 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 8 novembre 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

798

Donatella e il Parco Sempione

Quel sabato mattina di un anno fa, Donatella, si era svegliata male. Aveva dormito male e quando si dorme male il risveglio non è dei migliori. Donatella sapeva anche il perché.. Nel suo Ufficio a Milano aveva preso servizio una nuova impiegata, Rosy, una trentenne, alta, bionda … che dai primi movimenti si era capito di quale pasta era fatta. Era un’arrampicatrice sociale. Una di quelle donne che si attaccato a qualsiasi cosa pur di “puntare ai vertici della piramide”. Del resto, oggi come oggi, non c’è più limite a niente. Rosy aveva ormai affascinato (meglio dire, irretito) tutti i cinque uomini dell’Ufficio, compreso il Capoufficio. Alle sette impiegate, compresa Donatella, non restava altro da fare che stare a guardare … e vedere come sarebbe andata a finire. Quel sabato mattina di un anno fa, Donatella si era svegliata male perché nella notte aveva avuto un  incubo. Si era sognata di aver fatto il bagno … Dopo il bagno si era specchiata e … si era vista brutta come non avrebbe mai pensato. In realtà, invece, Donatella, quarant’anni, era bellissima. Alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Stava solo attraversando un periodo difficile. Forse doveva darsi una mossa. Si dice che quando una persona è un po’ giù di corda dovrebbe recarsi in Piazza del Duomo a Milano … e fare tre giri intorno alla piazza. Al terzo giro … Già … Cosa succede al terzo giro? La leggenda non lo dice. Donatella era a conoscenza della leggenda e come molte persone che conoscono la leggenda … non sapeva quello che sarebbe accaduto  “al termine del terzo giro …” Quel sabato mattina di un anno fa, Donatella decise di darsi una mossa. Leggenda o non leggenda, aveva deciso di andare in piazza del Duomo. Per fare cosa? Non certo per vedere la facciata del Duomo che conosceva a memoria … Per fare tre giri intorno alla Piazza … anche se Donatella non l’avrebbe detto a nessuno, compreso la sua più intima amica Lucrezia. Un anno fa, Donatella si recò in Piazza del Duomo.  Notò che, diversamente dal solito, c’era poca gente. Solo qualche gruppetto di persone qua e là. Prese il giornale all’edicola per darsi un tono e si incamminò per fare il primo dei tre giri. Dice la leggenda che quando si inizia il giro della Piazza non bisogna mai voltarsi indietro … altrimenti finisce l’incantesimo. Donatella fece il primo e il secondo giro senza mai voltarsi. All’inizio del terzo giro, però, si sentì chiamare. La voce le era nota. Era quella dell’amica Lucrezia. Fece finta di non aver sentito e continuò a camminare spedita. Lucrezia rincorse Donatella, la quale era ormai arrivata alla fine del terzo giro. “Donatella. Donatella … sei diventata sorda? Ti ho chiamato tre volte. Non hai sentito?” La quarantenne si scusò … ma si vedeva lontano un miglio che nascondeva la verità. Alla fine sputò il rospo. “Lucrezia … avevo sentito. Ero alla fine del terzo giro … e tu sai cosa dice la leggenda. Non potevo voltarmi indietro” Anche Lucrezia era a conoscenza della leggenda, ma era scettica. Non credeva a niente. Reagì. “Donatella … una donna come te, crede ancora alle leggende? Dovresti aprire gli occhi. Darti da fare. Farti il moroso … Uno di qui bei Signori cinquantenni, scapoli, che, come si dice a Milano, sono la felicità della donna” Donatella non era in vena di ribattere. Aveva dormito male. Aveva avuto un pessimo risveglio. Ora, era in Piazza del Duomo a Milano ed aveva fatto tre giri intorno alla Piazza senza voltarsi … Questo era il risultato? No. Il risultato non poteva essere Lucrezia, la sua più intima amica. Oltre tutto le amiche intime si sentono sempre in dovere di dare consigli. Donatella non aveva bisogno di consigli … almeno in quel momento. Aveva bisogno di sognare … E come? Un uomo. Il suo uomo. L’uomo dei suoi sogni. In quel momento si ricordò di Andrea, il suo vicino di casa di quando aveva vent’anni. Andrea ne aveva trenta ed aspettava di partire per Gli Stati Uniti. Ogni volta che Donatella incontrava Andrea il suo cuore faceva salti mortali. Purtroppo non poteva farci niente. La testa di Andrea era proiettata verso l’America. Ora, Donatella era in Piazza del Duomo. Aveva percorso tre giri intorno alla Piazza e doveva essere gentile con la sua intima amica. Per fortuna che Lucrezia aveva un impegno. Dopo i soliti convenevoli se ne era andata per la sua strada. Ora, Donatella era sola. Poteva pensare a sé stessa. In certi momenti il caffè è la soluzione di tutti i mali. Donatella si recò nel primo Bar disponibile. Non era ancora entrata e si sentì chiamare. “Donatella. Donatella. Non mi riconosci più? Sono Andrea … il tuo ex – vicino di casa” Donatella per poco non svenne. Farfugliò un mezza domanda. “Ti credevo in America … Cosa fai a Milano?” Andrea, era un uomo di cinquant’anni … dal fascino superlativo, elegantissimo, raffinatissimo. Si vedeva che aveva fatto fortuna. “Donatella … la mia casa è a New York … ma il mio cuore è a Milano. Ogni tanto devo tornare. Devo rivedere il Duomo … e …” Andrea si interruppe come se avesse avuto paura di dire troppo. “Andrea hai perso la parola? Cosa volevi dire?” Andrea riprese a parlare. “Donatella in tutti questi anni ho sempre pensato a te … Ho pensato a te Donatella, alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Non ho mai incontrato una donna come te. Fin da quando eravamo vicini di casa sei sempre stata la donna dei miei sogni. Cosa diresti se facessimo quattro passi al Parco Sempione?” Il cuore di Donatella cominciò a battere all’impazzata. Il parco Sempione a Milano è un luogo romantico e  magico. Donatella sapeva che nel Parco ci sono angoli dove l’emozione travolge ogni resistenza. La quarantenne sapeva che Andrea l’avrebbe abbracciata, accarezzata, baciata … Si, baciata. Lei si sarebbe lasciata baciare, accarezzare. Andrea, intanto, l’aveva presa sotto braccio e la teneva stretta come dire “Donatella sei mia … e non ti lascio più” Il viso di Andrea ogni tanto sfiorava quello di Donatella la quale si sentiva come in trance. Ad un tratto non resistette. Le labbra di Donatella si incollarono a quelle di Andrea e non si staccarono più. Non aveva importanza che il caffè diventasse freddo … che la gente ignorasse il bacio dei due amanti. A volte, solo l’amore è sulla cima dei pensieri di coloro che si amano. - Questo è il racconto 798, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO BASILICA DI SANT'EUSTORGIO di Teresa Ramaioli

Post n°16363 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

MILANO

BASILICA DI SANT'EUSTORGIO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/11/14 alle 17:58 via WEB
MILANO ---La basilica di Sant'Eustorgio è un luogo di culto cattolico, situato nell'omonima piazza a Milano, nei pressi di Porta Ticinese. La leggenda vuole che i Magi siano morti a Gerusalemme, dove erano tornati dopo la crocefissione di Gesù, per testimoniare la fede di cui si erano fatto messaggeri nei loro paesi. La tradizione sostiene che le loro spoglie siano state trovate dalla regina Elena, madre di Costantino , capo dell'Impero Romano d'Oriente, e trasferite nella chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Costantino le donò a Eustorgio quando questi, eletto vescovo, si recò da lui per rimettere nelle sue mani il mandato di governatore di Milano da lui ricevuto. Eustorgio trasportò, una pesantissima arca di pietra che conteneva le requie dei Re Magi su un carro trainato da coppie di buoi. Durante il lungo viaggio, nelle foreste,un branco di lupi assalì i buoi sbranandoli, ma il vescovo calmò le fiere e le legò al posto delle bestie da soma. Quando però l’arca trainata dai lupi arrivò nei pressi di Milano, s’impantanò negli acquitrini di Porta Ticinese, il carro sprofondò nel fango e non fu possibile rimuoverlo. L'incidente fu interpretato da Eustorgio come un segno divino, e fece erigere la prima basilica nella quale custodire le reliquie dei Magi. Nel 1164 l'imperatore Federico I, il "Barbarossa", durante una delle sue calate in Italia, ordinò al suo consigliere, Reinald von Dassel, che era anche arcivescovo di Colonia, di impadronirsi delle reliquie, che finirono cosi nel duomo della città tedesca. Nel 1906, infine, il Card. Ferrari, vescovo di Milano, ottenne una parziale restituzione delle reliquie, ora conservate in una preziosa urna posta sopra l'altare dei Magi. Il campanile, posto sul retro della chiesa, ospita un concerto di sei campane. Sulla sommità, in luogo della consueta croce, è posta una stella a 8 punte, simbolo della stella che guidò i Magi a Betlemme. Da Milano ciao Teresa

 

 

 

 
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FERRARIOGISELLA ...E L'IMMENSO PENSIERO DI LUCE

Post n°16362 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

FERRARIO GISELLA ...

E L'IMMENSO PENSIERO DI LUCE

ferrariogisella
ferrariogisella il 08/11/14 alle 11:53 via WEB
Sempre belli i pieni di suspense i tuoi racconti.. Buon fine settimana Dino! Un immenso pensiero di Luce! GISELLA***
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 14:00 via WEB
Ciao Gisella - Grazie per il giudizio e per "l'immenso pensiero di luce". Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ... E LE STORIE DI STRADA NUOVA

Post n°16361 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E LE STORIE DI STRADA NUOVA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/11/14 alle 20:42 via WEB
E' un racconto diverso dai soliti carissimo Dino, questo profuma di antico e fa sognare in modo diverso ma ti assicuro che è un gran bel sogno. Ciao e buona serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 13:56 via WEB
Ciao Antonella - Il tuo giudizio mi piace. Quando cammino per Strada Nuova a Pavia, a volte, mi sembra di incontrare Wanda... o di vederla mentre si affaccia alla finestra del suo antico Palazzo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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FLORIANA.LIBERTI ...E IL "CARINISSIMO BLOG"

Post n°16360 pubblicato il 08 Novembre 2014 da dinobarili
 

FLORIANA.LIBERTI...

E IL "CARINISSIMO BLOG"

floriana.liberti
floriana.liberti il 07/11/14 alle 20:13 via WEB
grazie del tuo sempre carinissimo blog ciao floriana
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/11/14 alle 13:51 via WEB
Ciao Floriana - grazie del tuo... "carinissimo blog". Non è solo un complimento. E' un sogno. Buon fine settimana. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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