Messaggi del 13/11/2014

ELENA E GLI ANNI CHE CONTANO racconto (132) di Dino Secondo Barili

Post n°16466 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

132

Elisa … e gli anni che contano

Alcune persone si accorgono sempre tardi … degli anni che passano. Anzi, degli anni che sono passati… Elisa, una bellissima trentacinquenne, ragioniera presso una agenzia commerciale, si accorse degli anni “passati” solo una domenica mattina… mentre andava dal giornalaio a prendere il “settimanale” preferito. Della vita non poteva lamentarsi. Le cose le erano andate abbastanza bene… Prima lo studio, poi il lavoro…Solo dal punto di vista sentimentale non era molto soddisfatta. Si consolava dicendo: “Nella vita non si può avere tutto.” Magra consolazione! Dentro di sé rimuginava un pensiero..: “Però… uno straccio di marito avrei potuto e dovuto trovarlo… Ci sono riuscite le mie coetanee. Eva… che è leggermente balbuziente. Rosanna che non sa dire due parole in croce… Come mai, io, non ci sono riuscita? Come mai non sono riuscita a mettere gli occhi addosso all’uomo giusto… e farmi sposare?” – Detto fatto ne parlò con il suo Capo Ufficio… il quale desiderava Elisa così com’era… sempre puntuale, precisa, disponibile… a fare ore e ore di straordinario (non sempre pagate). Praticamente, la Rag. Elisa, non ci cavò un ragno dal buco… Pavia è una cittadina con parecchi “gruppi di volontariato culturale” in molti campi. Uno di questi campi è il volontariato culturale legato alla “Battaglia di Pavia tra Re Francesco I di Francia e l’Imperatore Carlo V di Spagna avvenuta il 24 febbraio del 1525”. Elisa non si era mai occupata di ricerche storiche, ma la storia, a scuola, le era sempre piaciuta. Ora, aveva trovato un aggancio. Aveva ritrovato la sua Docente del Liceo che era una patita della storia della Battaglia di Pavia. Quando seppe che Elisa, sua ex-alunna, era alla ricerca di un “Gruppo” al quale aggregarsi… si diede da fare per inserirla in modo operativo. I primi mesi furono bellissimi. Ad Elisa sembrava di essere entrata in una nuova famiglia… e gli argomenti erano interessanti. Ma, il “tarlo del tempo che passa”… (e del marito che non appariva all’orizzonte era sempre nei suoi pensieri) Un giorno Elisa si trovava in Strada Nuova. Desiderava guastare un caffè. Giunta “all’incrocio magico di Strada Nuova con Corso Cavour”… si accorse di un Signore al quale era caduto dalla tasca un quadernetto degli appunti. Elisa capì che doveva intervenire. “Scusi Signore… è suo questo quadernetto degli appunti?” – Il Signore dopo aver guardato Elisa, ed il quadernetto che aveva tra le mani, accennò ad un sorriso. “Grazie. Grazie. E’ proprio mio. Pensi che ci sono gli appunti che ho raccolto sulla Battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525. Sono il Dott Diego, un ricercatore di storia dell’Università di Madrid. Posso offrile un caffè?” Elisa accettò… e fece molto di più. Spiegò che anche lei faceva parte di un “gruppo di volontariato culturale” che si occupava della Battaglia di Pavia. Gli occhi di Elisa avevano visto anche qualcosa i più. Gli occhi del Dott. Diego, un bel cinquantenne, alto, moro, affascinante “quanto basta”… Era la prima volta che Elisa vedeva occhi così interessanti… I due non si lasciarono più! (132)

 
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MILANO BASILICA DI SANT'EUSTORGIO di Teresa Ramaioli

Post n°16465 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

MILANO - BASILICA DI SANT'EUSTORGIO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/11/14 alle 17:40 via WEB
MILANO ---La basilica di Sant'Eustorgio è un luogo di culto cattolico, situato nell'omonima piazza a Milano, nei pressi di Porta Ticinese. La leggenda vuole che i Magi siano morti a Gerusalemme, dove erano tornati dopo la crocefissione di Gesù, per testimoniare la fede di cui si erano fatto messaggeri nei loro paesi. La tradizione sostiene che le loro spoglie siano state trovate dalla regina Elena, madre di Costantino , capo dell'Impero Romano d'Oriente, e trasferite nella chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Costantino le donò a Eustorgio quando questi, eletto vescovo, si recò da lui per rimettere nelle sue mani il mandato di governatore di Milano da lui ricevuto. Eustorgio trasportò, una pesantissima arca di pietra che conteneva le requie dei Re Magi su un carro trainato da coppie di buoi. Durante il lungo viaggio, nelle foreste,un branco di lupi assalì i buoi sbranandoli, ma il vescovo calmò le fiere e le legò al posto delle bestie da soma. Quando però l’arca trainata dai lupi arrivò nei pressi di Milano, s’impantanò negli acquitrini di Porta Ticinese, il carro sprofondò nel fango e non fu possibile rimuoverlo. L'incidente fu interpretato da Eustorgio come un segno divino, e fece erigere la prima basilica nella quale custodire le reliquie dei Magi. Nel 1164 l'imperatore Federico I, il "Barbarossa", durante una delle sue calate in Italia, ordinò al suo consigliere, Reinald von Dassel, che era anche arcivescovo di Colonia, di impadronirsi delle reliquie, che finirono cosi nel duomo della città tedesca. Nel 1906, infine, il Card. Ferrari, vescovo di Milano, ottenne una parziale restituzione delle reliquie, ora conservate in una preziosa urna posta sopra l'altare dei Magi. Il campanile, posto sul retro della chiesa, ospita un concerto di sei campane. Sulla sommità, in luogo della consueta croce, è posta una stella a 8 punte, simbolo della stella che guidò i Magi a Betlemme. Da Milano ciao Teresa

 

 

 

 
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RICAMIAMO E IL RACCONTO DI GIANFILIPPO

Post n°16464 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E IL RACCONTO GIANFILIPPO

RicamiAmo
RicamiAmo il 13/11/14 alle 11:41 via WEB
Ciao Dino, bellissimo racconto, ha ragione l'architetto la casa è come un vestito ci devi stare bene e a tuo agio, ti auguro una serena giornata un abbraccio delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:44 via WEB
Ciao Delia - Vero. La casa è come il vestito ... Un persona deve sentirsi bene. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MENEGI53 ...E IL RACCONTO DI GIANFILIPPO

Post n°16463 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

MENEGI53 ...

E IL RACCONTO DI GIANFILIPPO

menegi53
menegi53 il 13/11/14 alle 11:14 via WEB
Felicità per sempre, e a ciascuno i suoi spazi, più che giusto! Un abbraccio e un sorriso Dino! Sta uscendo un pallido sole, speriamo che il tempo si rimetta!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:40 via WEB
Ciao Giovanni - bel commento. Ogni persona ha bisogno del suo spazio. E' fondamentale. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E IL RACCONTO DI GIANFILIPPO

Post n°16462 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E IL RACCONTO DI GIANFILIPPO

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 13/11/14 alle 09:52 via WEB
Carissimo Dino, che piacere leggere che il caffè sia stato favoloso! Ancor più favoloso il pranzo! La lunga notte d'Amore e felicità! Tutto troppo bellissimissimo!!! Un abbraccio per ringraziarti della lettura splendida e per augurarti una giornata fantastica come il Tuo racconto! Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:37 via WEB
Ciao Antonella - Come vedi Gianfilippo ha trovato l'amore. Mai disperare. Buona serata Dino
(Rispondi)

 

 
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DANIELINA07...E IL GIORNO NUOVO

Post n°16461 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

DANIELINA07...

E ILGIORNO NUOVO

danielina07
danielina07 il 13/11/14 alle 10:27 via WEB
Grazie Dino si hai raguione l'amore si rinnova ogni giorno Buon giovedì ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:33 via WEB
Ciao Daniela - ogni giorno è un amore nuovo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ... E I PENSIERI SPARSI

Post n°16460 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E I PENSIERI SPARSI

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 13/11/14 alle 09:42 via WEB
L'Amore va coccolato... alimentato... vissuto quotidianamente per non finire Mai! Un abbraccio, ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:30 via WEB
Ciao Antonella - l'amore va vissuto tutti i giorni. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA E IL BLOG

Post n°16459 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA E IL BLOG

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 13/11/14 alle 09:40 via WEB
Indubbiamente piacevole! carissimo Dino. Buona giornata, ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 15:26 via WEB
Ciao Antonella - grazie del tuo giudizio. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°16458 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì ... a tutti"

DIARIO CORALE

 del

14 novembre 2014


 

 
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PENSIERI SPARSI DEL 13 NOVEMBRE 2014

Post n°16457 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 13 NOVEMBRE 2014

“Per le persone innamorate …

 l’amore si rinnova ogni giorno”

Dino

 
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IN QUESTO BLOG

Post n°16456 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

IN QUESTO BLOG

ci sono

803

racconti d’amore e d’avventura

 per una piacevole lettura

Dino

 
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GIANFILIPPO E LA CASA DELL'AMORE racconto (803) di Dino Secondo Barili

Post n°16455 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

13 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 13 novembre 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

803

Gianfilippo e “la casa dell’amore”

L’Architetto Gianfilippo, cinquant’anni, single, con noto Studio di Architettura a Milano, abitante ha Pavia, un anno fa, non era contento. L’Architetto Gianfilippo aveva due passioni. Lo studio dell’Architettura e il collezionismo (collezionava monete d’oro di tutte le epoche). Veramente c’era anche una terza passione che nei pensieri del cinquantenne era al primo posto. La ricerca dell’anima gemella … la donna del cuore. Purtroppo nella vita le cose vanno come vanno e alla donna del cuore Gianfilippo cercava di non pensarci. L’Architetto l’aveva già trovata la donna del cuore … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine mondo. Allora aveva quarant’anni. Il suo nome era Carmela … ma le cose non erano andate per il verso giusto. Gianfilippo dava la colpa a Carmela … Carmela inveiva contro Gianfilippo. Le ragioni di Carmela erano sbandierate ai sette venti. “Una coppia per viver l’amore deve stare insieme. Dormire insieme, andare a fare la spesa insieme, occupare il tempo libero insieme …” Purtroppo, Gianfilippo aveva la passione per l’Architettura (era il suo lavoro) e fin lì niente da dire … ma poi?  Gianfilippo aveva pure la passione per le monete d’oro. Era un collezionista noto nel settore. Si sa che il collezionismo richiede non solo passione … ma anche tempo e dedizione. Per Carmela era una perdita di tempo insopportabile. Tanto ha fatto, tanto ha detto che non è riuscita a piegare l’Architetto alle sue idee. Risultato. Rottura completa. Dopo sei anni di convivenza Carmela se ne era andata … e con lei la donna bionda, alta, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Un anno fa, Gianfilippo con il successo del suo Studio di Architettura, la sua collezione di monete d’oro … era solo … senza la sua donna del cuore. Un anno fa, però, un’Associazione di Architettura  di Milano ha indetto un concorso: “la casa dell’amore … la casa dei sogni per raggiungere la felicità” L’Architetto Gianfilippo ne è stato attratto. Partecipò con entusiasmo al concorso. Voleva mettere in luce le proprie idee in merito anche alla sua  esperienza. Oggi, un uomo e una donna fanno fatica a stare insieme. La casa, spesso non è il nido dell’amore … ma un campo di battaglia … dove ognuna delle due componenti la coppia cerca di tirare la coperta dalla propria parte. A poco servono i corsi di preparazione al matrimonio o alla convivenza. E’ proprio il “sistema coppia” che non funziona. E’ andato in crisi. Ognuno dei due componenti la coppia, sia l’uomo, sia la donna, sono come due piante che crescono secondo la propria individualità. Più crescono e più si differenziano. Più mettono in luce le proprie caratteristiche personali e individuali. Era proprio quello il principio che l’Architetto Gianfilippo voleva mettere in luce nel partecipare al concorso “la casa dell’amore”. Un anno fa, Gianfilippo ha presentato il suo progetto che è stato premiato. Ha sollevato, però, un’infinità di discussioni. L’Associazione che ha indetto il concorso ha ritenuto di organizzare un dibattito sul tema. Un anno fa, ha invitato l’Architetto Gianfilippo ad illustrare il progetto e le sue caratteristiche. La Sala delle Conferenza dell’Associazione era gremita di persone interessate all’argomento. L’Architetto ha esordito dicendo. “La casa è il luogo dove una persona vive una parte importante del proprio tempo e deve trovarsi bene. Deve sentirla sua. Quel suo nido è l’espressione del suo esistere. Come pensa, come si muove e cosa vuole. Siccome non esiste un uomo (o una donna) uguale ad un’altro … cosi non esiste una casa uguale ad un’altra. Quando due persone, un uomo ed una donna si mettono insieme non possono cambiare la natura delle cose. Ecco perché ho ideato una casa divisa in tre parti. Una parte di esclusiva pertinenza dell’uomo. Una seconda di esclusiva pertinenza della donna … ed una terza comune per i bisogni della coppia” L’affermazione dell’Architetto Gianfilippo ha scatenato una marea di discussioni. Mettere d’accordo cosi tante persone era impossibile. Gianfilippo cercò di chiudere la discussione con una breve e chiara affermazione. “Io non dico che le mie ide sono giuste. Io dico che la casa è al servizio di coloro che la abitano. La casa è al servizio della felicità … La felicità è come il vestito. Deve essere a misura di chi lo porta” Le discussioni aumentarono … Nella Sala c’era pure una trentenne bellissima … alta, mora, occhi neri … e gambe da fine del mondo. Comprese perfettamente cosa voleva dire Gianfilippo. Attese che l’Architetto scendesse dal palco dove aveva illustrato il suo progetto. L’avvicinò e … “Architetto, mi chiamo Desideria. Il suo progetto mi piace. Possiamo parlarne dopo aver preso un buon caffè al Bar?” Gianfilippo si rese subito conto che Desideria era la donna dei sogni. Il caffè è stato favoloso … Ancora più favoloso è stato il pranzo che hanno consumato insieme. Deliziosa è stata la notte. Una lunga notte da sogno con l’unico intento di raggiungere la felicità … e farla durare il più a lungo possibile. - Questo è il racconto 803, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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IL CEROTTO di Teresa Ramaioli

Post n°16454 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

IL CEROTTO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/11/14 alle 17:37 via WEB
IL CEROTTO (1921)Morire d'infezione per ferite e tagli non era così raro fino a un secolo e mezzo fa. Un rimedio era stato individuato nell'utilizzo di garze imbevute di acido fenico, che però irritava la cute.,si era passati a prodotti sterili, per tenere lontani batteri e germi. Le prime forme di medicazioni sterili vennero brevettate nel 1845 da due medici americani Horace Harrell Day e William H. Shecut. Consistevano in preparati ricavati dalla nitrocellulosa, che venivano sciolti in etere etilico e poi applicati sulle ferite, applicandovi sopra bende di cotone. L'idea era venuta a due imprenditori Robert Wood Johnson e George Seabury, ma fu il primo a metterla a profitto dando vita nel 1886 a una propria azienda, la Johnson & Johnson. Circa trentacinque anni più tardi, un impiegato della stessa società, Earle Dickson, si presentò ai suoi capi con un'idea geniale. L'intuizione gli era venuta osservando sua moglie Josephine mentre lavorava in cucina. Per medicarle i piccoli tagli e le scottature gli era balenata una soluzione che permettesse di tenere la ferita in condizioni sterili, consentendo di continuare le sue faccende domestiche. Prese una striscia adesiva e vi posizionò al centro un tampone di garza, ricoperta con crinolina per mantenerla sterile e sicura. Aveva inventato il cerotto moderno. L'idea conquistò il presidente James Wood Johnson ,fratello di Robert, che la trasformò in pochi mesi in un prodotto su larga scala, lanciato nei negozi il 18 maggio del 1921. La nuova medicazione incontrò il favore della gente, diventando un oggetto irrinunciabile in qualsiasi armadietto domestico o cassetta di pronto soccorso sui luoghi di lavoro. Per la J&J fu un successo commerciale, per Dickson l'occasione di una promozione professionale, che lo portò alla poltrona di vicepresidente della società. Ciao Teresa

 

 

 

 
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ANNA1564

Post n°16453 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANNA 1564

anna1564
anna1564 il 13/11/14 alle 00:17 via WEB
GRAZIE PER TUTTE LE BELLE LETTURE
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 09:00 via WEB
Ciao - Grazie a te per aver letto e giudicato. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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DANIELINA07 ... E I MAGICI RACCONTI

Post n°16452 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

DANIELINA07 ...

E I MAGICI RACCONTI

danielina07
danielina07 il 12/11/14 alle 22:22 via WEB
Notte serena con i tuoi magici racconti Buona notte Dino ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 08:58 via WEB
Ciao Daniela - grazie per "...i magici racconti". Vedrò di fare meglio. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ILSOGNODIUNADONNA1

Post n°16451 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ILSOGNODIUNADONNA1

ilsognodiunadonna1
ilsognodiunadonna1 il 12/11/14 alle 22:06 via WEB
Che in questa notte, la luna illumini la tua vita e ti indichi la strada della felicità. Buona Notte.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 08:54 via WEB
Ciao - grazie per il bell'augurio. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANTONELLA DI CREMONA ...E GLI INCALLITI SCAPOLONI

Post n°16450 pubblicato il 13 Novembre 2014 da dinobarili
 

ANTONELLA DI CREMONA ...

E GLI INCALLITI SCAPOLONI

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 12/11/14 alle 20:51 via WEB
Evviva l'Amore carissimo Dino! Fa crollare anche gli scapoloni più incalliti. Viva L'AMORE! Ti ringrazio infinitamente per i tuoi racconti! Un abbraccio per augurarti una serata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/14 alle 08:50 via WEB
Ciao Antonella - bel commento ... un saluto agli incalliti scapoloni. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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