dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 23/02/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
265
Callisto e il sabato sera
Un anno fa, Callisto, quarant’anni, ha capito che la crisi economica avrebbe picchiato duro. Non erano passati tre mesi ed aveva già ricevuto, dalla sua ditta, due “pause produttive”. Callisto si era reso conto che bisognava cominciare a guardarsi intorno, aprire gli occhi, risparmiare … e darsi da fare. Aveva un orto che da parecchi anni non coltivava più e lo ha messo subito in attività. Ma ogni attività ha bisogno di avere dei riscontri. Tra le passioni giovanili di Callisto c’era la cucina. Negli anni precedenti, aveva seguito parecchi corsi per affinare le “informazioni” che aveva ricevuto da sua madre Clelia, cuoca bravissima. Inoltre, si era fatto una bella biblioteca con le migliori ricette italiane e non. Ora, era il momento di passare all’azione. Sei mesi fa, Callisto, ogni sabato sera, ha cominciato a invitare a cena i propri amici Giuseppe e Ivano, in modo che facessero da “cavia” alle sue pietanze. E’ stato un successo. Sono stati gli stessi Giuseppe e Ivano che hanno diffuso la notizia e allargato la cerchia degli amici del “sabato sera”. Quando “la voce va…” non la ferma più nessuno. In breve tempo il numero degli amici ha cominciato ad aumentare, al punto che il “nostro provetto cuoco” ha dovuto mettere dei limiti alle partecipazioni. Pur di non perdere la presenza a tali “ambitissime cene”, gli amici di Callisto si sono autotassati per contribuire alle “cene del sabato sera”. Tre mesi fa, tra le nuove commensali c’era Lucia, una collega di Callisto, nota per avere una bella voce da mezzosoprano. Durante la cena del sabato sera, per rallegrare la festa, Lucia si è messa cantare arie tratte da celebri Operette. E’ stato un successo. Anche Callisto si è visto esaltare le proprie cene. Si sa che le belle melodie allietano non solo la festa, ma provocano anche i migliori sentimenti. Callisto e Lucia sono diventate le “star” del sabato sera. Dopo poco tempo i due hanno scoperto di avere una “forte attrazione reciproca” … che li ha spinti una nelle braccia dell’altro… Si sa che… da cosa nasce cosa… e i due stanno progettando di mettersi insieme per gestire un’antica Osteria il cui proprietario ha voglia di cedere. Si sa che quando si comincia a fare progetti … non si finisce più. Il mondo di Callisto e Lucia si è colorato, improvvisamente, di rosa e azzurro. (265) -
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
MARIANO DALLAPE'
di Teresa Ramaioli
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
ALUTI DA PAVIA BUON LUNEDI' 23 FEBBRAIO 2015 (Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
22 FEBBRAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 22 Febbraio 2015 – Domenica - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
904
Giampaolo, la sedia e l’amore
Un anno fa, l’Architetto Giampaolo, cinquant’anni, single, con Studio nel milanese, abitante a Pavia … era in crisi. Doveva disegnare una nuova sedia e non aveva idee. Il lettore dirà che con tutte le sedie che ci sono in giro … non era proprio il caso di andare in crisi. Invece, no. L’Architetto Giampaolo, come creativo, doveva disegnare una nuova sedia e, oggi, ogni cosa è importante e ha dei tempi stretti. Ci sono di mezzo un’infinità di motivazioni. E, poi, per l’Architetto si trattava del suo lavoro, la sua fonte di vita. Giampaolo ne parlò con il suo amico e Collega Architetto Serafino, un sessantenne che non vedeva l’ora di andare in pensione. “Giampaolo hai ragione di andare in crisi. I ritmi creativi di oggi sono troppo esasperati. Non hai finito un lavoro … e c’è subito da rimettersi a correre. Milano, poi, è diventata una fucina del … “tutti vogliono tutto … subito” Parecchi anni fa ho avuto anch’io una commissione del genere. Ad un certo punto non sapevo più da quale parte cominciare. Un giorno mi è venuta un’idea. Osservare una bella ragazza mentre si sedeva su una sedia. Ho cercata una ragazza che mi piaceva particolarmente e l’ho invitata nel mio Studio per fare un esperimento. La ragazza accettò. Il risultato è stato eccellente. Ho vinto il primo premio …” Giampaolo voleva qualche informazione in più. “E la ragazza?” L’Architetto Serafino cercò di tergiversare poi … “La ragazza è diventata mia moglie ed oggi abbiamo una vita serena e felice” Giampaolo non andò oltre. Il cinquantenne da un anno si sentiva solo. Sentiva il bisogno di avere una compagna … la donna del cuore. Purtroppo, causa il pressante lavoro, non aveva trovato il tempo per soddisfare le sue esigenze. L’idea di Serafino non era da scartare. Giampaolo telefonò ad alcune amiche e con la scusa di prendere un caffè le ha invitate a sedersi su una sedia del suo Studio. La prova, però, non ha prodotto alcun risultato. L’Architetto Giampaolo … in crisi era e in crisi ci rimaneva. Anche la sedia che doveva disegnare era là … sospesa nell’aria, come un’idea che non trovava realizzazione. Una notte Giampaolo ebbe un sogno. Sognò di essere a teatro e sul palcoscenico alcune ballerine ballavano e si portavano dietro una sedia …” Una sedia? Si proprio una sedia. Non una sedia qualunque … una sedia di plastica trasparente … leggerissima come una piuma. L’Architetto Giampaolo in brevissimo tempo disegnò una sedia stupenda … mai vista prima. Si recò presso una Scuola di Danza Classica e chiese alla Coreografa di organizzare uno spettacolo … che lui stesso avrebbe sponsorizzato. La Coreografa, Signora Michela, fu ben felice di mettere alla prova le proprie allieve. Organizzò uno spettacolo sulla base di alcune danze classiche da ballare con la sedia dell’Architetto Giampaolo. Naturalmente, ogni tanto, le ballerine dovevano sedersi e da lì, il creativo cinquantenne, trasse ispirazione per almeno dieci modelli nuovi di sedie. Non solo. Tra le ballerine c’era, Dorotea, una bellissima venticinquenne, la quale, più di ogni altra, aveva un modo particolare di sedersi. Quando un creativo mette gli occhi su una donna, anzi su una ballerina, ne rimane affascinato. Giampaolo non ebbe occhi che per Dorotea. L’invitò a pranzo ed i primi approcci hanno dato risultati stupendi. Per esempio. Entrambi amavano il teatro. Giampaolo, allora, ha invitato Dorotea per una “cena a lume di candela” nel suo Attico … in un Palazzo sul Lungoticino a Pavia. Quando una venticinquenne si trova in un ambiente del genere ne rimane incantata, estasiata. Non ha più parole. Si lasciò andare. D’altro canto, Giampaolo è stato delicatissimo. “Dorotea ti amo … posso avere un tuo bacio?” La venticinquenne non se lo fece dire due volte. A questo mondo le troppe attese non portano da nessuna parte. Meglio cogliere il frutto quand’è maturo … Giampaolo era “maturassimo” … Dorotea non si lasciò mancare nulla. Baci a volontà. Proprio quello che Giampaolo desiderava da tanto tempo. Inoltre, quella sera, c’era la Luna. Una Luna stupenda che da sola faceva la differenza. L’Attico, la Luna, la cena a lume di candela … una dolcissima musica in sottofondo … chi è che avrebbe resistito ad una notte di fuoco? E così è stato. Anzi, le notti sono diventate due, tre … Alla quarta Giampaolo espresse un’enigmatica domanda. “Dorotea perché non ci sposiamo?” La venticinquenne ci pensò un attimo. Poi trasse le sue conclusioni. “Giampaolo ho letto da qualche parte che la decisione va presa alla dodicesima notte … la notte del mistero” Alla dodicesima notte (di fuoco) Giampaolo e Dorotea compresero che l’amore risolve ogni problema. Questo è il racconto 904 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 22/02/15 alle 08:58 via WEB Archeologia industriale -A Rozzano, si incontra una filanda oggi abbandonata. Gli impianti erano alimentati con energia idroelettrica prodotta sfruttando il dislivello dell'adiacente conca del naviglio. L'industria tessile fondata nel 1898 arrivò ad impiegare oltre 800 addetti. La ditta utilizzava i resti della lavorazione della seta (schappe), una filatura molto richiesta prima dell'avvento delle fibre sintetiche. Nei dintorni sorsero case per gli operai, ancora ben visibili lungo il naviglio. La possibilità di utilizzare la chiusa per produrre energia elettrica e la comodità di disporre di un corso d'acqua resero la Société Anonyme Filatures De Schappe tra le più importanti della zona. Purtroppo la guerra rese sempre più difficili i rifornimenti di materia prima. Al termine del conflitto, con l'introduzione del nylon, l'impianto attraversò un periodo di declino che poterà nel 1953 alla chiusura delle attività.Ciao Teresa Ramaioli |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO GIOVANNI ...
MENEGI53
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
IERI SPARSI DEL 21 FEBBRAIO 2015
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
264
Francesca, il volontariato e la solitudine
Francesca, settant’anni è sempre stata una donna forte. Ha lavorato in fabbrica come operaia, ma si è data fare. E’ diventata caporeparto di un gruppo di operaie che avevano in lei una persona di cui fidarsi. Appena in pensione, Francesca si è impegnata nel volontariato. Il suo obiettivo era quello di assistere le persone (specialmente donne anziane) bisognose di assistenza. Ieri mattina, al mercato di Piazza Petrarca in Pavia, Francesca, però, si lamentava. “Non è possibile continuare così.” – diceva alla sua amica e coetanea Giuseppina – “Non è possibile seguire le donne anziane che si mettono in mente di non fare nulla. Pensa, Giuseppina, che un mese fa ho dovuto lasciare l’assistenza di una signora di ottant’anni, perché, se avessi continuato, avrebbe fatto ammalare anche me. Continuava a ripetere in continuazione che si sentiva sola, che non c’era una persona più sola di lei. Ho cercato di farle capire che la solitudine tocca soprattutto le persone che si mettono in mente di non fare nulla. Non rompere nemmeno una stringa. Siccome la Signora in questione, pur avendo ottant’anni, era fisicamente sana, non era giusto che passasse la giornate davanti alla TV. Non si lavava i piatti. Non si faceva il letto. Nessun mestiere di casa. Diceva che alla sua età non era “più compito suo” e che aveva bisogno dell’assistenza fissa di una persona. Io mi ero offerta di fare il possibile per aiutarla, ma a una condizione, che lei stessa si aiutasse. E’ inutile che parecchie donne continuano ripetere il “ritornello della solitudine”. La solitudine non dipende dall’età. Si combatte soprattutto con il lavoro, con l’impegno. Con il coraggio di non isolarsi. Di mantenere vivi e attivi i rapporti con i parenti, con amici e amiche. Se una persona, non rompe una stringa e continua a pretendere di essere coccolata e assistita, è ovvio, che si autodistrugge. Il fatto è che distrugge anche la vita di tutti coloro che stanno a lei vicino.” La Signora Giuseppina ha preso la palla al balzo per raccontare la sua esperienza di volontariato. “Cara Francesca, io ho messo subito le cose in chiaro. Ho costituito un gruppo di donne anziane “attive” che si preparano quotidianamente per la “passeggiata”. Un’ora di “passeggiata per le vie della città” …al mattino fa benissimo alla circolazione sanguigna. Al pomeriggio ci si ritrova per cucire, ricamare, e chiacchierare. Un giorno a casa dell’una, un giorno a casa dell’altra. Il giovedì è dedicato alla tombola riveduta e corretta (da noi). Così tutte si sentono coinvolte… a dare e a ricevere. Niente pettegolezzi… o piangersi addosso. Se si vuole andare avanti, ogni persona deve fare la propria parte. Non c’è tempo per la solitudine o il miserere.” Francesca si complimentò con la Giuseppina e si è aggiunta al suo gruppo di donne…attive. (264)-
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
NAVIGLIO PAVESE
di Teresa Ramaioil
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO DONA ...
DONADAM68
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO LAURA ...
LASCRIVANA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
- omerostd
- bettina
- ricomincio da qui
- MASSIMO COPPA ZENARI
- Sempre Nomadi
- PAESAGGI DELLANIMA
- voglia di volare
- Chiara Pelizza
- ...andar per sogni..
- @Ascoltando il Mare@
- Jezabel
- 6 n m pnsieri cm DNA
- fable...
- MILLERICETTE
- MyLife
- Emozioni di vita
- il mio spazio
- jarod1951camaleonte
- DIARIOCARISSIMOAMICO
- Josephine Hart
- VolareLiberi
- Non per tutti
- madame
- Satine Rouge
- angoloprivato
- risatissime
- Immagini di Stella
- di arte e di poesia
- Emozione Inaspettata
- Suggestioni effimere
- Il mio Blog
- Pedro
- Epifanie
- le matite dellanima
- notizie dal mondo
- sous le ciel de ...
- Il labirinto
- JAMBOREE
- IL TAVOLO ROTONDO
- Orme dellAnima
- LUCI & OMBRE
- MyBlogNotes
- IL MIO MONDO BLOG
- MovimentodiCorrente
- LA DIETA ALLEGRA
- moralibertà
- MARCO PICCOLO
- Pensieri&emozioni
- Diario di Dora
- ...fini la comédie
- Donna, lavoro e casa
- Le note dellAnima !
- Femminile&Maschile
- Stupore
- bibo
- pensieri in libertà
- CHIACCHERE FRA AMICI
- Counselling di Yaris
- Alcatraz
- Le Mie Emozioni...
- Birillo
- Piacevole Ascolto...
- POESIA
- ..
- MIA NUVOLA DORATA
- Esistenza
- Pausa sorriso
- MAPPAMUNDI
- Un pò di Tutto
- black.whale
- Desperate Mammy
- Mondo Parallelo
- Setoseallegorie
- CARICO A CHIACCHIERE
- Il Diavolo in Corpo
- FOSCO
- Ali Della Fantasia
Inviato da: lascrivana
il 25/01/2017 alle 08:23
Inviato da: laura1953
il 24/01/2017 alle 16:51
Inviato da: laura1953
il 19/01/2017 alle 13:35
Inviato da: lascrivana
il 19/01/2017 alle 09:24
Inviato da: vulnerabile14
il 17/01/2017 alle 00:08
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.