Messaggi del 02/07/2015

SOGNANDO BARCELLONA racconto (2009) di Dino Secondo Barili

Post n°20200 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

2 LUGLIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 2 Luglio 2015 – Giovedì  - ore 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2009

 (Amore Duemila)

    Sognando Barcellona

Chi è quella persona (uomo o donna) che al compimento del trentesimo anno non esprima un desiderio? Parecchi, molti … tutti. (anche quelli che i trent’anni li hanno superati da un pezzo). Un anno fa, è stato così anche per Chiara, bellissima ragazza pavese … alta, bionda occhi azzurri e gambe da fine del mondo. A trent’anni si hanno tanti desideri, ma Chiara ne aveva uno in particolare: visitare Barcellona. Un anno fa, le scuole erano appena terminate. L’estate era appena iniziata e Chiara doveva aspettare ancora parecchio prima di avere il periodo di ferie per realizzare il suo desiderio. Intanto cominciava a pensarci e per la prima volta ne parlò con la sua coetanea, amica e collega Desy. “Desy, quest’anno compio trent’anni e mi voglio togliere uno sfizio … visitare a modo mio Barcellona” Desy era una patita di Barcellona. Ci era già stata e non perdeva occasione per seguire tutte le iniziative pavesi dedicate a una delle città più effervescenti della Spagna. Per un secondo non disse nulla poi … “Chiara, questa sera c’è un incontro all’Università dedicato a Barcellona. Se vuoi possiamo andarci. Un Professore della città catalana presenta la sua città” Chiara si dimostrò subito entusiasta. “Certo che ci vengo. Oggi, però, è sabato … un sabato di giugno … un giugno incandescente come non si vedeva da parecchi anni. Oggi, pomeriggio voglio godermi la sabbia del fiume Ticino. Voglio rosolare al sole come desidero da parecchio tempo” Desy raccolse la proposta. “Ci vengo anch’io” Quando due amiche si mettono insieme è come dare fuoco … alle fantasie. Chiara e Desy, oltre ad essere due bellissime trentenni pavesi … erano patite del Ticino e della barca. Molti momenti liberi erano dedicati al “barcé” l’antica barca dei pavesi. Un’imbarcazione fatta apposta per scatenare le fantasie, raggiungere le isole del fiume, scoprire angoli nascosti ed affascinanti. Chiara e Desy si incontrarono nel primo pomeriggio di un anno fa all’Imbarcadero dove tenevano in custodia il loro barcé. Immediata è stata la gara. Proprio all’Imbarcadero c’erano due giovanotti da fine del mondo. Erano lì. Guardavano e non dicevano nulla. Forse erano turisti. A trent’anni non si hanno tanti scrupoli. E’ stata Chiara la più spigliata. “Ei vuoi due … avete bisogno di un passaggio? Qui ci sono due abiti barcaiole … Possiamo portarvi anche sulla Luna” I due giovanotti (sui trentacinque anni) si misero a ridere e raccolsero la sfida. “Accettiamo … se i remi li teniamo noi …” Era proprio quello che non dovevano dire. Immediata la risposta. “E, no. Qui siamo a Pavia … e le donne pavesi non cedono mai il bastone del comando” Il due giovanotti si presentarono “Io sono Miguel …” , “Ed io Pablo … pensavamo che solo le donne di Barcellona avessero il comando in pugno” Accettarono le condizioni di Chiara e Desy e salirono sui loro barcé. Coloro che conoscono il fiume Ticino sanno che sul fiume può avvenire di tutto. Si tratta di un fiume magico dove le isole la fanno da padrone. Chiara e Desy presero due itinerari diversi ed approdarono a due isole diverse. Quando tornarono all’Imbarcadero non erano più le stesse persone. Chiara teneva per mano Miguel e Desy aveva il braccio attorno alla vita di Pablo. La gita lungo il fiume aveva prodotto i suoi effetti. Miguel e Pablo sembravano aver perso la parola. Parlavano con gli occhi. Miguel si perdeva nelle affascinanti curve di Chiara e Pablo in quelle di Desy la quale voleva sapere qualcosa della conferenza su Barcellona … all’Università. Ormai, era chiaro che Miguel e Pablo avevano dei dubbi sull’effervescenza della città catalana. Pavia stava pari … con due bellezze di prima grandezza … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Se poi, alla bellezza fisica fa capolino anche l’amore … il gioco è fatto. Quella stessa sera di un anno fa, Miguel e Pablo hanno presentato in un documentario stupendo la bellissima città di Barcellona in tutte le sue sfaccettature. Ogni tanto si incantavano. Dovevano per forza nominare il fiume Ticino, il barcé, le isole incantate in mezzo al fiume dove, in mezzo ad una esuberante vegetazione, i baci volano e danno alla vita quel tocco di poesia che la rende unica, ineguagliabile, superlativa. Quella stessa sera, dopo la conferenza, Miguel e Pablo chiesero a Chiara e Desy se erano disposte a vivere a Barcellona. La risposta è stata immediata. “Si, ma a una condizione … con l’anello al dito” Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2009)

 

 
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I GATTI di Teresa Ramaioli

Post n°20199 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

I GATTI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 02/07/15 alle 15:53 via WEB
GATTI---Gli Antichi Egizi iniziarono ad addomesticare i gatti selvatici africani per la loro utilità nella caccia ai topi, in quanto il numero dei roditori era aumentato con l'avvento dell'agricoltura e dell'uso di raccogliere e immagazzinare il grano. Questa abilità è riportata in una filastrocca che serviva ad insegnare agli studenti egiziani il concetto di potenza in matematica: I sette gatti di Ahmes . Uno dei più antichi documenti matematici conosciuti è un rotolo egizio lungo circa 5 m e alto circa 30 cm. Lo scrisse Ahmes nel 1650 a.C. ricopiandolo in parte da testi di tre secoli prima. L'egittologo scozzese Henry Rhind lo acquistò a Luxor, sul Nilo, nel 1858. Per questo si chiama Papiro di Rhind o Papiro di Ahmes. Attualmente è conservato al British Museum. Ahmes, il figlio della luna, è il primo matematico che scrisse il proprio nome su un documento giunto fino a noi. Il problema n.79 del Papiro di Rhind: In una proprietà ci sono 7 case. In ogni casa ci sono 7 gatti. Ogni gatto acchiappa 7 topi. Ogni topo mangia 7 spighe. Ogni spiga dà 7 misure di grano. Quante cose ci sono in tutto in questa storia? Soluzione della filastrocca: Case 71 = 7 Gatti 72 = 49 Topi 73 = 343 Spighe 74 = 2.401 Chicchi 75 = 16.807 Totale 19.607 Vivendo assieme a i gatti quotidianamente ne rimasero affascinati ed iniziarono ad adorarli. Il gatto venne ritenuto dagli Antichi Egizi animale sacro e divino. Il gatto era sacro al Sole e a Osiride mentre la gatta alla Luna e a Iside. Gli Egizi veneravano Bastet, una divinità con corpo di donna e testa di gatta. Bastet era figlia di Iside e sorella di Horus. Era una dea molto potente collegata a Ra ed era simbolo della vita, della fecondità e della maturità. Nella città di Bubastis nel Basso Egitto, c'era un tempio costruito in onore di Bastet. In questo edificio di pietra i gatti vagavano liberamente e le persone li osservavano e studiavano il loro comportamento per trarne consigli e presagi . I gatti avevano il compito di condurre gli uomini al momento della morte nell'aldilà.. L'uccisione di un gatto era punita severamente anche se si trattava di un incidente. Quando il gatto moriva di morte naturale, le persone della casa rispettavano il lutto come per un membro della famiglia, venivano imbalsamati e sepolti . Nei dintorni di Tebe e Menfi sono stati trovati cimiteri contenenti duecentomila mummie circa di gatti. Nel Libro dei Morti egizio si affermava che il gatto possedesse nove anime e godesse di nove vite successive.Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20198 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 02/07/15 alle 09:31 via WEB
Tutto veloce nei tuoi racconti. L'amore non perde tempo. Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/07/15 alle 19:50 via WEB
Ciao Laura. Vero. Hai ragione. Tutto veloce. il tempo è prezioso. Anche l'amore non perde tempo. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°20197 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon giovedì 2 luglio 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 1 LUGLIO 2015

Post n°20196 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 1 LUGLIO 2015

"L'amore è l'ossigeno

indispensabile per vivere felici"

Dino

 
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DANIELA racconto (2004) di Dino Secondo Barili

Post n°20195 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2004

 (Amore Duemila)

Daniela, Claudio … e la Luna di Pavia

Ogni persona ha le sue idee e i suoi pregiudizi. Anche la Prof. Daniela, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo, Docente in un Liceo del milanese, abitante a Pavia. Un anno fa, era arrabbiata perché il Prof. Ottavio, Docente di Ginnastica l’aveva cercata per un’amorosa amicizia. Daniela si era arrabbiata perché non voleva aver a che fare con un “compagno di vita” che lavorava nella Scuola. Motivo? Entrambi avrebbero continuato a parlare di Scuola anche a tavola … e a letto. Risultato (a giudizio della Prof) … No, e poi No. Fine del discorso. Niente amore tra Colleghi. La Prof. Daniela si era talmente arrabbiata che glielo si leggeva in faccia. Se ne accorse anche il Dott. Claudio, cinquant’anni, single, fisico atletico, Commercialista nel milanese, il quale abitava l’Attico dello stesso Palazzo della Prof. Daniela … proprio sopra al suo appartamento. Un anno fa, Daniela e Claudio, insieme, stavano salendo con l’ascensore quando il Commercialista osservò lo sguardo truce della Docente di Lettere. “Daniela cos’hai? Sembri una donna che è stata morsa da una vipera” Daniela non avrebbe voluto dirlo, ma alla fine doveva sfogarsi con qualcuno. “Claudio, non mi dire niente. Il Prof Ottavio mi ha chiesto di uscire con lui per una “amorosa amicizia” Non nego che il Prof. di Ginnastica è un atleta e ama vincere, ma non me la sento proprio di passare la vita con un mio collega con il quale si parlerebbe esclusivamente di Scuola …” Il Dott. Claudio comprese perfettamente il pensiero della Docente di Lettere. Anche lui era alle prese con la corte asfissiante di una sua Collega Commercialista, la trentenne Dott. Osvalda … la quale non perdeva occasione per proporsi come possibile compagna di vita. Il Dott. Claudio ha colto la palla al balzo. “Daniela cosa ne diresti se ti proponessi di fare un viaggio a Parigi?” Quando una persona è sull’ascensore ha già di per sé la sensazione di salire … immaginarsi la Prof. Daniela dopo aver udito una simile proposta. E’ andata in brodo di giuggiole, ma non lo ha detto. Ha fatto, invece, un po’ la misteriosa. “Claudio, dipende da quando si parte …” Il Dott. Claudio aveva avuto una giornata stressante. Due clienti l’avevano distrutto. Aveva voglia di chiudere con tasse e dintorni … Voleva evadere … Sparire ... Vivere una splendida avventura d’amore con Daniela … dalle gambe da fine del mondo, di quelle da far girare tutte le stelle del Paradiso … in un verso e nell’altro. La risposta del Dott. Claudio è stata lapidaria. “Subito! Daniela, partiamo subito. Ci prepariamo … e partiamo subito per Parigi. Facciamo una doccia veloce … e via” Daniela aveva sempre avuto un debole per il cinquantenne Dott. Claudio. Era un uomo bellissimo, ricchissimo ed aveva un Attico da favola proprio sopra all’appartamento in cui viveva … in uno dei più bei Palazzi della riva sinistra del fiume Ticino a Pavia. Per anni, Daniela si era immaginata le notti al chiaro di Luna accanto al Dott. Claudio … anzi, tra le sue braccia … oppure, ballando nudi, nelle calde notti d’estate … nelle notti senza luna. Dopo aver sentito della “doccia veloce” Daniela ebbe un’idea. “Claudio … e se la doccia la facessimo insieme?” Io, insapono te …. e tu insaponi me?” E’ stato come la goccia che ha fatto traboccare il vaso … Claudio aveva già la mente eccitata … immaginarsi a parlare di doccia … insieme! Quando un uomo ed una donna hanno le stesse aspettative il risultato non può essere che eccezionale. Claudio e Daniela si precipitarono nell’Attico. Vestirono i panni di Eva e Adamo ... e danzarono sotto la doccia. Il Dott. Claudio era un patito delle canzoni di una certa epoca. Dopo avere visto Daniela nuda, Claudio si è messo a cantare a squarciagola … “Stretti, stretti nell’estasi d’amore/ la Spagnola sa amara così/ bocca a bocca la notte e il dì” Le canzoni hanno sempre un certo effetto … Vuoi per la doccia … Vuoi per l’Attico, vuoi per Pavia … anche Daniela è andata su di giri. Si dice che nella vita … in due, si canta meglio. Non occorre andare a Parigi per vivere momenti emozionati … anche a Pavia è possibile. Claudio e Daniela sono rimasti chiusi nell’Attico per sette giorni … un anno fa. Hanno capito cosa bisogna fare per essere felici. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°20194 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/07/15 alle 18:44 via WEB
MILANO ---La basilica di Sant'Eustorgio è un luogo di culto cattolico, situato nell'omonima piazza a Milano, nei pressi di Porta Ticinese. La leggenda vuole che i Magi siano morti a Gerusalemme, dove erano tornati dopo la crocefissione di Gesù, per testimoniare la fede di cui si erano fatto messaggeri nei loro paesi. La tradizione sostiene che le loro spoglie siano state trovate dalla regina Elena, madre di Costantino , capo dell'Impero Romano d'Oriente, e trasferite nella chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Costantino le donò a Eustorgio quando questi, eletto vescovo, si recò da lui per rimettere nelle sue mani il mandato di governatore di Milano da lui ricevuto. Eustorgio trasportò, una pesantissima arca di pietra che conteneva le requie dei Re Magi su un carro trainato da coppie di buoi. Durante il lungo viaggio, nelle foreste,un branco di lupi assalì i buoi sbranandoli, ma il vescovo calmò le fiere e le legò al posto delle bestie da soma. Quando però l’arca trainata dai lupi arrivò nei pressi di Milano, s’impantanò negli acquitrini di Porta Ticinese, il carro sprofondò nel fango e non fu possibile rimuoverlo. L'incidente fu interpretato da Eustorgio come un segno divino, e fece erigere la prima basilica nella quale custodire le reliquie dei Magi. Nel 1164 l'imperatore Federico I, il "Barbarossa", durante una delle sue calate in Italia, ordinò al suo consigliere, Reinald von Dassel, che era anche arcivescovo di Colonia, di impadronirsi delle reliquie, che finirono cosi nel duomo della città tedesca. Nel 1906, infine, il Card. Ferrari, vescovo di Milano, ottenne una parziale restituzione delle reliquie, ora conservate in una preziosa urna posta sopra l'altare dei Magi. Il campanile, posto sul retro della chiesa, ospita un concerto di sei campane. Sulla sommità, in luogo della consueta croce, è posta una stella a 8 punte, simbolo della stella che guidò i Magi a Betlemme. Da Milano ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20193 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/07/15 alle 20:44 via WEB
scusami non ho messo il voto .. Il mio voto è 9 ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/07/15 alle 08:19 via WEB
Ciao Annamaria - grazie del 9. Serve per il racconto di oggi. 9 è il numero perfetto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20191 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 01/07/15 alle 20:41 via WEB
I sogni sono veritieri ne sono convinta, infatti quando facevo 35 kilometri per recarmi sul posto di lavoro, sognavo un leone con le braccia incrociate reggendosi sulle altre due zampe ,ebbene già sapevo che davanti alla porta c'era il capo che aspettava proprio me perché ero in ritardo .. Lucio però cercava la donna dalle belle gambe.,,, eccoti per poter raccogliere le monete ha dovuto guardare la sua donna dal basso in alto , prima le gambe e poi tutto il resto ciao ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/07/15 alle 08:18 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Meno male che c'è la donna (a pensato il Dott. Lucio) donna ... ultima spiaggia. Buona e felice giornata.
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... MARIAELLA56

Post n°20190 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ... MARIAELLA56

mariaella56
mariaella56 il 01/07/15 alle 21:01 via WEB
bello,perchè Io ci credo ai sogni premonitori,dò il 10,ciao.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/07/15 alle 07:57 via WEB
Ciao - grazie per il 10. I sogni premonitori esistono e ci credo anch'io. La vita è e resta un mistero. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20189 pubblicato il 02 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 01/07/15 alle 20:20 via WEB
ciao Teresa ,interessante questa tua ricerca ecco perché prima i ferrovieri erano mulatti di sporcizia (compreso mio padre) Oggi scendono dal treno dopo aver fatto il loro servizio mi sembrano tanti aristocratici profumano di lavanda , ci pensi quanta anidride carbonica hanno respirato? ciao Teresa buona serata,,,,,
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/07/15 alle 07:46 via WEB
Ciao Annamaria - Teresa ti ringrazia. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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