Messaggi del 12/08/2015

SALUTI DA PAVIA

Post n°20527 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buon mercoledì 12 agosto 2015



 
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PENSIERI SPARSI DEL 11 AGOSTO 2015

Post n°20526 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 11 AGOSTO 2015

“L’amore vero,

non guarda mai al passato …

Guarda sempre

e solo al futuro”

Dino

 
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ANNAMARIA racconto (974) di Dino Secondo Barili

Post n°20525 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

974

Annamaria e la ruota della vita

E’ noto che la vita è una ruota. Una ruota che gira sempre … e non si ferma mai. E’ la ruota della vita e dell’amore … Un anno fa, ne ha saputo qualcosa l’Avv. Annamaria, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Aveva lo Studio in Pavia ed ogni lunedì si presentava puntuale secondo l’orario applicato sulla porta dell’ingresso. “La puntualità è simbolo di serietà professionale … “- diceva – “… di persona che da e mantiene la parola” Infatti, a quarant’anni l’Avv. Annamaria si era fatta una solida fama di persona seria, esperta, volitiva, diligente e precisa. I risultati economici erano la conferma. La proprietà dello Studio e di un Attico in Palazzo sul Lungoticino a Pavia. Un lunedì di un anno fa, però, l’Avv. Annamaria era in crisi. Non aveva voglia di andare in Ufficio. Era demoralizzata ed avvilita. A fatica aprì lo Studio e, a fatica, ricevette il primo cliente. Anche il cliente si era accorto della brutta cera della quarantenne. “Avv. Annamaria, la vedo triste ed avvilita. Volevo parlarle dei miei problemi … ma, sicuramente, i suoi sono più complicati dei miei. Le do un consiglio. Non stia sempre chiusa in questo Ufficio … a mescolare le “grane” di tutti i suoi clienti. Esca, ogni tanto a prendere un caffè … quattro chiacchiere al Bar … quattro passi in Corso Cavour … Guardi le persone come fossero un film … tanti volti … tante storie. E … visto che ci siamo, le do un consiglio personale. Siccome ha bisogno di aiuto … faccia tre giri intorno alla Statua della Minerva … e ritornerà a vivere alla grande” Il cliente salutò l’Avv. Annamaria la quale non ha avuto neppure il tempo e la voglia di ribattere. La quarantenne pensò a quanto aveva suggerito il cliente e convenne che … un caffè e quattro chiacchiere al Bar erano proprio quel che ci voleva. A volte, nella vita, si sa come si comincia … e non si sa come si finisce. Dopo aver preso il caffè e fatto due parole con la barista Zaira, una bella ragazza piena di vita … la quarantenne venne tentata dai … tre giri intorno alla Statua della Minerva. Era una scusa per fare quattro passi e calmare il disagio che aveva nella sua testa. I motivi erano tanti. Da tempo i rapporti con il suo compagno da tre anni era diventati impossibili. Lei diceva “pera” e lui rispondeva “mela” (se rispondeva). Da un mese si erano lasciati definitivamente e i risultati era pessimi. L’Avv. Annamaria stava male … e il suo viso non nascondeva la verità. Ora, però, c’erano i tre giri intorno alla Statua della Minerva che non sono poi cosi piacevoli come qualche lettore o lettrice potrebbe pensare. Tra il traffico impazzito e l’itinerario non proprio dei migliori … servono nervi saldi e occhio vigile. Dopo i primi due giri l’attenzione della quarantenne è diminuita. E’ stato proprio in quel momento che Annamaria ha messo il piede sull’unico piccolo sasso abbandonato sul percorso  e … “zacchete” … per poco non è finita lunga distesa per terra. Per fortuna (a volte si dice!) dietro di lei c’era un Signore sui cinquant’anni … bellissimo, il quale l’ha presa tra le braccia e … “Ha bisogno di aiuto? Eccomi qua!” L’Avv. Annamaria ha capito subito che se non ci fosse stato l’aiuto provvidenziale di quel Signore sarebbe sicuramente finita all’Ospedale. “Grazie. Grazie … non so come ringraziarla … Ero sopra pensiero” Il cinquantenne si presentò. “Sono il Dott. Andrea … faccio lo Psicologo. Ho capito subito da come si muoveva che aveva la testa chissà dove. Ora, però, ci vuole un buon caffè … e visto che ci siamo, potrebbe anche vuotare il sacco” Quando un Professionista è serio non ha bisogno dello Studio (inteso come luogo della Professione) per avere autorità. Annamaria accettò volentieri il caffè ed è rimasta affascinata da quell’uomo … mai visto prima. Pavia è piena di Bar … c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il Dott. Andrea ha preferito un tavolino all’aperto … in uno dei tanti Bar … con vista sulla Statua della Minerva. Inoltre, dopo i convenevoli d’uso, ha chiesto ad Annamaria se poteva darle del “tu” … come fossero amici da vecchia data. D’altro canto, Andrea, aveva davanti una bellissima quarantenne … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Anche lui era un bell’uomo … un affascinante cinquantenne … con tutte le carte in regola. Però, è sempre la donna la personificazione del desiderio. E’ la donna ad essere desiderata … l’uomo può soltanto desiderare. In quel momento, nella testa del Dott. Andrea era scattato un relè … e quel relè “voleva conoscere Annamaria” In certi momenti è l’istinto che prende il sopravvento e, l’istinto, aveva deciso. Andrea “avrebbe approfondito la conoscenza di Annamaria e … cascasse il mondo, non avrebbe ceduto di un millimetro” Lo Psicologo face la sua parte. “Annamaria posso chiederti, come psicologo, da quali problemi sei afflitta?” Ormai la quarantenne aveva capito che gli occhi malandrini di Andrea erano costantemente attratti dal suo seno … per via di alcuni bottoni slacciati della sua camicetta … “Andrea … ho lasciato, un mese fa, il compagno con il quale ho convissuto tre anni …” Lo Psicologo abbandonò il suo stile professionale … “Annamaria … se può farti piacere … anch’io sono stato abbandonato da mia moglie. Se vuoi potremmo parlarne con più calma. Intanto, da quanto vedo, tu hai bisogno di un periodo di riposo … Forse, il lavoro è  troppo intenso. Posso invitarti per una vacanza ristoratrice nel mio Castello nell’Oltrepò Pavese”? A quel punto Annamaria ha compreso appieno l’importanza di una vacanza … Da tempo non si muoveva da Pavia. Accettò volentieri … Non prima, però, di aver applicato sulla porta d’ingresso dello Studio, il cartello “Temporaneamente chiuso per malattia” Andrea, intanto, l’aspettava in strada con la sua rossa Ferrari nuova di zecca. Quando Annamaria la vide ebbe un presentimento … Le malattie (d’amore) sono lunghe a passare, specialmente con un Castello nell’Oltrepò Pavese e una rossa Ferrari. Del resto se Eva, per una mela, ha perso il Paradiso Terrestre … cosa potrebbe  perdere, oggi una donna, per un Castello nell’Oltrepò Pavese e una rossa Ferrari ultimo modello? (974)

 
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LEONARDO DA VINCI di Teresa Ramaioli

Post n°20524 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

LEONARDO DA VINCI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/08/15 alle 14:09 via WEB
LEONARDO DA VINCI---Leonardo da Vinci ha fatto anche il cameriere e capocuoco . "Era tanto piacevole nella conversazione che tirava a se gl'animi delle genti. E non avendo egli, si può dire, nulla, e poco lavorando, del continuo tenne servitori e cavalli, dé quali si diletto molto, e particularmente di tutti gl'altri animali, i quali con grandissimo amore e piacenza governava." Così il Vasari descrive ne "Le vite", Leonardo da Vinci il veramente mirabile pittore, scultore, teorico dell'arte, musico, scrittore, ingegnere meccanico, architetto, scenografo, maestro fonditore, esperto d'artiglieria, inventore, scienziato. Nacque nel 1452, dal padre Piero, colto notaio e dalla madre Caterina, giovane contadina al servizio dei Da Vinci. Leonardo fu allevato, esclusivamente dal padre, nella campagne di Vinci e nei suoi primi 15 anni fu libero di osservare la bellezza del paesaggio agrario e ammirare il lavoro dei contadini, dai quali poi da adulto avrebbe preso l'ispirazione per ideare macchine agricole, frantoi meccanici, aratri per "andar diritto" e macine per il grano. La sua vita ebbe una svolta nel 1576 quando il padre, che rivestiva un ruolo importante nella cerchia della potentissima famiglia Medici, lo fece trasferire a Firenze. Qui Leonardo, attratto dall'irradiante bellezza di una città traboccante d'opere d'arte, si interessò alle molteplici tecniche che nelle "botteghe" venivano sperimentate, sviluppando un talento artistico del tutto speciale. Fu così che il padre, accorgendosi delle doti del figlio e nonostante lo volesse notaio, si decise a contattare una dei migliori maestri dell'epoca: "Mastro Verrochio". A diciassette anni Leonardo, era finalmente a bottega . Da allora e per molti anni, lavorando anche a Milano , Roma e in Francia, ebbe l'occasione di esprimere il suo immortale genio, grazie all'inestinguibile curiosità di studiare, disegnare, sperimentare, prendere appunti, progettare macchinari. Voglio adesso raccontarvi una storiella fiorentina sulla vita di Leonardo. Da giovane, poco più che ventenne, sarebbe stato assunto come cameriere nella 'Taverna delle tre Lumache', in prossimità del Ponte Vecchio. Successivamente promosso capo cuoco, inventò alcuni marchingegni per pelare, triturare e affettare i vari ingredienti, studiando anche il modo di mandare via i cattivi odori e costruendo un apparecchio per automatizzare l'arrosto. Purtroppo le sue innovative pietanze, disposte in piccole quantità nei piatti con gusto artistico, non ebbero successo, costringerlo all'abbandono dell'attività culinaria. In pratica alla vecchia consuetudine delle mangiate medievali, Leonardo voleva sostituire un vitto più fine, in armonia con lo spirito rinascimentale. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ELVY ... ELVIRA.CRISANTI

Post n°20523 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

CIAO ELVY ... ELVIRA.CRISANTI

 
elvira.crisanti
elvira.crisanti il 12/08/15 alle 05:20 via WEB
Bellisimo disegno caro Dinoi
Ti auguro una buona giornata___Elvy
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/08/15 alle 07:57 via WEB
Ciao Elvy - grazie della visita e del bel commento. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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I FONDI DEL CAFFE' di Teresa Ramaioli

Post n°20522 pubblicato il 12 Agosto 2015 da dinobarili
 

I FONDI DEL CAFFE' 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/08/15 alle 14:05 via WEB
TANTI MODI PER USARE IL FONDO DEL CAFFE’----IL FONDO DEL CAFFE’ contrasta i cattivi odori nel frigorifero. Basta mettere una tazzina con il fondo del caffè all’interno e la puzza scompare lasciando un dolce aroma. Previene la forfora, la caduta dei capelli e lucentezza alle chiome castane basta strofinare i fondi del caffè dopo lo shampoo, lasciare 10 minuti in posa e poi risciacquare. Toglie dalle mani odori molto forti come aglio, cipolla, pesce; strofina sulle mani e lava normalmente. È un concime naturale grazie alla presenza di sostanze nutrienti come calcio, azoto, potassio, magnesio . Aggiungilo nei vasi delle tue piante . Repellente per formiche e lumache per la sua caratteristica acida. Mettilo nei punti in cui si presentano questi insetti. Scrub per il corpo. Mescolalo con l’olio d’oliva e renderà la pelle più luminosa. Pulisce gli scarichi di lavandini e water. Diluiscili con l’acqua prima di versare la soluzione. Elimina i graffi sui mobili di legno. Inumidisci un panno, strofinalo sopra ai fondi del caffè e passalo sulla parte interessata. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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