Messaggi del 30/08/2015

BUONA DOMENICA DA PAVIA

Post n°20650 pubblicato il 30 Agosto 2015 da dinobarili
 

BUONA DOMENICA ... DA PAVIA

30 agosto 2015

 

 

 
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PENSIERI SPARSI DEL 29 AGOSTO 2015

Post n°20649 pubblicato il 30 Agosto 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 29 AGOSTO 2015

“A volte l’amore è come il vento …

Dove passa cambia e travolge tutto”

Dino

 
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CHIARA racconto (995) di Dino Secondo Barili

Post n°20648 pubblicato il 30 Agosto 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

995

Chiara e il Castello Misterioso

Parecchie persone non sono soddisfatte della propria vita. Pur avendo un posto di lavoro ed una posizione di tutto rispetto sentono il bisogno di fare qualcosa in più per dare un senso ai propri giorni. Un anno fa, è stato così anche per la Prof. Chiara, quarant’anni, single, bellissima .. Docente di Lettere in un Liceo del milanese … abitante a Pavia. Pavia è una piccola città di 70mila abitanti … più che una città è un paese un po’ cresciuto. Le persone che si incontrano nei vari punti della città sono sempre le stesse. Questo era il cruccio della Prof. Chiara la quale se ne lamentava con la Portinaia del Palazzo in cui abitava. Ci sono Palazzi in cui la Portinaia è ancora … “un’istituzione”. In parecchi Palazzi viene conservata per non perdere una tradizione … ed avere dei servizi in più. Per esempio. La Portinaia è la confidente di tutti i condomini del Palazzo. Il “gazzettino” sempre aggiornato delle novità. Alla Portinaia non sfugge nulla. Sa sempre tutto … di tutti. Anche la Signora Giuditta, Portinaia del Palazzo abitato dalla Prof. Chiara era così … una persona della quale non si poteva fare a meno. Infatti, la Prof. Chiara, un anno fa decise di sputare il rospo. Dire ciò che pensava. “Signora Giuditta ho un cruccio. Non sono soddisfatta della vita che sto conducendo …” La Signora Giuditta, sessant’anni, l’aveva già intuito. Del resto, a volte, i volti dicono più delle parole. “Chiara … non ti chiamo Prof. perché ti ho vista crescere in questo Palazzo. Capisco il tuo disagio. Voi giovani avete avuto molto in questi anni … ma il cambio di società è stato repentino … troppo repentino. Avete lasciato alle spalle un tipo di società … e non ne avete visto nascere un altro. L’attuale è un periodo di transizione. D’altro canto, nel corso dei cambiamenti, c’è sempre chi ci perde e chi ci guadagna. Chiara, secondo me, non devi aspettare … devi darti da fare. La vita corre via troppo in fretta …” La quarantenne si convinse che poteva parlare. “Signora Giuditta, cosa dovrei fare?” La Portinaia si aspettava la domanda.  “Secondo me, Chiara, dovresti iscriverti all’Associazione Amici dei Castelli Misteriosi di Milano. E’ costituita in maggior parte da persone comprese tra i quaranta e i cinquant’anni di ambo i sessi. Persone un po’ originali alle quali piacciono le storie un po’ tenebrose e complicate. La Lombardia è piena di Castelli. Ogni Castello ha una sua storia particolare. Nessun Castello è uguale ad un altro ed anche le vicende storiche sono diverse … Ecco perché ci sono così tante Associazioni una diversa dall’altra” La Prof. Chiara prese la palla al balzo. Fece una breve ricerca su Internet e si iscrisse online. L’appuntamento era per il sabato mattina alle dieci. Milano è una città vulcanica … non si ferma mai. E’ sempre in movimento … notte e giorno. Nella giornata di sabato, però, tende ed essere meno frenetica … più rilassante. La Prof. Chiara si presentò puntuale al Palazzo dove aveva sede l’Associazione. Nella Sede c’erano già alcune persone tra le quali il Presidente, il Dott. Michele, un sessantenne che conosceva tutti gli associati. La riconobbe subito. “Lei è Prof. Chiara … non posso sbagliarmi è di Pavia. L’ho già vista una volta all’Università” La quarantenne accennò ad un sorriso per essere stata riconosciuta. Il Presidente continuò. “Sono anch’io di Pavia … Oggi, abbiamo un’uscita. Andiamo a visitare il Castello delle Fate Addormentate. Lei, Prof. Chiara avrà anche un Cavaliere, il Dott. Onorato” Chiara non si aspettava una simile accoglienza. A volte basta poco per “iniziare” una nuova vita. Basta avere il coraggio di uscire dall’ambito delle proprie conoscenze abituali e tutto diventa nuovo, facile, eccitante. Infatti, appena Chiara vide il Dott. Onofrio rimase di stucco. Non immaginava che ci fossero uomini così affascinanti, educati e gentili. Onofrio era un cinquantenne dal fisico atletico e dagli occhi azzurri … magnetici. Chiara non è più riuscita a distogliere gli occhi dal Dott. Onofrio. Neppure quando la comitiva si è messa in moto e il cinquantenne l’invitò a prendere posto sulla sua Ferrari rossa ultimo modello. Del resto il fasciano e la bellezza vanno di pari passo e spesso si attraggono vicendevolmente. La Prof. Chiara era alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Il Dott. Onorato … fisico atletico, occhi azzurri e fascino irresistibile. Quando Chiara si trovò accanto a Onorato sulla regina delle automobili  si sentì incapace di parlare, di affrontare alcun argomento. Del resto, Chiara, era finita nel cerchio magico … in quel cerchio dove la vita assume le caratteristiche del sogno … persone e situazioni al limite del reale. Infatti, Chiara continuava a chiedersi. “Possibile che tutto questo sia vero? Possibile che tutto questo sta capitando proprio a me?” A riportarla alla realtà ci ha pensato il Dott. Onorato il quale cercò di darle qualche informazione in più. “Chiara, non farti tanti domande. Stiamo andando a vistare il Castello delle Fate Addormentate … Proprio ieri sono stato dalla mai Veggente di fiducia, la Signora Almira, la quale mi ha detto personalmente. “Onorato, domani (cioè, oggi) andrai a visitare il Castello delle Fate Addormentate. Sulla tua automobile prenderà posto la donna che hai sempre sognato. Si chiama Chiara. Comportati di conseguenza” Chiara rimase di stucco. Già aveva perso la parola. La testa era andata in confusione … A stento pronunciò alcune parole. “Questo significa che mi innamorerò di te?” Onorato rimase fulminato. Il suo è stato un sussurro … “Io, lo sono già” Il cinquantenne fermò la Ferrari in una piazzuola di sosta ai margini della strada ... e “Chiara ho voglia di baciarti … “ Chiara chiuse gli occhi e attese che le labbra di Onorato si incollassero alle sue …- (995)

 
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DELIO TESSA di Teresa Ramaioli

Post n°20647 pubblicato il 30 Agosto 2015 da dinobarili
 

DELIO TESSA

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/08/15 alle 18:08 via WEB
DELIO TESSA----Nasce nel 1886 a Milano, in via Fieno, in casa di ringhiera. Milanesi sono entrambi i genitori; Arsenio, il padre, è un bancario. Il nome Delio è quello del nonno. Nel 1895 trasloca in via Olmetto e nel 1925, alla morte del padre, in viale Beatrice d'Este 17. Si laurea in legge nel 1911, con un po' di ritardo, un po' perchè spesso malaticcio, ma forse anche per il poco interesse a questi studi, rivolgendo invece le sue simpatie alla filosofia, al cinema, alla musica, alla poesia, cui si dedica già in età giovanile, muovendosi nella tradizione milanese di Maggi e Porta, ma innestandovi modi e spiriti della poesia francese decadentista e espressionista, rielaborati però in maniera del tutto personale e curando al massimo la musicalità e le sonorità dei versi. I temi preferiti della sua poesia sono quelli della vita quotidiana del cittadino, ma anche della drammatica realtà della prima guerra mondiale nonchè quella degli "emarginati della società" (prostitute, ladri ) Carlo Linati lo descrive così: "non molto alto, minutino, sorridente da una faccetta lievemente rosata, un dente d'oro nella bocca vizza e, dietro gli occhiali (era miope) ballettanti, un po' malsicuri nella loro orbita, quei suoi occhi grigi ed acquosi, da cordiale allucinato". Vestiva un po' "demodé": nella bella stagione: pantaloni di tela bianca, solino (colletto di camicia staccabile), cravatta, maggiostrina sulle ventitrè. Se era nuvolo, portava sempre sul braccio la vecchia ombrella di suo padre. D'inverno invece indossava un paletò color tané (tabacco) La sua carriera professionale non fu una gran carriera, poca la clientela, solo sufficiente a fargli sbarcare dignitosamente il lunario. E per arrotondare si dedicò anche ad una attività giornalistica prima in provincia, poi nel Canton Ticino, dove collaborò anche con la Radio della Svizzera italiana. E poi, nel '36 collaborò al quotidiano "L'Ambrosiano" che riuniva molte delle migliori firme della nostra letteratura, con scritti gustosi, malinconicamente umoristici su figure o scorci della città, poi raccolti sotto il titolo "Ore di città". Schivo di temperamento, e' vissuto da scapolo, appartato, dopo una delusione sentimentale, col conforto della famiglia e di pochi amici che gli sono stati vicini sino alla fine (purtroppo precoce poiché una setticemia, provocata da un ritardato intervento ad un'infezione ad un dente, lo portava via il 21 settembre 1939). Per sua volontà fu sepolto in un campo comune di Musocco, ma nel 1950 il Comune di Milano gli decretò gli onori del Famedio(Cimitero Monumentalel di Milano) e, successivamente, gli intitolò una strada, da corso Garibaldi a piazza delle Crociate. Oggi Delio Tessa è considerato il più grande poeta dialettale del '900. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20646 pubblicato il 30 Agosto 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 29/08/15 alle 17:28 via WEB
Bello innamorasi di una vicina di casa ,nello stesso condominio e allo stesso piano....spiare ogni movimento ,aprire la porta contemporaneamente, quasi si dessero appuntamento alla stessa ora....Desideria e Ignazio, Lui timido quasi non credesse ai suoi occhi, lei invece sicura di se si divertiva a provocarlo ,mettendosi comoda ...non poteva aspettare che Ignazio se ne andasse? Poi non capisco perché a fare il primo passo è sempre la donna... ai miei tempi era più romantico.era sempre l'uomo a fare il primo passo...Ora lo so mi dirai che i tempi sono cambiati vero? e va bene si parte per Vienna !!!!!!BUON VIAGGIO CIAO DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/08/15 alle 07:15 via WEB
Ciao Annamaria - il romanticismo è sempre esistito e sempre esisterà, ma le mode cambiano. Oggi, hanno tutti fretta ... anche le donne le quali sognano di meno ... e agiscono di più. Buona Domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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