Messaggi del 06/11/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°21139 pubblicato il 06 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

 DA PAVIA

6 novembre 2015

“Vivere è sognare”

Dino

30 “una canzone al giorno”

Giorgio Gaber

“Torpedo blu”

Giorgio Gaber (25 gennaio 1939 – 1 gennaio 2003) è un artista che riserva sempre delle sorprese. Basta risentire alcune sue canzoni e il tempo si ferma. Torna indietro. E rivedi Gaber, il grande Giorgio, con la chitarra a tracolla per le vie di Milano.  Canta a squarciagola “Vengo a prenderti stasera/ sulla mia torpedo blu” E’ chiaro che quando un uomo si presenta con un auto così, per una donna, è tutta un’altra cosa. E’ un sogno nel sogno. Anche lei, la donna, non è più la stessa … diventa “una Jean Harlow” un mito, una donna da sogno. Beh, anche Giorgio Gaber non sembrerà più lui … “indosserò un bel doppio petto – dice lui – ed un cappellone come Al Capone” Altri tempi … dirà qualche lettore o lettrice! Allora, bastava una chitarra (di Gaber) per rivivere un tempo ed una età. La sua voce, però, risuona ancora, come allora, per le vie di Milano ... “Vengo a prenderti stasera/ suono il claxon scendi giù/ E mi troverai seduto/ sulla mia torpedo blu” Buon ascolto.  Dino

 
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MICHELE E LISA racconto (378) di Dino Secondo Barili

Post n°21138 pubblicato il 06 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

378

Michele e Lisa

Nel vita non c’è mai un “traguardo” che dica… “Ecco, sono arrivato”. No. Dopo un traguardo c’è sempre un altro traguardo… ed  è giusto così. Se ne era accorto anche il Dott. Michele, Commercialista. All’età di cinquant’anni aveva raggiunto il “traguardo” inseguito per tutta la vita. “Avere una villa con piscina e giardino appena fuori Pavia”… in una zona tra le più lussuose. Villa con ogni confort, arredata da uno dei migliori Architetti arredatori milanesi. Però, era “solo” ad abitarla. Solo, perché… dopo il fallimento del matrimonio, il Dott. Michele, non aveva più voluto allacciare alcun rapporto con una donna a tale scopo. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro… e un sogno … villa con piscina e giardino. Un anno fa, il sogno si è avverato. Realizzato a costo di una costanza forsennata, quasi rabbiosa. I primi giorni, nella nuova villa, per il Dott. Michele sono stati da sogno… Il Commercialista si sentiva come un Re nella sua Reggia. Tutto perfetto, tutto automatizzato. Solo una volta aveva fatto suonare l’allarme. La prima notte in cui aveva dormito (solo)… nel suo grande letto a forma di cuore… Si era svegliato. Aveva visto albeggiare. Senza pensarci, aveva aperto le imposte … e l’allarme si era messo a suonare… Corsa frenetica a spegnere il “marchingegno”. Quell’esperienza l’aveva completamente messo in sintonia con il nuovo ambiente. Prima di fare un passo, ci pensava due volte … anzi, tre. Nella villa tutto era grande. Grande la cucina… dove mangiava solo. Grande la sala da pranzo… dove non osava entrare per non alterare il perfetto arredamento messo a punto dall’Architetto. L’unico ambiente che sentiva suo… era la camera da letto e il bagno. Il bagno… non era un bagno… era “una piazza d’armi” … era una sala da bagno dove c’era di tutto. Vasca con idromassaggio, palestra con ogni tipo di attrezzi ginnici, eccetera, eccetera. Per utilizzare tutti gli attrezzi a disposizione il Dott. Michele avrebbe dovuto avere una giornata di almeno 48 ore per 21 giorni alla settimana. Un anno fa, dopo una settimana in cui il Commercialista viveva nella sua nuova residenza… si era già stufato, annoiato. Non si sentiva a casa sua. Ormai non poteva più tornare indietro nel suo modesto appartamento di città… in condominio, dove “non” poteva fare un passo senza essere notato, adocchiato, chiacchierato. Una domenica mattina di un anno fa, il Dott. Michele, aveva deciso. Si era alzato di buon mattino. Era andato nel garage a cercare la sua borsa da fotoamatore. Si era ricordato che parecchi anni prima era un appassionato di fotografia amatoriale… ed aveva vinto parecchi premi. Ora, quella borsa l’attraeva in modo particolare. Aveva ricevuto un invito a partecipare ad un concorso di fotografia indetto da un’Associazione di un paesino dell’Oltrepò Pavese. Prima ancora di mettere le mani nel suo “armamentario fotografico” aveva già deciso, Avrebbe partecipato al concorso. Le foto erano quelle scattate qualche anno prima. Si trattava di riprenderle e spedirle all’indirizzo indicato nella mail. Per la prima volta da quando si trovava nella nuova Villa, il Commercialista si sentiva pienamente soddisfatto. Ora doveva solo attendere l’esito della Giuria. Passarono un paio di settimane. Ogni tanto si ricordava del concorso fotografico… Pensava che tutto fosse svanito nel nulla. Invece, due settimane dopo la spedizione ecco il risultato. “La S.V. è risultata Seconda nella graduatoria generale. Pertanto è invitata a ritirare il premio in occasione della Festa Patronale, domenica prossima alle ore 15.” Per il Dott. Michele e stata una gradita sorpresa. Alla premiazione mancavano solo due giorni e il Commercialista si sentiva particolarmente orgoglioso. La sorpresa più grande, però, il Dott. Michele l’ebbe il giorno della premiazione. Al primo posto si era classificata una “fotoamatrice” bellissima, da fine del mondo, che aveva esattamente la metà degli anni suoi…(25 anni) alta, bionda con gli occhi azzurri. Il cinquantenne subì immediatamente il “classico” colpo di fulmine. Fece e disfece fin tanto che, quello stessa sera, la “vincitrice” di nome Lisa accettasse l’invito a cena presso uno dei più lussuosi e caratteristi Ristoranti dell’Oltrepò Pavese… Da quel momento, il Dott. Michele si sentì rinascere… La villa con piscina e giardino, fuori Pavia cominciava ad assumere i tratti di un “piccolo Eden”…e Michele e Lisa …le sembianze di Adamo ed Eva.(378)

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21137 pubblicato il 06 Novembre 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/11/15 alle 17:26 via WEB
Milano----Galvano Fiamma, frate domenicano è stato un cronista milanese. In una sua cronaca, racconta il momento nel quale i milanesi seppero con precisione l'ora. Nel 1335 i milanesi sentirono per la prima volta il suono di un "meccanismo" che segnava le ore. Dal campanile della chiesa di S.Gottardo in corte ogni ora, come stabilito da Azzone Visconti, un suono segnalava il passare del tempo. Questo orologio non era visibile, si faceva solo sentire. Divenne talmente famoso che la strada lì vicino prese il nome di Contrada delle Ore (oggi via delle Ore). Questo orologio non era visibile; ecco perchè molti ritengono che il primo orologio pubblico sia quello che apparve sul campanile di S.Eustorgio. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 
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NAPOLI di Teresa Ramaioli

Post n°21136 pubblicato il 06 Novembre 2015 da dinobarili
 

NAPOLI

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/11/15 alle 17:27 via WEB
GARIBALDI A NAPOLI COL TRENO Durante la spedizione dei "Mille", Garibaldi giunto a Salerno stava in attesa dell'evolversi della situazione, prima di recarsi a Napoli. La partenza del re di Napoli, Francesco II, per Gaeta favorì il viaggio dell'eroe dei due mondi, il quale ebbe l'occasione, per la prima volta nella sua vita, di prendere il treno per recarsi alla capitale del Regno delle Due Sicilie. Il 7 sett. del 1860 partì da Vietri S.M. verso le 9.30 sostando lungo il percorso per salutare la gente che l'acclamava. A Cava , una donna cercò di baciargli la mano, ma l'eroe non permise questo gesto e accettò il bacio sulla guancia; tutte le numerose compaesane presenti vollero imitarla. A Nocera, i ferrovieri dovettero nascondere alcuni soldati bavaresi della retroguardia borbonica, per far passare il treno della rivoluzione. Dopo Portici, il treno improvvisamente si fermò, perchè si riteneva che fosse pericoloso proseguire fino Napoli. Comunque, per il suo arrivo a Napoli, si preparò un'accoglienza trionfale e il popolo accolse il Generalissimo con osannante entusiasmo. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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