Messaggi del 13/11/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°21192 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

 DA PAVIA

13 novembre 2015

“La conoscenza non è mai troppa”

Dino

“una canzone al giorno”

Pino Donaggio

“Io che non vivo (senza te)”

Pino Donaggio è nato il 24 novembre 1941 da una famiglia di musicisti. Nel 1965, Donaggio presenta al Festival di Sanremo la canzone che gli aprirà le porte del successo mondiale “Io che non vivo (senza te)” prima in classifica per tre settimane. E’ la storia di un amore che sta per finire. Lei sta per lasciarlo. Lui si rende conto che è finita. Finita per sempre. Allora si scatena … “Io che non vivo/ più di un’ora senza te … come posso stare una vita senza te”? E, si. E’ un bel dramma. “Vieni qui ascoltami/ io ti voglio bene” A volte le insistenze in amore … peggiorano il male. Ma la musica ha un doppio effetto quello di sottolineare l’invocazione “Io che non vivo / più di un’ora senza te / come posso stare una vita senza te”? … e conclude con una affermazione drastica. “Sei mia / sei mia / sei mia” Già. Una parola. Quel “sei mia” andava bene, forse, nel 1965, ma oggi? Oggi, che la società è totalmente cambiata. Oggi che il matrimonio è in crisi … e le coppie sono in crisi (365 giorni l’anno)? La società ormai è liquida come i sentimenti. Il mio o il tuo non hanno più senso. Oggi, vale solo l’io assoluto, l’io su tutto … e soprattutto. Come fanno a nascere i grandi amori? … quelli da film, quelli da romanzo? Oggi, è tutto precario … e le coppie sono già sfasciate prima ancora di mettersi insieme. Forse, nella società serpeggia il “male oscuro” … dell’amore che non c’è. Buona ascolto. Dino

 
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VALENTINA racconto (385) di Dino Secondo Barili

Post n°21191 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

385

 Valentina

Quando in un ufficio arriva una nuova impiegata nascono molte “problematiche”. Dire problematiche è dire poco. Il Dott. Roberto lo sapeva e prima di muoversi aveva organizzato il piano. Infatti, gestire un Ufficio di dieci impiegate donne non è solo difficile, qualche volta è impossibile. Per farlo bisogna essere dei diplomatici veri. Il Dott. Roberto aveva sessant’anni, una lunga esperienza di Commercialista ed una indiscussa fama di Dirigente esperto e sensibile. Quando, tuttavia, si ha a che fare con impiegate donne… l’esperienza non basta. Ci vuole anche molta fortuna. In Ufficio, il Dott. Roberto, conosceva tutte le impiegate, soprattutto, la Signora Ivana, sua coetanea, la quale oltre ad essere la più anziana era anche la prima assunta…quella che “tirava i fili” dell’Ufficio. Conosceva “vita, morte e miracoli” di tutte le altre… “Una parola qua… una parola là”. Alla fine si faceva quello che voleva l’Ivana. Il Dott. Roberto lo sapeva e lasciava fare. Anzi, faceva dire all’Ivana ciò che “lui” aveva pensato. Del resto se le stesse cose le avesse dette direttamente… tutte le impiegate si sarebbero ribellate. Non era finita. Nel corso degli anni, il carattere delle persone emerge con una infinità di sfumature. C’era l’impiegata Cesira, per esempio, che effettivamente era una bella donna… purtroppo facile alle depressioni. L’unico rimedio erano i complimenti del Dott. Roberto… il quale si era prima consultato con l’Ivana. Anche in questo caso, quando la Cesira andava in crisi per qualche “amore” giunto al capolinea… era il Dott, Roberto che interveniva con un rituale quasi sempre uguale. Il Dirigente si presentava alla scrivania della Cesira con un fascicolo in mano e l’aria sconsolata. “Signora Cesira solo lei è la mia salvezza (non era vero). Questa pratica è ferma da troppo tempo. Se non interviene lei… non si arriva a capo di niente.” L’impiegata Cesira si scioglieva. Riprendeva il suo colorito abituale. L’occhio diventava vigile e attento. Riassumeva il suo atteggiamento da “persona importante” (come dire…”se non ci fossi io in questo Ufficio”). Così riprendeva il tran tran dell’Ufficio con il suo ritmo di sempre. Dopo aver superato diversi ostacoli, finalmente, il Dott. Roberto poteva inserire una nuova unità. Un anno fa, è stata la volta dell’impiegata Valentina (anzi, della Dott. Valentina appena laureata… al suo primo impiego). Il rituale con l’Ivana ha avuto un supplemento di raccomandazioni. “Signora Ivana, mi raccomando, la affido a lei… che sa tutto di questo Ufficio. Mi raccomando la sua delicatezza nelle osservazioni. E’ una nuova assunta … ha bisogno di fare esperienza. Mi raccomando ai “pettegolezzi”… Ogni persona ha la sua vita personale che va rispettata e compresa…” La Signora Ivana aveva capito che la “nuova assunta” era una persona di riguardo. Poteva riservare delle sorprese. Non erano passati sei mesi… e la Dott. Valentina affiancava il Dott. Roberto nella Direzione dell’Ufficio… era la fidanzata di suo figlio Alberto.(385)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21190 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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BUGS BUNNY di Teresa Ramaioli

Post n°21189 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUGS BUNNY 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/11/15 alle 19:42 via WEB
BUGS BUNNY--È il coniglietto più famoso dei cartoni animati. Bugs Bunny è un’astuta lepre grigia con orecchie lunghissime, dentoni sporgenti e una passione sfrenata per le carote. Bugs Bunny dal 1938, anno della sua nascita, ha conquistato il cuore di molti bambini, ma anche di molti adulti .Bugs Bunny, in Italia debutta negli anni Quaranta con il nome di Lollo Rompicollo.Debutta per la prima volta il 27 luglio 1940 nel cartone animato “Una lepre selvatica". La lepre, fin dalla prima apparizione, conquista il pubblico e diventa protagonista di numerosi episodi . La sua carriera vanta numerosi successi, tanto che negli anni Sessanta debutta in un programma televisivo, a lui dedicato, The Bugs Bunny Show e nel 1988 fa anche una comparsa nel celebre lungometraggio “Chi ha incastrato Roger Rabbit”.A differenza dei classici conigli, spesso anche paurosi, Bugs Banny è un tipo molto tranquillo e pacifico, nulla lo turba e schiva le difficoltà . Può scoppiare una guerra, crollare il mondo, ma Bugs non rinuncia a rosicchiare una carotina all’ombra di un albero (riprende quella dell’attore Clark Gable nel film Accadde una notte). . Già, perché nonostante sia molto intelligente, non ama faticare. Ma c’è di più. Per quanto sia simpatico, è anche un imbroglione. La sua frase tipica, che negli anni si è trasformata in un vero tormentone, è “Che succede, amico?” e puntualmente viene esclamata godendo della disfatta del suo avversario Nel 1997, proprio come un grande presidente, lo troviamo su un francobollo, che diventa subito un oggetto da collezione, oltre che uno dei francobolli più comprati negli Usa.Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°21188 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ...

BARCELLONA SPAGNA

 
chiarasany
chiarasany il 12/11/15 alle 16:50 via WEB
Bel racconto. Graziosa quella caccia del tesoro. Salutino con affetto.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 07:09 via WEB
Ciao Chiarasany - grazie del complimento. In Lomellina accade di tutto. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 07:10 via WEB
Ciao Chiarasany. buona giornata. Passo dal tuo Blog. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°21187 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 12/11/15 alle 20:34 via WEB
Complimenti per come hai spiegato in poche semplice parole il vero senso dell'amore. Bravo Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 07:02 via WEB
Ciao Stefano - grazie del complimento. L'amore è tutto. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 07:02 via WEB
Ciao Stefano - buona giornata. Passo dal tuo blog. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°21186 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

lascrivana
lascrivana il 12/11/15 alle 07:40 via WEB
Chi ama veramente, vorrebbe che fosse per sempre; così come vorrebbe eterna la felicità che prova a stare insieme alla sua anima gemella. Buongiorno Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 06:58 via WEB
Ciao Laura - commento perfetto. Hai ragione. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 13/11/15 alle 06:59 via WEB
Ciao Laura. Buona giornata. passo dal tuo blog. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANGELICA di Teresa Ramaioli

Post n°21185 pubblicato il 13 Novembre 2015 da dinobarili
 

ANGELICA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/11/15 alle 19:40 via WEB
ANGELICA-( Erba degli Angeli)--Era sicuramente una delle piante officinali più conosciute del Medioevo. Secondo la leggenda, pare che venne donata agli uomini dall’Arcangelo Raffaele, nome ebraico dal significato "medico di Dio”, considerato l’angelo della guarigione . I monaci Benedettini ne facevano uso nella preparazione dei cibi e dei liquori. Secondo le credenze popolari l’Angelica era un ottimo rimedio per curare qualsiasi tipo di febbre. Santa Ildegarda (XII sec.) consigliava questa preparazione: “Quando una persona ha febbre, non importa per quale motivo, prenda radici di Angelica e le pesti un po’. Così pestate o schiacciate, le copra con un mezzo bicchiere di vino e le lasci riposare tutta la notte. Il mattino dopo aggiunga ancora un po’ di vino e ne beva a digiuno, faccia questo per tre o cinque giorni e verrà guarito.” Fu durante il Rinascimento che l’Angelica, chiamata anche “Arcangelica” o “erba degli angeli” o “erba dello Spirito Santo”, venne identificata anche come rimedio contro la peste, oltre alle qualità terapeutiche gli si attribuivano virtù magiche. I fiori e le foglie essiccate erano conservati come portafortuna nella ricerca dell’anima gemella e per garantire una vita lunga e sana. In cucina le foglie si consumano sia crude che cotte, mentre i gambi , una volta canditi, possono servire a decorare le torte. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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