Messaggi del 19/11/2015

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°21230 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON GIOVEDI’…

 DA PAVIA

19 novembre 2015

“Nella vita le sorprese non finiscono mai”

Dino

42 “una canzone al giorno”

Matia Bazar

Antonella Ruggiero

“Vacanze romane”

Ieri mattina al Mercato di Piazza Petrarca a Pavia ho incontrato la Signora Maria, amica d’antica data, vispa settantenne. Era giù di corda. “Maria cos’hai?” la domanda è nata d’istinto. Si vedeva che era a disagio e forse non avrebbe voluto parlare. “Da Venerdì 13 novembre ho la televisione sempre accesa e non perdo un TG. Capisco che è esagerato, ma non posso farci nulla. L’unico diversivo è una canzone … “Vacanze romane” dei Matia Bazar con la voce di Antonella Ruggiero”. Tornato a casa ho sentito il desiderio di riascoltare quella canzone, di leggerne il testo. Effettivamente in quella canzone (del 1983) c’è qualcosa di magico, di enigmatico, di misterioso. E’ nella musica, ma anche nelle parole … “Roma dove sei? Eri con me/ Oggi prigione tu, prigioniera io” Sarà il momento storico che stiamo attraversando, sarà l’ansiosa attesa di notizie dai TG e da Internet … sarà (o forse no) quell’estensione di voce di Antonella Ruggiero. Il fatto è che le parole della canzone rimbombano nella orecchie come se volessero dire o anticipare qualcosa … “piove il cielo sulla città. Tu con il cuore nel fango/ l’oro e l’argento, le sale da te …” Ed è un susseguirsi di immagini. “Roma bella, tu … monetine e voilà … “profumo tuo, di vacanze romane” Ed è come se volesse dire molto di più. Buon ascolto. Dino

 
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GOFFREDO racconto (392) di Dino Secondo Barili

Post n°21229 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

392

 Goffredo

Il Prof. Goffredo, quarantacinque anni, single, Docente di Filosofia presso un Liceo milanese, un anno fa, aveva deciso di dare una svolta alla propria vita. Sposarsi! Ormai era giunto all’età in cui, un uomo, deve sapere cosa fare. Siccome era Docente di Filosofia, aveva capito che i “filosofi” conoscono poco della vita pratica. Goffredo decise, quindi, di parlarne con la sua vicina di casa, la Signora Maria. La Signora Maria non era una donna come le altre. Innanzi tutto aveva compiuto novantuno anni. Secondo, aveva le idee chiare ed aveva un occhio di riguardo per Prof. Goffredo. Inoltre, la Signora Maria, era una donna che diceva “pane al pane e vino al vino”. A sessant’anni, aveva sposato il medico del quale era in cura (settant’anni), il Dott. Emanuele. Quando la Signora Maria si vide coinvolta nelle scelte del Prof. Goffredo si sentì inorgoglita. “Goffredo, dammi qualche giorno e ti darò tutte le indicazioni del tuo caso.” – e come se fosse un pizzico di fantasia in più, aggiunse –“perché la vita non è uno scherzo… e gli occhi aperti non bastano.” Il Prof. Goffredo, intanto, conduceva la sua vita di sempre. Era sempre ben curato come un “damerino” (un maniaco)… come le aveva raccomandato sua madre. Del resto il Professore aveva un debole per la “sua persona” al punto che tra “gli sfizi”… si era lasciato crescere un “codino di capelli” dietro la nuca. Da anni ormai quel “codino” era diventato il suo emblema. Al punto che tra i colleghi era chiamato il “professor codino”. Quando una persona dichiara apertamente un “suo modo di essere” oltre che ad avere una carica intellettuale molto marcata… finisce per “ostentare” virtù che forse lui stesso ignora. La Signora Maria, era una osservatrice nata e quel “codino” era come un punto interrogativo. Dopo qualche giorno essere stata coinvolta, la novantunenne, aspettò che il Professore tornasse da scuola. Lo pregò di fermarsi e avanzò la sua “tesi”. “Prof Goffredo, ho studiato il suo caso. Lei non deve sposare le donne vestite di nero.” Il Professore, aveva avuto una giornata impegnativa e quella osservazione non era andata a genio. Infatti, Goffredo era attratto dalle donne vestite di nero. Erano le sole che lo attraevano irresistibilmente… come fossero calamite. Ora, però, che la Signora Maria, le aveva “confessato” una tale verità si sentì dubbioso. Infatti, nei suoi quarantacinque anni, aveva fatto la corte a tre donne, tutte rigidamente vestite di nero. Tutte le volte era stato un fallimento. Il Professore di Filosofia, volle saperne di più. “Signora Maria, su quale base logica… io non dovrei avvicinare le donne vestite di nero?” La Signora Maria, aveva novantuno anni. I suoi anni li aveva spesi bene. Aveva imparato molte cose. Quando una persona ha uno spirito di osservazione fuori del comune, finisce per apprendere cose che la maggioranza delle persone ignora. “Goffredo, fai ciò che ti dico. Tutto andrà per il meglio…” Il Professore non obbiettò. Qualche mese dopo, il Prof. Goffredo venne invitato ad una conferenza a Pavia. L’argomento era interessante e fece di tutto per prendervi parte. Il Professore ne approfittò per prendere un caffè in un Bar di Piazza della Vittoria dove conobbe una bellissima ragazza alta, bionda … vestita di rosso. La conoscenza si trasformò presto in simpatia. Dopo qualche giorno, la ragazza, di nome Elena , confessò a Goffredo che il loro incontro non era avvenuto per caso. Quel giorno, la ragazza, aveva consultato il suo oroscopo il quale diceva: “Oggi, incontrerai l’uomo della tua vita… porta un codino di capelli dietro la nuca…”(392)-

 
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EMMA IVON di Teresa Ramaioli

Post n°21228 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

EMMA IVON 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/11/15 alle 19:20 via WEB
EMMA IVON--Emma Allis, in arte Emma Ivon, nasce a Milano il 16 novembre 1850. La famiglia abitava nell’attuale Corso Venezia 15. Il padre era il pittore Alessandro Allis, fervente mazziniano, la madre Stefania Michon, figlia del generale napoleonico Michon e di Antonietta Ivon. Stefania Michon, la madre di Emma, era cresciuta a corte con una zia arciduchessa, dama d’onore di Maria Elisabetta di Savoia, sorella di Carlo Alberto e moglie dell’arciduca Ranieri. L'arciduchessa veniva chiamata“Semiramide in ciabatte” perché girava in pantofole per il Palazzo Reale ed era ossessionata dalla figura storica di Maria Antonietta. Durante le Cinque Giornate era “sicura” che le avrebbero tagliato la testa. Sposata al pittore Allis, Stefania rimane presto vedova con due bambine, Emma e Bianca. Per vivere gira molte località liguri e piemontesi esercitando il “sonnambulismo”, organizzando cioè sedute spiritiche nelle quali faceva la medium. La accompagnano due fedeli seguaci, una greca e una russa. Con lo spostamento della capitale a Firenze, nel 1865, Emma e tutto il gruppo (la sorella Bianca nel frattempo era morta) si trasferiscono a Firenze. Entrano in contatto con il conte Castiglioni, marito della celebre contessa di Castiglione, che propone alla famiglia di assecondare il desiderio del re di prendere Emma come amante. Emma aveva 15 anni, Vittorio Emanuele ne aveva 45 ed era vedovo ma in procinto di risposarsi con la sua Rosina. Emma è un capriccio che va avanti per nove anni. Vittorio Emanuele si premura di trovare un marito ad Emma, che nel 1867 sposa A. Pessina, l’amministratore della tenuta reale di Sala Baganza vicino a Parma. Il matrimonio dura pochissimo ed Emma, che abita un lussuoso appartamento in piazza Barbano a Firenze, conduce una vita dispendiosa sperperando i regali del re e di tutti coloro che, suo tramite, cercavano favori a Corte. All’inizio del 1874, il re è ormai al Quirinale, la relazione si interrompe ed Emma torna a Milano con la madre stabilendosi, in un appartamento di corso Vittorio Emanuele 36, di fronte alla Galleria De Cristoforis. Persi i favori del Re nel 1874, a Milano riuscì ad entrare nella compagnia di Ferravilla e a diventarne comproprietaria, oltre che compagna di vita del grande attore. Ma le peripezie della bella Ivon non finirono, se da un lato divenne regina ammirata e adulata del teatro, dall' altro il destino si accanì su di lei per una torbida storia. Emma venne accusata nel 1879 di "simulata maternità" e di "sostituzione d' infante". Condannata e poi assolta in appello, la sua carriera e la sua vita pubblica furono distrutte. La bufera passò e la bella Ivon riprese a recitare, ma non fu più la stessa e minata da un male inesorabile morì nel 1898. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°21227 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 18/11/15 alle 06:50 via WEB
passa il tempo ma certe cose rimangono uguali come il nostro bisogno di amare ed essere amati. Buona giornata Dino, un abbraccio. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/11/15 alle 07:29 via WEB
Ciao Tina - bel commento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21226 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 18/11/15 alle 12:29 via WEB
Il bello della vita è esserci anche questa mattina e sorseggiare i primi raggi di luce come se fosse un miracolo.Buona giornata Dino, un abbraccio ..Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/11/15 alle 07:24 via WEB
Ciao Laura. bel commento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21225 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 18/11/15 alle 07:38 via WEB
CHE IL SOLE OGGI ILLUMINI LA TUA GIORNATA E DI PORTI UN MERCOLEDI' FELICE. UN SORRISO DA MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/11/15 alle 07:23 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CLEOPATRA di Teresa Ramaioli

Post n°21224 pubblicato il 19 Novembre 2015 da dinobarili
 

CLEOPATRA

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/11/15 alle 19:16 via WEB
CLEOPATRA---A Marco Antonio e a Cleopatra si deve il merito d'aver creato una delle prime associazioni gastronomiche della storia. La scoperta e traduzione di alcuni papiri rinvenuti nell’oasi del Fayum, la più ricca del regno di Cleopatra, ha rivelato interessanti indicazioni sulla gastronomia di quel tempo.Raffinatezza e lusso erano le parole d'ordine della superba Regina, che ovviamente non poteva non trasferire anche nel suo modo di mangiare. I sontuosi banchetti organizzati da Cleopatra per sedurre Antonio rimangono memorabili e si tramanda che cucinasse persino lei stessa alcuni piatti, selezionando carni pregiate e frutta. La sua era una dieta mediterranea, sana, ricca di verdure che abbinava con carni ovine, pesce del Nilo o selvaggina, come il piccione portata principale di molti banchetti, arricchiti con formaggi delicati, dei quali Cleopatra andava matta e zuppe di legumi o cereali. Non mancavano i dolci, prelibati tortini di fichi e noci, ricoperti di miele, tutto innaffiato da buon vino e birra. Il culto del mangiar bene era talmente forte che insieme ad Antonio fondarono uno dei primi circoli gastronomici della storia: "Circolo degli Inimitabili" dove fra divertimento e lusso, le somme di denaro spese da entrambi in cibo erano davvero smodate. Un evento narrato da Plinio, e ritrovato in numerosi dipinti, racconta che Antonio era sempre alla cercare di cibi rari ed esotici, Cleopatra aveva speso cifre importanti in costosi manicaretti, sciogliendo inoltre in una coppa di aceto uno dei suoi orecchini di perle di grande valore. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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