dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 14/08/2016
BUONA DOMENICA … 14AGOSTO 2016
Agosto è il mese della passione(amorosa, s’intende). Specialmente nei giorni di Ferragosto, 14, 15 e 16agosto. C’è un detto che dice: “Ferragosto … passione mia non ti conosco”. Inrealtà si conosce benissimo … si chiama
308 – Macariolita
cantata da Meme Bianchi
La passione non ha età … si rinnovasempre giorno dopo giorno, momento dopo momento … “Chi lo sa perché / chi lo sacos’è / oh Macariolita” Non c’è niente da fare. L’amore non ha età … e … piùpassione c’è … meglio è. … “Ha gli occhi di sirena / il fuoco in ogni vena …” …e non solo … “è come una catena che t’incatena / con la passion” Visto? Risoltol’enigma. E’ l’Amore … quel vento che rende piacevole la vita anche esoprattutto a Ferragosto. Dino
“racconto (pazzo) del giorno”
720 – “Donatella eMaurizia”
“PAESE CHE VAI … STORIECHE TROVI”
di Dino Secondo Barili
TRIVOLZIO
“Roba e danè ien mai a sé”
(Patrimonio e denari non sono mai abbastanza)
BEREGUARDO
“L’è mei un ov in cò … che una galina duman”
(Meglio un uovo oggi che una gallina domani)
PAVIA
“Fa … e disfà l’è tut laurà”
(Costruire e distruggere è tutto lavoro)
Vedi … Facebook
“Storia, arte, cultura etradizioni di Pavia e Provincia”
“Sei di Bereguardo …”
“Sei di Trivolzio …”
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Intrigo …
…a Pavia
(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache
vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)
racconto del giorno
720
I racconti dell’estate
Donatella e Maurizia e la Serata da Ballo
I giorni delle ferie non sono mai uguali. Anzi, non lo sono mai…specialmente quelli di Agosto. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Donatella, quarant’anni,bellissima… da un anno single, perché lasciata dal marito. Donatella ci avevafatto una malattia, ma oggi come oggi, non c’è nulla di sicuro… nemmeno ilmatrimonio che pure ha quella bella (e illusoria) formula “finché morte non visepari”. La Dott. Donatella,dopo la separazione dal marito, doveva ringraziare il suo posto di lavoro diimpiegata presso un’Agenzia Commerciale a Milano. I contraccolpi sentimentalierano stati attutiti in parte dal posto di lavoro e dai colleghi i quali, dopola separazione, l’hanno colmata di attenzioni e di inviti a cena. Si sa chequando una donna è libera (sentimentalmente) i “falchetti” fanno la ruota.Donatella, però, non voleva incappare in un’altra strada piena di trabocchetti.Gentilmente ringraziava …e declinava. Gira e rigira, però, il sangue non èacqua…e a quarant’anni…ha degli alti e bassi. Ogni tanto, Donatella si sfogavacon la sua Collega Maurizia, separata pure lei, alla ricerca spasmodica di uncompagno che non fosse un fuoco di paglia. “Maurizia, gli uomini oggi sono deifarfalloni… ogni fiore è buono per posarvisi sopra… E poi? Niente. Basta unaccenno alla normalità di una vita di coppia e… apriti cielo. Gli uomini se ladanno a gambe e non li vedi più”. Maurizia era in vena di confidenze. “Nondirlo a me. A volte sono sul disperato… L’uomo è un istrice… non sai da qualeparte prenderlo” Ad ascoltare la conversazione tra Donatella e Maurizia c’era la Collega Fortunata,felicemente sposata, con due figli alle scuole Medie. Intervenne nel discorso.“Scusate l’intromissione. Le donne hanno un cattivo concetto degli uomini… Perme, gli uomini, non sono altro che dei “bambinoni” ai quali basta fare quattrocomplimenti al momento opportuno per farli diventare docili come agnelli. Certoche se una donna, parla difficile, pensa difficile… dice sempre no ad ognirichiesta… raccoglie quello che semina” Donatella si sentì punta sul vivo. “Fortunata,non dire così. Io sono stata sposata quattro anni. Ho cercato di venireincontro a tutte le richieste del mio ex-marito…eppure, come ha visto unabionda … non ha capito più nulla, ed è volato via… come un uccel di bosco”Fortunata non reagì. Non voleva imbarcarsi in una discussione in cui tuttidicevano tutto… e il contrario di tutto” Maurizia, però, non ha lasciato caderel’argomento. “Donatella, sia come sia, oggi il rapporto di coppia è moltodifficile. Tuttavia, questa sera ho deciso di andare ad una Serata da Ballo.Non mi aspetto niente… Mi affido al Destino…e così sia” Donatella, un anno fa,stava vivendo i suoi ultimi giorni di ferie del mese di Agosto. Non aveva nullada fare. Perché non seguire l’esempio della Collega? “Maurizia, posso venireanch’io?” – “Ma certo…stavo proprio per chiedertelo…” Per quella stessa sera,le due quarantenni erano più affascinanti del solito. Con un vestito stupendoed un fascino da far incendiare la mente del più freddo degli uomini. La Serata da Ballo aveva scopodi beneficenza ed erano stati invitati parecchi cinquantenni con grandidisponibilità di denaro. Era come dire …”caccia al tesoro” quando il tesoro eral’uomo per eccellenza… bello, ricco, affascinante, intelligente, gentile. Intali occasioni, ogni donna si comporta come meglio può e crede… per raggiungerel’obbiettivo. Anche Donatella e Maurizia si sono date da fare. Hanno accettatol’invito a ballare di due gemelli cinquantenni. Due uomini bellissimi che siassomigliavano come due gocce d’acqua. Si chiamavano Gennaro e Matteo esfoggiavano un lusso senza uguali. Gennaro si innamorò immediatamente diDonatella e Matteo di Maurizia. Durante un ballo, però, Donatella scivolò… e siprocurò una dolorosa lussazione. Gennaro, Maurizia e Matteo si prodigarono perportare aiuto alla quarantenne infortunata. Gennaro volle a tutti i costiospitare Donatella nella sua enorme villa alla periferia di Pavia. Maurizia eMatteo fecero la loro parte. E’ stato proprio la favolosa villa di Gennaro aincendiare maggiormente il cuore di Donatella la quale si sentì come …”Alicenel paese delle meraviglie”. Matteo non voleva essere da meno e mostrò aMaurizia la sua favolosa villa uguale in tutto e per tutto a quella delfratello gemello. Quando si dice Destino… e quando si dice Fortuna … Le duequarantenni cominciarono a sognare una nuova vita ...fatta di novità e infinitepiacevolezze. -720 - racconto di Dino Secondo BariliCondividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
iltuonoilgrillo il 12/08/16 alle 18:14 via WEB MONZA---Il Parco di Monza fu istituito il 14 settembre 1805 per volontà dell'imperatore Napoleone con lo scopo di farne una tenuta agricola modello e una riserva di caccia. La costruzione iniziò nel 1806, per volere del viceré Eugenio di Beauharnais, sui terreni a nord della Villa e dei Giardini Reali voluti da Maria Teresa d'Austria già nel 1777. Da un documento epistolare la madre Giuseppina Bonaparte chiede al figlio Eugenio di costruire un parco più grande di quello di Versailles. Il desiderio verrà esaudito: infatti mentre Versailles occupa un area di 250 ettari, il Parco di Monza sarà di ben 700 ettari.. Nel settembre del 1805 viene emanato un decreto imperiale per la costruzione del parco nel territorio monzese, allo scopo di farne una tenuta agricola modello e di caccia. In quegli anni Luigi Canonica, di origini svizzere, già allievo del Piermarini, era architetto "Nazionale" della corte francese e così venne incaricato della progettazione dell'opera. Il nuovo Parco, si estende verso Nord, quasi a lambire i primi rilievi collinari brianzoli. Vengono comprati i terreni, vasti circa 5 kmq, dai proprietari locali L'acquisizione dei terreni avviene in tre riprese, dal 1805 al 1808, procedendo subito dopo alla costruzione del muro di cinta, utilizzando i resti delle mura medievali della città. Intorno al 1808 il Parco di Monza diventa così il più esteso parco cintato d'Europa, con un muro di recinzione lungo 14 km. All'interno della cinta muraria furono compresi campi agricoli, strade, cascine, ville e giardini preesistenti e ora facenti tutti parte del complesso. Ciao Teresa Ramaioli |
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iltuonoilgrillo il 12/08/16 alle 18:17 via WEB LA METROPOLITANA--Il mezzo di trasporto pubblico più utilizzato nelle grandi città è la metropolitana, un sistema ferroviario che viaggia a velocità sostenuta su binari generalmente sotterranei; vi sono anche metropolitane sopraelevate, ma nella maggior parte dei casi si trovano al di sotto del suolo per decongestionare il traffico. La prima città che si è dotata di questo sistema di trasporto di massa è stata la capitale britannica, Londra, su richiesta dell'allora sindaco Charles Pearson, nel 1860 nacque la Metropolitan Railway Company, che nel 1863 dette il nome alla prima linea della metropolitana. L'inaugurazione della metropolitana londinese ebbe luogo infatti il 10 gennaio 1863 e fin da subito cambiò la quotidianità delle persone che vivevano a Londra. Per tutti i Londoners è “the Tube”, perché i suoi 400 km di tunnel hanno la forma circolare propria dei tubi. Nata grazie ad un accordo tra la municipalità di Londra e la Metropolitan Railway, un’azienda privata che si era già occupata della costruzione di alcuni tratti di ferrovie nell’Essex, la metropolitana di Londra fu la prima ferrovia sotterranea in assoluto. Le carrozze, agganciate a locomotive a vapore, trasportavano circa 26 mila persone al giorno, in una City che già nella prima metà dell’800 era raggiunta da più di duecentomila persone ogni mattina, provenienti dalle aree più periferiche che si erano sviluppate intorno al centro storico.L'entusiasmo della gente fu di tale portata che sulla stampa si parlò di «nuova era del trasporto urbano». Non tutto però funzionava al meglio. L'inconveniente più grave era legato all'utilizzo della locomotiva a vapore, che all'interno delle gallerie creava notevoli addensamenti di fumo, molto più che fastidiosi per i viaggiatori. La situazione migliorò solo con l'introduzione, nel 1905, della motrice a trazione elettrica. Nel 1890 la metropolitana più antica al mondo ha iniziato ad assumere le caratteristiche attuali, ovvero si è estesa sottoterra. In un primo momento si trovava infatti al livello stradale ed è per questo che oggi è comunemente nota come “underground”. Ciao Teresa Ramaioli |
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