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La Calabria? Piace a 7 italiani su 10. Lo rileva un sondaggio dell' Eurispes

Post n°33 pubblicato il 30 Marzo 2007 da pdmok

28/3/07 ore 20:44 Calabria? Piace a 7 italiani su 10, ma c'è l'ombra 'ndrangheta



--IL VELINO CALABRIA-- Roma, 28 MAR (Velino) - La Calabria? Piace a sette italiani su dieci. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Eurispes in collaborazione con il corso di laurea specialistica in Teoria della prassi comunicativa e cognitiva dell'Universita' della Calabria. "Interrogare, oggi, l'opinione pubblica sul tema della Calabria e analizzare a fondo le impressioni maggiormente consolidate nell'immaginario collettivo - spiegano gli autori dell'indagine - equivale a interrogarsi sullo stato della Calabria stessa. Solo un'analisi superficiale e poco consapevole porterebbe a credere che l'opinione pubblica sia un mero indice lineare di cio' che accade nel paese. Al contrario - continuano i ricercatori - l'opinione pubblica e', in misura spesso rilevante, causa e conseguenza di cio' che accade, in una fitta rete di relazioni che soltanto un'attenta analisi puo' tentare di mettere in luce. Politiche di sviluppo e azioni di sostegno alla crescita economica non possono non tener conto della credibilita' iniziale, dell'immagine potenziale che la Regione assume tra gli italiani. In altri termini - concludono i ricercatori - il rilancio del sistema Calabria passa anche per la destrutturazione dei pregiudizi e la ricostruzione dell'immagine stessa della regione'. Alla domanda sulla percezione complessiva che si ha della regione, ben il 53,9 per cento non ha esitato a definirla 'abbastanza positiva' e il 15,4 per cento addirittura 'molto positiva'. Un dato sicuramente confortante che trova ulteriore evidenza se si sommano le due modalita' sopraindicate: la punta dello Stivale piace a sette italiani su dieci. Sul versante opposto, poco meno di un italiano su cinque (16,2 per cento) ha dichiarato di avere una percezione del tutto negativa: il 10,5 per cento degli intervistati ha scelto la modalita' di risposta 'abbastanza negativa' e il restante per cento 'molto negativa'. Un dato molto significativo emerge dall'incrocio del sentimento degli italiani sulla Calabria con la variabile relativa all'area di appartenenza. Il sondaggio indica in maniera evidente che percezioni negative, escludendo coloro che non hanno risposto, si riscontrano prevalentemente al Sud e via via meno al Centro e al Nord: il 21,8 per cento degli intervistati residenti nelle regioni meridionali ha manifestato una percezione 'abbastanza negativa' e 'molto negativa' contro il 19,2 per cento al Centro e il 16,4 per cento dei residenti al Nord".
"Analogamente, le percezioni positive trovano maggiore consistenza nelle aree settentrionali (83,6,2 per cento) e centrali del paese (80,8 per cento) e meno 'accoliti' in quelle del Mezzogiorno (78,2, per cento). 'L'anticalabresita' endogena - ha dichiarato il presidente dell'Eurispes Calabria, Raffaele Rio - si puo' definire come quell' approccio socio-culturale che influenza gli orientamenti di chi ne e' colpito secondo uno schema logico drammaticamente diffuso che provoca un crescente impoverimento progettuale ed intellettuale locale, produce nel tempo pigrizia istituzionale e sfiducia generalizzata a rendimenti crescenti di cui si autoalimenta nuovamente l'anticalabresita' endogena. Un atteggiamento - ha concluso Raffaele Rio - che pervade interi settori dell'opinione pubblica regionale e che trova preoccupanti risvolti tra i cosiddetti decision maker, tra coloro i quali, cioe', sono direttamente coinvolti nell'universo delle decisioni che contribuiscono a creare il cammino evolutivo o involutivo dell'intero sistema calabrese'. Donna, di eta' compresa tra i 18 e i 35 anni e residente al Nord. È l'identikit di chi fa maggiormente il tifo per la Calabria. Dal sondaggio, non considerando neanche in questa circostanza la modalita' di risposta 'non sa/non risponde', emerge, infatti, una maggiore percezione positiva tra le donne che hanno scelto i due items 'abbastanza positiva' e 'molto positiva' nel 83,1 per cento dei casi contro il 77,1 per cento degli uomini. La Calabria, inoltre, piace piu' alle nuove generazioni (83,7 per cento) che agli adulti (81,4 per cento) e alle persone ultrasessantaquattrenni (78,4 per cento). Un orientamento, quest'ultimo altrettanto evidente, se si analizzano le frequenze negative : anche in questo caso, i giovani manifestano i livelli minori di negativita' verso la Calabria (16,3 per cento), seguiti dagli adulti con il 18,5 per cento e dagli anziani con il 21,6 per cento".
"Al fine di permettere una definizione piu' approfondita della percezione, l'indagine realizzata ha chiesto al campione di italiani intervistato che cosa evocasse loro la Calabria. È stata prevista una risposta multipla per consentire di ottenere il maggior numero di informazioni possibili nella ricca stratificazione di elementi presenti all'interno della percezione collettiva, evitando il rischio della predominanza di una modalita' di risposta sull'altra. 'Bellezze ambientali e turismo' e' risultata la risposta piu' frequente raccogliendo il 45,6 per cento delle preferenze. Immediatamente dopo, anche se con un significativo scarto percentuale la 'criminalita' organizzata': per un italiano su quattro, ancora, Calabria fa rima con 'ndrangheta. Il 17,7 per cento pensa anche alle 'tradizioni culturali e alla cucina tipica', seguito immediatamente dal 'disagio sociale ed economico' e dall'arretratezza' rispettivamente con il 12,2 per cento e il 12,2 per cento. Una percezione, quest'ultima, tutt'altro che confortante soprattutto se si sommano le due precedenti modalita' di risposta (26,4 per cento). In coda nella percezione degli italiani 'le competenze dei giovani' che totalizzano un deludente 4,2 per cento. Pregiudizi in discesa: dai giovani piu' fiducia. Dall'osservazione attenta dei dati emerge una relazione direttamente proporzionale tra l'eta' del campione e una concezione negativa della Calabria.
Sono principalmente gli italiani di eta' compresa tra i 18 e i 35 anni a dichiarare che a loro la terra dei Bronzi di Riace fa venire in mente le bellezze ambientali e turistiche (55,3 per cento vs. 44,2 per cento degli adulti e il 40,5 per cento degli over 64), le tradizioni culturali e culinarie (20,3 per cento vs. il 19 per cento degli adulti e il 12,9 per cento degli over 64) piuttosto che la criminalita' organizzata (15,7 per cento vs. il 24 per cento degli adulti e il 27,3 per cento degli over 64), l'arretratezza (9,5 per cento vs. l'12,2 per cento degli adulti e il 14,6 per cento degli over 64) e il disagio sociale ed economico (9 per cento vs. 16,4 per cento degli adulti e il 13,6 per cento degli over 64)". (red/udg)

 
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