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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 10 Settembre 2007 da penelopekaulon

Neonazisti, Israele sotto choc. Sgominata una cellula ebraica.

GERUSALEMME - Il numero tatuato sul braccio non è il ricordo tragico dei campi di sterminio, il marchio che i sopravvissuti all'Olocausto portano ancora sul polso. La cifra è una sola: "88", il significato doppio. Un simbolo che vuole esaltare l'orrore nazista e l'ottava lettera dell'alfabeto "Heil Hitler". I giovani dalla testa rasata, arrestati dalla polizia israeliana, lo esibiscono in mezzo a croci celtiche e svastiche.

Otto ragazzi, attorno ai vent'anni, fermati dopo un'indagine lunga un anno. Sono accusati di pestaggi contro religiosi ebrei (davano la caccia a chiunque indossasse la kippah), immigrati stranieri, omosessuali, drogati. Avrebbero riempito di svastiche una sinagoga a Petah Tikva. Tutto documentato in video che si sono girati da soli. Mentre prendono a calci un uomo a terra o spaccano una bottiglia di birra in testa a un cinese. Mentre fanno il saluto nazista e imbracciano un fucile mitragliatore M - 16.

Israele non ha neppure una legge contro l'antisemitismo o l'apologia del nazismo, le norme puniscono in modo generico l'incitamento all'odio razziale, perchè nessuno pensava che sarebbe potuto succedere qui. Che un gruppo di adolescenti, immigrati dall'ex Unione Sovietica e cresciuto nel Paese,  potesse esaltare ed esaltarsi per l'ideologia che ha prodotto lo Shoah.

I ministri del governo, riuniti per il consiglio domenicale, hanno visto i filmati. "Nessuno in questa nazione può rimanere indifferente alle immagini", ha commentato Ehud Olmert "Mostrano che noi, come società, abbiamo fallito". Il premier parla comunque di "caso isolato, che non tocca la comunità russa nel suo insieme". I telegiornali spiegano che le origini ebraiche degli arrestati sono dubbie, parte di quell'immigrazione massiccia dalle ex Repubbliche sovietiche agli inizi degli anni Novanta, quando in molti decisero di chiedere la cittadinanza più per ragioni economiche che per attacamento alle radici o ideali sionisti.

Il capo della banda si fa chiamare Eli il nazista. Ha diciannove anni. Ai poliziotti che lo interrogavano ha replicato: "Non mollerò mai. Sono un nazista e resterò un nazista. Non avrò pace fino a quando non li avremo uccisi tutti". Gli agenti hanno trovato nelle loro case coltelli, palle di ferro chiodate, esplosivi. Il gruppo era in contatto via internet con organizzazioni neo - naziste all'estero. Nel video riprendono il sangue sparso sui pavimenti, le facce degli aggrediti ridotte in poltiglia.

"La tragica ironia è che sarebbero stati scelti per lo sterminio da quei nazisti che vogliono emulare", ha commentato un portavoce dell'Anti - Defamation League dagli Stati Uniti. "E' un fatto marginale ed estremo. Ma resta intollerabile e dovremo affrontarlo", dice Avener Shalev presidente di Yad Vashem, il museo dell'Olocausto.

Due anni fa gli investigatori avevano arrestato Vladimir Ternorozky. Anche lui portava una svastica tatuata sul petto, nell'appartamento materiale di propaganda dell'Unione Israeliana Bianca. Bersagli dell'odio gli stessi del gruppo di Petah  Tirkva: ebrei, stranieri, arabi, omosessuali. Vladimir aveva fatto il servizio militare, su internet giravano le sue foto mentre fa il saluto nazista con indosso la divisa di Tsahal. Il caso rivelato ieri è piu' scioccante per il Paese perchè la polizia l'ha definita una cellula organizzata: " stavano anche pianificando un omicidio", ha spiegato un portavoce.

Il ministero degli Interni adesso sta cercando di capire se sia possibile revocare la cittadinanza ai fermati, scavando nel loro passato per scoprire se abbiano falsificato le origini ebraiche. Ministri e parlamentari propongono di cambiare la legge del ritorno per rendere piu' rigide le regole che rendono possibile l'immigrazione in Israele.

                                                   Davide Frattini

(Tratto dal Corriere della Sera del 10 Settembre 2007)

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Commenti al Post:
giovannimaiolo
giovannimaiolo il 19/09/07 alle 13:52 via WEB
VISTO CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE PD-FORZA ITALIA, ANTIDEMOCRATICA, NON INFORMA I CITTADINI DELLA CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI COMUNALI PERCHE' HA INTERESSE A CHE CI SIA SEMPRE LA MINORE PARTECIPAZIONE POSSIBILE NONOSTANTE LE BELLE PAROLE DEL SINDACO E DEI SUOI AMICI DI VIAGGIO, CERCO DI RIMEDIARE SUL MIO BLOG POSTANDO L'ODG
 
giovannimaiolo2
giovannimaiolo2 il 19/09/07 alle 17:29 via WEB
A CAUSA DI PRECEDENTI IMPEGNI POLITICI DOMANI NON POTRò PARTECIPARE AL CONSIGLIO COMUNALE. VISTO CHE SI DISCUTERà IL DOCUMENTO "VOGLIO DI +", PROPOSTO DAL SOTTOSCRITTO, INVIERO' QUESTO BREVE INTERVENTO CHE VERRA' LETTO DAI CONSIGLIERI DEL GRUPPO "SINISTRA ALTERNATIVA" GM Ringrazio il Presidente del Consiglio per avere accolto la mia proposta di inserire all’ordine del giorno la discussione e la votazione sul documento “Voglio di +”, prodotto dalla Tavola della Pace, la realtà che ogni anno organizza la Marcia Perugia-Assisi. Il documento è molto vasto e tocca diversi temi che, immagino, saranno oggetto di discussione del consiglio comunale al quale, scusandomene, sono assente per precedenti impegni politici. Ho proposto la discussione su questo punto, e mi rammarico di non essere presente, per dare la possibilità al consiglio cauloniese di esprimersi su un tema decisivo per le sorti del mondo e per dimostrare che i comuni possono svolgere una funzione di sensibilizzazione della cittadinanza ma anche di pressione politica nei confronti del governo. Infatti questo documento che, mi auguro, sarà approvata, è in votazione in tantissime altre assemblee elettive. Credo sia importante mandare un segnale politico al governo Prodi, che ha tristemente deluso le aspettative dei movimenti pacifisti che in questi anni si sono opposti alla guerra globale permanente funzionale alla logica di quell’Impero che ci è stato descritto da Toni Negri e Michael Hardt. Il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq, purtroppo, non è stato immediato, come ha fatto invece Zapatero, ma ha seguito la sua scadenza naturale, quella che aveva indicato lo stesso governo Berlusconi. L’egemonia moderata sulla coalizione ha impedito il ritiro dallo scenario di guerra dell’Afghanistan. E mentre si preannuncia l’ennesima guerra, stavolta contro l’Iran, il governo tace e non prende posizione. L’unico positivo segnale di discontinuità è venuto dalla missione dei caschi blu in Libano. Il coinvolgimento delle Nazioni Unite negli scenari di crisi è l’unica alternativa all’unilateralismo statunitense. Purtroppo il governo Prodi ha anche aumentato le spese militari (e poi dicono che non ci sono i soldi per le pensioni!) e non intende bloccare la costruzione di Ederle2 a Vicenza. Urge un cambio di rotta. Spero che Caulonia, paese a cui il compagno Angelo Frammartino era profondamente legato, nel suo piccolo possa lanciare il giusto segnale di pace. Credo che sarebbe inoltre importante che Caulonia partecipi alla marcia Perugia-Assisi con una rappresentanza del consiglio comunale. Per cominciare, anche simbolicamente, a fare l’amore con la violenza per partorire la pace. Capogruppo “Sinistra Alternativa” Giovanni Maiolo
 
giovannimaiolo
giovannimaiolo il 22/09/07 alle 19:12 via WEB
Il Partito (A)Democratico cauloniese, alleato di Forza Italia con cui amministra nonostante le parole famose della Margherita (“mai più liste civiche”) e del sindaco che anche nelle linee programmatiche prosegue imperterrito nell’opera di presa per i fondelli dei cauloniesi (questa è un’amministrazione di centro-sinistra) continua ad ignorare la minoranza e a non avere alcun rispetto per le regole della democrazia. All’incirca 20 giorni fa il sottoscritto ha presentato un’interpellanza al sindaco Ammendolia che non ha ancora avuto risposta. È comprensibile l’imbarazzo del sindaco perché le menzogne usate in campagna elettorale (e oltre) dalla sua coalizione sono state rivelate, ma siamo ancora in attesa di una risposta convincente o quantomeno di una dichiarazione di scuse ai cittadini per averli ingannati nascondendo la realtà dietro montagne di menzogne. L’amministrazione comunale, che quando era all’opposizione cianciava di democrazia partecipata senza nemmeno conoscerne il significato, continua ad operare in silenzio, senza coinvolgere i cittadini. Addirittura sono arrivati al punto da non informare i cittadini (come invece faceva la passata amministrazione con pubblici manifesti) della data di convocazione dei consigli comunali. All’ultimo consiglio il pubblico era composto da sole 4 persone!!! È questo il loro modo di gestire la cosa pubblica! Ci raccontano storie sul loro essere di sinistra, sul loro credere nei valori della pace (emblematica la polemica sull’adesione a Recosol) e di fronte alla proposta di votare un documento equilibrato (Voglio di +) scritto dalla tavola della Pace si oppongono! Alla faccia del pacifismo! Ha qualcosa da dire, su questo, il presidente del consiglio? O resterà in silenzio come il sindaco che ignora per convenienza le questioni imbarazzanti? Capogruppo di “Sinistra Alternativa per Caulonia” Giovanni Maiolo
 
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Data di creazione: 27/05/2007
 

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