una penisola

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Hai acceso una luce blu, ma non ti eri accorta della tua tenda scostata.

E così, leggere le tue curve è stato semplice.

Dentro, angoli stretti portavano di scena in scena nel labirinto del tuo cuore, su quel tappeto di foglie

fuori, le curve scuotevano i miei pensieri due colpi di pettine, e fu di nuovo buio.

Nell’abbandono della notte, spigoli e curve conducono lontano

La dove tutto si perde, la, dove esisti, in qualche posto blu

.

Non odiarmi, non combattermi,

lascia che cammini sulla strada, lascia che sia la notte a decidere dove andare.

I giochi di luci segnano l’inganno mentre la macchia va.

Numeri verdi freddi, attraverso il vapore agli angoli delle piazze.

Un altro giro un'altra periferia, questo del cuore è il viaggio in tondo, portami lontano ma fallo lentamente,

non odiarmi, in fondo ho provato, non combattermi più…

la strada

Qualcuno ci disse di seguire le stelle,

qualcun altro di seguire i profumi,

ci ritrovammo soli e assetati in un deserto di anime.

terra

è arrivata, riempendoti gli occhi a mandorla

il mare vasto ha preso le tue cose, solide certezze così piccole dal cielo..

noi passiamo, si sa, ma costruiamo per superarci nella morte

ma da lassù siamo piccoli, troppo piccoli.

la luna ci guarda mentre fragili costruiamo invano.

tu

č un attimo, la consapevolezza mi fulmina

la tua potenza mi lascia inerme

potenza della tua vita ora, adesso, in questo attimo

in ogni dove senza traccia

in ogni espressione senza tempo

l'alchimia scorre in rivoli di luce accecante

sorgiva sconosciuta

fino a diventare assenza

traccia in questo cielo una cometa senza fine.