Il passato è passato

Davanti al monitor del pc sto controllando la mia posta elettronica, lo faccio quotidianamente, come se aspettassi chissà quale novità o buona notizia. Scorro velocemente le mail in arrivo, niente di interessante. Passo la freccettina del mouse sul logout e rimango a vedere la finestrella che si chiude sulla home page. Oggi è una strana giornata, fa ancora caldo fuori e con questo bel sole non so proprio dove trovare la voglia di lavorare. La mia mente vaga... Ho nostalgia della spiaggia e del calore del sole. Svogliatamente clicco sulla finestrella di explorer: "Vediamo un po' se su fcb riesco a scambiare qualche parola con gli amici", digito la password e la barra blu di si apre. "Ancora un'altra richiesta di amicizia? Alla faccia delle impostazioni alte della privacy" penso tra me e me, ma sono curiosa, clicco sulla sagoma bianca e... spalanco gli occhi dalla sorpresa.

Riconoscerei tra milioni quegli occhi e quelle labbra che sorridono sulla foto del profilo.

Si accavallano i ricordi di quel pomeriggio in spiaggia, dei nostri sguardi e dei timidi sorrisi, delle mani che si sono sfiorate mentre mi porgevi il bicchiere contente il martini, delle nostre risate. Un brivido mi percorre la schiena al pensiero... Mi chiedo il perchè di quel gesto, del perchè mi hai chiesto l'amicizia su facebook, ma non mi hai più inviato un sms. E' vero che voi uomini siete strani, ma questo gesto proprio non lo capisco. Rimango imbambolata per alcuni secondi, sposto il cursore sulla finestra dei messaggi, scorro velocemente e .... <Ciao, vediamo se ti ricordi di me, scommetto di no. Scusa non mi hai più sentito ma non sapevo come contattarti. Ho perso il cellulare e tutta la rubrica. Grazie a Sara ora ho questo contatto. Sono qui, aspetto tue notizie>.

"Ha perso il mio numero?" sussurro talmente piano che neanche io riesco a sentire la mia voce, "un'altra scusa più banale non la poteva proprio trovare!"... "tutti io li trovo"... ma le mie dita sono più veloci del pensiero (ultimamente capita spesso), stanno già scrivendo la risposta: <Ciao. Certo che mi ricordo, un po' smemorata si ma del tutto rimbambita no! :) Mi fa piacere averti tra gli amici. Ti auguro un buon pomeriggio. A presto> ... altrettanto velocemente clicco su INVIA... ecco fatto! Sospiro ma sto sorridendo, devo essere proprio matta, sorrido ancora.... apro il cellulare, scorro la rubrica e cancello un numero. Un gesto per lasciarmi alle spalle il passato.

Il passato è ormai passato.

COSA ACCADRA'?

Già... cosa accadrà?

Dal quel giorno dell'aperitivo in spiaggia non ho più visto quel bel ragazzo moro, mi capita spesso di pensare al suo sguardo spensierato e al suo sorriso un po' spavaldo. Ci siamo scambiati i numeri di cellulare, ma io non ho più chiamato e neanche lui l'ha fatto... "Normale" dico tra me: "uno così carino e simpatico avrà sicuramente l'imbarazzo della scelta"... Sorrido un po' al pensiero di lui. Tante volte ho preso il cellulare in mano cercando una frase carina da inviargli come sms, ma ogni volta ho fissato lo schermo e appoggiato nuovamente il telefono sul tavolo.

Non so dovrei prendere un po' più d'iniziativa e magari invitarlo per un aperitivo...ma no! Non forziamo la mano, se il destino lo vorrà lo incontrerò nuovamente, in fondo abbiamo parecchi amici in comune.

Seduta su uno scoglio del porticciolo, guardo il mare... la brezza mi scompiglia i capelli, allungo le gambe, appoggio le mani a terra e assaporo il sapore della serenità.

CAMBIAMO ANCORA

Così piano piano la mia vita sta cambiando.

Ci sentiamo, ma non più come prima. Tutto è un gioco, divertente, intrigante, spensierato. Ho lasciato da parte i sentimenti, ho imparato che posso investire solo quando qualcuno merita veramente. Frequento nuove amicizie, tu non lo sai ancora. Ho provato altre volte a chiarire e a farti capire che comunque tra noi poteva funzionare, ma non tu non vuoi saperne... Sei preso da mille impegni, dal tuo sport, dalle tue amicie e forse chissà...da altre donne. Non ho l'abitudine di essere seconda a nessuno, non mi piace chi gioca con i sentimenti: ora sono io a giocare e a divertirmi fino a che ne avrò voglia. Sono consapevole che non sarai mai mio, va bene così...

E intanto vado avanti per la mia strada... ne ho vissute di peggio, non sarà per te che mi abbatterò!

Aperitivo in spiaggia (2)

.... Dopo le presentazioni ufficiali ordino un martini bianco con ghiaccio alla cameriera che passa alle mie spalle e cerco un posto dove sedermi. La sedia vicino allo sconosciuto è libera, stento qualche secondo, sono tentata di sedermi lì... mi guardo intorno con imbarazzo, mi tiro via l'elastico dai capelli che ricadono ondegiando sulle mie spalle, allungo una mano per prendere una sedia dal tavolo vicino, ma... cambio idea, due passi attorno al tavolo e mi dirigo verso di lui. Mi siedo, appoggio la borsa di paglia gialla sul pavimento e da dietro i miei occhiali neri scruto la situazione sorridendo. "Accidenti quanti siamo questa sera" affermo con fare un po' superficiale, una ragazza sui 30 anni dalla carnagione scura ribadisce: "in tanti la baldoria riesce meglio!". Annuisco, le sorrido e sposto gli occhiali da sole neri sulla testa a sorreggere i miei capelli biondi. Mi giro, lo guardo di sotterfugio: occhi neri, ciglia lunghissime, denti bianchi, labbra carnose, capelli leggermente brizzolati, mani curate e quella camicia che risalta la sua meravigliosa abbronzatura... A stento distolgo lo sguardo e lui deve essersene accorto perchè mi osserva con un mezzo sorriso stampaato in volto. Mi sento un po' scema e un po' bambina, quasi imbarazzata.

Lui si sistema la manica della camicia arricciata fino al gomito, ha un'aria imbarazzata, chissà... forse è la mi impressione. Fortunatamente arrivano i drinks. Allunga la mano, preleva dal vassoio il mio martini e me lo porge, mi guarda dritto negli occhi e con il suo bicchiere leggermente sollevato sussurra: "alla tua... salute!". Di rimando sollevo leggermente il bicchiere e ribatto: "alla tua!". La mia amica che siede dall'altra parte del tavolo commenta: "alla nostra... agli amori che vanno, agli amori che vengono e alla nostra estate!". Tutti scoppiano in una fragorosa risata. "Sarà una bellissima estate" penso tra me e me: "devo solo avere il coraggio di cambiare".

E tu... lì impresso nei miei pensieri... con il tramonto che tinge di rosso il cielo, l'odore del mare nell'aria, la vivacità della serata e la spensieratezza del momento.

Aperitivo in spiaggia

Guardo il sole, sta scendendo dietro i monti, si avvicina l'ora di lasciare la spiaggia. Le famiglie se ne stanno già andando, sono quasi rimasta sola... posso udire il rumore delle onde che si infrangono lievemente sulla battigia e il canto dei gabbiani che danzano in cielo trasportati dal vento. Le ombre si stanno allungando all'orizzonte in attesa del tramonto che le faccia crescere. Mi siedo sul lettino: "sarà ora di andare?" sussurro tra me e me, pigramente mi alzo in piedi, prendo la borsa ed indosso il mio vestito di cotone bianco: leggero e svolazzante, calzo gli infradito verdi, raccolgo i capelli in una coda di cavallo, ripiego il telo e lo inserisco in borsa. Un'ultima occhiata attorno a me per vedere se ho preso tutto e risalgo lentamente verso lo stabilimento. Un po' stanca dopo una lunga giornata in spiaggia, ma rilassata e felice.

Cammino con la borsa tracolla lungo il passeggio del paese, quasi in riva al mare, assaporando il profumo di salsedine e guardando le donne anziane sedute sull'uscio delle loro case mentre cercano un po' di fresco in questa giornata afosa. Sembra un paesaggio surreale, di quelli dipinti nei quadri degli anni 50. Sorrido, pensando a quanto sono fortunata a vivere in un posto così meraviglioso e tranquillo. Persa nei miei pensieri allungo il passo, alcuni amici mi stanno aspettando per un aperitivo. Sono già in ritardo e so che questa volta come pena toccherà a me pagare.... Devo avere una faccia serena e sorridente perchè le persone che incrocio mi guardano incuriosite. Scorgo da lontano il piccolo stabilimento: pareti blu come il mare in contrasto con gli ombrelloni gialli della spiaggia, un piccolo bar informale dove servono ottimi aperitivi di pesce. Mi avvicino, la brezza mi solleva leggermente il vestito, a mano a mano che avanzo scorgo i tavoli e le sedie e i miei amici che sono già seduti mi salutano con la mano. Vedo facce nuove tra loro, forse amici di amici, "meglio così" mi dico "è ora di ampliare un po' le conoscenze e di uscire dal mio stato di solitudine" e camminando con gli occhi abbassati giungo fino alle scalette del balneare.

Alzo la testa per salutare e... i miei occhi incrociano i tuoi... occhi scuri e profondi, ciglia lunghissime, la polo bianca che risalta sulla tua abbronzatura... Imbarazzata distolgo lo sguardo: ecco, ora vorrei essere in un altro posto, anzi... ora vorrei essere proprio lì ma vestita in modo molto più presentabile e soprautto pettinata! Allungo la mano e mi presento, tu fai altrettanto: una presa ferma e decisa, la mano calda e curata e i tuoi occhi che non si distolgono dai miei...

ESTATE

Oggi fa caldo, il sole scotta, ma in spiaggia tira un leggero venticello. Mi stiracchio un po', distesa sul mio lettino in riva al mare ascolto il rumore delle onde e dei bambini che giocano... Un altro weekend è arrivato, sono settimane lavorative pesanti per me in cui il tempo sembra non passare mai, ma... non pensiamoci almeno durante il meritato riposo!

Mi giro, pancia in giù, slaccio il mio bikini per prendere il sole nella schiena e tolgo i miei occhiali neri. Sbadiglio annoiata, incrocio le mani sotto il mento e guardo un po' in giro: la spiaggia è piena di famiglie e di giovani coppie, sorrido... Mi piacerebbe che fossi qui con me. Scaccio il pensiero... chissà dove sarai ora! Mi stiracchio ancora un po', riallaccio i laccetti del mio bikini colorato, mi sollevo, mi siedo ed appoggio i piedi sulla morbida sabbia...

Che bello sentire i sassolini sotto i piedi! Ho atteso tutto l'inverno una giornata come questa. Cammino con gli occhi socchiusi per il sole assaporando l'odore di salsedine, mi avvicino al mare, lentamente lascio scivolare dentro l'acqua un piede, lo ritraggo rabbrividendo. Sorrido tra me, prendo coraggio... un passo indietro, una piccola rincorsa e mi tuffo senza pensarci due volte. L'acqua gelida mi avvolge tutto il corpo, inizio a nuotare velocemente cercando di scaldarmi un po', sento il miei capelli ondeggiare e danzare ad ogni movimento, apro gli occhi e vedo solo il blu del mare. Impossibile non pensarti, è forte il desiderio di averti vicino: mi piacerebbe stare con te, qui immersa nell'acqua azzurra e giocare in tra le onde, abbracciarti, baciarti... Un dolcissimo bacio al sapore di sale... Vorrei vederti uscire dall'acqua, il tuo fisico imponente e le goccioline scivolarti addosso... vorrei scorgerti camminare sulla sabbia e vorrei abbracciarti mentre ti siedi vicino a me...

Tiro fuori la testa dall'acqua, respiro, mi immergo...

Sarebbe bellissimo far scivolare le mie mani sul tuo corpo bagnato, scorrere con un dito il tuo profilo mentre prendi il sole, accarezzare le tue mani...

Respiro ancora e mi immergo nuovamente... nuoto con l'acqua che mi scivola via su tutto il corpo come un morbido tessuto di seta, la sento accarezzarmi i fianchi e guizzare tra le mie gambe che si muovono velocemente... Ho bisogno d'aria, come ho bisogno di te. Appoggio i piedi a terra, sollevo la testa, i capelli bagnati mi ricadono sugli occhi, li sposto con un gesto deciso della mano. Esco.

Il costume aderisce alle mie forme e gocciola ovunque, mi avvicino al mio lettino, allungo una mano, prendo l'aciugamano e mi copro. Il vento mi procura dei brividi sulla pelle bagnata. Mi siedo e osservo le persone intorno a me. Più che mai vorrei averti qui, più che mai avrei voglia di un tuo abbraccio e dei tuoi dolci baci... Stendo l'asciugamano sul lettino e mi sdraio al sole... sei dentro di me ormai e non potrai andartene facilmente.

riflessione

Sono passati 20 giorni dall'ultima volta che ci siamo visti. Ogni volta non so resisterti nonostante le promesse a me stessa e le buone intenzioni. Credo che tu sia veramente importante per me, anzi.. toglierei il "credo".

Purtroppo mi innamoro sempre delle persone sbagliate. Non so se la colpa sia solo mia ma tra noi tutto è diventato un gioco: un bel gioco, intrigante e passionale. Il punto però è che per me non lo è. Continuano i tuoi sms provocatori e mi lusingano: mi lusingano perchè tu che potresti avere mille donne ai tuoi piedi hai scelto me, ma... Io ora sto investendo con i sentimenti e tu no.

Mi è difficile rimanere fredda quando il cellulare squilla e leggo il tuo nome sull'anteprima degli sms, mi batte il cuore quando leggo ciò che scrivi... Mi sento scema...alla mia età innamorarmi di uno come te. Ma capita... Ho provato a non risponderti, sai benissimo come colpire, sai benissimo come ottenere ciò che vuoi ed io.... quello che credevo di potermi gestire mi è sfuggito di mano ma questa volta con la consapevolezza che se ti voglio ti posso avere solo così. Non mi basta. Gioco fino in fondo e mi faccio male, ma questo fa parte del rischio. Se solo tu capissi...

SMS

Continuano ad arrivare i tuoi sms... Ormai sono consapevole di ciò che vuoi da me.

Ora a distanza di tempo, di dubbi ne ho molti meno.

La freddezza aiuta a vedere cose che normalmente non si intravedono.

Mi ha colpito la tua dolcezza e la tua insicurezza, nascosta dietro al tuo modo quasi superbo di fare, i tuoi occhi parlano di te  e dicono molte più cose di quanto tu possa credere.

Ti ho voluto veramente bene (e te ne voglio ancora) ma il volere bene a senso unico non porta mai da nessuna parte.

Forse ho sbagliato a non dirtelo apertamente… ma in un qualche momento ho percepito una rottura tra noi e questo mi ha bloccato; avrei voluto viverla così, ma non posso andare contro la mia natura e continuare a recitare una parte che non mi calza. Non è quello che voglio, questo.

Io sono per i sentimenti assoluti e sinceri.

Mi hai riempito il cuore in un momento in cui c’era posto solo per la freddezza e l’aridità, mi ha fatto sorridere e stare bene… Tutto quello che penso è racchiuso qui in questo blog... 

Vorrei solo che tu sapessi... non sarà così... ma io vado comunque avanti...

Persevare (3)

.... Ho fallito ancora... Sono arrabbiata, ce l'ho con il mondo, ce l'ho con me stessa: non mi è mai capitato di non sapere dire "NO" ad un uomo, eppure con te è così... Sarà colpa del tuo fascino magnetico o del feeling che c'è tra di noi, non lo so, ma non sono mai stata così arrendevole con un uomo come lo sono con te. Tu ne sei consapevole, ne sono sicura, ti diverti a sfidarmi e io puntualmente ci cado.

I miei pensieri si mescolano veloci nella mente mentre siamo sdraiati sul tuo divano: abbracciati, le nostre gambe intrecciate, i nostri corpi avvinghiati... Mi sento stranamente protetta, è sempre emozionante stare con te, ma questa volta non doveva andare così. Ma cosa volevo dimostrare? Cosa penso di ottenere?Probabilmente sono una delle tante... Il pensiero mi echeggia nell'anima, non sono abituata a dividere niente con nessuno, non sono abituata ad essere seconda a qualsiasi cosa, ma con te è così. Eppure mi piaci, mi piaci a tal punto che quando ti sono vicino tutto passa in secondo piano. Sento i nostri corpi accaldati e sudati, sento le tue man che mi accarezzano dolcemente i fianchi, sento il tuo respiro sul mio viso e le tue labbra sfiorarmi dolcemente il collo con baci dolcissimi... A stento trattengo le lacrime... Tu sei quello che avrei sempre voluto: il giusto equilibrio tra passione, dolcezza e maschilità...eppure sei quello che non potrò mai avere. Ho un nodo alla gola mentre ci solleviamo e ci sediamo.

Tu mi guardi: uno sguardo toccante e profondo.

Io ti guardo: persa nel verde dei tuoi occhi. Mi infilo gli slip neri che mi ha sfilato, sorrido... si, sorrido perchè sono completamente pazza, sorrido perchè mi piaci, sorrido perchè ti voglio bene... Riallaccio il reggiseno e mi inginocchio per cercare la mia canottierina grigia, rovisto un po' tra i cuscini del divano. Sento i tuoi occhi su di me, mi volto e incrocio ancora i tuoi occhi. "Sei veramente bella" mi dici e aggiungi: "Ne vuoi parlare?" e mentre pronunci queste ultime parole mi attiri a te dolcemente. Accavallo le lunghe gambe e mi siedo, appoggi il tuo viso su di loro e le baci... Ho un brivido... Mi accarezzi le mani, allunghi un braccio e con la mano mi sfiori dolcemente il viso: "Sto bene quando sto con te", sussurri. Apro la bocca per dire qualcosa ma non ne esce nulla: "Lo so" dice la mia mente senza parlare... Vorrei dirti tante cose, ti sfioro i capelli con la mano, un tuffo al cuore: "Ora è tardi, ho avuto una giornata pesante e voglio andare a casa a dormire, scusami". Abbasso lo sguardo, non potrei guardarti, termino di vestirmi, calzo le scarpe e indosso la giacca. Mi giro, sei difronte a me con aria interrogativa e lo sguardo cupo: "Scusami ancora ma si farebbe troppo tardi, meglio che me ne vada. Domani non sarà una giornata leggera" dico e mi avvio verso la porta. Sento la tua mano che prova a fermarmi, non mi volto... stavolta non l'avrai vinta... Mi apri la porta con la delusione dipinta sul volto, scendiamo le scale fianco a fianco, non dici una sola parola; mi apri la porta e ti avvicini...so cosa aspetti. Mi avvicino e ti bacio lievemente sulla guancia: "buonanotte" affermo; ora sei perplesso, lo so che il mio atteggiamento ti ha disarmato: "Fai la brava, mi raccomando" dici con un filo di voce. Alzo la testa e ti guardo dritto negli occhi... non dico nulla: scendo le scale che conducono al cancello. Questa sera non mi volto per lanciarti il solito bacio con la mano, questa sera non mi volto affatto. Mi richiudo il cancello alle spalle, attraverso la strada, salgo in auto me ne vado... Me ne vado... questa volta per sempre.

Perseverare (2)

Apro lo sportello della mia auto, scivolo dentro elegantemente... Mi sento meglio. Ho la consepolezza di essere irresistibile, ho scelto il mio look appositamente per te... Mi guardo nelle specchietto retrovisore dell'auto, apro la borsa ed estraggo un astuccio: un lieve tocco di gloss dorato sulle labbra e una ripassatina all'eye liner... perfetta! Sorrido... So quello che accadrà, ma io farò in modo che questa volta gli eventi non prendano il sopravvento. Giro al chiavetta e via: percorro la discesa e la rotatoria piena di vasi fioriti, le luce dell'illuminazione pubblica sfila lungo il finstrino. C'è profumo di primavera nell'aria. Le persone passeggiano e si godono questa meravigliosa serata piena di stelle... Ancora un'altra discesa, eccomi al semaforo è verde, accelero. Sono al bivio che porta a casa tua.

Ho il cuore che mi batte in gola mentre parcheggio lungo il vialetto, mi giro verso la tua abitazione: le luci sono accese, vedo un'ombra fare capolino dalle finestre (sei tu...mi stavi aspettando). Spengo l'autoradio, scendo, chiudo la portiera dell'auto, alzo lo sguardo verso il tuo cancello: eccoti lì, in piedi appoggiato al muretto che mi sorridi, la t-shirt verde, i jeans leggermente calati, mani in tasca e gambe incrociate. I nostri sguardi si incrociano, ti sorrido dolcemente e abbasso lo sguardo: devo resisterti.

Mi avvicino, passo elegante con il mio tacco vertiginoso, eccomi sono al tuo fianco... il tuo braccio si allunga e mi afferra la mano, "ciao" mi dici sorridendo, non faccio in tempo a rispondere che mi ritrovo tra le tue braccia: le tue labbra sulle mie in un dolcissimo bacio. Sono stordita, mi allontano un po': "ciao" sussurro con un fil di voce, mano nella mano saliamo i gradini che ci conducono dentro, ti chiudi la porta alle spalle e ti appoggi su di essa, quasi come se volessi sigillarla con il peso del tuo corpo.

Mi guardi con occhi ammirati, ti avvicini, mi cingi la vita con le tue braccia muscolose e mi sussurri all'orecchio: "sei veramente bella, anzi bella è riduttivo"... Mi sei così vicino che sento il calore del tuo corpo e il tuo respiro sul mio collo... Riprendo il controllo di me: "Noiosa cena di lavoro, serviva un po' di stile e un tocco femminile" ribadisco sfoggiando il mio miglior sorriso cercando di allontanarmi un po'. Non funziona, tu mi tiri nuovamente a te con forza e con dolcezza mi sollevi un po' da terra per baciarmi, le nostre labbra si sfiorano.

"E le persone che erano a cena con te erano interessanti?" mi chiedi con un pizzico di gelosia nella voce; "Molto, interessanti e simpatiche" dichiaro sicura di me. Devo averti convinto perchè... "Potrei essere geloso signorina" mi dici e guardandomi dritto negli occhi aggiungi: "sei troppo bella e troppo elegante". Non dico nulla, sono circondata dalle tue braccia e il tuo corpo è a stretto contatto con il mio; le mi difese sono azzerate, sono inerme davanti a te, persa nei tuoi occhi verdi. Ti cingo il collo con le braccia: "Dobbiamo parlare io e te, ti DEVO parlare" dichiaro con tutta la fermezza che ho trovato in me stessa; la tua mano scivola lungo la mia schiena, mi attiri a te ancora una volta: questa volta il bacio è intenso e passionale, ti allontani... mi scruti e domandi: "questo è un argomento sufficientmente convincente?". Ora sono adirata con me stessa, mi sto odiando perchè non riesco a dirti di no, ti guardo dritto negli occhi, sono seria questa volta: "Non scherzo, parliamo o me ne vado" dichiaro con un tono alterato, lascio scivolare via le mie braccia lungo i tuoi fianchi e mi discosto di quello spazio sufficiente per prendere le distanze da te. Non dici nulla, ti avvicini di nuovo mi accarezzi a capelli e un braccio, mi stringi la mano e sempre guardandomi negli occhi ti avvicini e mi baci, avvolgendomi in un abbraccio dolcissimo... Sono in trappola, sono di nuovo maledettamente fregata e la colpa è solo mia...