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Un blog creato da profilo_femminile il 25/03/2010

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"Il cinico è uno che, sentendo profumo di fiori, si guarda attorno in cerca di una bara"- Henry Louis Mencken

 
 

 

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GRAZIE DELLE TUE PAROLE

Io volevo ringraziarti, di vero cuore, perché sei tra le pochissime persone intellettualmente oneste che, quando postano un pezzo non proprio, hanno l'educazione ed il rispetto di citarne la fonte. Purtroppo molte delle cose che scrivo sono state "rubate" senza decenza, senza citarmi come autore, e non essendo iscritta alla siae non posso procedere legalmente. Mi vedo costretta a chiudere il blog onde evitare questo scempio dei miei pensieri, che mi ferisce incredibilmente. Perciò grazie, grazie davvero. Perché sei un'eccezione rara e pulita. Un sorriso. Antonia.

 

BUON COMPLEANNO CHETTU

 

IN ALTRO LUOGO MI HANNO SCRITTO...

Hai un modo di scrivere e di porti poco comune, a me capita per esempio leggendoti di percepire il senso di quel che scrivi a strati. Mi spiego: ad ogni rilettura escono fuori colori diversi e più completi delle tue parole. Non è obbligatoriemente un pregio…talvolta esige un’attenzione particolare ma è un patrimonio direi, qualcosa che arricchisce e dà un senso di avventura e ricerca....Mar.

 

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si dice

Post n°1092 pubblicato il 19 Giugno 2015 da profilo_femminile

"Dice che la malinconia non è altro che una forte presenza nel cervello di un neurotrasmettitore che si chiama serotonina. E succede che si ciondola come foglie morte e un po’ ci si affeziona a questo strazio e non si vorrebbe guarire più.
- Ovosodo, 1997.-

 
 
 

sarà capitato anche a voi?

Post n°1091 pubblicato il 29 Maggio 2015 da profilo_femminile

 
 
 

Sono serate come queste

Post n°1089 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da profilo_femminile
 

Sono serate come queste dove il buio da tregua a quella insistente pioggia che con le sue infinite gocce ha reso il tempo senza stagione come sospesi in quel vuoto di altalena aspettando il di tornare con i piedi a toccare terra per poi riprendere il volo ancora più alto. Seduto sulla tua poltrona gli occhiali sospesi sulla punta del naso sembri intento a leggere ma io so che mi guardi come volessi accertarti che ci sono. Sono entrata nella tua vita come un uragano, inaspettata e forse sempre cercata, mi avvicino ti sfilo il libro e prendo posto tra le tue braccia, le mie dita si perdono tra i tuoi capelli, le mie labbra sfiorano la tua fronte e scivolano cercando la tua bocca, le labbra si sfiorano in un bacio quasi pudico, casto, divento piccola nel tuo abbraccio piccola e silenziosa. Chiudo gli occhi e respiro nel tuo respiro, il tuo torace si muove in sincronia con il mio, i tuoi battiti del cuore prendono lo stesso ritmo e nel silenzio mi abbandono in noi. Tu così diverso da me e io così diversa da te abbiamo trovato nelle nostre diversità la parte mancante e in altre storie forse abbiamo cercato ma mai trovato. Tu così calmo, riflessivo, paziente io irrequieta, impaziente, impulsiva ci siamo mescolati come colori creando una unicità che non pensavamo di realizzare. Mi hai aperto le braccia, ascoltata, ti ho raccontato le mie paure e dolori, pazientemente mi hai aspettata cercata e ripresa tutte le volte che la paura mi faceva scappare, non volevo un storia, ti dissi, non volevo innamorarmi, non cercavo l'amore perché ne avevo paura. Tu ti sei preso cura di me, delle mie stanchezze, delle mie incertezze, hai asciugato le mie lacrime , mi hai insegnato a sentirmi amata, mi hai preso per mano in quell'intreccio di dita che ancora sento forti non lasciarmi. Io ti ho insegnato l'allegria, la spensieratezza, ti ho fatto uscire da quella corazza che con gli anni ti eri costruito. L'uomo dal cuore di pietra, insensibile, egoista, che non sapeva emozionarsi è ora quell'uomo dolcissimo che mi stringe, capace d'arrossire quando la mia irruenza fisica lo sovrasta, capace di trovare parole che accarezzano il cuore, piccoli gesti che ogni giorno diventano sempre presenti. Ti sei sentito amato. Ti ho visto ridere, giocare, nelle nostre camminate al mare come bambini felici, ti ho sentito addormentarti sul mio seno in quel sonno sereno e cercami nella notte per riscaldarti con il mio corpo. Ci siamo raccontati il nostro vissuto, le nostre storie e spesso in quei racconti ci siamo ritrovati anche se vissuti distanti appartenevano a noi, al nostro stile di vite, alle nostre ideologie politiche, è come se la vita ci avesse tenuti sospesi su un filo nell'attesa che un caso fortuito ci facesse incontrare ignari ma consapevoli che il primo incontro sarebbe stata storia. La nostra lealtà, la fiducia, il rispetto ma soprattutto anche nella distanza la frequente presenza ci ha uniti facendoci superare scogli non sempre dovuti da noi, la condivisione quotidiana e il sapere di noi è stato il collante del nostro amore. Non è facile costruire un rapporto alla nostra età, l'amore sicuramente è l'inizio ma la strada per mantenerlo forte nel tempo è difficile, ma quello che ancora oggi ci permette di vivere la nostra storia è quella parte d'adolescenza che ancora abbiamo e riusciamo ad esternare, è vivere ogni giorno l'amore maturo con la spontaneità di ragazzi, quel parlarci di tutto, quel confrontarci, quella voglia di trovarsi e trovare scuse per cancellare un impegno di lavoro, è quel colore che siamo riusciti con le nostre diversità a creare noi siamo quel colore . Mi stringi forte avvicini la tua bocca alla mia fronte, la baci poi ti perdi nel profumo dei miei capelli e lasci scivolare in un sussurro "ti amo"...

Dicono che l'amore cambi le persone...credo invece che l'amore faccia ritrovare se stessi...

 

 
 
 

Sei qua..

Post n°1088 pubblicato il 16 Settembre 2014 da profilo_femminile
 

Sei qua tra la piega del collo che mi sfiori i capelli con le parole. 
 Entro nei tuoi pensieri, mi ossigeno dei tuoi respiri.
Le carezze come linfa idratano la mia pelle.
 Nuda mi perdo nell’abbraccio.
Nuda mi faccio sfiorare dalle tue labbra.
Mi disseto dal tuo cuore che in ogni battito parla di me.
 Esorcizzo la paura del dopo. Scaccio il timore di una bugia.
 E mi lascio amare la mente e il corpo. Abbraccio di gambe.
 Sublimo il piacere e ne succhio ogni goccia. Mi perdo nell'incavo della tua schiena.
 Il ventre cerca l'estasi in quel piacere mentre mi guardi e godi di me.
Pieffy@

 
 
 

CuCù..CURIOSONE;)))))))

Post n°1087 pubblicato il 08 Settembre 2014 da profilo_femminile
 

 
 
 
 
 
 
 

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