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NIETZSCHE - COSI' PARLO' ZARATHUSTRA - ( PARTE PRIMA I DISCORSI DI ZARATHUSTRA)

Post n°323 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da protagoradgl
 
Tag: LIBRI

Guardate questi superflui! Acquistano ricchezze e con esse diventano sempre più poveri. Potenza vogliono e soprattutto il grimaldello della potenza, molto denaro, - questi impotenti.

Guardatele arrampicarsi, queste agili scimmie! S'arrampicano una sull'altra e così una trascina l'altra nel fango e nell'abisso.

Vogliono arrivare tutte al trono: è la loro follia, - come sel sul trono fosse assisa la felicità! Spesso sul trono é assiso il fango - anzi, spesso anche il trono stà sul fango.

Folli sono tutti per me e scimmie che si arrampicano e maniaci. Puzza per me il loro idolo, la fredda bestia: puzzano per me tutti quanti, questi adoratori di idoli.

 
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Platone. "La Repubblica", libro VIII

Post n°322 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da protagoradgl
 
Tag: LIBRI

Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanto ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori, è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

 
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IL DISCORSO INTEGRALE ALLA CAMERA di Pier Luigi Bersani

Post n°321 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da protagoradgl
 

Signor Presidente del Consiglio, è le seconda volta in ventotto mesi che lei interviene alla Camera. La prima volta fu per l'insediamento, e concluse allora il suo discorso con uno squillante «viva il Parlamento». Da allora, qui, non l'abbiamo più sentita, ci ha mandato 36 voti di fiducia e 54 decreti. Abbiamo vissuto in questi due anni l'epoca gloriosa del ghe pensi mi, con risultati che sono sotto gli occhi.

Lei, allora, fece una promessa fondamentale in quel discorso, anche se - come ha ricordato - aveva chiaro che avevamo la crisi davanti. La promessa era: crescita. Pronunciò una ventina di volte la parola crescita. Vorrei informare che noi abbiamo avuto il calo più grande nella storia del dopoguerra, nella crisi, quasi doppio rispetto agli altri principali Paesi europei.

Il fatto nuovo che vorrei farle considerare è che ci stiamo staccando - per la prima volta nella nostra storia recente - dal gruppo di testa dei Paesi europei. Come si fa a prendere sul serio quello che è venuto a raccontarci oggi? Mi lasci dire, un discorso molto debole, pieno di promesse risapute, e non c'era un fatto nuovo del suo discorso. Promesse che non arrivano mai, promesse che marciano sulla Salerno-Reggio Calabria; ricordo che nel 2001 ci sarebbero voluti tre mesi per farla partire, poi ci disse che sarebbe partita nel 2006, impariamo adesso che parte nel 2013: ci tenga aggiornati!
Altre promesse: abbassiamo le tasse, il federalismo risolverà tutto, facciamo un bel piano per il sud - con tanto di banca - qualche minaccia alla magistratura e qualche risaputa rivendicazione di un ruolo internazionale. Chieda il Nobel per la pace! Credo che siamo a un passo da questa richiesta

Al di là delle battute, qual è il punto di fondo? Il punto di fondo è che nelle sue parole non c'è comprensione della situazione di questo Paese. Non c'è l'Italia, quella vera. Gli italiani sono arrabbiati, sono scontenti, c'è sbandamento, incertezza, e tanti vivono un vero dramma. Attenzione, le tensioni sociali si acuiscono, e abbiamo un Governo che spesso accende i fuochi, invece di spegnerli. Il punto che sta sotto a tutto questo, signor Presidente, ve lo diciamo da due anni: non c'è abbastanza lavoro in questo Paese. Ci vuole più lavoro in questo Paese.

L'economia è troppo bassa in questo Paese. Come dobbiamo dirvelo? Non terrete a posto i conti con un'economia così bassa, come dobbiamo dirvelo?

I redditi e i risparmi si stanno assottigliando, non c'è dubbio. Il sud si allontana. Adesso andate a fare promesse, dopo che l'avete massacrato, e devo sentire qui che rimettono il credito d'imposta, che verrà adottato il prestito d'onore. Questo già c'era, ma l'avete tolto! Suvvia, orsù. Perché venite a dirci queste cose?

Ascoltate le piccole imprese. Queste vi diranno che c'è meno lavoro, meno credito, molte chiacchiere e più burocrazia di prima. Questo è quanto vi diranno le piccole imprese.

Lasciamo stare gli altri discorsi. Avete, invece, nozione di come è messa, in queste settimane, la scuola italiana? Di come sono messe le università, in concreto? Avete nozione della situazione dei ricercatori e degli insegnanti? Ne avete nozione in concreto? Sapete quanti servizi salteranno dal prossimo gennaio per il drammatico taglio che avete imposto agli enti locali? Sapete che i costi delle mense sono già raddoppiati? Questo lo sapete o non lo sapete?

Poi parlate di sicurezza. Sapete cosa stanno pensando gli operatori della sicurezza, quelli che vanno a fare le operazioni di cui poi voi vi vantate? Cosa stanno pensando? Dite di andare a prendere risorse dal Fondo per i sequestri ma questo vale il 10 per cento di quello che gli avete tagliato.
Signor Presidente del Consiglio, non raccontiamoci più delle cose simili ma guardiamo in faccia questo problema. Vi è un Paese reale, in carne e ossa, che non vuole più chiacchiere ma vuole qualcosa di concreto.

Allora, vogliamo varare una riforma fiscale? Noi abbiamo una proposta, vi va bene? Abbiamo una proposta per scaricare il peso fiscale dal lavoro, dalle imprese e dalle famiglie e per caricarlo su evasione e rendite. E poi basta con i condoni! Vogliamo discuterne?

Vogliamo discutere di politica industriale, di politica per le tecnologie e la banda larga, di politiche per l'efficienza energetica, di politiche per un'edilizia in grado di far risparmiare energia? Abbiamo proposte e sono proposte che possono dare un po' di lavoro. Vogliamo discutere del fatto di alleggerire un pochino gli enti locali consentendo loro di avere un po' di cantieri e di lavoro e di reggere i servizi fondamentali?

Ci dite di non venire a parlare dei soldi. Non potete permettervi di venirci a dire qualcosa sulla questione dei conti pubblici perché li avete solo fatti «sballare», dal 1994 ad oggi, mentre noi li abbiamo sempre e solo corretti. È offensivo che veniate a dirci questa cosa. È offensivo! Vi spieghiamo noi dove prendere i soldi, ve lo diciamo noi.

Si è detto «Governo del fare». Ma del fare che cosa? Abbia pazienza, signor Presidente del Consiglio, ma sono 10 anni che governate con la Lega, 7 anni negli ultimi 9. Insomma, volete farci il riassunto? E non in cinque punti di ribollita. Tre, due o un punto. Su cosa è migliorata l'Italia: ditemi almeno un punto. Il fisco? La burocrazia? Il lavoro? In cosa è migliorato questo Paese? Andiamo al riassunto, andiamo al riassunto.

Se poi non succede mai niente di concreto non potrà sempre essere colpa del nemico. Una volta l'opposizione, poi i magistrati, i comunisti, i rom, la Corte costituzionale. Ma quanti anni volete governare perché sia colpa vostra? Volete governare per 80 anni? Quanto volete governare?
Il Paese ha bisogno di fatti veri e non di propagande di miracoli. Mi spieghi il misterioso motivo per cui lei, signor Presidente del Consiglio, non va a Napoli o non lo cita neanche. Io ci vado domani. Vogliamo andare insieme a vedere dove è il miracolo dei rifiuti? Vogliamo andare insieme a L'Aquila per vedere a che punto si trova il programma di ricostruzione? Adesso ci stiamo andando noi. Venga anche lei a farsi un giro.

L'onorevole Barbareschi, nel suo intervento bello e onesto, si chiedeva qual è il punto della vostra crisi politica. È la distanza tra le parole e i fatti. Questo è il punto. Signor Presidente, lei arrivò con un sogno, lanciò un sogno. Poi il sogno è diventato una favola, ma la favola si è dispersa in mille bolle di sapone, se lo lasci dire.

È questa la percezione che ha il Paese.
E, allora, lei fa dire ai suoi telegiornali che è l'uomo del fare e non del teatrino della politica. Guardi, lei è l'impresario di questo teatrino qui!

La politica da quindici anni sta facendo il girotondo attorno a lei, alle sue questioni, e se lei, come si è visto questa estate, indica con il dito un malcapitato, quello lì va alla gogna per colpe che a lei sarebbero (e sono) mille e diecimila volte perdonate; questo non è accettabile.

I deputati vanno e vengono, lo ribadisco, perché c'è un limite a tutto. I deputati vanno e vengono; noi viviamo ormai nei paradisi fiscali della politica, le carriere sono al portatore, le leggi sono al portatore.

Cara Lega, lasciamo stare, quando vi siete stancati di osannare i vostri Ministri, volete spiegarmi per quale diavolo di motivo avete votato tutte le leggi che hanno favorito la cricca?
Se le è fatte lei, la cricca, queste leggi! Me lo dite perché? Avanti, noi non ci arrendiamo.
Voi oggi mettete una fiducia per debolezza; per debolezza la mettete, perché nessuno vuole in mano il cerino..

Ho finito, signor Presidente. Nessuno vuole in mano il cerino acceso della crisi, questa è la fiducia del cerino, parliamoci chiaro. Questa qui è la fiducia del cerino. Non potrete promettere più stabilità e più governabilità a un Governo che non sia peggio del peggio che abbiamo visto fin qui, non è possibile.

Ci vuole un passaggio che ci porti a un nuovo confronto elettorale, con regole elettorali più civili e con progetti nuovi. Lo sentiamo anche noi, intendiamoci; anche noi abbiamo alle spalle qualche errore; anche noi dobbiamo caricarci di un progetto nuovo per il Paese, ma voi non potete traccheggiare, il Paese non può aspettare.

E non veniteci a dire che abbiamo paura delle elezioni: ve le siete rimesse in tasca voi le elezioni, non noi, attenzione! Noi abbiamo da presentare un progetto al Paese. Oggi qui non si apre una pagina nuova; qui si comincia a chiudere una pagina vecchia. La pagina nuova la apriamo noi, noi la apriamo...!

29 settembre 2010

 
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Gelmini: studenti “soldato” nei licei, impareranno a sparare:

Post n°319 pubblicato il 26 Settembre 2010 da protagoradgl
 

Gelmini: studenti “soldato” nei licei, impareranno a sparare:
Che tristezza...io per la verità una proposta l'avrei per quati novelli rambo che eventualmente si iscrivessero ai corsi paramilitari...iniziarli alle N.C.C...c'é qualcuno che ha fatto il militare?..soono i nuclei corvè cucine...lavar pento...le e coperchi....e poi alle latrine in servizi di pulizia...credono che il militare sia solo sparare...ca..ate?...a parte gli scherzi dare armi a ragazzi giovani é deleterio...ho visto fare cose con le armi quando ero nella brigata Sassari inenarrabili..ed ho visto anche morire....per giochi con le armi!!..assolutamente no ..i ragazzi vanno tenuti lontanissimi dalle armi...ed anche gli adulti!!!

 
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Enzo Biagi - Pensieri

Post n°318 pubblicato il 23 Settembre 2010 da protagoradgl
 
Tag: LIBRI

Sto dall'altra parte, quella che simpaticamente il premier ha definito coglioni. Credo che tutti i giovani, figli di ricchi o di poveri, debbano avere gli stessi diritti allo studio e uguali possibilita' nell'affrontare la vita; credo nella magistratura, nella sua indipendenza, e che tutti possano difendersi qualunque sia il conto in banca, quindi non credo alle trame; credo nella liberta' di espressione, cioe' giornali e televisioni liberi di criticare il potere; credo che non debbano esserci prevaricazioni ne' leggi ad personam, per se', familiari o amici; credo che la pace debba sempre vincere sulla guerra; infine credo che non si debbano imbarcare fascisti e neonazisti per un pugno di voti. Non mi fido di chi ha avuto cinque anni e li ha spesi male. E non ho mai sopportato quelli che fanno promesse e non le mantengono.
Enzo Biagi

 
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LETTERA ALLA MADRE DAL CARCERE DEL MESSICO (CHE GUEVARA)

Post n°317 pubblicato il 20 Settembre 2010 da protagoradgl

 

Non sono Cristo né un filantropo, vecchia, sono tutto il contrario di un Cristo, e la filantropia mi sembra una cosa da … (parola illeggibile); per le cose in cui credo lotto con tutte le armi a mia disposizione e cerco di lasciare a terra l'altro, invece di lasciarmi mettere in croce o in qualsiasi altro luogo. Riguardo allo sciopero della fame sei completamente fuori strada: l'abbiamo incominciato due volte, durante il primo hanno liberato 21 dei 24 detenuti, nel secondo hanno annunciato che avrebbero scarcerato Fidel Castro, il capo del movimento; questo avverrà domani. Se accadrà quello che hanno promesso, rimarremmo solo in due in carcere. Non voglio che tu creda, come insinua Hilda, che i due che rimaniamo siamo i sacrificati, siamo semplicemente quelli che non hanno i documenti in regola e per questo non possiamo usufruire delle agevolazioni di cui hanno beneficiato i nostri compagni, I miei progetti sono di andarmene nel paese più vicino che mi dia asilo, cosa difficile data la fama internazionale che mi hanno affibbiato, e lì essere pronto per quando sarò necessario. Ti ripeto che probabilmente non potrò scrivere per un periodo più o meno lungo. Quello che veramente mi abbatte è la tua mancanza di comprensione in tutto questo, e i tuoi consigli sulla moderazione, l'egoismo ecc., cioè le qualità più esecrabili che possano esserci in un individuo. Non solo non sono moderato ma cercherò di non esserlo mai, e quando riconosca in me stesso che la fiamma sacra ha lasciato il posto a un timida fiammella votiva, il meno che potrò fare sarà mettermi a vomitare sulla mia stessa merda. Riguardo al tuo cosiddetto moderato egoismo, cioè, l'individualismo meschino e vigliacco, secondo le virtù di XX (1), devo dirti che ho fatto molto per liquidarlo, non precisamente quel tipo ingrato, pusillanime, ma l'altro, il bohemien, incurante del prossimo e pieno del sentimento di autosufficienza per la falsa coscienza o meno della mia stessa forza. In questi giorni di carcere e nei giorni precedenti dell'addestramento, mi sono identificato totalmente con i compagni della causa. Mi ricordo di una frase che un giorno mi parve stupida o almeno strana., che faceva riferimento all'identificazione assoluta tra tutti i membri di un corpo combattente, dove al concetto di io si sostituiva quello di noi. Era una morale comunista e, ovviamente, può sembrare un'esagerazione dottrinaria, ma realmente era (ed è) bello poter sentire quella emozione tra noi… (Le macchie non sono gocce di sangue, ma succo di pomodoro) (2) Sbagli profondamente nel credere che dalla moderazione o dal "moderato egoismo" saltino fuori grandi scoperte o capolavori d'arte. Per tutte le grandi opere è necessaria la passione, e per la rivoluzione sono necessarie la passione e l'audacia in grandi dosi, cose che abbiamo come esseri umani. Un'altra cosa strana che noto in te è il continuo riferimento a Tata Dios, mi auguro che non ritorni alla tua congregazione giovanile. Ti dico anche che la serie di S.O.S. che hanno lanciato non è servita a niente: Petit se l'è fatta sotto, Lezica si è defilato e ha fatto a Hilda (al contrario dei miei ordini) un sermone sugli obblighi dell'esiliato politico. Raúl Lynch si è comportato bene, da lontano, e Padilla Nervo ha detto che erano ministeri diversi. Tutti potevano aiutare ma a condizione che io abiurassi i miei ideali: non credo che voi preferiate un figlio vivo e Barabba a uno morto in qualsiasi parte del mondo compiendo quello che egli considera il suo dovere. Le trattative di aiuto ci mettono tutti ancora più in difficoltà… Inoltre, è sicuro che aver pagato il conto con Cuba me ne andrò via in qualsiasi altro posto, perché è altrettanto sicuro che impiegato in un ufficio o in un clinica di malattie allergiche mi sentirei perduto. Con tutto questo mi sembra che quel dolore, il dolore di una madre che si incammina nella vecchiaia e che vuole suo figlio vivo, deve essere rispettato, e io ho l'obbligo di prendermene cura, e soprattutto ho voglia di prendermene cura; mi piacerebbe vederti non solo per consolarti ma anche per consolarmi delle mie sporadiche e inconfessabili nostalgie. Vecchia mia, ti bacia e ti promette di vederti presto, se non ci sono novità, tuo figlio il CHE

Alla fine del testo il padre sottolinea: "Ho la certezza che il carcere finì per definire totalmente la personalità di Ernesto. In questa carte egli si definisce con precisione: è un rivoluzionario con la sua fiamma sacra. Fa anche una profonda autocritica quando riconosce che in un determinato momento era stato un bohemien privo di preoccupazioni e presuntuoso".

(1) Persona di nostra amicizia.

(2) Si riferisce a due piccole macchie rosse contenute nella lettera.

 
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LETTERA AI FIGLI (CHE GUEVARA)

Post n°316 pubblicato il 20 Settembre 2010 da protagoradgl
 
Tag: LIBRI

Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto, se un giorno dovrete leggere questa lettera, è perché non sarò più tra voi. Quasi non vi ricorderete di me e i più piccolini non mi ricorderanno affatto. Vostro padre è stato un uomo che agisce come pensa ed è certamente stato fedele alle sue convinzioni. Crescete come buoni rivoluzionari. Studiate molto per poter dominare la tecnica che permette di dominare la natura. Ricordatevi che l'importante è la rivoluzione e che ognuno di noi, da solo, non vale niente. Soprattutto siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario. Arrivederci, bambini miei, spero di rivedervi ancora. Un grande bacio e abbraccio da papà.

 
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Lettera del "Premier" agli italiani!!!

Post n°315 pubblicato il 07 Agosto 2010 da protagoradgl

"Cara amica, caro amico,
a pochi anni dalle ultime elezioni politiche ci troviamo a dover affrontare una breve ma decisiva campagna elettorale. In poche settimane i comunisti Finiaini sono riusciti nel record negativo di infangare con la menzogna la mia immacolata reputazione, costruita con fatica in 50 anni di duro faccendato con l'aiuto di persone di spicco quali lo stalliere Mangano,l'avvocato Cesare Previti e il bibliofilo Marcello Dell'Utri. L'ingiusta condanna per corruzione di Mills, che io non ho mai conosciuto, da parte della toga rossa Gandus, e la mia presunta frequentazione con una minorenni ed escort sono uno scandalo oramai indelebile. L'immagine del nostro Paese all'estero è stata gravemente danneggiata per colpa della magistratura deviata e della sinistra Comunista di Fini e dei "traditori".
Per riparare al danno è necessario dare maggiori poteri all'esecutivo e limitare lo strapotere della magistratura e questo sarà un mio preciso e urgente dovere. Quando prima scioglierò le Camere (ormai inutili e obsolete), e per snellire l'apparato Costituzionale riunirò in me il potere di Governo, legislativo e quello di Rappresentanza della Repubblica. Per quanto riguarda il Consiglio Superiore della Magistratura, Il Consiglio di Stato, La Corte dei Conti, L'Associazione Nazionale Magistrati, e qualunque altro organo ora mi sfugga sarà creato all'uopo un organo di controllo da me presieduto con commissione così composta: Fede, Mimum, Vespa, Dell'Utri, Mangano, Feltri.
Il voto degli elettori alle prossime elezioni confermerà la bontà delle scelte del mio Governo: dai termovalorizzatori, alle discariche, alle centrali nucleari, al ponte sullo stretto di Messina, alla designazione dei ministri qualificati quali Carfagna, Brambilla, Brunetta, Maroni ecc....
La sinistra Finiana e non, in questo veramente staliniana, ha accusato il sottoscritto di aver voluto sfuggire al giudizio della magistratura con il Lodo Alfano. Nulla di più falso. Il Lodo Alfano è stato concepito nell'interesse degli italiani, per garantire alle prime quattro cariche dello Stato, che in futuro non lontano riunirò nella mia persona, e non solo al Presidente del Consiglio, la giusta serenità nell'esercizio delle loro funzioni per la durata del mandato.
In Italia l'informazione è nelle mani della sinistra, per questo Ti chiedo di diffondere questo volantino
e di illustrarne i contenuti ai tuoi amici e congiunti.
Sto elaborando in questi giorni un vero e proprio Albo dei difensori della libertà di informazione. Ne fanno parte, tra gli altri, Belpietro, Rossella, Riotta, Giordano, Mimun,  Fede, Corona e Belen.....(no meglio non rimeterli insieme!!). Ti prego pertanto di contattare il tuo coordinamento comunale, quello provinciale o direttamente gli uffici di Milano e Roma per metterti in contatto con loro. Nel caso Tu sia una bella ragazza maggiorenne (possibilmente) e di bella presenza puoi inviare il tuo book fotografico unitamente al numero di cellulare.
Ci attende una sfida importante, una partita decisiva per le sorti del nostro Paese, delle nostre famiglie e dei nostri figli. E’ giunto il momento che anche Tu scenda in campo per salvaguardare l’Italia da una pericolosa e dissennata gestione e da un futuro illiberale in caso di mia sconfitta.
Un forte abbraccio ed un ringraziamento di cuore,
Il Vostro sempreverde Silvio Berlusconi

 
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IL RISVEGLIO!!!!

Post n°314 pubblicato il 30 Luglio 2010 da protagoradgl
 

In conferenza stampa il presidente della Camera Fini ha spiegato che Berlusconi «ha una concezione non proprio liberale della democrazia», si sta muovendo sulla base «logiche aziendali, tipo consiglio d'amministrazione, che non hanno nulla a che vedere con le nostre istituzione democratiche», che non ha rispetto della «legalità intesa come etica pubblica, senso dello Stato e rispetto delle regole», che intende il garantismo come «una pretesa di impunità» e così via: una frase dopo l'altra, centellinata e preparata con cura.
Ma se ne accorge ora?...meglio tardi che mai!!!.....

 
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PONOMARIOV USA LA DIFESA "IPPOPOTAMO"..QUASI QUASI LA USO ANCHE IO!!!

Post n°313 pubblicato il 27 Luglio 2010 da protagoradgl
 
Tag: SCACCHI

PONOMARIOV USA LA DIFESA "IPPOPOTAMO":
Gallagher, Joseph G (2514) - Ponomariov, Ruslan (2630)Biel GM Biel (4), 27.07.2000
 1.e4 g6 2.d4 Ag7 3.Cc3 d6 4.Ae3 a6 5.Dd2 Cd7 6.a4 b6 7.Cf3 e6 8.Ac4 h6 9.h3 Ce7 10.0–0 Ab7 11.Tfe1 g5 12.Ch2 Cg6 13.Cf1 Cf6 14.Cg3 0–0 15.Ad3 c5 16.dxc5 bxc5 17.Tad1 Dc7 18.De2 d5 19.exd5 exd5 20.Ac1 Tae8 21.Dd2 Ch4 22.Txe8 Txe8 23.Te1 Txe1+ 24.Dxe1 c4 25.Af1 d4 26.Cce2 Dc5 27.Dd1 Ce4 28.Cxe4 Axe4 29.Cg3 Ag6 30.De2 d3 31.cxd3 cxd3 32.De8+ Rh7 33.Ae3 Dd5 34.Ad2 Axb2 35.f3 Ae5 36.Ce4 Axe4 37.fxe4 Dd4+ 38.Rh1 Df2 0–1

 
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LA LAUREA!!!!

Post n°312 pubblicato il 23 Luglio 2010 da protagoradgl

Eh!!!! succede in Italia, un magnifico rettore, che di magnifico ha poco, che concede la "cattedra" ad una fresca laureata perchè figlia di Premier!!!! ma siamo in Italia, dove l'arragonza del potere ed il servilismo oramai hanno raggiunto livelli per me inaccettabili. Chiunque studi o sia laureato sa che ci sono storture all'intero degli atenei e delle "superiori" e ci sono sempre stati, ma questo è troppo,"l'universo" dello studio deve sentirsi indignato, di qualunque area politica sia, l'università dovrebbe essere un'oasi del sapere scevra da servilisomi squallidi, un'oasi per affrancarsi da questo squallido potere che ci svilisce...tutti!!!

 
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La Consulta boccia il decreto sulle centrali nucleari -- DISINTEGRATO SENZA POSSIBILITA' DI SCAMPO!!!

Post n°311 pubblicato il 18 Giugno 2010 da protagoradgl
 

 

ROMA - Disintegrato senza possibilità di scampo: questa è stata la fine che ha fatto il decreto legge numero 78 del primo luglio 2009, il primo atto legislativo del nostro governo per la costruzioni di centrali nucleari. Il punto focale della legge era l'articolo 4, che la Consulta ha cancellato in quanto incostituzionale. A sollevare la questione erano state Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e la Provincia autonoma di Trento, quest'ultima in quanto, appunto, dotata di particolari autonomie.
Secondo la consulta, il punto centrale sta in due decisioni: quella di usare il decreto legge e quella di affidare a privati la costruzione delle centrali. Infatti, se è stato fatto un decreto, dice la Corte Costituzionale, questo significa che ci vuole un provvedimento urgente; ma questa urgenza come si concilia con i capitali dei privati, che sono incerti per definizione? Infatti una azienda invese se vuole e quando le fa comodo, non al comando di un decreto legge. E d'altronde, se ci sono ragioni di urgenza, chi meglio delle Regioni ha competenza e mezzi per eseguire i lavori di costruzione delle centrali?
Ma questo vale solo per uno dei ricorsi presentati, dall'Umbria, dalla Toscana e dall'Emilia Romagna. Gli altri non sono stati neanche esaminati, in quanto comunque afferivano all'articolo 4 che non può essere dichiarato incostituzionale più di una volta.

 
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DDL Intercettazioni, bavaglio a Giudici e Giornalisti.

Post n°310 pubblicato il 13 Giugno 2010 da protagoradgl
 

Che la facciano pure..questa legge farsa....noi continuiamo a scrivere ed a dire quello che pensiamo..ci penserà la Corte Costituzionale o quella Europea a bocciare questa "legge Vergogna"...sono alla frutta...oramai é evidente lo scollamento fra paese reale e la "casta" che non lo rappresenta più..non mi fanno paura!!!

Sono ormai quarantamila le adesioni all'appello contro la legge sulle intercettazioni promosso da Stefano Rodotà e da altri giuristi.

 
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Il Massacro della Libertà di Papino il Breve

Post n°309 pubblicato il 12 Giugno 2010 da protagoradgl
 

Il Massacro della Libertà, il partito di Papino il Breve, ha fatto approvare dal Senato,
con la quarantesima fiducia in due anni, l’orrenda legge bavaglio per la stampa e

gl’impedimenti per i magistrati di fare intercettazioni ai criminali.
La mafia, la camorra, la sacra corona unita, la ‘ndrangheta ringraziano. I trafficanti di
droga, i pedofili, gli intrallazzatori ringraziano.
Il Vaticano ringrazia, perché sarà immediatamente informato quando è indagato
un sacerdote, in modo da poterlo avvisare, e mandare a puttane le indagini.
Licio Gelli ha stappato una bottiglia di champagne d’annata: neanche lui si sarebbe
aspettato tanto.
Ringraziano pure tutti i boiardi di stato, i grassatori, i truffatori, gli appartenenti alle
cricche passate, presenti e future.

Ringraziano le massaggiatrici e le accompagnatrici dei suddetti, le mogli in affari, i servi
ed i lacchè: è cessato ogni rischio che i loro nomi compaiano sui giornali, che le loro
intercettazioni vengano ascoltate e giudicate dai cittadini.
La mignottocrazia avanza. “Loro” hanno vinto.
Tutti noi abbiamo perso. Quando si è persa la libertà, cosa resta della dignità?
Ma noi non ci arrendiamo.
Trasmetteremo le notizie in ogni modo, con ogni mezzo.
Scriveremo lettere, leggeremo i blog locati all’estero, ci passeremo i pizzini, ci tatueremo

ciò che sappiamo sulla schiena e sul corpo. Non ci arrenderemo mai.
Affinché si sappia, nel mondo, che i cittadini di questo paese non sono rappresentati dalla
loro classe politica, in cui non si riconoscono. La disobbedienza civile e la Resistenza
ogni giorno saranno le nostre armi. Se lo hanno fatto i Carbonari per fare l’Italia, ed i
partigiani per liberarla dal nazi-fascismo, possiamo farlo anche noi.
Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno…
(Francesco Petrarca)

 
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Il Senato ha approvato il cosiddetto “pacchetto sicurezza (D.d..L. 733)” ….della casta!!!

Post n°308 pubblicato il 11 Giugno 2010 da protagoradgl
 

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per
la Casta.

In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

 
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LETTERA DI ARMANDO AMPRINO, UN CONDANNATO A MORTE.

Post n°307 pubblicato il 13 Marzo 2010 da protagoradgl

Armando Amprino (Armando)

Di anni 20 - meccanico - nato a Coazze (Torino) il 24 maggio 1925 -. Partigiano della Brigata " Lullo Mongada ", Divisione Autononia " Sergio De Vitis ", partecipa agli scontri del maggio 1944 nella Valle di Susa e a numerosi colpi di mano in zona Avigliana (Torino) -. Catturato nel dicembre 1944 da pattuglia RAU (Reparto Arditi Ufficiali), alla Barriera di Milano in Torino - tradotto alle Carceri Nuove di Torino Processato dal Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia) di Torino Fucilato il 22 dicembre 1944, al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi della GNR, con Candido Dovis.

Dal Carcere, 22 dicembre 1944

Carissimi genitori, parenti e amici tutti,

devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.        

Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.                                 

Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito.               Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.              

Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese.  Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.

Vostro figlio Armando

Viva l'Italia! Viva gli Alpini!

 
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Premier's List - il Golpe istituzionale ... ora ci sono!!!

Post n°306 pubblicato il 07 Marzo 2010 da protagoradgl

Premier's List

(Manzoni-ellekappa)
(ode molto ma molto liberamente ispirata al Conte di Carmagnola)

S'ode a destra un caudillo che tromba
nella lista s'aggiunge una squillo
due veline un corista una bionda
nella fronda serpeggia il velen.
Negli elenchi  del vispo mandrillo
non c'è nulla che sia autenticato
carte false e il verbale aggirato
senza firme, au revoir mercì bien!

La Sua cricca prepara il terreno
c'è un tiggì che gli spiana le strade:
son le leggi le serpi che ha in seno!
ringhia forte lo slurp minzolin
C'è un Ignazio  -un reperto dell'ade-
che sinistro bofonchia di  guerra,
un Massone che al golpe s'appella,
Gran Maestro del laido obbedir

Il più inetto di tale servaggio,
tal Maurizio con l'occhio a pernice,
drammatizza ed esorta  al linciaggio
scatenando una rissa da bar.
"E' un complotto di rossa matrice"
bèla Bondi allenato a tal guisa
e ignorando la legge derisa
si diletta a insultare anche il Tar

Trama, intrigo, cospiro nefando!
fà il Celeste con bleso inveire.
Vergin cuccia del limpido Lambro,
senza firme la lista non c'è!
Dal Senato è il suo capo a ruggire
e al predello  soccorre in aiuto:
se la Forma dà noia al Venduto,
l'annulliam senza come e perché

Ahi sventura! Là sul Colle non piace l'inganno
e i garbugli da stolti magliari,
e i  decreti accroccati in affanno
per potere la truffa archiviar.
Alle trame dei quattro compari,
più il Prescritto, che al solito mente,
si frappone un Signore furente
che con grazia li manda a zappar.

 
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IL PESCE PUZZA DALLA TESTA!!

Post n°305 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da protagoradgl

Senza tre leggi ad personam, fatte apposta per lui e per Cesare Previti, ieri Silvio Berlusconi sarebbe stato prelevato dalle forze dell'ordine e accompagnato a San Vittore per scontare la pena dopo la condanna definitiva per corruzione giudiziaria di David Mills. Stessa sorte sarebbe toccata, con le opportune procedure di estradizione, per il legale (si fa per dire) inglese. E’ questa – checché ne dicano i tg e i giornali di regime – la traduzione in italiano della sentenza della Cassazione che l’altroieri ha confermato irrevocabilmente la colpevolezza di Mills per essere stato corrotto da Berlusconi con 600 mila dollari in cambio di due false testimonianze nei processi All Iberian e Guardia di finanza, al netto quindi della legge ex Cirielli (2005), dell’indulto extra-large (2006) e del “lodo” Alfano (2008).
E poi vogliono allontanare quel senatore del pdl perchè ha preso i voti di mafia: Ma il pesce puzza dalla "testa"!!

 
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Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli (A. Caponnetto)

Post n°304 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da protagoradgl

Godetevi la vita, innamoratevi, siate felici. Ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. "Garantire legalità e giustizia per un paese libero e democratico" A. Caponnetto (fondatore del pool antimafia di Palermo)

 

 

 
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Ritorno al passato? No grazie...IL POLO DELLE LIBERTA'...NUCLEARI!!

Post n°303 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da protagoradgl

Ritorno al passato? No grazie
L'approvazione del decreto legge sul nucleare da parte del Consigliodei ministri inchioderà, soprattutto al cospetto delle future generazioni, questo esecutivo al palo della colpa. Il ritorno al nucleare non solo è una scelta sbagliata, trattandosi di una fonte energetica vecchia, pericolosa e costosissima, ma è anche una scelta compiuta sulla testa della popolazione. In modo antidemocratico, ignorando il referendum del 1987, è stata ratificata nelle stanze del potere e imposta ai cittadini e alle cittadine senza tenere conto del loro punto di vista critico, che si accompagna a quello delle amministrazioni regionali (centrodestra compreso). Con il decreto si fissano i criteri per la costruzione di centrali nucleari, ma ci si guarda bene dall'indicare i luoghi dove esse verranno installate, magari con la protezione militare. Se ne riparlerà dopo le elezioni regionali, ad urne chiuse e a voti incassati, perchè al Governo non sfugge che il ritorno all'energia dell'atomo non è sostenuto dalla popolazione. Una contrarietà che non scalfisce l'esecutivo, lanciato a tamburo battente verso la conquista atomica e pronto perciò anche a bruciare la sentenza della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sull'ammissibilità delle leggi che hanno vietato il nucleare in 11 Regioni e che quindi si pongono in contrasto col potere centrale. Nell'epoca delle fonti alternative e della lotta contro l'inquinamento climatico si sceglie di rivolgere lo sguardo al passato, compiendo una torsione anacronistica e insana, che sarà pagata a caro prezzo. I rischi per la salute provocati dalle radiazioni sono noti, così come noti sono i costi elevati. Il nucleare significa infatti ammodernare impianti vecchi per nuove sedi, smaltimento di ulteriori scorie radioattive (quando ancora non ci siamo liberati di quelle prodotte fino ad oggi, per le quali infatti continuiamo a pagare, come dimostra la bolletta Enel), dipendenza energetica da fonti esauribili come l'uranio 235 ed un alto costo elettrico. Non si può avere fiducia anche rispetto alle rassicurazioni del Governo, lo stesso che si è impegnato con imprese come la Epr-Areva o lal Ap-1000, le quali non fabbricano impianti di quarta generazione (a cui l'esecutivo afferma di puntare) bensì di terza. Così come poco valgono gli sconti fiscali previsti dal decreto per le Regioni che accoglieranno le centrali (ricatto infame della salute umana e ambientale) e la promessa di partecipazione e trasparenza. Il solito ricatto di politici e prenditori di soldi pubblici. Il denaro lo prendono loro e quel poco di lavoro lo controllano per affidarlo ad amici ed amici degli amici. Immaginate quanto sviluppo, quanto lavoro e che diversa qualita' della vita si potrebbero avere se si attuasse una diversa politica energetica. La partita del ritorno nucleare è giocata sotto il peso lobbistico di alcuni soggetti imprenditoriali: la fetta economica più grande della torta atomica sarà infatti mangiata dai privati, cioè industrie e lobby che sfrutteranno la possibilità concessa da un Governo molto sensibile a soddisfare i loro appetiti. "Appoggiamo e siamo pronti" ha detto Emma Marcegaglia: la prova evidente a sostegno del fronte critico che si è aperto verso questa decisione e che avrà nel referendum un momento importante per dire NO.

 
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