Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Maggio 2014

Dedicata ...a quegli amori che durano davvero.....

Post n°8583 pubblicato il 31 Maggio 2014 da patty1_mah

(La chanson des vieux amants)

Certo ci fu qualche tempesta
anni d'amore alla follia.
Mille volte tu dicesti basta
mille volte io me ne andai via.
Ed ogni mobile ricorda
in questa stanza senza culla
i lampi dei vecchi contrasti
non c'era più una cosa giusta
avevi perso il tuo calore
ed io la febbre di conquista.
Mio amore mio dolce meraviglioso amore
dall'alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
So tutto delle tue magie
e tu della mia intimità
sapevo delle tue bugie
tu delle mie tristi viltà.
So che hai avuto degli amanti
bisogna pur passare il tempo
bisogna pur che il corpo esulti
ma c'é voluto del talento
per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti.
Mio amore mio dolce mio meraviglioso amore
dall'alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
Il tempo passa e ci scoraggia
tormenti sulla nostra via
ma dimmi c'é peggior insidia
che amarsi con monotonia.
Adesso piangi molto dopo
io mi dispero con ritardo
non abbiamo più misteri
si lascia meno fare al caso
scendiamo a patti con la terra
però é la stessa dolce guerra.
Mon amour
mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
de l'aube claire jusqu'à la fin du jour
je t'aime encore, tu sais, je t'ame.



 
 
 

esiste?

Post n°8582 pubblicato il 29 Maggio 2014 da patty1_mah

se trovi qualcuno che sa accarezzarti il cuore tienilo stretto ,perché pochi hanno questa fortuna...

 
 
 

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Post n°8581 pubblicato il 29 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

da FB Andrea Magherini "gli amici del "Maghero" (Riccardo Magherini)

Post n°8580 pubblicato il 29 Maggio 2014 da patty1_mah

pubblico lettera aperta del babbo all'avv.Maresca

Caro Avvocato Maresca,

Sono Guido Magherini. Sono nato a Firenze il 2/7/1951 e vi abito in via Pisana 1048/F. Questi sono i miei dati per la sua querela.
Vede avvocato, Lei è intervenuto in questa vicenda come legale dei carabinieri raccontando subito le sue verità. Io rispetto il suo ruolo ma mi permetta di farLe notare che il ragazzo morto mentre veniva preso a calci dai suoi clienti era mio figlio. Non il suo. Chi ha dovuto vedere ed ascoltare e riascoltare gli ultimi momenti della sua vita mentre moriva soffocato dai suoi clienti SONO IO. Suo padre. Mi spieghi caro avvocato perché uno dei testimoni presenti si sente in dovere di dire “No! I calci, NO!” Me lo spieghi per favore. I calci fanno parte di un trattamento terapeutico insegnato ai suoi assistiti o sono atti violenti che non possono che esser definiti come “pestaggio”?

Vede avvocato Lei non c’era alla riunione dei consulenti mentre noi sì. Abbiamo ascoltato da dietro la porta tutta la riunione. E Le assicuro che Lei è stato male informato. Se non è contento di come sono andate le cose, se la prenda con i suoi esperti. Non con noi. Le sue interpretazioni sono fantasiose e fanno confusione. Lei non c’era alla conferenza stampa convocata dal nostro legale ma si permette di attribuirgli parole dette con significato diverso. Lui non ha detto che Riccardo è stato torturato. Lo dico io avvocato.

Quel che più è importante è che Lei quella maledetta notte non c’era. Perché se avesse visto, come semplice cittadino, Riccardo morire soffocato sotto il peso di quei quattro carabinieri, implorando disperatamente aiuto ma sempre con rispetto, colpito pure dai loro calci, offeso come si sente bene dai filmati, sarebbe intervenuto. Ne sono convinto. Si sarebbe ribellato a quello scempio. Ne sono convinto.
Il nonno di Riccardo era un carabiniere. È che carabiniere! Ma i suoi clienti hanno disonorato quella divisa.

Ora davvero Lei pensa di tapparci la bocca con le sue assurde minacce di querela, quando filmati, audio, testimonianze, ed ora pure i medici legali ci dicono che Lei sta raccontando una storia che proprio non c’entra nulla con quanto accaduto a mio figlio?
Il fatto che Lei difende i carabinieri mentre noi siamo semplici cittadini, non Le da il diritto di minacciarci. Questo lo dico non perché ho paura ma perché ho la sgradevolissima sensazione che le sue minacce di querela possano voler intimidire non soltanto noi familiari.

Allora avvocato io Le dico quel che non abbiamo detto in quella conferenza stampa. E lo dico perché ne sono convinto ascoltando quelle urla disperate di aiuto, ascoltando e vedendo quel che dicono i testimoni presenti, i medici legali e vedendo il povero corpo di mio figlio.
Io non sono avvocato e nemmeno giudice ma sfido qualunque padre costretto a vedere morire così il proprio figlio a non pensare alla “ tortura.” Ed io ora lo dico. Se non è tortura quella, cos’è?

Ora mi quereli avvocato. Ma non ci minacci. Perché mi è stato portato via un figlio. E se pensa che le sue minacce mi possano far qualche effetto sbaglia di grosso.
Mio figlio stava male. Ma non faceva male a nessuno. La sua morte la porterò davanti ad un giudice. In un modo o nell’altro. Anche da imputato. Si rassegni.

Cordiali saluti,
Guido Magherini

 
 
 

albertomattei

Post n°8579 pubblicato il 29 Maggio 2014 da patty1_mah


Non è il tuo amore ora che voglio
ma soltanto sentirti vicina:
anche muta e silenziosa,
che di tanto in tanto mi tendi la mano,
perché io possa sfogliarti....
e come un orologio pazzo
regalarti le mie ore più lunghe
dove intrecciare i tuoi capelli,
dove far passare le colpe
di un cuore che ora non si comanda.

 
 
 

alla larga Roby

Post n°8578 pubblicato il 29 Maggio 2014 da patty1_mah


La rabbia di una donna è inversamente proporzionale all'ampiezza della sua risposta. Più la risposta è breve, più è incavolata.


 
 
 

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Post n°8577 pubblicato il 25 Maggio 2014 da patty1_mah


Spesso cerchiamo disperatamente la felicità rincorrendo chimere, senza accorgerci che sono le semplici cose a rallegrarci il cuore:
la natura con le sue stagioni, gli amici, l'amore, le risate, una passeggiata sulla riva del mare.

~ da Sulla riva dei nostri pensieri ~
Romano Battaglia
Dipinto di Gunin Aleksandr

 
 
 

x te Roby

Post n°8576 pubblicato il 24 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

Leggete ... e meditate

Post n°8575 pubblicato il 23 Maggio 2014 da patty1_mah


Uno psicologo insegna ai suoi studenti come gestire lo stress.
Prese un bicchiere d’acqua e si avviò per la stanza, in silenzio.
Tutti si aspettavano una domanda tipo:
“è mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Ad un certo punto si fermò, alzò il bicchiere e chiese ai suoi studenti:
“Quanto è pesante questo bicchiere d’acqua?”
Meravigliati, gli studenti hanno dato risposte tra 250 e 500 ml.
Psicologo risponde: peso assoluto non importa, importa quanto tempo lo tieni alzato… Un minuto, nessun problema… Un’ora, un braccio dolorante… Un giorno, paralizza il braccio…
In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non cambia. Cambia solo il tempo.
Più il tempo passa, più diventa pesante.
Lo stress e le preoccupazioni della vita sono come il bicchiere d’acqua. Se si pensa di meno a loro, non succede quasi nulla.
Se si pensa di più, il cuore inizia a far male.
Se stai pensando a loro per tutto il tempo, paralizzano la tua mente.
Quando arrivi a casa la sera, lascia fuori le tue preoccupazioni.
Non portarle con te durante la notte.
Metti giù il bicchiere.


 
 
 

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Post n°8574 pubblicato il 21 Maggio 2014 da patty1_mah

Niente ti prepara per il momento in cui incontrerai la persona capace di cambiarti la vita. Non parlo di incontrare qualcuno, innamorarsi e decidere di mettere su famiglia con tutto quello che ne deriva. Parlo dell’incontro con una persona in grado di alterare, profondamente, il modo in cui vedi la vita e di indirizzarti su un percorso del tutto inaspettato.”

E. C. Dumas

 
 
 

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Post n°8573 pubblicato il 21 Maggio 2014 da patty1_mah

Il tempo mi rotolava sotto ai piedi, così decisi di indossare scarpe più comode, eliminando dalla mia vita, tutte quelle persone con le quali dovevo fare attenzione per ogni mia parola ed ogni mio gesto.
Non odiavo nessuno. Camminavo oltre.
P.F.

 
 
 

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Post n°8572 pubblicato il 21 Maggio 2014 da patty1_mah


E' bellissimo avere qualcuno che quando ti chiede come stai e tu gli rispondi "Bene", ti guarda e ti dice "Dimmi che hai." - tumblr

 
 
 

io...

Post n°8571 pubblicato il 21 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°8570 pubblicato il 21 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°8569 pubblicato il 20 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°8568 pubblicato il 10 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

25 anni fa moriva Giorgio Almirante...grande uomo

Post n°8567 pubblicato il 08 Maggio 2014 da patty1_mah

 
 
 

La storia di un Re, di Tommasina e di un amor perfetto… che finì

Post n°8566 pubblicato il 06 Maggio 2014 da patty1_mah




Era l’agosto del 1502 quando il re di Francia Luigi XII giunse a Genova con l’intento di convincere il Doge e i nobili ad aiutarlo nella sua lotta contro
 gli spagnoli.
Per l’occasione il Marchese Cambiaso
organizzò a Villa Imperiale un ricevimento
 grandioso a cui furono invitate tutte
 le personalità più importanti della città,
 tra cui l’anziano Luca Battista Spinola e la sua giovanissima neo sposa Tommasina Lomellini.
In quello scenario magico il Re si ritrovò
 quasi per caso a ballare con Tommasina e
 tra i due fu un amore a prima vista, violento e ricambiato.
Ballarono per tutta la notte, il sovrano
 e la ragazzina, una tra le braccia dell’altro,
 guardandosi negli occhi, senza parlare
 per non spezzare l’incantesimo, incuranti
degli sguardi incuriositi, pettegoli o malevoli
che avevano intorno. Ballarono tutta la notte
 consapevoli che da quel momento nulla
 sarebbe più stato lo stesso.
Non accadde nient’altro tra loro.
Solo danze e sguardi.
Il mattino successivo Luigi dovette ripartire
 e l’addio fu struggente. Quello stesso giorno
 Tommasina lasciò il marito e la loro casa,
 trasferendosi con la sua vecchia nutrice
in un palazzo nella zona della Maddalena
 dove si chiuse in un ostinato silenzio,
continuando a piangere senza voler vedere
né parlare con nessuno.
Persino la luce era malvista in quel vicolo.
Tommasina teneva le persiane sempre accostate
e non si affacciava quasi mai a vedere il mondo
 sotto le sue finestre. Dimagriva e piangeva.
Non faceva altro.
Passarono tre anni e della bella giovincella
che era stata non era rimasto che
un pallido ricordo. Nel 1505 la fedele nutrice,
preoccupata per la sua salute, pensò
 che se la ragazza avesse saputo che i
l suo amato era morto si sarebbe rassegnata
 e avrebbe smesso di aspettare il suo ritorno.
 Così una mattina andò da lei e le annunciò
 che Luigi era gravemente ammalato e che non

si sarebbe più ripreso.
Di colpo Tommasina cadde a terra morta.
 Il suo cuore provato dal dolore non aveva
 retto un colpo così forte.
Poco tempo dopo Luigi tornò a Genova,
questa volta da nemico, e appresa
 la notizia della morte di Tommasina,
 si travestì da frate e una notte si recò
 a vedere la casa dove la sua amata aveva
 trascorso i suoi lunghi anni di sofferenza.
Camminò lungo lo stretto vicolo e, arrivato alla minuscola piazza dove si affacciavano le sue finestre sempre chiuse, mormorò:
“Avrebbe potuto essere un Amor Perfetto“.
Quel nome, allo stretto vicolo e alla minuscola
piazza, rimase per sempre.

 
 
 

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Post n°8565 pubblicato il 05 Maggio 2014 da patty1_mah


E poi lentamente, molto lentamente, dimentichi.
Le persone, quelle che sembravano indelebili sbiadiscono a poco a poco.
Dimentichi. Li dimentichi tutti quanti.
Persino quelli che dicevi di amare e quelli che amavi veramente.
Sono gli ultimi a scomparire.
E una volta che hai scordato abbastanza, puoi amare qualcun altro.

- G. Zevin.

 
 
 
 
 

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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