Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Novembre 2014

Dedicata a chi si permette di dirti come dovresti essere ...

Post n°8738 pubblicato il 29 Novembre 2014 da patty1_mah



Le persone dolci non sono ingenue né stupide, né tanto meno indifese.
Anzi sono così forti da potersi permettere di non indossare nessuna maschera.
Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni...
 di correre il rischio di essere felici.
Marilyn Monroe

 
 
 

x

Post n°8737 pubblicato il 26 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

grazie Alessandro...

Post n°8736 pubblicato il 26 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

fosse facile

Post n°8735 pubblicato il 26 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

web

Post n°8734 pubblicato il 24 Novembre 2014 da patty1_mah


UOMINI

Non è vero che tutti gli uomini sono uguali.

Ci sono uomini e uomini.
Ci sono uomini forti, ma tremendamente deboli.
Sono quelli che devono per forza mostrare qualcosa.
Ci sono uomini deboli, che invece potrebbero stravolgere il mondo, se solo volessero.
Ci sono uomini a cui piacciono le strade facili.
Ci sono uomini che preferiscono scegliere strade più difficili per una maggiore gratificazione finale.
Non è vero che tutti gli uomini sono uguali.
Ci sono uomini autonomi, indipendenti, responsabili.
Ci sono uomini irresponsabili, uomini che di tale hanno ben poco.
Ci sono uomini stanchi, delusi, disillusi che se la prendono con ogni sorta di esemplare femminile.
"Sei bellissima" se ci stai, improvvisamente diventi una poco di buono se non ci stai.
Ci sono uomini che si accontentano di una femmina, altri che invece vogliono una femmina che sia anche donna.
Ci sono uomini mai cresciuti.
Uomini che urlano durante una partita di pallone, quelli a cui il calcio non frega proprio nulla.
Ci sono uomini che amano l'amore, e si, sono pochi.
Ci sono uomini che amano il sesso e, purtroppo, è l'unica cosa verso cui mostrano interesse (eccetto il calcio).
Ci sono uomini intelligenti.
Uomini con cui chiacchierare, puoi parlare davvero, perché sono un continuo stimolo per la mente, sono il piacere.
Ci sono uomini sensibili, che sanno aggiustare una giornata con una carezza, che sanno cosa vogliono.
Altri profondamente indecisi, indifferenti, spenti.
Ci sono uomini che oltre alla strada guardano ancora il cielo.
Altri che non riescono neppure a vedere ed apprezzare chi le sta di fianco.
Ci sono uomini che sono stati traditi, gli uomini che tradiscono.
Uomini che si innamorano di un uomo.
Uomini che si innamorano di una donna sola.
Uomini tormentati che non trovano stabilità: allora si impegnano con una donna e il giorno dopo la lasciano per un'altra.
Ci sono uomini semplici.
Uomini a cui piace leggere, uomini che invece, devono farsi notare a tutti i costi, uomini che pensano di potere tutto mostrando i muscoli e bicipiti.
Uomini che silenziosamente entrano nella tua vita, senza troppo rumore e te la cambiano, ti migliorano.
Con loro impari a fare l'amore.
Con loro impari ad amare...
... IMPARI AD AMARE ...


 
 
 

ughetto.....

Post n°8733 pubblicato il 24 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

daIL MONDO DI ORSOSOGNANTE

Post n°8732 pubblicato il 23 Novembre 2014 da patty1_mah

L’UOMO CHE NON CREDEVA NELL’AMORE

 

 

 

Voglio raccontarvi una storia molto antica su un uomo chenon credeva nell’amore.

 

Si trattava di un uomo comune, proprio come voi e me, ma ciòche lo rendeva speciale era il suo modo di pensare: era convinto che L’AMORENON ESISTESSE.

 

Naturalmente l’aveva cercato a lungo, aveva osservato lepersone intorno a sé, trascorrendo gran parte della vita in cerca d’amore, soloper scoprire che l’amore non esisteva.

 

Dovunque andasse, diceva a tutti che l’amore è soltantoun’invenzione dei poeti e delle religioni, usata per manipolare la debole menteumana, per controllare le persone. Diceva che l’amore non è reale, e per questoè impossibile trovarlo quando lo si cerca.

 

Era un uomo molto intelligente e riusciva ad essereconvincente. Lesse una quantità di libri, frequentò le migliori università ediventò un rinomato studioso. Poteva parlare ovunque, davanti a qualunquepubblico, e la sua logica era inoppugnabile. Diceva che l’amore è come unadroga: ti fa sentire bene, ma crea una dipendenza.

 

E cosa succede se una persona diventa dipendente dall’amore,e poi non riceve la sua dose quotidiana? Quell’uomo diceva che la maggior partedei rapporti d’amore è come il rapporto che c’è tra un tossicodipendente e ilsuo spacciatore.

 

Quello dei due che ha il bisogno maggiore è il drogato, el’altro assume il ruolo dello spacciatore. Quest’ultimo è quello che controllail rapporto.

 

è una dinamica facilmente osservabile, perché in ognirelazione di solito c’è uno che ama di più e un altro che si limita a ricevere,ad approfittare di chi gli ha donato il suo cuore. è facile vedere come simanipolano a vicenda, tramite le loro azioni e reazioni, proprio come undrogato e uno spacciatore.

 

Il tossicodipendente, quello che ha il bisogno maggiore,vive con il timore costante di non ricevere la prossima dose d’amore.

 

Pensa: “Cosa farò se mi lascia?”. E tale paura lo rendepossessivo. Diventa geloso ed esigente. Lo spacciatore comunque può sempremanipolarlo, dandogli dosi maggiori o minori, oppure negandogliele del tutto.La persona con il bisogno maggiore si arrende ed accetta di fare qualunque cosapur di non essere abbandonata.

 

L’uomo della nostra storia continuava a spiegare a tuttiperché l’amore non esiste.

 

 

 

“Ciò che gli uomini chiamano amore è solo una relazionebasata sul controllo e sulla paura. Dov’è il rispetto? Dov’è l’amore chedichiariamo di provare? Non esiste.”

 

Le giovani coppie, davanti a un simulacro di Dio, e davantialle loro famiglie e agli amici, si scambiano una quantità di promesse: divivere insieme per sempre, di amarsi e rispettarsi l’un l’altro, di restareuniti nella salute e nella malattia. Promettono di amare e onorare l’altro…promesse e ancora promesse.

 

La cosa stupefacente è che credono davvero in ciò chepromettono.

 

Ma dopo il matrimonio, dopo una settimana, un mese o alcunimesi, le promesse vengono infrante una dopo l’altra.

 

Scoppia una guerra di potere, di manipolazione, perstabilire chi è il drogato e chi lo spacciatore. Pochi mesi dopo le nozze, ilrispetto che avevano giurato di mantenere l’uno per l’altra è scomparso. Restail risentimento, il veleno, il modo in cui si fanno male a vicenda, finché adun certo punto, senza che se ne rendano conto, l’amore finisce.

 

I due restano insieme perché hanno paura di restare soli,temono i giudizi degli altri e anche i propri. Ma dov’è l’amore?

 

Quell’uomo sosteneva di conoscere molte coppie anziane cheavevano vissuto insieme per trenta o quarant’anni, e ne erano molto fiere.

 

Ma quando parlavano del loro rapporto dicevano: “Siamosopravvissuti al matrimonio”. Ciò significava che uno dei due a un certo puntosi era arreso all’altro. La persona con la volontà più forte aveva vinto laguerra. Ma dov’era la fiamma che chiamavano amore? Si trattavano come unaproprietà, l’uno dell’altro. “Lui è mio”. “Lei è mia”.

 

L’uomo spiegava senza fine tutte le ragioni per cui noncredeva nell’esistenza dell’amore, e diceva: “Io ho già vissuto situazioni delgenere e non permetterò più a nessuno di manipolare la mia mente, dicontrollare la mia vita in nome dell’amore”.

 

Le sue argomentazioni erano logiche e convincevano moltepersone.

 

 

 

 

 

Poi un giorno, mentre quell’uomo camminava in un parco, videuna bella donna in lacrime seduta su una panchina. Si incuriosì e avvicinatosile chiese se poteva aiutarla.

 

 

 

Potete immaginare la sua sorpresa quando lei rispose chepiangeva perché aveva scoperto che l’amore non esiste.

 

L’uomo disse: “Stupefacente. Una donna che non credenell’esistenza dell’amore”.

 

Naturalmente volle subito sapere qualcosa di più.

 

“Perché dici che l’amore non esiste?” chiese.

 

“E’ una lunga storia” rispose lei. “Mi sono sposata moltogiovane, piena di amore e di illusioni. Credevo che avrei condiviso tutta lavita con mio marito. Ci giurammo reciprocamente fedeltà e rispetto e creammouna famiglia. Ma presto tutto cambiò. Io ero la moglie devota che si occupavadella casa e dei bambini. Mio marito continuò a seguire la sua carriera. Il suosuccesso e la sua immagine esteriore per lui erano più importanti dellafamiglia. Smise di rispettarmi e io smisi di rispettare lui. Ci facemmo delmale a vicenda e un giorno scoprii che non lo amavo più e che neppure lui miamava. Ma i bambini avevano bisogno di un padre e quella fu la scusa cheadottai per non lasciarlo, facendo anzi di tutto per sostenerlo.

 

Ora i bambini sono diventati adulti e se ne sono andati. Nonho più scuse per restare con lui. Tra noi non c’è rispetto né gentilezza. Soanche che se trovassi un altro sarebbe la stessa cosa, perché l’amore nonesiste. Non ha senso cercare ciò che non esiste e per questo piango”.

 

L’uomo la comprendeva benissimo. L’abbracciò e disse: “Hairagione, l’amore non esiste. Lo cerchiamo, apriamo il nostro cuore, ci rendiamovulnerabili e troviamo solo egoismo. Questo ci fa del male anche quandopensiamo di esserne usciti indenni. Non importa quante volte ci proviamo,accade sempre la stessa cosa. Perché allora continuare a cercare l’amore?”.

 

Erano così simili che diventarono grandi amici.

 

Il loro era un rapporto meraviglioso. Si rispettavano enessuno dei due cercava di prevalere sull’altro. Ogni passo che facevanoassieme li rendeva felici. Tra loro non c’era invidia né gelosia, non c’eracontrollo né possesso.

 

La relazione continuava a crescere. Amavano stare insieme,perché si divertivano molto. Quando erano soli ciascuno sentiva la mancanzadell’altro.

 

Un giorno, mentre l’uomo era fuori città, gli venne un’ideaassurda.

 

“Forse ciò che sento per lei è amore”, pensò.

 

 

 

 “Ma è così diverso daciò che ho provato in passato. Non è ciò che dicono i poeti, o la religione,perché io non mi sento responsabile per lei. Non le chiedo nulla e non hobisogno che si occupi di me. Non sento la necessità di incolparla dei mieiproblemi. Insieme stiamo bene e ci divertiamo. Io rispetto il suo modo dipensare e lei non mi mette mai in imbarazzo. Non mi sento geloso quando è conaltri e non invidio i suoi successi. Forse l’amore esiste davvero, alla fine,ma non è ciò che tutti credono che sia”.

 

Non vedeva l’ora di tornare a casa e parlare con la donna,per raccontarle dei suoi strani pensieri. Appena cominciarono a parlare, leidisse: “So esattamente a cosa ti riferisci. Forse dopotutto l’amore esiste, manon è ciò che pensavamo che fosse”.

 

I due decisero di diventare amanti e di vivere insieme, esorprendentemente le cose tra loro non cambiarono. Continuavano a rispettarsi ea sostenersi e l’amore cresceva sempre di più.

 

Anche le cose più semplici li facevano gioire, perché siamavano ed erano felici. Il cuore dell’uomo era così pieno d’amore che unanotte accadde un grande miracolo. Era intento a guardare le stelle e ne videuna bellissima. Il suo amore era così forte che la stella scese dal cielo efinì nelle sue mani. Quindi accadde un altro miracolo e la sua anima si fusecon la stella.

 

La sua felicità era intensa, e andò subito dalla donna permettere la stella nelle sue mani. Non appena lo fece, lei ebbe un momento didubbio: quell’amore era troppo forte. Non appena quel pensiero le attraversò lamente, la stella le cadde di mano e si ruppe in un milione di pezzi.

 

Ora c’è un vecchio che gira per il mondo giurando chel’amore non esiste.

 

E in una casa c’è una donna anziana che aspetta un uomo,versando lacrime amare per il paradiso che aveva tenuto tra le mani, perdendoloin un momento di dubbio.

 

Questa è la storia dell’uomo che non credeva nell’amore.

 

Di chi fu l’errore? Cosa non funzionò?

 

Fu l’uomo a sbagliare, pensando di poter dare alla donna lasua felicità.

 

 

 

La sua felicità era la stella e l’errore fu quello dimettere la stella nelle mani della donna.

 

 

 

La felicità non viene mai dal di fuori.

 

L’uomo era felice per tutto l’amore che proveniva da sestesso.

 

 

 

La donna era felice per tutto l’amore che proveniva da lei.

 

Ma appena lui la rese responsabile della propria felicità,lei ruppe la stella, perché non poteva farsi carico della felicità di un altroessere.

 

Indipendentemente da quanto lo amasse, non avrebbe potutorenderlo felice, perché non poteva sapere ciò che lui aveva in mente, nonpoteva conoscere le sue aspettative, i suoi sogni.

 

Se prendete la vostra felicità e la mettete nelle mani diun’altra persona, prima o poi quella persona la distruggerà.

 

Se la felicità invece vive dentro di voi, siete voi adesserne responsabili.

 

Non possiamo rendere nessuno responsabile della nostrafelicità, ma quando andiamo in chiesa e ci sposiamo, la prima cosa che facciamoè quella di scambiarci gli anelli.

 

 

 

Mettiamo la nostra stella nelle mani dell’altro, sperandoche ci renda felici e che noi renderemo felici lui, o lei.

 

Ma indipendentemente da quanto amate un’altra persona, nonsarete mai ciò che quella persona vuole che siate.

 

 

 

Questo è l’errore che quasi tutti facciamo fin dall’inizio.

 

 

 

Basiamo la nostra felicità sul partner.

 

Trovate la vostra stella e tenetela nel cuore… sarà la sualuce a trasmettere l’amore… perché…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’AMORE ESISTE!

 

 

 
 
 

8 anni del mio ughetto

Post n°8731 pubblicato il 21 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

x

Post n°8730 pubblicato il 17 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

x

Post n°8729 pubblicato il 16 Novembre 2014 da patty1_mah

1654017_10151934125468176_1660563625_n
Tu non piangi mai perché sei delusa, quando sei delusa urli. Quando piangi è perché speri, speri e non vuoi ammetterlo.

“Stai bene da sola, ma da sola soffri tanto. Non lo ammetteresti mai, ma si vede da come sei gentile con chiunque, anche con chi non lo merita per niente. Vuoi che le persone ti vogliano bene, e per quanto tu cammini con l’aria di chi non ha bisogno di nessuno tu hai costantemente bisogno di qualcuno. Paure sconfinate e piedi piccolissimi che non ti permettono di scappare abbastanza lontano. Lontana non ci sai andare, poi ti manca l’aria e non sai che fare, ti piace l’Italia, ma non è l’Italia che ti piace, sono quelle dieci o undici persone in tutto senza le quali non sapresti andare avanti, perché ci metti anni ad affezionarti a qualcuno, ma dopo è per sempre. O insomma, quasi. Come tutte le cose belle. Mi fai sorridere quando dici che non credi agli amori infiniti e poi ti trovo commossa di fronte a un cartone animato che avrebbe dovuto far ridere. Tu non piangi mai perché sei delusa, quando sei delusa urli. Quando piangi è perché speri, speri e non vuoi ammetterlo. Sperare ti ferisce, in qualche modo. Credi che non sia da te, così piangi guardando film comici e ti giustifichi dicendo che non sai davvero come mai, “è da quando sono piccola che mi succede”. E ora come sei? Ti senti grande? Ti piace la notte e ti piacciono le canzoni che non si usan più e i modi di dire che non si usan più. Tutto in te è sincero, perfino il modo di vestire e di pronunciare le parole. Perfino il modo di respirare. Non ti controlli, non ci riesci e credi che sia un male, invece è meraviglioso, sei un fiore selvatico, uno di quei fiori che non si può cogliere ma solo guardare. Profumi molto, se tu fossi un ricordo saresti l’odore delle lenzuola appena lavate, se tu fossi in me ti ameresti come gli uccellini amano volare, di un amore necessario. Se tu fossi in me ti ameresti per non morire. Sono qui che ti guardo, assomigli ad una poesia che nessuno mi dedicherà mai, una di quelle poesie che a leggerle pensi che sarebbe stupendo se qualcuno ti vedesse in quel modo e ti amasse così tanto, invece niente, ma non per questo sei meno bella, non per questo, mai…”

— Susanna Casciani




 
 
 

la mia orchidea ..... 13-11-14

Post n°8728 pubblicato il 13 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

oppure non ti ha mai amato.....

Post n°8727 pubblicato il 12 Novembre 2014 da patty1_mah

“Capisci che una persona non ti ama più quando non ti chiede come stai,

quando ritarda, quando ti dimentica, quando non ha più tempo.

 

Capisci che è finita quando lo spazio che aveva delineato per te va restringendosi, capisci che non va quando dimentica che la pioggia ti rende triste, quando lo dimentica e non corre da te per stringerti, per farti sentire meno sola.

 

Capisci che non ti ama più quando non cura le tue ferite, quando lascia a casa l’antidoto, quando ride con gli altri e non con te.

 

I dettagli, sono i dettagli a fregarci. L’amore è un dettaglio.

 

Non è una questione di pienezza, di totalità, è invece una questione di gesti, di sguardi. Se mancano, manca l’amore.

 

Se mancano è meglio lasciar perdere.”

 

[Una stagione all’Inferno]


 
 
 

x

Post n°8726 pubblicato il 11 Novembre 2014 da patty1_mah

Possedere la mente di qualcuno
non è come possederne il corpo.È molto di più.
È fare l’amore senza limiti.
È trovarsi sempre. Ovunque.
È aspettarsi. Cercarsi.
Trovarsi ancora. Prendersi.
Viaggiarsi dentro. È tentarsi. Cedersi. Stringersi.
Restare nella stessa follia, quasi fosse il miglior posto del mondo.

Angelo DePascalis

 
 
 

x

Post n°8725 pubblicato il 09 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

x

Post n°8724 pubblicato il 08 Novembre 2014 da patty1_mah


Mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste,

quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli: così il dolore rimarrà… intrappolato tra i suoi capelli e non potrà raggiungere il resto del corpo.

 

Bisognerà stare attente che, la tristezza, non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani – mi diceva – perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro.

 

Quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza.

 

I nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto: sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais.

 

Non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. Non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo.

 

Intreccia la tua tristezza – mi disse – intreccia sempre la tua tristezza.

 

E, domani, quando ti sveglierai con il canto del passero, la troverai pallida e sbiadita tra il telaio dei tuoi capelli.*

 

[Paola Klug]



 
 
 

da FB Firenze poco conosciuta...

Post n°8723 pubblicato il 08 Novembre 2014 da patty1_mah

Firenze è una signora riservata.
Non a tutti è concesso di toglierle quel velo di riservatezza e di pudore dietro al quale nasconde la grazia dei suoi giardini malcelati dal ferro battuto dei cancelli. Solo a chi sa accarezzarla come piace a lei rivela un po’ di sé ad ogni angolo: la luminosità delle sue ceramiche, l’occhieggiare di un damasco dalla bifora di un palazzo severo, le strade che scendono tutte verso quel punto dove la città si fa fiume…
Solo una volta si lascia andare. E’ in fondo a via Martelli che mette a nudo, all'improvviso, il candore dei suoi marmi: piazza Duomo, il Battistero, il campanile di Giotto… E il fiato ti muore in gola.
Firenze è una signora che indossa l’arte.
Ma non lasciatevi ingannare dalla bellezza facile ed appariscente delle agenzie.
Firenze è Firenze solo se sfiori con mano leggera il muso del Porcellino in San Lorenzo, se passi la notte a frescheggiare sotto le logge dei Lanzi mentre davanti a te piazza della Signoria tace e veglia il Biancone…
Firenze non è solo Ponte Vecchio con le sue botteghe ed i turisti, i suoi "tipici" ristoranti, né tanto meno “com'è delizioso andar sulla carrozzella”.
Firenze è ponte Santa Trinita, che se ti guardi intorno il tempo si ferma in via Tornabuoni mentre Borgo San Jacopo ti pugnala alle spalle. E’ arrampicarsi a piedi su per l’“erta canina” andando verso il gialloverde dei limoni che occhieggiano dai mattini delle ville…

Firenze non è solo piazzale Michelangelo con il gelato passato di mano per la foto ricordo.
Firenze è la mia piazzetta in pietra serena che sa di sole e di fresco e che è sempre lì, dietro ogni angolo. E’ la bancarella con il lampredotto fumante, è la gabbietta col grillo alle Cascine (quando si poteva), è la rificolona in mano ad un bambino dalle gote rosse, è i falò stellati di San Giovanni, lassù, sui colli morbidi.
E’ un caffè che sa di pittura e di poesia alle “Giubbe Rosse”. E’ la “vecchia città di pietra e argento”.
Firenze è una signora scontrosa e irriverente. Bizzosa, sfrontata e a volte cinica, è anche “O bella figliola icché la desidera”, è il grullo e il bischero del bottegaio, E ti fa arrossire il suo sarcasmo e vorresti che qualche volta tacesse, se non ne possiedi l’anima.E' il vocio dei mercatini e il chiacchiericcio degli studenti in piazza san Marco, è “I Fiorentini dormono con un occhio solo” di Montanelli...
Firenze, oggi, è una signora un po’ stanca e diffidente, abbracciata ai suoi ricordi perché il nuovo la disturba.

Firenze è la mia vecchia e stanca signora ed io sto invecchiando con lei e ogni giorno che passa divento sempre più canuto e stanco, con la meraviglia differenza che io finalmente sparirò fra le nebbie lattiginose del tempo, lei invece no e questo mi rende felice.


 
 
 

x

Post n°8722 pubblicato il 05 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

x

Post n°8721 pubblicato il 05 Novembre 2014 da patty1_mah

 
 
 

Di Mirko Zecchino

Post n°8720 pubblicato il 04 Novembre 2014 da patty1_mah

Firenze è un vecchio pugile. E' cattiva, bestemmia, urla, sputa e non ha pietà, non molla mai. Quando un pugno la butta in ginocchio, ringhia e si rialza e riprende ad andare avanti, nonostante le ferite e il dolore. Ogni tanto, suona il ring e per fortuna ha anche chi la stima e gli passa un asciugamano, un secchio e un bicchiere d'acqua. Poi riparte di nuovo da sola, anche se ad un bisogno, sola non è.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 59
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

acer.250patty1mah0mare_vent0caldo0o.40Allievo2007sigali43santana1966solitudinesparsaLINEAEMMEarredocarm12ps12Desert.69amorino11carlo_folligabriella.biolipoeta_sempliceMiele.Speziato0
 

ULTIMI COMMENTI

Bisogna sempre accettare la realtà c'è chi prende...
Inviato da: poeta_semplice
il 28/08/2023 alle 17:36
 
cosa ...
Inviato da: patty1mah0
il 28/08/2023 alle 15:51
 
?
Inviato da: saturno.leo
il 14/08/2023 alle 15:29
 
vero
Inviato da: patty1mah0
il 28/07/2023 alle 10:13
 
Ciao... mannaggia non riesco ad entrare con il mio profilo...
Inviato da: patty1mah0
il 28/07/2023 alle 10:13
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ANCORA

 

IL CIELO IN UNA STANZA

 

GRAZIE PERCHÈ

 

STRINGIMI LE MANI

 

E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963