Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 15/07/2016

Dedicato a ....ME dal web

Post n°9162 pubblicato il 15 Luglio 2016 da patty1_mah

Che credo ancora nei sogni....e li faccio ad occhi aperti.
Che ho bisogno di un abbraccio vero ma non una pacca sulla spalla.
Che davanti all'amore getto le maschere... e la logica.
Che non riesco a dire ti amo facilmente,ma se lo faccio è verità assoluta.
...A me... che detesto le persone che si piangono addosso
e patisco il compatimento.
Che odio i tradimenti ma so anche perdonare.
Che non riesco ad essere cattiva quel tanto che vorrei.
Che non mi metto sullo stesso piano di chi mi fa del male, ricercando vendette.
Che sono esigente con me stessa e mal sopporto i fallimenti
Che sono incapace di chiedere aiuto ma solo a darlo.
A me... che sono diffidente ma capace di slanci d'affetto.
Che spesso mi sento in colpa anche per responsabilità non mie.
Che non riesco a scrollarmi di dosso certi... vissuti che andrebbero cancellati.
Che mi chiedo sempre "perchè" di certi atteggiamenti.
Che non ho paura di esternare emozioni o di rimettermi in gioco.
Che sono troppo tollerante, anche con chi non merita.
Che ho una corazza incollata alla pelle, ma vulnerabile dentro.
E a quelli come me.
Che sognano una felicità delirante.....!!!

...E dedicato... forse anche un pò a te...che hai premuto il tasto "play" del cd della vita facendomi credere che qualcosa di bello nella vita nonostante tutto può e accade ancora...!!! Cercherò di farti comprendere che dopo una battaglia persa quella più bella sarà quella che vinceremo...insieme!!!
(R.)


 
 
 

I miei figli dimenticheranno (BELLISSIMA DA LEGGERE )

Post n°9161 pubblicato il 15 Luglio 2016 da patty1_mah



Il Tempo è un animale strano. Somiglia a un gatto, fa come gli pare. Ti guarda sornione e indifferente, scappa via quando lo implori di fermarsi e rimane immobile se pure lo preghi, per favore, di andare. A volte ti azzanna mentre fa le fusa, oppure ti raspa con la sua lingua ruvida. Ti graffia mentre ti sta baciando.

Il tempo, piano piano, mi solleverà dalla fatica estenuante di avere dei figli piccoli. Dalle notti senza sonno e dai giorni senza requie. Dalle mani grassocce che ininterrottamente si aggrappano, mi scalano, mi tirano, mi frugano senza ritegno e senza remore. Dal peso che riempie le mie braccia e piega la mia schiena. Dalle voci che mi chiamano e non ammettono ritardi, attese, esitazioni. Mi restituirà l’ozio vacuo della domenica mattina, le telefonate senza interruzioni, il privilegio e la paura della solitudine. Alleggerirà, forse, il fardello della responsabilità che certe volte mi opprime il diaframma.

Ma il tempo, inesorabilmente, raffredderà di nuovo il mio letto, adesso caldo di corpi piccoli e respiri veloci. Svuoterà gli occhi dei miei figli, che ora traboccano di un amore poderoso e incontenibile. Toglierà dalle loro labbra il mio nome urlato, cantato, sillabato e pianto cento, mille volte al giorno. Cancellerà – un po’ alla volta oppure all’improvviso – la familiarità della loro pelle con la mia, la confidenza assoluta che ci rende praticamente un corpo solo. Con lo stesso odore, abituati a mescolare i nostri umori, lo spazio, l’aria da respirare. Subentreranno, a separarci per sempre, il pudore, il giudizio, la vergogna. La consapevolezza adulta delle nostre differenze.

Come un fiume che scava l’arenaria, il tempo minerà la fiducia che mi rende ai loro occhi onnipotente. Capace di fermare il vento e calmare il mare. Riparare l’irreparabile, guarire l’insanabile, resuscitare dalla morte.

Smetteranno di chiedermi aiuto, perché avranno smesso di credere che io possa in ogni caso salvarli. Smetteranno di imitarmi, perché non vorranno diventare troppo simili a me. Smetteranno di preferire la mia compagnia a quella di chiunque altro, e guai se questo non dovesse accadere.

Sbiadiranno le passioni – la rabbia e la gelosia, l’amore e la paura. Si spegneranno gli echi delle risate e delle canzoni, le ninne nanne e i C’era una volta termineranno di risuonare nel buio.

Con il tempo, i miei figli scopriranno che ho molti difetti, e, se sarò fortunata, ne perdoneranno qualcuno.

Saggio e cinico, il tempo porterà con sé l’oblio. Dimenticheranno, anche se io non dimenticherò.
Il solletico e gli inseguimenti (“Mamma, ti prendo io!”), i baci sulle palpebre e il pianto che immediato ammutolisce con un abbraccio. I viaggi e i giochi, le passeggiate e le febbri alte. I balli, le torte, le carezze mentre si addormentano piano.

I miei figli dimenticheranno. Dimenticheranno che li ho allattati e cullati per ore, portati in fascia e tenuti per mano. Che li ho imboccati e consolati e sollevati dopo cento cadute. Dimenticheranno di aver dormito sul mio petto di giorno e di notte, che c’è stato un tempo in cui hanno avuto bisogno di me quanto dell’aria che respirano.

Dimenticheranno, perché è questo che fanno i figli, perché è questo che il tempo pretende.

E io, io, dovrò imparare a ricordare tutto anche per loro, con tenerezza e senza rimpianto. Gratuitamente. Purché il tempo, sornione e indifferente, sia gentile abbastanza con questa madre che non vuole dimenticare.

 
 
 

x

Post n°9160 pubblicato il 15 Luglio 2016 da patty1_mah

- Chiedimi perché vado in montagna.
 Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto,
 l'unica via è il sentiero
Chiedimelo.
- Perché?
- Perché in montagna non puoi sprecare
 fiato per parole inutili.
 Lo devi conservare per arrivare in cima, e
 il resto è silenzio o parole gentili.
Perché l'unico peso è lo zaino.
Non c'è peso per il cuore.
Perché tutti, se lo desiderano,
possono arrivare in cima
Solo un passo dietro l'altro.
Perché incroci persone che trovano
 ancora un momento per salutarti.
Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e
 c'è il tuo corpo, che devi custodire e curare,
se vuoi avere le forze. C'è il cielo con i suoi umori.
 Non si scherza con la pioggia, il vento,
 la neve o la notte. Devi fare molta
 attenzione, e tornare a quello stadio
 primitivo in cui la natura e i suoi movimenti
 erano parte della tua vita, parte integrante
 del tuo quotidiano. Non puoi snobbare
 la natura, in montagna: ti tira per la manica,
ti chiede di guardarla, di studiarla,
di esserle presente.
In montagna puoi e devi essere presente
 a te stesso, senza distrazioni.
Forse è per questo che, sopra tante vette,
telefonini e internet funzionano a singhiozzo...
 è la natura che ti dice: "Lascia stare,
 lascia stare il superfluo. Stai con gli amici.
 Stai con gli animali. Stai con te stesso.
Non ti serve nient'altro". (Valeria Tonella)

 
 
 

Strage a Nizza: camion sulla folla e spari, 80 morti. «Tanti i bambini» È stato un nizzardo di origini tunisine

Post n°9159 pubblicato il 15 Luglio 2016 da patty1_mah

Stava terminando la festa per il 14 luglio lungo la Promenade des Anglais quando l'attentatore
è entrato in azione. Più di cento i feriti.
Morto il conducente del mezzo, sarebbe
di origine tunisina ma residente a Nizza.
 Aveva 31 anni. Caccia a complici.
 Hollande prolunga stato d'emergenza
di altri tre mesi e richiama i riservisti.
 Alla vigilia della festività l'allarme
della polizia:
"Possibili attacchi con veicoli e autobomba"
Non ho parole ma in che mondo viviamo?

 
 
 

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