Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 04/05/2017

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Post n°10618 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

 
 
 

Wilma

Post n°10615 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: pianta, cane e spazio all'aperto

 
 
 

Lapo

Post n°10614 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: cane e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°10611 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

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Post n°10610 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

Ci sono donne, donne speciali che non son fatte per esser dominate!
Hanno bisogno di respirare libere nei loro sogni…
Delicate come variopinte farfalle fiori impervi, rari.
Hanno bisogno di qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre la vita…
Donne speciali a cui non basta solo essere amate,
sono “razza” diversa sguardo fiero, indomito.
Non si accontentano odiano la sottomissione il compromesso…
Donne speciali che non amano esser “scelte” scelgono e basta!
Ci sono donne, donne speciali che non son fatte per esser dominate!
Le riconosci dallo sguardo e te ne accorgi subito dal battito impazzito del tuo cuore…”

Eleuterio Cimini


 
 
 

Nessuno smette di provare interesse dal giorno alla notte

Post n°10609 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

Che le relazioni cambino e gli amori finiscano è un dato di fatto. Consapevoli di questo, sappiamo che un giorno potremo passare da primo a secondo o addirittura terzo piano. Tuttavia, questi cambiamenti non avvengono dal giorno alla notte, tantomeno in una relazione in cui c’è davvero amore

Quando viviamo questo sulla nostra pelle, iniziamo a strutturare una mappa mentale con lo scopo di capire quali sono state le cause che hanno portato quella persona a ignorarci. Ovviamente, la conseguenza diretta dell’arrovellarci il cervello con queste questioni è molto semplice: finiremo per farci dei film mentali ai quali nemmeno noi stessi crederemo.

Cerchiamo di giustificare la persona che ci ignora, alla quale siamo indifferenti e che, inoltre, ci fa del male. Sopportiamo notti insonni, distruggiamo la nostra autostima, diciamo addio all’orgoglio e riduciamo in briciole il nostro amor proprio.

Alla fine, abbiamo di fronte ai nostri occhi un panorama desolante: ci siamo distrutti da soli e la persona che abbiamo o avevamo al nostro fianco è più forte di prima. E’ vero, probabilmente siete a terra, ma non c’è niente di meglio che toccare il fondo per poter risalire in superficie.Nello stesso istante in cui ci rendiamo conto che a quella persona non interessiamo ormai più da tempo, capiamo di doverci dedicare a noi stessi. Se vi trovate in questa situazione, dovrete riuscire a creare una rete di sani scambi grazie ai quali non permetterete più a nessuno di distruggervi.

Come capire rapidamente se davvero a quella persona non importiamo? 

Alla fine, tutto può essere riassunto con una frase: se qualcuno non è capace di non farci soffrire, non merita il nostro amore. L’amore non è una questione di protagonismo, di ideali o di orgoglio. Questi non fanno altro che aumentare l’auto-distruzione.

L’amore è complicità e gioco di squadra, è potersi fidare dell’altro. Amare implica una responsabilità, quella di farsi carico dei momenti tristi e di condividere e godersi quelli felici, andare mano nella mano e accompagnarsi. Se tutto questo manca, c’è qualcosa che non va…

“Quando in una relazione vi rendete conto che l’altro potrebbe evitarvi una sofferenza e non lo fa, significa che è tutto finito.”
 4 segnali che indicano che non vi valorizza 

1. Non vi evita sofferenze perché la sua vita è più importante

Il fatto che il suo orgoglio, i suoi impegni o i suoi interessi valgano più del vostro benessere è un chiaro indizio che le cose tra voi due vanno davvero male.

2. Non vi accontenta mai e vi fa sentire in colpa ed egoista quando gli chiedete i vostri spazi  

Si capisce che sia questo punto, sia quello precedente non sono cose impossibili. Significa solo rispettare i principi alla base di una buona relazione: dedizione e gratitudine.

3. Le piccole cose non esistono più

Non condividete praticamente più niente. Non perché voi non vogliate, ma per qualcosa che è più importante per l’altro di voi. Non ha più interesse nel farvi sentire speciali, né nel mantenere viva la fiamma dell’amore.

4. Non si preoccupa per voi

Probabilmente sentirete questa persona più vicina a voi nella buona sorte piuttosto che in quella cattiva. Potrebbe però non starvi accanto nemmeno nel primo caso. Che altri indizi vi servono per capire che le cose non vanno bene?

Non vale la pena smuovere le montagne per qualcuno che non muoverebbe
nemmeno una pietra per voi. E’ giunta l’ora di iniziare a regalare assenze a chi non vi valorizza. Liberatevi e liberate le vostre emozioni… 
La mente è meravigliosa
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Post n°10608 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

 

Ho bisogno di piangere.
Di andare a Parigi.
Di baciarti quando serve.

Di controllare le mie disavventure.
Ho bisogno di avere bisogno.
Di servire, reperire, riverire, reinventare.
Ho bisogno di ossa e ossigeno.
Di "chilometro" zero, di centimetri vicini, di contatti inusuali per pelli sensibili.
Distanze.
Arrossamenti di anima, unguenti, pozioni di labbra.
Millimetri... Misure... Contatti.
Ho bisogno di mangiare tre volte dopo i pasti.
Andare e ritornare.
Delle tue "stron***e".
Di suonare i campanelli di un "risveglio" e poi scappare via.
Nascondersi.
Ho bisogno del male, del bene, della "sera" negli occhi.
Ho bisogno di questo e quello, di noi che giochiamo a giocare, delle storie che sembrano favole, delle litigate alle due del mattino, del mattino, delle pesche sciroppate dentro il barattolo, un paio di "All Star" di qualche misura in meno da mettere vicino alle mie.
Ho bisogno di concentrazione, di pazzia, di valigie da chiudere all'improvviso per "prendere" un giorno, un aereo, un treno, una macchina, una corriera, due piedi, un cammino, due mani, un secondo, un giorno... Una vita.

Ho bisogno di baciarti quando non serve.
Di andare a Parigi.
Di ridere.

Se ti stringo non è possesso.
È appartenenza.

Gianluca Nadalini, Poesie nell'angolo


 
 
 

Perché non bisogna elemosinare l’attenzione e l’amore di nessuno

Post n°10607 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

Non bisognerebbe mai pensare di elemosinare l’attenzione e l’amore di nessuno: Attenzione e amore sono dei sentimenti spontanei, che non dovrebbero mai essere elemosinati da nessuno… 

Eppure, succede a volte che si scateni una specie di “dipendenza affettiva”, che rende impossibile separarsi da una persona. Molte persone si domandano allora come fare a ritrovare nel quotidiano la serenità, dopo la fine un amore “malato”.  E’ possibile superare la dipendenza affettiva?  “Quando nutriamo il ragionevole dubbio di trovarci in una situazione di dipendenza affettiva, significa che il nostro comportamento verso l’oggetto di “amore” è già diventato un problema, condizionando negativamente le nostre giornate. Allo stesso modo, di qualunque comportamento di tal genere, dipendente da sostanze (droghe, alcool, farmaci) o meno, (gioco, web, affettività) abbiamo bisogno di uno specialista psicoterapeuta.

 

La dipendenza si supera, infatti, indagando approfonditamente i motivi alla base di un comportamento e sperimentando una modalità diversa di relazione. Se questa esperienza “riparativa” è lasciata al caso, aspettando, contando solo sulle proprie forze, potremmo impiegare dolorosamente molto tempo, o non riuscire mai a modificare in modo significativo le nostre scelte”.

Perché non bisogna “elemosinare” l’amore? L’amore, come qualsiasi altro sentimento o emozione, non può essere attivato su richiesta. Le emozioni e i sentimenti si sviluppano, crescono o si estinguono in modo spontaneo, sebbene in reazione a determinate condizioni (attrazione fisica, stimoli spiacevoli, etc.). La richiesta eccessiva o “elemosina” dell’attenzione e dell’affetto è di per sé una dichiarazione di disvalore della nostra persona: io senza di te non sono capace, io senza di te non valgo niente.

 È vero che in amore vince chi fugge o è soltanto un luogo comune?  

“Nei detti popolari c’è sempre qualcosa di vero: Come già detto prima , la richiesta eccessiva, pressante, inopportuna non è mai un buon biglietto da visita. Casomai, genera fastidio e rabbia in chi la riceve e frustrazione in chi la porge. Per “fuggire” non si deve intendere fare perdere letteralmente le proprie tracce, rendersi desiderabili “tirandosela”.


 
 
 

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Post n°10606 pubblicato il 04 Maggio 2017 da patty1_mah

Non sentirti “diversa”. Tu non sei diversa. Sei unica. Nel bene e nel male. Coccola il tuo bene, sopporta il tuo male. E ringrazia sempre di essere come sei. Persino quando esserlo significherà soffrire con un’intensità superiore a quella di qualcun altro.
(M. Gramellini)

 
 
 

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