Creato da cometa_attila il 23/03/2007
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Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 12 Aprile 2007 da cometa_attila

Sono una donna tenace...

Prima non lo sapevo, non avevo mai avuto occasione di provarlo, ma ora lo so: non solo tenace, ma anche donna. Entrambe le cose.

E' bello. So sacrificarmi col sorriso per ciò in cui credo.

Non a tutti riesce...

A me sì.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 12 Aprile 2007 da cometa_attila

Starlight - Muse

 
 
 

Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 12 Aprile 2007 da cometa_attila
 

Bisticcio col tempo.

Non credo mi ascolti, ma in ogni caso io stessa non so che volere da lui: a volte vorrei scorresse veloce per portarmi avanti; altre lo vorrei lento, quasi statico, per farmi assaporare un po' di pace.

Ho questo rapporto schizofrenico con lui.

Dovrei imparare a farmelo amico e ad assecondare le sue accelerazioni come i suoi rallentamenti. Adeguare le mie voglie e i miei bisogni a lui.

 
 
 

Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 11 Aprile 2007 da cometa_attila

Chi ci capisce qualcosa è bravo...

Ora pare si sia messo a fare il cretino con una tipa...

Bah!

Non so più che pensare...

Se c'è una cosa che non sopporto è che il mio uomo dia corda a una ragazza sotto ai miei occhi, sapendo quanto ciò mi faccia male.

Appunto: il mio uomo.

Questa giornata ingarbugliata mi ha fatto capire molte cose...

Molte cose sulla profondità di sentimenti che diceva di provare per me.

Io, quando soffro per la separazione da una persona importante, non ho per niente voglia di flirtare con gli uomini. Anzi, il contatto con l'universo maschile, in questi casi, mi addolora ancora di più...

Se per me qualcuno è stato importante, lascia un vuoto che non mi dà voglia di nulla, soprattutto di nuove frequentazioni maschili, proprio perchè il mio cuore è stato troppo intensamente e profondamente di 'quella persona'.

Non potrei mai pensare di assecondare i messaggi che mi manda un tipo che è da anni che vuole portarmi a letto, pure ora che mi sento così sola e che in lui trovo quelle parole che mi lusingano e mi coccolano...Non gli rispondo nemmeno (ho provato a dire chiaramente 'no', ma non demorde!).

Almeno, per me è così.

Comunque questo mi serve, mi serve a capire sempre meglio...

Ma vorrei chiudere le mie considerazioni virtuali del giorno raccontando che cosa mi ha tanto rattristato tra ieri sera e stamattina...

Ieri mia madre è tornata a casa con tre passerotti caduti dal nido nel camino della casa dove lei fa le pulizie.

Mi sono arrabbiata appena me l'ha detto, perchè so, per esperienze passate, che un uccellino che cade dal nido ha troppo bisogno della sua mamma per sopravvivere, e la cosa migliore in genere è portarlo fuori, il più vicino possibile al luogo del nido, sperando che la madre lo trovi.

Ma la mia, di madre, è cocciuta, così ieri sera ci siamo messe in bagno io, lei e mia sorella, ognuna con un passerotto tra le mani, con contagocce, pappa, mangime e forbici per farei buchi alla scatola preposta a nido, tentando di farli bere e mangiare.

Due erano molto teneri e tranquilli, un po' troppo..., mentre il terzo è capitato a me, ed era l'unico a sapere un po' volare, ed era pure alquanto ribelle...

Prima di andare a letto, li abbiamo riposti nella scatola, dove abbiamo cercato di ricreare un ambiente da nido, con il fieno, sperando di trovarli meglio il giorno dopo...

Sembra che solo io mi aspettassi che le cose sarebbero andate male, perchè stamattina, quando abbiamo tolto il coperchio alla scatola, abbiamo trovato i due passerotti, che la sera prima erano mogi, addormentati per sempre...l'uno accanto all'altro, appoggiati, così come si erano messi la sera.

Mia madre si è meravigliata. Invece a me è montata la rabbia, perchè me l'aspettavo,  perchè bisogna essere prudenti con gli animali...

Forse per la mia arrabbiatura o per i sensi di colpa, mia madre e mia sorella stamattina hanno attraversato la città in macchina per consegnare il terzo uccellino alla protezione animali, per dargli una possibilità di sopravvivere, di recuperare forza e imparare a volare, lontano...

E ora non posso non pensare che quel terzo uccellino è proprio quello che ieri era toccato a me...alle mie mani...Chissà se vuol dire qualcosa...

Ho chiesto a mia madre di non telefonare all'ente protezione animali per avere notizie. E' difficile che riesca a farcela, ma voglio immaginarmi di sì. Voglio immaginare che presto volerà via...

Mmm, dubito però che mia madre resisterà alla tentazione... 

 
 
 

Post N° 72

Post n°72 pubblicato il 11 Aprile 2007 da cometa_attila

Ma cazzo!

Avevo scritto un post chilometrico!

Importante!!!

PEr me!!!!!!!!!!!!!

MA porca...

 
 
 

Dubbi

Post n°71 pubblicato il 11 Aprile 2007 da cometa_attila

Non posso non meravigliarmi di qualcosa che mi pare così illogico e senza senso...

Io alla fine ho sempre bisogno di ricondurre tutto a un po' di razionalità.

Mi stupisco di come lui non abbia nè voglia nè disponibilità ad accontentare la mia richiesta di un chiarimento.

Ma sono l'unica a considerarlo normale?

Sono l'unica a credere che sia benefico per entrambi sentirsi e dirsi 'addio'?

In fondo a me di lui è rimasto un "ci sentiamo dopo". Poi più nulla. Solo parole confuse in un blog.

Perchè tanto timore di salutarmi, di spiegarmi che non mi ama più o che non ne è sicuro, e poi dirmi che ormai ha deciso, ecc...

Ma due persone che hanno condiviso l'anima per un anno è mai possibile che debbano lasciarsi con un 'non pervenuto'?

Avrò uno straccio di diritto di sentirmi dire a voce o anche solo a lettera (nemmeno questo!!!) ciò che è accaduto, prima di tutto nella sua mente?

Può allora lui stupirsi di quanto io lo stia detestando per questo comportamento vile?

Ma è da uomo lasciare la donna che diceva di amare alla follia in questo modo?

E sopratutto, è da uomo che un tempo mi ha amato alla follia?

Vorrei capire.

Ma non posso.

Perchè ci sono delle basilari regole di rispetto, che ti fanno capire se tu per una persona conti anche soltanto un po', non fosse altro per quello che ci hai condiviso.

E lui niente. Per la seconda volta mi ha accoltellata.

E non fa nulla per porre rimedio.

E sì che chiedevo una telefonata...una telefonata dall'uomo che diceva di volersi svegliare la mattina con me, perchè ero la donna della sua vita.

Invece il silenzio, come il più freddo degli amanti che ti ha scaldato per una notte soltanto, senza amore, per fuggire al mattino senza essere visto.

No, non posso capire.

 
 
 

Post N° 70

Post n°70 pubblicato il 11 Aprile 2007 da cometa_attila

Dio, la giornata non è neanche a metà ed è già disastrosa...

Ometto di raccontare le brutture attraverso cui sono passata in queste ore.

Non ometto invece un pensiero che mi accompagna negli ultimi giorni e di cui mi sono fermamente convinta: io non sono fatta per l'amore. Non sono amabile. Per questo a me si avvicinano soltanto uomini che mi ingannano. Gli altri, quelli capaci di amare, mi stanno alla larga. Mentre i miei mi tengono finchè è loro utile per i più disparati motivi...Poi vanno via, perchè non so farmi amare.

E io non ci sto più a questo gioco: pensare che certe cose siano possibili anche per me, perchè fa troppo male precipitare giù, nello squallore, e accorgersi che non c'è mai stato nulla di vero e profondo.

Io non voglio più.

Preferisco stare quaggiù, cosciente che certi frutti a me sono proibiti. E non sperare nemmeno di raggiungerli.

Non volerlo neanche.

Così nessuno potrà più farmi male. Perchè senza desideri nessuno può illuderti e poi deluderti.

Nessuno.

La mia serenità e gioia saranno soltanto le piccole cose.

Non crederò più a chi mi guarderà negli occhi e mi dirà che sono speciale, perchè stavolta io so di non esserlo.

Nessuno mi potrà più ingannare.

 
 
 

Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 10 Aprile 2007 da cometa_attila
 

Ho appena finito di vedere Ovunque sei...

 
 
 

Post N° 68

Post n°68 pubblicato il 10 Aprile 2007 da cometa_attila

"Sia cercando il piacere

 sia fuggendo il dispiacere

 alimenti la sofferenza.

 Non attaccarti a nulla.

 La perdita di ciò a cui sei attaccato

 è sofferenza.

 Chi non nutre attaccamento nè avversione

 è libero.

 Ogni desiderio

 è fonte di dolore e di paura.

 Liberati dal desiderio

 e non conoscerai dolore nè paura".

Dhammapada, capitolo XVI 'Il piacere'

Io non desidero più nulla...

 
 
 

Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 09 Aprile 2007 da cometa_attila

Le feste.

Qui le feste non esistono. Qui non è mai Pasqua, nè Natale, nè Domenica.

Le volte in cui c'è stato il tenue calore di una fiamma è stato per la volontà mia o di mia sorella, quando riusciamo ad avere qualcosa per cui essere felici e portare un po' di luce qua dentro.

Qui non è Pasqua, non è Natale, non è niente. Solo gelo, estraneità, infelicità diffusa: la si può toccare...

E' difficile non cedere allo sconforto. Lascio scendere qualche lacrima, pensando a chi ha un posto dove andare, la famiglia di origine o propria, un nido...o a quelle persone che per pochi istanti mi hanno mostrato le dolcezze del calore, della condivisione, per poi andarsene e lasciarmi di nuovo qui, al freddo.

E' difficile non cedere alla tentazione di chiedersi perchè non sono abbastanza speciale per attirare il calore nella mia vita...

Accendo lo stereo, prendo le cuffie e cerco di calmarmi: il resto sparisce, almeno per un po'.

 
 
 

Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 09 Aprile 2007 da cometa_attila

Fa freddo...

 
 
 

Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 09 Aprile 2007 da cometa_attila

Strano...

mi rendo conto che non riesco a fare miei i libri che raccontano esperienze, emozioni e pensieri che non ho mai vissuto...

Molti ci riescono, con una specie di atto di fede o di astrazione, mentre io ho letto libri che non sono mai riusciti a parlarmi di me.

Poi, col tempo, mi tornano in mente titoli che ho letto, senza neppure ricordarmi la trama, ma mi sorgono dei sospetti...e li rileggo: e diventano finalmente miei.

E' questa quella che si chiama 'esperienza'?

 
 
 

Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 09 Aprile 2007 da cometa_attila

In cucina, a cena, mia madre si vantava con il suo innocente candore di aver ricevuto gli ormai abituali complimenti galanti da un nuovo ammiratore (mia madre è molto bella: le suonano il clacson in macchina uomini di tutte le età, nonchè gli uomini, pure sposatissimi, del condominio che non mancano mai di dirle quant’è bella, pure se mia madre ha una bellezza molto naturale, nè eccessiva né vistosa).

 Raccontava del vicino di casa che l’ha incrociata in ascensore, facendole gli auguri pasquali e che poi, tornando indietro, ha preferito darle gli auguri baciandola sulle guance e dicendole “sei bellissima”.

Mia madre lo raccontava con una punta di adorabile cattiveria: “ecco un altro provolone: io li so riconoscere!”. Anche perché lei negli uomini crede poco: è da una vita che aspetta l’Amore, senza trovarlo, senza mai darsi per vinta, mantenendo la sua indipendenza; non ho mai visto una donna così poco dipendente dall’idea di avere un uomo che la ami e che lei ami…

Be’, pochi secondi dopo, poverina, le cade un dente!

Finita la cena, mi sono ritrovata in bagno, davanti allo specchio, a riflettere sull’accaduto…Ho sempre pensato che tutte le cattiverie tornano indietro a chi le fa. Perfino una cazzata innocente come quel pettegolezzo borioso di mia madre le aveva provocato un piccolo danno…E allora ho pensato a lui: come facevo tanto i primi giorni dopo che se ne era andato, mi sono chiesta se avrebbe pagato.

Se ogni minima scorrettezza ti si ritorce contro, allora quando fai deliberatamente, volontariamente, lucidamente, un male inaudito a qualcuno, qualcuno che si fidava di te, dovrai soffrire, no?

Forse…

E mi sono vista allo specchio. Ho visto i capelli che gli piacevano tanto, i miei occhi, le labbra che diceva di adorare, mentre mi chiedevo se avrebbe pagato, se non fosse ingiusto che, mentre io vivo come una reclusa in casa per la tristezza, lui in questi giorni faccia il marito perfetto, elegante e raggiante per le feste, ad ingozzarsi con i familiari…

Ho capito che non lo voglio…

Io, al contrario di lui, ho amato davvero; non mi sono limitata a provare le forti emozioni da farfalline nello stomaco, quelle che fanno sentire vivi… No, quella è solo una componente dell’amore, ma non è amore: l’amore è anche volere il bene dell’altro. E io, oltre a sentire le emozioni più belle della mia vita con lui, ho sempre voluto che fosse felice. Per me la sua felicità veniva prima di tutto. Così come la mia per lui non contava nulla… Il suo bene…Non avrei mai potuto sopportare che soffrisse, perché io l’amavo e non chiedevo niente di meglio che potermene prendere cura, sollevandolo nei momenti bui, e rendendolo felice negli altri...

E’ per questo che non voglio gli accada nulla di brutto e che, in fondo, desidero sia felice e che passi questi giorni sereno e contento, trovando finalmente l’armonia con la moglie.

E poi, se vogliamo vederla filosoficamente, ne ho solo da guadagnare: se lui dopo l’amore che crede di aver provato per me, riesce a vivere le stesse emozioni, la stessa serenità e complicità ritrovata, con lei…se riesce ad essere felice, be’, vuol dire che quello che c’era tra noi non era così unico e irripetibile, anzi…

E questo è solo uno sprone per me a guardare avanti.

 

 

 

 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 08 Aprile 2007 da cometa_attila

Nelle mie due relazioni importanti ho trovato stabilità e serenità (la prima), passione, affinità, complicità e dolcezza (la seconda).

Manca la costruttività.

Ecco, non ho nessuna intenzione di cercare questa a scapito del resto.

Mio malgrado, ho provato tutti gli ingredienti dell'amore, tutti tranne uno, e io pretendo, per il mio futuro, che ci siano tutti!

Nessuno escluso, perchè ora li conosco e so che non ne posso fare a meno, a patto di vendermi l'anima.

Perciò se non dovessi trovarli tutti, questi magici ingredienti, nella stessa persona, starò per conto mio, perchè, ora lo so, stare senza un uomo non mi spaventa.

Ora credo che mi merito un bel bagno caldo, leggendo il mio libro del momento, un po' di cura ai miei capelli boccolosi, una dolce crema allo zucchero a velo ...e qualche coccola al mio coniglio...

 
 
 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 08 Aprile 2007 da cometa_attila

Viaggio senza vento - Timoria

 
 
 

Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 08 Aprile 2007 da cometa_attila

Ho una piccola macchia bianca poco più su della metà dell'unghia del mio pollice destro...

E' una macchia da mancanza di calcio. E' raro che a me venga, perchè bevo molto latte, mangio yogurth...sto molto attenta insomma a quello che mangio, perchè mi piace sentirmi bene...

Questa macchia mi è spuntata il mese scorso, durante l'orribile mese di tensione in cui non mi sentivo sicura di niente, fiutavo qualcosa, a ragione, ma non potevo capire che cosa, perchè ne venivo tenuta all'oscuro...Ma io percepivo che qualcosa minacciava la mia felicità, e questo, insieme al non sapere, allo stato di sospensione in cui venivo vigliaccamente e falsamente tenuta, mi creava tensione, tanto dal farmi svegliare ogni mattina con i crampi allo stomaco e togliermi la voglia di fare colazione.

Ed è comparsa la macchia.

E' ormai a un terzo del suo tragitto, prima di scomparire dal mio pollice.

Sotto i 43 chili non voglio e non posso andare.

Ho un obiettivo, l'unico che vedo nel mio futuro: recuperare forza fisica, rifiorire!

E ho anche un tempo: quando la macchia sarà arrivata alla fine della sua corsa, io dovrò aver recuperato forza.

Solo allora potranno venire altri obiettivi. Finchè non riuscirò nemmeno a fare una corsa o reggere un minimo sforzo fisico, non potrò fare nè sperare nulla.

Un obiettivo per volta.

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 07 Aprile 2007 da cometa_attila

Ok, basta.

Va bene incassare il colpo, ma poi...

Cazzo, ti ha preso per il culo, ti ha lasciata in maniera infame, senza nemmeno darti una spiegazione, senza nemmeno le palle per rispondere al telefono, e si è rimesso a scopare con lei.

E tu ci piangi?

E tu questo lo chiami 'amore'?

Da far ridere...se ti avesse amata come diceva non avrebbe smesso, chiudendo la valvola del cuore come un rubinetto.

Sveglia!

Gli sei servita per farlo sentire un po' vivo dopo troppa noia con la moglie.

Ora la noia è finita e tu eri di troppo.

Pure se le spiegazioni non te le ha date, direi che questa è sostanzialmente realistica.

Stop.

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 07 Aprile 2007 da cometa_attila

E poi il dolore che scaturisce dall'accorgerti che senza di te sta bene, che non sente quello che senti tu...

non ti ama. E' già volato via, altrove. I vostri sogni, i vostri progetti, non gli mancano, perchè non gli interessano più, perchè per lui non sono più un sogno. Lui ora vive la sua bella realtà. Lui ha perso poco e la sua vita è lì, integra e vivace, ad accoglierlo.

Tu devi ripartire da zero.

E ti senti idiota per esserti messa nelle sue mani, per avergli affidato il tuo cuore, senza accorgerti che lui il suo se lo teneva ben stretto tra le mani.

Se solo non fossi stata così cieca.

Se solo...fossi in un altro posto, in un altro tempo, senza più pensieri...

 
 
 

In memoria di Dino e Mariarosa

Post n°58 pubblicato il 07 Aprile 2007 da cometa_attila

Io non li ho mai conosciuti; quello che so mi viene dal racconto di mia madre...

Dino e Mariarosa si erano incontrati e innamorati una decina di anni fa: abitavano abbastanza vicini, nello stesso paese.

Lui era un uomo infelicemente sposato e con due figlie ancora ragazzine. Lei una donna vedova da molti anni per via di un infarto che le aveva portato via precocemente il marito.

Non l'ho mai vista, ma da quel che ho sentito, la immagino come una donna di buon cuore, molto dolce e poco appariscente, ma anche forte e coraggiosa.

Tutti quelli che li conoscevano dicevano che Dino facevasul serio con lei, che l'amava davvero e che la sua intenzione era quella di aspettare che le figlie crescessero e andassero via di casa per poi stare con la sua Mariarosa...

Il loro amore è andato avanti, crescendo costantemente, per otto lunghi anni, anni in cui, mia madre ne è certa, lui non l'ha mai tradita concedendosi alla moglie, fino ad un giorno di un paio di anni fa, quando il caso, un caso beffardo, ha voluto che la figlia maggiore di Dino intercettasse delle telefonate sospette sul cellulare del padre...

Il caso fu che Mariarosa era la madre di uno dei più grandi amici di Francesco, il fidanzato della figlia di Dino; non solo, Mariarosa era grande amica della madre stessa di Francesco...

Accadde che la figlia di Dino si ricordò di avere già visto da qualche parte quel numero, e, di nascosto, alla prima occasione in cui andò a casa del fidanzato, sbirciò nella rubrica di casa per cercare conferma ai suoi sospetti, e la trovò.

La reazione della figlia fu implacabile: svergognò il padre davanti alla famiglia, spingendo la madre a sbatterlo fuori di casa, infierendo psicologicamente sul padre che evidentemente amava molto la figlia e ordinando, chissà a che titolo poi, al fidanzato e alla madre del fidanzato di interrompere i rapporti con Mariarosa e il figlio.

Ma questo forse, anzi, per chi li ha conosciuti di sicuro, non sarebbe riuscito a separarli...

Ci riuscì un esame clinico fatto pochi giorni prima da Dino che lasciava poche speranze: un tumore.

Dino fu travolto dagli eventi: ruppe con Mariarosa e si lasciò morire lentamente.

Lei soffrì, credo soffra tutt'ora, ma non potè fare nulla, nemmeno assisterlo, perchè le veniva impedito di avvicinarsi a lui.

Questa estate Dino è morto, triste, afflitto senza la sua Mariarosa, senza poterla rivedere nemmeno una volta. E lei non potè andare nemmeno al funerale.

Di lei si sono perse le tracce, perchè, con codardia e per quieto vivere, la sua amica, madre di Francesco, pur con dispiacere ha evitato di frequentarla.

Ma io credo che lei in questi due anni abbia continuato ad amare il suo Dino...

Ecco, quando penso a un grande amore, penso a questo, a questo amore di cui, quando chi ne era a conoscenza non ci sarà più, non resterà nulla: non dei figli ad esserne viva testimonianza, non una tomba che ricordi Dino 'l'amore di Mariarosa', ma casomai 'marito di'...

Qui nessuno ha scelto il lusso, i beni, la tranquillità economica: qui sono stati gli affetti più cari a Dino e la morte stessa a strapparli l'uno dalle braccia dell'altra.

Questo è amore.

Questo è l'Amore.

Se nessuno se li ricorderà, io l'avrò almeno scritto qui...

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 07 Aprile 2007 da cometa_attila

Quanto mi sento sola...

Non riesco a vedere la fine del buio.

Così continua a non andare, ma non so come fare andare meglio le cose.

Non lo so proprio: sembra che ogni mio tentativo di stare bene sia un gesto cieco; mi affanno e colpisco solo l'aria.

 
 
 
 
 

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