Creato da LaPrincipessaElisa il 27/01/2009

la felicitat

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....

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Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.

 

 

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la
vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

 

 

S. Valentino 2009 -Genova-

Post n°22 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa

Grazie Amore mio è stato il S. valentino

più bello della mia vita  e tu sai perchè dico

questo....SEI LA MIA ENERGIA, LA MIA DETERMINAZIONE,

LA MIA FORZA...LA MIA VITA!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Il Piccolo Principe

Post n°21 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa


C'era a fianco del pozzo un vecchio muro di pietra in rovina. Quando ritornai dal mio lavoro l'indomani sera, vidi da lontano il mio piccolo principe che era seduto la sopra, le gambe penzoloni. Lo udii che parlava.
"Non te ne ricordi piu?" diceva, "non e proprio qui!"
Un'altra voce senza dubbio gli rispondevo, perché egli replico:
"Si! si! E proprio questo il giorno, ma non e qui il luogo"
Continuai il mio cammino verso il muro. Non vedevo, né udivo ancora l'altra persona. Tuttavia il piccolo principe replico di nuovo:
"Sicuro.Non hai che da attendermi la. Ci saro questa notte".
Allora abbassai gli occhi ai piedi del muro e feci un salto! C'era la drizzato verso il piccolo principe, uno di quei serpenti gialli che ti uccidono in trenta secondi. Arrivai davanti al muro giusto in tempo per ricevere fra le braccia il mio ometto, pallido come la neve. "Che cos'e questa storia! Adesso parli con i serpenti!"
Mi disse:
"Sono contento che tu abbia trovato quello che mancava al tuo motore. Puoi ritornare a casa tua".
Soggiunse "Anch'io, oggi, ritorno a casa".
Poi, melanconicamente:
"E' molto piu lontano e molto piu difficile"
Mi sentii gelare per il sentimento dell'irreparabile. E capii che non potevo sopportare l'idea di non sentire piu quel riso. Era per me come una fontana nel deserto.
"Ometto voglio ancora sentirti ridere"
Ma mi disse:
"Sara un anno questa notte. La mia stella sara proprio sopra al luogo dove sono caduto l'anno scorso"
"Ometto, non e vero che e un brutto sogno quello del serpente, dell'appuntamento e della stella?"
Ma non mi rispose. Disse:
"Quello che e importante non lo si vede"
"Certo"
"E' come per l'acqua. Quella che tu mi hai dato da bere era come una musica, c'era la carrucola e c'era la corda… ti ricordi… era buona".
"Certo"
"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio cosi. La mia stella sara per te una delle stelle. Quando ti guarderai il cielo, la notte, visto che io abitero in una di esse, visto che io ridero in una di esse, allora sara per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"Sara come se ti avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere"
E rise ancora. Poi ridivenne serio.
"Questa notte sai, non venire".
"Non ti lascero".
"Sembrera che io mi senta male… sembrera un po' che io muoia. E cosi. Non venire a vedere, non vale la pena…"
"Non ti lascero".
Ma era preoccupato.
"Ti dico questo… Anche il serpente. Non bisogna che ti morda& I serpenti sono cattivi. Ti puo mordere solo per il piacere di…"
"Non ti lascero".
Ma qualcosa lo rassicuro:
"E vero che non hanno piu veleno per il secondo morso… "
Quella notte non lo vide mettersi in cammino. Si era dileguato senza far rumore. Quando riusci a raggiungerlo camminava deciso, con un passo rapido. Mi disse solamente:
"Ah! Sei qui"
E mi prese per mano. Ma ancora si tormentava:
"Hai avuto torto. Avrai dispiacere. Sembrero morto e non sara vero"
Io stavo zitto.
"Capisci? E' troppo lontano. Non posso portare appresso il mio corpo. E' troppo pesante".
Io stavo zitto.
"Sara bello, sai. Anch'io guardero le stelle. Tutte le stelle saranno dei pozzi con una carrucola arrugginita. Tutte le stelle mi verseranno da bere"
Io stavo zitto.
"E' la. Lasciami fare un passo da solo".
Fece un passo. Io non potevo muovermi.
Non ci fu che un guizzo giallo vicino alla sua caviglia.
Rimase immobile per un istante. Non grido. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia.

XXVII


Il piccolo principe


 
 
 

Per te Mamma...Ti Amo

Post n°20 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa

La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "
Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'
amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
Kahlil Gibran


 


 


Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più,
mamma!
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la
vita
e per la vita non ti lascio mai più!


 


 


Le verità che contano, i grandi principi,
alla fine, restano sempre due o tre.
Sono quelli che ti ha insegnato tua
madre da bambino.


 


 


Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con
amore
mi hai introdotto alla
vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie
mamma.


 
 
 

Amore

Post n°16 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa

L'amore "romantico" ha un significato, o almeno un significato preciso; quando l'amore fra due esseri umani assume caratteristiche riconducibili al romanticismo (struggimento, comunione, affetto, passione anche fisica), questo viene definito amore romantico, per distinguerlo dal sentimento d'affetto verso i membri di una famiglia o verso altri esseri umani, o anche tra esseri umani e animali domestici. Il termine amore viene anche utilizzato per definire l'intensa passione per qualcosa (un'attività, un oggetto), o come forma di dedizione totalizzante a un ideale, per es. spirituale o religioso.

Il gesto della condivisione disinteressata di qualcosa di proprio con un altro, è solitamente inteso come un gesto d'amore.

Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola "amore" sono maggiori e perciò più precisi, rispetto che in molte lingue moderne.

ideogramma cinese tradizionale/giapponese per amore (愛) consiste in un cuore (centrale) all'interno di "accetta," "tatto" o "percepire", ciò mostra un'emozione graziosa.
  • Agape è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli
  • Phileo è l'amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno
  • Eros definisce l'amore sessuale
  • Anteros è l'amore corrisposto.
  • Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente ed immediato che chiede di essere soddisfatto.
  • Photos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sognamo.
  • Storge è l'amore d’appartenenza, ad esempio tra amici
  • Thelo è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.

Anche nel greco antico non è comunque possibile tenere i vari sensi ben separati e così troviamo agape talvolta con lo stesso significato di eros, e il verbo agapao con lo stesso significato di phileo (come nell'antico testo greco della Bibbia).

L'ebraico contiene la parola ahava per "affetto" e "favore", ma la più importante è la parola khesed che combina i concetti di "affetto" e "compassione" e viene talvolta tradotta con "tenerezza".

Pur essendoci dei caratteri comuni, la maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose sono soggettive e variano da individuo a individuo; tuttavia ci sarebbero, secondo la maggior parte degli psicologi e degli scienziati [senza fonte], tre fasi principali nell'amore fra esseri umani: infatuazione o (Innamoramento), attrazione e attaccamento, composte da vari elementi e stadi.[1].

Generalmente, l'amore comincia nella fase dell'"infatuazione", forte nella passione ma debole negli altri elementi. Il primo sprone di questa fase sarebbe l'istinto sessuale. L'aspetto fisico, e altri fattori, giocherebbero infatti un ruolo decisivo nel selezionare possibili compagni o compagne. In questa fase l’amore è puramente materiale: si apprezza il/la compagno/a nella sua apparenza corporea, nella sua pura esteriorità. Quello che inizia con l'infatuazione può svilupparsi in uno dei tipi d'amore più pieni.

Con il passare del tempo gli altri elementi (affetto, attaccamento) possono crescere e la passione fisica può diminuire d'importanza, mantenendo però quell'equilibrio alla base della relazione. In questa fase, detta "attrazione", si giudica il partner al di là di come appare, si valutano diversi fattori come la sua cultura, i suoi valori. In questa fase, quindi, si apprezza il/la compagno/a nella sua pura interiorità.

Nella fase dell'"attaccamento", la persona si concentra sul singolo compagno e la fedeltà assume importanza. Ormai si apprezza il/la compagno/a in sé e per sé, in modo pieno e totale, forti delle due fasi precedenti ma ora consapevoli di tutto il proprio percorso interiore. Ora non si amano più caratteristiche determinate, siano esse materiali o spirituali, ma l’uomo/la donna in quanto tali.

Sebbene gli esseri umani non siano generalmente sessualmente monogami, si ritiene tuttavia che siano emozionalmente monogami: possono amare (romanticamente) una sola persona alla volta. Quando una persona condivide con un'altra un amore per un lungo periodo di tempo, sviluppa un "attaccamento" sempre più forte verso l'altro individuo.

Per quanto riguarda l'eventuale presenza di figli, secondo recenti teorie scientifiche sull'amore, questa transizione dall'attrazione all'attaccamento avverrebbe in circa 30 mesi: il tempo di portare a termine una gravidanza e di curare la prima infanzia del bambino. Dopo questo periodo la passione diminuirebbe, cambiando l'amore da amore romantico a un semplice piacere nello stare insieme. Quest'ultima fase durerebbe dai 10 ai 15 anni: finché la prole ha raggiunto l'adolescenza o più tardi (con variazioni considerevoli da cultura a cultura).

Di solito una relazione che si basa su più fattori (affetto, attaccamento, stima, interessi comuni, attrazione sessuale) ha più possibilità di riuscita di una basata sulla sola attrazione sessuale. Questo "determinismo dell'amore", funzionale unicamente alla cura del bambino, è stato criticato da più parti, in particolare dai sostenitori dell'intelligenza emotiva.

L'amore e la paura di perdere la persona o la cosa amata, accompagnano spesso un sentimento di protezione e/o gelosia verso l'oggetto di tale sentimento. In taluni casi l'amore assume aspetti patologici, quando è la causa che impedisce la conduzione di una vita normale o l'elemento scatenante di un attaccamento morboso.

Si definisce Deficiency love, secondo Maslow, una relazione in cui ciascun partner dipende dall'altro per l'appagamento dei propri bisogni[1].

L'oblatività indica un comportamento scevro da interessi egoistici e riscontrabile nei rapporti d'amore maturo, in cui la dedizione per il destinatario del sentimento è completa.

In psicologia il termine è afferibile al più alto livello dello sviluppo psichico e affettivo, contraddistinto dalla possibilità di amare e di offrire liberamente e senza contropartite.

L'unico scopo è la totale soddisfazione delle esigenze del partner senza ricerca di alcun compenso materiale o spirituale.

 
 
 

frasi

Post n°15 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da LaPrincipessaElisa


Zwischen traum und realitat gibt es keine unterschiede du machst wirklich das ich immer getraumt habe.
Tra sogno e realtà non c'è differenza, tu sai rendere reale ciò che ho sempre sognato


I need you like a heart needs a beat.
Ho bisogno di te come il cuore ha bisogno di battere.


No toda distancia es ausencia ni todo silencio es olvido.
Non tutta la distanza è assenza né tutto il silenzio è essersi dimenticati.


It never will be too late.
Non sarà mai troppo tardi.


I'll be with you every second of your life you could only allow me to... here for ever as your shadow ready to make light with my deepest love.
Starò con te ogni secondo della tua vita se solo tu me lo permetterai... qui per sempre come la tua ombra pronta a farti luce con il mio profondissimo amore.


Life is short: forgive quickly, kiss slowly.
La vita è corta: perdona in fretta, bacia lentamente.


Imagination is more important than knowledge.
L'immaginazione è più importante della conoscenza.


Sometimes you find out what you wanted isn't really what you need.
A volte scopri che quello che volevi non era realmente quello di cui avevi bisogno.


Big dreamers never sleep.
I veri sognatori non dormono mai.


When a man's limits, doubts and fears are ereased, what remains is the inner core of his soul. Instinct, passion and emotions. What a man with this soul can do can be described only as terrible, and beautiful.
Quando i limiti, dubbi e paure di un uomo sono cancellati, quello che rimane è la più intima parte della sua anima. Istinto, passione ed emozioni. Quello che un uomo con questa anima può fare può essere descritto solo come terribile, e bellissimo.



Quanto dura un minuto? Può essere una eternità, può essere il distacco dalla realtà, esser travolti dal pensiero fulmineo che ti porta nel distante, ambiguo, misterioso, volontario mondo del surreale; un minuto sono centocinquanta battiti, dove il cuore bussa con ferocia nel tuo petto, al tatto della adrenalina, della passione, dell'amore, del sesso, del respiro smorzato dall'incredulità. In un minuto ti si illuminano gli occhi al risveglio del mattino, in un minuto sei sorridente, felice, soddisfatto, in un minuto sei triste con rancore travolto dalla insoddisfazione, in un minuto sei sulla pelle di qualcuno, in minuto hai perso la pelle, in un minuto sei un bambino, in un minuto sei diventato padre.
In quel minuto, per quanto possa durare, ti domandi il perché delle cose, della vita, della morte, del perdono... di lui, di lei. In un minuto l'attesa diventa eterna, ma non importa: quel minuto ha aumentato il piacere. Quanto dura un minuto? Non lo sai con certezza o semplicemente non ti importa, perché sei trasparente o forse sei troppo evidente, perché fai ciò che vuoi, perché sono sessanta secondi di incessante godimento, di incessante apatia, di incessante angoscia, di interminabile esaltazione, tormento, emozioni... sono sessanta secondi della tua vita.


 
 
 
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