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Tecnicismi democratici.

Post n°327 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da aspettando_un_sogno
 

Caro Nero,

ho atteso che si completasse tutta la trafila parlamentare che ha reso legittima questa formazione di Governo prima di affrontare il nuovo articolo. Che fa tranquillamente il paio con quello che hai scritto tu qualche giorno fa. Ora è ufficiale, il Governo Tecnico ha preso saldamente in mano le redini del Paese (il voto di fiducia gli ha regalato una maggioranza bulgara inedita nella storia repubblicana) e si avvia a traghettare l’Italia in questa complessa fase.

Ma perchè ci siamo arrivati? Tanto si è parlato e discusso in questi giorni, e tu stesso ne hai dibattuto in maniera esauriente. Ci siamo trovati dinanzi ad un vuoto di potere che solo un uomo navigato come Napolitano poteva affrontare con tanta maestria. Una maggioranza liquefatta, l’Europa che preme, una debolezza politica evidente ed ecco Monti pronto a formare il suo Governo. Prima analisi, le dimissioni di Berlusconi. L’ex premier, messo spalle al muro non dalla politica ma dall’emorragia subita in borsa da Mediaset, è stato costretto a fare un passo indietro dalle spietate dinamiche di mercato che ha sempre tanto amato. Le opposizioni, che per quante se ne dicano non sono poi così stupide, non si sono accollate il peso e la responsabilità di un governo costretto a varare misure antipopolari. In tutto questo Napolitano ha dovuto individuare una figura capace di rassicurare al tempo stesso Ue, Bce, banche e poteri forti. Ed ecco che Monti, umo capace di tutto questo, è stato incaricato. E quando qualcuno ha provato a sollevare l’obiezione sulla natura non politica di un eventuale governo dell’ ex Commissario Europeo, il buon Napolitano ha risolto il problema alla radice con una nomina lampo a Senatore a vita. Tutto risolto e strada spianata per il nuovo Governo di unità nazionale.

Le reazioni politiche, e questo era facile da notare, sono state talmente piatte da far pensare ad un copione scritto. Lega a parte, passata dichiaratamente all’opposizione, tutti i partiti dell’arco costituzionale si sono dichiarati a favore dell’esecutivo Monti. Con alcuni distinguo, ma sostanzialmente tutti i partiti presenti in parlamento hanno abdicato, dichiarando apertamente la propria incapacità di gestione della crisi. L’ ex maggioranza, annichilita dalle grane finanziarie del padrone; le opposizioni, impegnate a ricostruire consenso nell’era post-berlusconi e per nulla desiderose di attuare i programmi dettati dalla Bce.

Monti quindi: uomo legato a stretta mandata con tutti i poteri forti, stimabile accademico, uomo di cultura europea e convinto sostenitore di mercati e finanza. Chiamato a dar vita ad un esecutivo in poco tempo, è riuscito a tirar fuori dal cilindro un Governo di cui, cittadini a parte, nessuno si può lamentare. Banchieri, uomini del Vaticano S.P.A., burocrati e addirittura un Ammiraglio. Un Governo che non avrebbe sfigurato nei primi anni del ’900, per composizione ed apertura mentale. Ma tant’è, il Senato e la Camera hanno stabilito a grandissima maggioranza che la sovranità nazionale, checchè ne dica la Costituzione, non appartiene al popolo ma agli istituti economici sovranazionali.

Due esempi su tutti bastano per analizzare questo esecutivo. Corrado Passera e Corrado Clini, rispettivamente Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro dell’Ambiente. Due esempi di come la preoccupazione principale di Monti sia stata quella di distribuire equamente nel suo Governo gente capace di tranquillizzare i mercati e i poteri forti. Passera, inutile dirlo, è una garanzia verso le banche. A mio modesto avviso la sua presenza in questo esecutivo serve a calmare gli istituti di credito in primis sul fatto che il prelievo forzoso sui conti correnti non si farà. In un momento in cui la gente tende ad essere diffidente verso le banche e addirittura si lanciano campagne che invitano la gente a ritirare tutti i soldi dai conti correnti un provvedimento del genere sarebbe un disastro. Anche perchè in questo momento l’esigenza degli istituti di credito è quella di capitalizzare aumentando il numero dei propri correntisti, data la difficoltà di approvvigionamento di denaro a livello europeo. Clini, invece, è la garanzia prestata da Monti ai grandi gruppi industriali che hanno grane con vincoli ambientali ed affini. Questo signore, infatti, oltre a vantare una militanza  nell’Enea ha un curriculum di tutto rispetto che va da Porto Marghera (Direttore sanitario del Servizio Pubblico di Igiene e medicina del Lavoro ) agli insabbiamenti sulla Jolly Rosso, la nave dei veleni. In entrambi i casi, onde evitare prolissità, invito i nostri lettori ad informarsi su quanto accaduto e a valutare la caratura di quello che oggi è diventato il Ministro competente in materia ambientale. E che nel suo primo giorno da Ministro non ha trovato di meglio da fare che riaprire sul nucleare italiano e, dopo essere stato insultato da chiunque, ritrattare pietosamente.

Ecco quindi su che basi è stato fondato questo Governo Tecnico, ecco come potentati economici e speculatori sono stati tranquillizzati con la promessa che l’Italia farà il suo dovere e non cercherà soluzioni alternative che potrebbero scontentare lorsignori.  Alla faccia degli Italiani, ovviamente, costretti a pagare una crisi di cui non sono responsabili ma semplicemente vittime. E che è ora si risveglino dal torpore e riprendano in mano il proprio destino.

Ti saluto tecnicamente

 
 
 
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afa

L'afa ricopre il mio corpo,
con un manto intessuto
di gocce di sudore.
Mi sembra di affondare,
con i miei problemi,
i miei pensieri,
in una palude.
Anima mia potessi
trovar refrigerio al tuo dolore,
affinchè quest'alba che verrà,
ci trovi avvinti
nel sonno dell'amore.

 

 

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