Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

Verità...

Alla ricerca di soluzioni comuni per la pace e la libertà nel mondo

 

 

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In Nome di Dio!

Post n°121 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da Piero_Calzona
 

In Nome di Dio!

Il rapporto fra violenza e religione è antico e generalizzato. Tutte le mitologie sono caratte­rizzate dalla presenza di dèi "specializzati" in guerre, come Assur a Babilonia, Thor nel mondo germanico e Marte in quello romano. E’ noto che l'Antico Testamento gronda sangue: «Fu volere di Dio che quelle città si ostinassero a combattere affinché gli Israeliti potessero stermi­narle senza usar loro pietà» si legge nel Libro di Giosuè.

 

Guerre giuste

Anche dopo la svolta cristiana, il pacifismo del messaggio evangelico cedette ben presto il passo a un atteggiamento belligerante. «Basta che si tratti di una guerra giusta» sosteneva Sant'Agostino nel IV secolo. Per arrivare alla "guerra santa", però, bisognerà attendere San Tommaso, che per primo parlerà di «una spada sguainata come per ordine di Dio».

 

Crociate

Quando Tommaso scriveva queste parole, nel XIII secolo, la guerra che si pretendeva voluta dall'alto aveva già prodotto otto crociate, con la spianata del tempio di Gerusalemme inondata dal «sangue che arrivava sino alle ginocchia» e un milione di morti. Duecento anni di guerre forse con obiettivi più di tipo socio-economico, ma comunque caratterizzati da un'esplicita chiamata in causa della divinità ("Dio lo vuole!") e dalla partecipa­zione di monaci-guerrieri (templari, fratelli di Calatrava, cavalieri teutonici). Logiche non solo da Medioevo, se si pensa alle guerre di religione fra cattolici e protestanti nell'Europa del XVI e XVII secolo.

 

Sforzo

La jìhad islamica (letteralmente "sforzo", sottinteso "per percorrere la strada di Allah") citata nel Corano, indica sia la lotta contro l'infedele, sia il pacifico impegno missio­nario, sia lo sforzo interiore per prestare a Dio la dovuta ubbidienza. L'ultima jìhad "della spada" fu quella lanciata dal sultano di Costantinopoli all'inizio della I guerra mondiale, e da allora mai più utilizzata da qualcuno con l'autorità religiosa sufficiente per proclamarla. Eppure, come si vede dalla cartina (sotto), il tempo delle guerre a sfondo (o pretesto) religioso non è tramontato.

 

1. Irlanda del Nord: tensioni tra nazionalisti cattolici e unionisti prote­stanti;

2. Bosnia: tensioni tra mag­gioranza musul­mana e minoranze cattolico-croate e serbe-ortodosse;

3. Kosovo: maggioranza albanese islamica contro minoranza serbo-ortodossa;

4. Ucraina: scontri tra cattolici uniati e ortodossi;

5. Repub­bliche asiatiche ex Urss: scontri tra ortodossi e musulma­ni;

6. Cipro: naziona­listi turco-musulmani contro greci-ortodossi;

7. Libano: tensioni tra cristiani, musulmani e drusi;

8. Armenia turca e irachena: eserciti nazionali contro minoranza cristiano-armena;

9. Iran-Iraq: tensioni tra sciiti e sunniti;

10. Israele-Palestina: violenze tra fondamentalisti ebraici e islamici;

11. Egitto: attentati di fondamentalisti islamici;

12. Algeria: violenze di gruppi del fondamentalismo islamico;

13. Guinea: tensioni tra cristiani e musulmani;

14. Nige­ria: scontri tra musul­mani e cristiani;

15. Ciad: tensioni tra musulmani e cristiani;

16. Sudan: regime islamico contro cristia­ni e animisti del sud;

17. Etiopia: violenze tra cristiano-ortodossi e guerriglieri musul­mani;

18. Kenya: tensioni tra musulma­ni e cristiani;

19. Tan­zania: tensioni tra islamici e cristiani;

20. Afghanistan: milizie islamiche dei talebani contro i mujaheddin;

21. Paki­stan: scontri tra mag­gioranza musulmana e cristiani;

22. India-Pakistan: scaramucce tra un Paese induista e uno islamico;

23. India: indù contro musulmani e cristiani; sikh contro indù;

24. Sri Lanka: scontri tra buddisti e indù;

25. Cina: repressione dei buddisti in Tibet;

26. Cina: repressioni dei cattolici e della setta Falun Gong;

27. Bangladesh: tensioni tra musulma­ni e buddisti;

28. Birmania: tensioni tra maggioranza buddista e musulmani;

29. Thailandia: vio­lenze tra buddisti e musulmani;

30. Filip­pine: scontri tra mag­gioranza cristiana e fondamentalisti isla­mici;

31. Indonesia: violenze tra musul­mani e cristiani cinesi;

32. Timor Est: scontri tra musulmani e cristiani;

33. Isole Figi: tensioni tra cristiani e induisti.

 

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Commenti al Post:
grazia.pv
grazia.pv il 29/01/10 alle 10:39 via WEB
Troppi disastri hanno fatto le guerre giuste, meglio una pace ingiusta, piuttosto che una guerra giusta.
 
 
zinah5
zinah5 il 29/01/10 alle 13:29 via WEB
Strano il tuo commento Grazia,..di guerre giuste io non ne conosco e neanche di pace ingiusta !! Sono solo adjetivi per giustificare guerre e basta...l'uomo ha sempre combattuto non per cause di religione ma per conquistare e sfruttare altri popoli !
 
   
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/01/10 alle 16:11 via WEB
Grazie Zinah per il commento. Vorrei un chiarimento alla tua affermazione: “l'uomo ha sempre combattuto non per cause di religione ma per conquistare e sfruttare altri popoli !”. cosa ne pensi dell’elenco che ho fatto, relativo a conflitti religiosi? Come puoi affermare che le guerre sono solo e soprattutto per conquistare altri popoli? La storia del mondo ci insegna che le religioni hanno provocato e provocano ancora adesso guerre, genocidi, atrocità, in nome di Dio. Come puoi negare l’evidenza dei fatti? Vorrei leggessi bene il post e l’elenco dei conflitti di religione in atto nel Mondo. Grazie, Piero.
 
     
zinah5
zinah5 il 07/02/10 alle 15:45 via WEB
Allora non mi hai capito Piero, certo che le guerre di religione sono stati e ci sono ancora, questo non lo nego, quello che cerco di dire è che per me tutte queste guerre sono solo, come ho esplicizato su, giustifficazioni per conquistare e sottomere altri popoli alle loro ideologie che sia reliogiose o politiche e le due per me sono uguale nel senso che è solamente un modo per negare il libero pensiero alle persone e manipolarli con paure e altre propagande dello stesso genere ! E le conosco bene tutti i conflitti di religione che sono successi attraverso i secoli fino ai nostri giorni e mi convinci ancora di piu nella mia analisi !
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/01/10 alle 16:10 via WEB
Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Grazia, però non riesco a capire il tuo concetto: “meglio una pace ingiusta, piuttosto che una guerra giusta”. Potresti gentilmente essere più chiara? Mi è difficile capire una pace ingiusta e una guerra giusta. Un caro saluto, Piero
 
   
grazia.pv
grazia.pv il 01/02/10 alle 13:34 via WEB
Nel senso che nessuna guerra è giusta, meglio la pace. Tutti sono convinti di essere dalla parte della ragione, ma non ascoltano le ragioni degli altri, rifiutano il dialogo e credo che con le armi si risolvano le ostilità, ma non è così, non si può arrivare alla pace con le armi, ma con il dialogo, ci si deve fermare ad un certo punto, forse sono stata un pò confusionaria.
 
Rita5675
Rita5675 il 29/01/10 alle 11:52 via WEB
le guerre sempre ingiuste!!!DIO è amore ....non logica di potere...buona giornata.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/01/10 alle 16:13 via WEB
Come fai ad affermare che Dio è amore Rita, quando muoiono ogni giorno milioni di persone innocenti. Nei paesi con una lunga tradizione teistica nessun altro problema ha agitato lo spirito umano come il seguente dilemma: “Se esiste un Dio buono, da dove arrivano le malattie, i terremoti e le eruzioni vulcaniche? Se il Creatore del cielo e della Terra possiede davvero tutti gli attributi positivi al massimo grado, perché milioni di bambini soffrono la fame e perché avvengono le catastrofi naturali? Se l’Universo è governato da Dio, perché gli uomini devono soffrire o morire sui campi di battaglia?”.
 
Manfredi_Alter
Manfredi_Alter il 29/01/10 alle 12:00 via WEB
La guerra e' talmente irrazionale che bisogna trovargli per forza una motivazione irrazionale, come appunto la religione!
Ovviamente le vere motivazioni sono molto piu' "terrene": grano, seta, diamanti, uranio, petrolio...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/01/10 alle 16:15 via WEB
Le guerre in nome di Dio sono il prodotto delle leggi che regolano le religioni. L’irrazionalità e i paradossi di tutte le guerre di religioni, difatti, sono contemplate sia nella Bibbia, soprattutto nel Vecchio Testamento, che nel Corano. Le sacre scritture sono la fonte principale delle manifestazioni di tensioni e conflitti mondiali. L’etica religiosa è basata sulla competizione della propria confessione, ciò ci viene confermato dalla aggressività con cui ogni religione pretende di far valere la propria verità assoluta. Questo dato di fatto è in forte contraddizione in quanto se ogni religione ha una verità assoluta, visto che di religioni ce ne sono un numero altissimo, quante verità assolute dovremmo avere? Grazie per aver commentato questo post Manfredi, un caro saluto Piero.
 
setti2
setti2 il 30/01/10 alle 19:18 via WEB
le guerre sono solo un fattore politico per arricchire sempre le stesse persone, e tra quelle purtroppo cè anche la chiesa. quante guerre sono state fatte col nome di dio da parte di uomini meschini . complimenti del tuo blog, bisognerebbe che lo leggessero molti politici e riflettessero su tutto il loro operato. ciao e buon week end luca
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/02/10 alle 11:04 via WEB
Ti ringrazio per il commento Luca, sei molto gentile. Un caro saluto, Piero
 
TheWildCreature
TheWildCreature il 02/02/10 alle 16:02 via WEB
Ciao Piero, come mai una persona razionale come te se la prende così tanto a cuore?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/02/10 alle 11:07 via WEB
La razionalità mi ha insegnato a capire ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è giusto da ciò che non lo è, mi ha insegnato a capire quanto sia importante lavorare per la pace nel mondo, attraverso i nostri mezzi e non aspettando la “manna dal cielo”, fino adesso non c’è stato nessun dio che si è preoccupato dei mali del mondo. Queste sono le ragioni che mi spingono a mettere in evidenza le ingiustizie, i paradossi, i genocidi, le regole etiche false e pericolose delle religioni. Come si può nascondere un fenomeno come le guerre di religione che hanno provocato milioni di morti in tutto il mondo attraverso le crociate, le inquisizioni, atti terroristici di ogni tipo? Pur di difendere “in nome di dio” il proprio credo? Ci sono tanti libri che spiegano questo atroce fenomeno, uno in particolare “Terroristi in nome di dio” di Mark Juergensmeyer, spiega molto chiaramente che in tutte le religioni ci sono delle componenti inquietanti che portano i seguaci delle rispettive confessioni ad azioni spietate, si uccide per fede!!! Leggi questo libro, poi ne possiamo riparlare del perché della mia razionalità, e del perché ci tengo particolarmente a mettere in evidenza questi fenomeni atroci.
 
LydiacenN
LydiacenN il 03/02/10 alle 08:25 via WEB
penso che il commento di Grazia e' ironico quando dice le guerre giuste e ingiuste paci. All'inizio le religioni sono nate per il buon desiderio della gente,ci credo ma dopo sono state sfruttate dai cospiratori per fare querre, per ambizioni e interessi. in nome di Dio,ma solo in nome. per questo non credo perfino che ci sia una vera guerra religiosa, ma solo ambizioni politiche. riguardo al fatto in Cina,(conosco solo questo) anche se la situazione della democrazia e' sospettosa, non vedo la detta reppressioni sia sul buddismo tibetano sia sul catolico. una vicina anziana,ogni tanto viene a cercare mia nonna, loro fanno una festa catolica ogni settimana nella zona. i gruppi come loro sono tanti,anche una amica, ogni domenica va alla festa,le ho chiesto se veramente crede alla catolica mi risponde di no, ma partecipa le attivita' dicendo che sono belle. invece per gli intelletuali anche non c'e' la reppressione non ci credono, perche' hanno le filosofie. la gente crede e non crede non importa basta che voglia il benessere del mondo. riguardo al Fa Lungong, penso che e' solo un esercizio come Yoga, la gente esercitava per guarire le malattia senza andare in ospedale, una mia zia mi diceva che era buona che ha curato il suo male di gambe, ma che c'entra religione?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/02/10 alle 11:23 via WEB
Se non credi alle guerre di religione come si spiega il lungo elenco di conflitti religiosi nel mondo? Come spieghi le crociate? Come spieghi l’inquisizione? Come spieghi tutte quelle regole etiche che sono ispirate dalle sacre scritture e che portano, soprattutto nelle religioni monoteiste, alle più sanguinose guerre. Sono proprio le leggi religiose a spingere i seguaci delle varie confessioni alle guerre in nome di dio. Questo è un dato di fatto, non un’opinione!!!
 
bepine
bepine il 04/02/10 alle 12:48 via WEB
Ho una storia da raccontare legata al libro SPECCHI DI GUERRA Lo leggevo mentre il gruppo dei consiglieri di maggioranza chiacchieravano a gruppetti tra un'informazione e l'altra...isolata potevo così mantenermi calma e lucida sugli argomenti in discussione. Si sono imbestialiti e mi hanno espulsa. La mia provocazione non li minimamente messi in discussione...sono io fuori, io che non accetto i ruoli, Io che come nella canzone di Bennato "La fata" sbaglio!!!!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 20:02 via WEB
Ti ringrazio per questa tua testimonianza Bepine, un caro saluto, Piero
 
Chiara_21
Chiara_21 il 04/02/10 alle 18:40 via WEB
Non ci si pensa mai oppure si fa finta di non sapere che più di mezzo mondo è in guerra. Che orrore! Non esistono guerre giuste e nemmeno esistono vincitori.
Chissà quando impareremo che è più conveniente vivere in pace e collaborare con il prossimo affinché tutti i problemi vengano risolti. Con un po' di aiuto reciproco tutti potrebbero avere l'acqua e la possibilità di vivere senza stenti.
Sono fiduciosa e credo che la pace non sia così lontana.
Saluti Chiara
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 20:05 via WEB
Ti ringrazio Chiara per aver espresso il tuo pensiero, il fatto è che tante guerre sono in nome di dio, ciò dimostra che le religioni si ispirano alle scritture alla lettera, e legittimano le guerre in nome del loro dio. Fin quando ci saranno governi teocratici e finché la religione promuove queste azioni di guerra, attraverso le scritture, non ci potrà essere pace. L’etica religiosa è basata su dogmi ormai superati, per poter porre rimedio alle guerre di religione bisognerebbe improntare la società su un’etica laica. Ma oggi il fondamentalismo e l’integralismo religioso sono più forti che mai.
 
DUMA.KEY
DUMA.KEY il 05/02/10 alle 19:11 via WEB
Buona serata!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 20:05 via WEB
Un caro saluto Duma.Key
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 06/02/10 alle 09:50 via WEB
Ti fai desiderare troppo a lungo, amico Piero. Per qualche tempo mi ero fatto convincere anch'io dal refrain marxiano che la causa delle guerre è l'interesse economico e che la religione sia soltanto uno schermo. A volte è così, come per le guerre tuttora sanguinolente di Bush tra l'esercito del Bene e quello del Male. Altre volte la religione può essere il collante di una identità nazionale. Ma spesso è pura barbarie. In tutti i casi è irrazionalità e quindi da evitare.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 20:13 via WEB
Ti ringrazio Anonimo.sabino per aver espresso il tuo pensiero. Purtroppo la logica delle guerre di religioni è molto complessa, spero prima o poi di dedicare più spazio a questo problema, ti anticiperò alcuni degli elementi che producono queste guerre. 1) Le cause vanno ricercate nell’era primitiva, come afferma Walter Burkert nel suo libro “La creazione del sacro”, in tutte le religioni si offrivano uomini o animali come sacrificio, questa usanza nell’età moderna non è cambiata ma si è trasformata, difatti, gli atti terroristici sono paragonabili a sacrifici per colmare la rabbia alle aggressioni e ai torti sulla loro religione. Per i terroristi sono gli altri ad essere gli aggressori, loro sono solo le vittime, quindi offrono come sacrificio gli atti terroristici, giustificando così i torti fatti dall’Occidente. 2) Secondo la visione dei terroristi religiosi sono loro le vittime e non le cause. Le cause sono gli Stati che invadono le loro idee, i loro principi religiosi, secondo questo principio gli Stati Uniti e l’Occidente sono gli infedeli che hanno o che stanno neutralizzando le religioni, con la globalizzazione, l’etica laica, la modernità e l’invasione dei territori del Medio Oriente. 3) È importante che gli episodi di violenza accadano dove ci sono tante persone, più è spettacolare l’atto terroristico più conforta i terroristi perché dimostrano al mondo intero il loro intento di aggressione agli infedeli. Potrei ancora continuare, l’argomento è molto vasto, spero di poter dedicare un post su questa tematica scottante. Un caro saluto, Piero
 
depresso.ottimista
depresso.ottimista il 06/02/10 alle 14:20 via WEB
Un popolo ignorante è più facile da comandare. Le guerre più sanguinarie si svolgono in paesi poco acculturati, dove i potenti la fanno da padrone in nome di chissà cosa. Non entro nel merito della chiesa e del potere che esercita nelle menti più fragili o qualcuno potrebbe risentirsene. Dico solo che la verità non sta mai da una parte sola, sempre se esista una verità assoluta. p.s. complimenti per il blog.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 21:24 via WEB
Ti ringrazio per il commento Depresso.ottimista. sono perfettamente d’accordo con quanto hai scritto, però analizzando il tuo commento ho notato una certa titubanza ad affrontare il problema della chiesa, che poi è il vero problema da evidenziare, viste le atrocità commesse da sempre. Questo è un blog libero, dove le verità tangibili vanno affrontate democraticamente, quindi se hai qualcosa da dire sulla chiesa non esitare a scrivere, non farai torto a nessuno, l’importante che ci sia l’inconfutabilità. Per quanto riguarda la verità assoluta, non credo che possa esistere, ogni religione ne ha una, qual è quella giusta?
 
   
depresso.ottimista
depresso.ottimista il 08/02/10 alle 16:58 via WEB
Io nel mio cuore ho solo un comandamento: Non fare ad altri cio che non vuoi sia fatto a te! La chiesa ha troppo potere e peggio ancora lo esercita in modo indiscriminato e subdolo. La carità la lasciano ai poveri preti di periferia o ai missionari in Africa, altrimenti si comporta come una multinazionale a tutti gli effetti. L'unico Dio che accomuna tutti è il "SOLDO". Spero di non aver fatto demagogia, ma cosi la penso.. Buona giornata.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 08/02/10 alle 18:22 via WEB
Ti ringrazio per avermi risposto Depresso.ottimista. concordo pienamente con te, la regola aurea fa parte di un’etica universale, se tutti noi la osservassimo il Mondo sarebbe molto diverso. Un caro saluto, Piero
 
ormalibera
ormalibera il 06/02/10 alle 16:24 via WEB
Nel caso Dio ci entrasse con la Sua volontà allora sarebbe preferibile andare da Satana che forse è meno crudele e più....umano! Perché temere i demoni se il divino è cento volte peggiore?! spero e credo che in verità siano gli uomini a "facciamo il gioco che sappiamo quel che vuole dio?!!!". E dopo il gioco si passa ai fatti e si uccide in nome di dio. Da un po' io sono fuori da qualsivoglia religione. E la Divinità credo che non sia povera di mezzi per mettersi in contatto con me se sono io a domandarlo. In verità si comanda meglio eseguendo i fantomatici ordini di un "capo" invisibile che uno in carne ed ossa. L'ego dell'uomo è più potente di qualsiasi demone. Bel blog, un caro saluto
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 06/02/10 alle 20:22 via WEB
Vedi Ormalibera, la tua analisi non farebbe una piega se veramente esistesse una Divinità, che oltretutto nel Vecchio Testamento è rappresentata da un dio malvagio, crudele, vendicativo, assente, nascosto. Il fatto è, e questo è stato ampiamente discusso in altri post, che di religioni se ne contano oltre 4200, per non parlare delle moltissime sette religiose. Se noi facciamo una analisi delle origini delle religioni, ci accorgiamo che l’idea del trascendente è il prodotto delle angosce dell’uomo. E’ stato l’uomo a creare il trascendente, quindi dio. In tutte queste innumerevoli religioni ci sono varie credenze, dal teismo al deismo, da panteismo al monismo, dall’ascetismo alla meditazione, ecc. non solo, ma ogni religione ha il suo credo, la sua etica, il suo dio o i suoi dei, e così via. Da ciò si può evincere che la religione è una manifestazione dell’essere umano attraverso processi biologico-evolutivi-culturali, di cui molti scienziati pian piano stanno incominciando ad aprire un varco per poter capire questo fenomeno in maniera razionale. Il problema da prendere in considerazione è un altro. Se ci fosse veramente un dio, come mai non si preoccupa di tutti i mali del mondo? Come mai questo ipotetico dio è nascosto, assente, inutile? Come mai olocausti, genocidi, catastrofi naturali, uccidono milioni di persone e questo dio non interviene? Vedi, nella storia del mondo non c’è una sola prova dell’esistenza di dio, nella storia delle religioni ci sono migliaia di leggende supportate da riti, miti, simboli, dal concetto di sacro, da magie, stregonerie, ecc. tutto ciò rientra nel campo del trascendente, un campo in cui l’uomo fino adesso non ha saputo dare una sola risposta razionale, ma è corroborata da una forma irrazionale di concepire la vita. Non sarebbe ora di prendere in considerazione un’etica laica, in modo da risolvere veramente i problemi terreni con la nostra razionalità e la nostra consapevolezza di esseri umani? Non sarebbe meglio affidarsi alla scienza razionale anziché aspettare che “la manna scenda dal cielo”?
 
raba_rama
raba_rama il 07/02/10 alle 23:17 via WEB
Forse il mio commento non risultera' appropriato...Mi son sempre chiesta perche' quando qualcuno ci fa qualcosa...per la religione noi dobbiamo perdonare? Ci deve essere scritto da una parte nella bibbia "porgi l' altra guancia"...perche' dovremmo porgerla? Sarebbe giusto in effetti per una pacifica convivenza...Dio ci chiede sempre di perdonare...e poi...per una mela, eh? Tu pertorirai con dolore...tu lavorerai con sudore esclamo'! A volte leggo qualcosa...anche se non sono credente...e l' impressione che ho...e' quella di un Dio cattivo! Buon inizio settimana...Paola.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 08/02/10 alle 12:45 via WEB
Non sei assolutamente fuori tema Paola, la frase che hai citato è di Gesù verso i suoi discepoli (dal Vangelo di Luca 6,27-38), è una frase che dovrebbe avere una certa valenza etica, nel senso che implica un perdono, come hai potuto leggere ho scritto, però, “dovrebbe” perché ormai ciò che c’è scritto nel Vangelo è stato letteralmente trasceso dalla religione cattolica romana. In questo post cerco proprio di dimostrare tutte le ingiustizie che commettono le religioni per la supremazia della propria confessione. Di esempi ne abbiamo in abbondanza. Possiamo evidenziare la violenza religiosa nella tradizione cristiana, tra cui le inquisizioni e le crociate. Le inquisizioni del tredicesimo secolo costituiscono il tentativo della chiesa medievale di sradicare l’eresia, che comprendeva la tortura dell’accusato e la condanna al rogo tra le possibili sentenze. L’inquisizione spagnola nel quindicesimo secolo era rivolta in gran parte contro gli ebrei e i musulmani convertiti al cristianesimo, indagati perché sospettati di conversioni non sincere: anche in questo caso torture e condanne a morte erano caratteristiche comuni di questi processi illegittimi. Le nove Crociate (iniziate nel 1095 con l’appello di papa Urbano II ai cristiani perché si sollevassero e riprendessero il Santo Sepolcro di Gerusalemme, caduto in mani dei musulmani, e concluse tre secoli dopo) si combatterono al suono del grido di battaglia cristiano “Dio lo vuole”. Attraversando l’Europa in marcia verso la Terra Santa, gli eserciti raccoglievano i poveri e i disperati per un’impresa visionaria che, in pratica, non portò ad alcuna conquista militare duratura. Portò, però, alla morte di migliaia di musulmani ed ebrei innocenti. Come vedi anche i seguaci delle religioni “non porgono l’altra guancia”, anzi si sono scagliati e si scagliano contro gli “infedeli”. Per quanto riguarda il dio cattivo ci sarebbe da scrivere parecchio, spero di scrivere un post dedicato. Basta per adesso dire che il dio della bibbia ci appare come un dio vendicativo, geloso, malvagio, assente, nascosto. Poi bisogna fare una considerazione in merito: se dio è onnipotente e onnisciente, quindi dovrebbe essere a conoscenza del male nel mondo, perché lascia morire milioni di persone con catastrofi naturali, guerre, genocidi, fame nel mondo e quant’altro?
 
   
raba_rama
raba_rama il 11/02/10 alle 15:02 via WEB
Eh...e' una domanda che la sola risposta salverebbe il mondo intero! ;)
 
knecht3
knecht3 il 07/02/10 alle 23:52 via WEB
L'erudizione che mostri sugli argomenti che tratti nel blog sono a dir poco incredibile, così come le tue straordinarie foto. Finiti i complimenti, vorrei farti una domanda; pensi si possa essere utili in qualche modo, senza rivoluzionare troppo la nostra vita? Con stima e simpatia Giuseppe.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 08/02/10 alle 12:50 via WEB
Ti ringrazio Giuseppe, non so se merito tanto, in ogni modo sei molto gentile. Per quanto riguarda la nostra utilità nella società credo sia la base più importante per una convivenza civile. Cerco di spiegarmi meglio. Nel mio caso specifico, ho sempre cercato di trovare e divulgare delle tematiche che possano essere utili alla società. In questo blog ho trattato di etica laica, di fame nel mondo, di diritti umani, di guerre, di guerre di religioni, ecc. Tutto questo mi fa sentire utile nella società perché cerco di evidenziare delle problematiche che hanno un alto valore etico. Il consiglio che ti posso dare è quello di leggere molti libri. Solo attraverso una sana informazione si potrà avere una sana cultura, quindi costruire una società più giusta. Un caro saluto, Piero
 
   
neroli1973
neroli1973 il 08/02/10 alle 14:11 via WEB
Scusa l'intrusione,stò faccendo uno studio teocratico su tutte le religioni,nessun dio in qualsiasi maniera lo possiamo chiamare ha mai ordinato una guerra in suo nome,abbiamo voluto l'istruzione,siamo nel nuovo millenio,e per conquistare un popolo ancora la politica si nasconde dietro il nome di dio,tutti sappiamo cos'ha fatto hitler con l'aiuto del papa,come puoi vedere nn è dio che decide,ma l'uomo,come l'uomo ha deciso che ci devono essere migliaia di bambini e nn solo che muoiono di fame,bambini che vengono reclutati,donne che devono essere messe incinte per far figli xkè così diventano baby-soldati,facili da manipolare,allora Piero come puoi vedere nn è dio che fa tutto ciò,ma l'ipocrisia della gente che governa,qualsiasi sia la loro nazionalità,dico solo x finire... sia fatta la volontà di dio,credo fortemente che adesso dio ci ha abbandonati,per vedere fino in fondo l'uomo cos'era capace di fare,ci siamo persi,e questa è la realtà,nn possiamo negare l'evidenza,scusami Piero x l'intrusione e x il sfogo grazie.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 08/02/10 alle 18:10 via WEB
Dunque Neroli1973, cerchiamo di ricapitolare le cose. Prima di tutto in questo post non c’è scritto che è dio a ordinare le guerre, ma è l’uomo in suo nome ad eseguirle, la cosa è ben diversa da ciò che hai descritto nel tuo commento. In questo post, se hai letto i commenti, c’è scritto che nella religione cattolica secondo S. Agostino, nel IV secolo, ha legittimato le guerre in nome di dio con questa frase: “Basta che si tratti di una guerra giusta”. Per arrivare alla “guerra santa”, però, bisognerà attendere San Tommaso, che per primo parlerà di “una spada sguainata come per ordine di Dio”. Le crociate ne sono una prova, con la famosa frase: “dio lo vuole” per circa trecento anni hanno commesso guerre e atrocità di ogni genere per combattere l’infedele in nome di dio, per non parlare delle sante inquisizioni, in Italia e in Spagna. Quindi, come vedi, nel post è l’uomo ad aver interpretato le sacre scritture in senso letterale, ortodosso. Ma ci siamo chiesti perché l’ha fatto? Nelle sacre scritture delle tre religioni monoteiste il Vecchio Testamento gronda di sangue, con episodi che evidenziano un dio geloso, malvagio, vendicativo. Se la bibbia viene interpretata in modo letterale è facile cadere nell’equivoco dell’incitamento a difendere anche con la guerra la propria confessione, ciò si verifica anche nel Corano, e i risultati non mancano (vedi guerre teocratiche in Medio Oriente). Ma c’è una cosa importante da comprendere. Secondo la bibbia dio è onnipotente e onnisciente, quindi questo ipotetico dio è consapevole del male. Ora, se è consapevole del male come possiamo affermare che dio è amore? Nel problema della Teodicea ci sono due argomenti molto importanti da mettere in evidenza, il primo è quello che prende in considerazione il monoteismo monistico, cioè un dio che riconosce solo il bene, il secondo prende in considerazione il monoteismo dualistico, cioè un dio che riconosce sia il bene che il male. In queste due ipotesi teologiche c’è un paradosso. Se dio fa parte di un monoteismo monistico, che riconosce solo il bene, allora da dove viene il male? Nel secondo caso, cioè di un monoteismo dualistico possiamo cercare di formulare questa ipotesi nel seguente modo: 1) se dio esiste, grazie alla propria onniscienza e onnipotenza deve sapere dell’esistenza del male. 2) grazie alla sua onnipotenza e onniscienza, potrebbe eliminare il male. 3) dall’esistenza di dio segue la non esistenza del male, e dall’esistenza del male segue la non esistenza di dio. 4) il male esiste, quindi dio non esiste. Il monoteismo non può essere né monistico né dualistico, perché nel mondo esiste il male. Non so se sono stato abbastanza chiaro, il problema è molto complesso da spiegarlo in un semplice commento. Ti consiglio di leggere questo libro: “La bontà di dio e il male del mondo: il problema della teodicea” di Gerhard Streminger.
 
     
neroli1973
neroli1973 il 08/02/10 alle 19:22 via WEB
Piero scusami,ciò che volevo dire io è che l'uomo comtinua a pilotare il male nel nome di dio,io nn metto in discussione ciò che tu scrivi,ripeto il malvagio stà solo nelle menti di chi governa,e di chi si avvale di alcuni passi della bibbia,corano,vangelo,ecc,ecc,e ne fa l'uso che vuole,vedi i kamikaze,muoiono in onore di allah,questo è solo un'esempio magari stupido,ma ripeto,tutto parte da come chi comanda riesce ad entrarti dritto nella mente,finisco con una frase di oscar wilde:E'stato detto che i grandi eventi del mondo hanno luogo nella mente.Ed è nella mente e solo lì che si commettono anche i grandi peccati del mondo
 
otello2007
otello2007 il 08/02/10 alle 18:26 via WEB
Ciao Piero. Sempre profondi ed esaustivi i tuoi post. Non perchè profondamente ateo...ma solo per conseguenzialità logica...sono sempre più convinto che le religioni siano sorte solo come mezzo di controllo politico ed in loro nome siano stati perpetrati i più feroci crimini. A tal proposito consiglio la lettura di un libro particolare...999 l'ultimo custode di C.A. Martigli. E' un thriller storico di notevole spessore. Un pò romanzato ma indubbiamente attinente a date e fatti storici incontrovertibili. Dà molti spunti di riflessione in tal senso. Un abbraccio...amico mio.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 09/02/10 alle 12:33 via WEB
Intanto ti ringrazio per aver commentato questo post Otello, poi volevo puntualizzare una cosa molto importante. Religione, politica e scienze sono tre cose distinte e separate. La religione in alcuni casi si può amalgamare con la politica (vedi Vaticano), ma nella maggior parte dei casi è un fenomeno isolato. C’è da fare un po’ di storia delle origini della religione per poter capire il fenomeno, che oltre tutto l’ho già trattato ampiamente nel post: “Creazionismo ed Evoluzionismo”, ma cercherò di ribadire il concetto. Già 90.000 anni fa, con l’Homo di Neandertal ci sono i primi segni di processi religiosi, direi più correttamente, il culto del sacro, con la sepoltura dei defunti. In seguito i Cro-Magnon (40.000 anni fa), hanno manifestato il mito, il rito ed il sacro oltre che con la sepoltura anche con l’arte rupestre, statuette, simboli ecc. più tardi (per sintetizzare) c’è stata un’esplosione di processi rituali e simbolici che hanno portato l’Homo Sapiens ad adorare dei, totem, e tutto quello che poteva placare l’angoscia delle morte, la paura dei cataclismi, delle catastrofi, del buio della notte, dei raccolti e così via. Da qui è nata la religione primordiale. Secondo Walter Burkert nel suo libro “La creazione del sacro” questi processi hanno dato il via all’adorazione degli dei. Gli dei erano i padroni assoluti dell’universo, attraverso i riti sacrificali, di uomini o animali, che offrivano come dono, facevano placare le ire di questi dei e nello stesso tempo guadagnavano la loro fiducia. Ciò lo possiamo vedere anche nella cultura dell’antica Grecia, con un numero molto alto di dei. Erano dei specializzati, c’era il dio della guerra, il dio dei raccolti, il dio del mare e così via. L’evoluzione della religione è un fenomeno che con l’età moderna di è diffuso e ramificato a tal punto che oggi si contano oltre 4200 confessioni diverse. La religione non ha niente a che fare con la politica, in quanto la costruzione mentale del trascendente è circoscritta nella evoluzione culturale dell’uomo. Che ci siano stati degli influssi con la politica questo è innegabile, (vedi concilio di Nicea 325 d.C. con Costantino) ma in effetti la religione è un fenomeno che si protrae nel tempo in maniera autonoma e sempre più preoccupante. Quello che voglio dire con questa mia premessa è che la religione fa parte del mondo del Trascendente, del mondo dello straordinario, mentre la politica, per quanto sia una istituzione poco credibile ed affidabile, fa parte del mondo dell’immanente. Quindi due mondi opposti. Ma veniamo al tema del post, anche se ciò che ho scritto non è sufficiente per descrivere bene il problema che mi poni. Le guerre di religioni nascono con lo scopo di avere più proseliti possibile. E’ una guerra che deriva da ciò che c’è scritto nelle varie leggi di tutte le religioni. Diciamo che le scritture che hanno dato il via a queste guerre sono la bibbia, il corano, i veda, o rig-veda nell’Induismo, nel sickismo ed in tante altre religioni mondiali. In ognuna di queste religioni ci sono i presupposti di difendere anche con la forza il proprio credo, fino al punto di legittimare le guerre in nome del proprio dio o dei propri dei. Da ciò possiamo evincere che le religioni sono la piaga più profonda per la stabilità sociale nel mondo. Ti faccio un piccolo esempio dei fenomeni che si verificano nel Medio Oriente. I terroristi religiosi hanno paura degli stati laici perché sono contro le religioni o comunque al di fuori delle leggi teocratiche basate sulle scritture. Tutto ciò pone i terroristi religiosi in una situazione di odio verso tutto l’Occidente cioè verso tutti gli stati laici. L’Occidente per i terroristi religiosi, e soprattutto per l’islam, rappresenta satana, ciò vuol dire che non condividono gli usi, i costumi e l’etica degli occidentali. Tutto ciò che ostacola la religione diventa per i terroristi un obiettivo da colpire da annientare senza nessun rimorso, anzi per loro è un modo per difendere il loro credo. Alcuni terroristi lottano per la causa di avere un governo totalmente teocratico, secondo il loro punto di vista la religione è l’unico modo per poter governare. Ciò comporta una lotta continua verso gli stati occidentali che sono a statuto laico. Essi sono fortemente in opposizione contro l’omosessualità, per loro è un degrado che un omosessuale possa avere degli incarichi governativi. Da ciò si deduce che nella gerarchia terroristica oltre ad esserci la componente religiosa c’è anche una componente di omofobia. In effetti tutto ciò che si verifica in un contesto puramente religioso, di adorazione del proprio dio, del proprio credo, della propria etica, cercano di difenderlo anche con la guerra, ciò pone la religione in una posizione lontana dalla politica, anche se ci sono dei casi sporadici, come ho affermato sopra, in cui la religione cerca consensi nella politica, ma solo a scopi di proselitismo. Non so se sono stato abbastanza esauriente, in ogni modo ci ho provato. Il tema è molto complesso. Un caro saluto, Piero
 
   
otello2007
otello2007 il 09/02/10 alle 12:58 via WEB
Il tema è complesso...ma dalla tua hai il potere della sintesi. Condivido appieno tutto ciò che hai scritto...Piero!
 
paralotti
paralotti il 08/02/10 alle 19:38 via WEB
Ciao Piero:-) Ho visto che sei passato dal mio blog e se hai letto qualcosa ti sarai reso conto, che più o meno raccontiamo le stesse cose. Io parlo di Gesù, un Gesù non legato a nessuna religione ed in particolare a quella giudaica-cattolica-cristiana. Tu ti rifai alle tue letture; tutti e due siamo alla ricerca della libertà. Come puoi notare sto parlando di libertà e non della verità, perchè la verità non appartiene a nessuno, perchè essa è come un bellissimo orizzonte, scopertone uno, ecco che se para davanti un'altra e così all'infinito. Ma torniamo alle religioni: intanto esse con Dio non centrano nulla, invece lo usano per un solo scopo: il Potere ed il dominio sulle coscienze! Esse separano e creano ed hanno creato sofferenze immani, dolore e morte. Noto spesso in quasi tutte le persone che parlano di Dio come un qualcosa che sta al di fuori dell'uomo, non di un Dio che non ha un volto, ma è quella Forza d'Amore inimmaginabile e seza fine di cui siamo parte integrante e da cui non potremo mai separarci! Ma parlano appunto con paura di un Dio giudicante che sta lassù seduto sul suo trono come un dittatore qualsiasi e noi quaggiù in eterna lotta con noi stessi e con gli altri a farci gli affari nostri o in eterna adorazione... La vera domanda caro Piero è questa: chi ci mettiamo in mezzo? Ma gli intermdiari! Ma chi sono gli intermediari? Tutte le istituzioni religiose di qualsiasi credenza, parlo di credenza Piero e non di Fede che è ben altra cosa. Ora veniamo alla parola "Religione": che cosa significa? Essa deriva dalla parola latina "legare, congiungere, riunire". Ebbene l'uso che è stato fatto di questa sacra parola nei millenni è l'esatto contrario! Separare, disgiungere, slegare. Cosa ne è stato fatto del vero messagggio di Gesù, che ci parla di noi, delle nostre responsabilità in ogni nostra azione? Un Dio incarnato che muore sulla croce in remissione dei ns peccati! Ecco di di nuovo la separazione, la dualità fra il bene ed il male, la luce ed il buio, il basso e l'alto, il corpo dall'anima e l'anima dallo spirito. Le religioni hanno creato tutto questo, esse sono i veri responsabili del dolore e delle sofferenze del mondo pur predicando l'amore e la comprensione. Come liberarci da tutto questo? Vivere senza sforzi, Piero, senza controllare niente e nessuno. Libertà vuol dire liberarsi dalle tradizioni e dalla cultura millenaria che ha pietrificato il ns cuore e la ns anima. Libertà vuol dire unire il cielo con la terra, l'anima il corpo e lo spirito, non più male e bene, ma esseri che sono all'eteerna ricerca di se stessi; non più pace contrapposta alla guerra, perchè la parola pace non avrebbe motivo di esistere se non ci fosse la guerra, e viceversa, non credi? Siamo come degli asini legati ad un palo (parole di krishamurti) perchè pur ricercando la libertà, non vogliamo far nulla per ottenerla, e cioè liberarci dalle tradizioni e dalla cultura perchè se vogliamo veramente una Vita religiosa, dobbiamo liberarci da esse, nel momento che lo faremo non ci sarà più nessuna lotta, nessun conflitto e nessuna guerra! E la parola pace perderà a sua volta di significato... Libertà infine, vuol dire, donare finalmente Luce a se stessi ed illuminare gli altri! Scusa la lunghezza ddella risposta... ma potrei andare avanti a scrivere fino a domani e senza fermarmi:-) Otto
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 09/02/10 alle 12:38 via WEB
Ti ringrazio per questa lunga esposizione Otto, ma a dir la verità non ho afferrato il tuo concetto. Tu parli di Dio e di Gesù e affermi di non collocarli in nessuna delle religioni. E’ un concetto difficile da capire in quanto Gesù è collocato in un dato momento storico che secondo i vangeli ha dato il via al cristianesimo, quindi una delle tante religioni. Tu parli di Dio che non fa parte di nessuna religione. Vorrei capire di quale Dio stai parlando. Nelle religioni del mondo l’adorazione di Dio e degli dei si sprecano, ci sono tante di quelle ramificazioni che siamo arrivati alla bella cifra di oltre 4200 religioni diverse, per non parlare delle sette religiose che sono un numero altissimo. Quanti sono gli dei nel mondo? Quante etiche ci sono? Quanti credo diversi ci sono? E a quale Dio bisogna credere? Se non hai letto il commento sulla teodicea, che ho scritto a Neroli 1973, ti prego di leggerlo, qui troverai il mio pensiero su quello che penso sull’esistenza di Dio. Ho trattato ampiamente il problema di Dio anche in post precedenti, per non essere ripetitivo gradirei li leggessi, poi magari ti potrò dare una risposta più esauriente. Un caro saluto, Piero.
 
vivalavidafuoco
vivalavidafuoco il 09/02/10 alle 15:08 via WEB
Ciao, felice di ritrovarti Piero. Ti ammiro, il tuo blog è informazione e stimolo ad un pensiero critico importante. Non può che trovarmi pienamente d'accordo. Magari si riuscisse a non aver paura di essere semplicemente ed utilmente uomini tra gli uomini ed abitare una casa insieme, rispettandoci e dando importanza alla nostra unica vita. Freud parlava di una religione sociale, quanto mi piacerebbe...un caro saluto, Tonia
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/02/10 alle 11:08 via WEB
Ti ringrazio per aver commentato questo post Tonia, sei gentilissima. I mezzi ci sarebbero per poter cambiare questa società, ma credo che non siamo ancora pronti per un’etica laica. Purtroppo il monopolio delle religioni continua a mietere vittime in una società che invece ha bisogno di Stati Laici per far pensare con la propria testa e non aspettare fatalismi inutili e dannosi. Un caro saluto, Piero
 
Praj
Praj il 09/02/10 alle 20:46 via WEB
Chiunque affermi di agire in nome di Dio, in realta agisce e pensa in nome di un io, personale o sociale. La religiosità o spiritualità autentica è tutt'altro che guerra, violenza, sopraffazione, sfruttamento, credenza, dogma... E' spirito amorevole, consapevolezza di Sè... apertura, abbraccio. Un sorriso :-)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/02/10 alle 11:17 via WEB
Le guerre di religione sono un dato di fatto Praj, non un’opinione, sono state legittimate anche da S. Agostino e S. Tommaso (I padri della Chiesa…). Per quanto riguarda lo spirito amorevole ho dei seri dubbi che ci possa essere un Dio buono. Questo presunto Dio buono non è intervenuto neppure ai tempi delle crociate, dell’inquisizione e delle guerre di religione, quando nel suo nome, o nel nome di Gesù si torturava e si massacrava. Non è intervenuto nella guerra di Hitler dove sono stati massacrati oltre sei milioni di ebrei, non è intervenuto nell’olocausto americano tra il 1494 e il 1891, quando circa 90.000.000 di indiani sono stati uccisi dagli europei, prima dagli spagnoli, poi dagli inglesi. Non è intervenuto nelle catastrofi naturali che hanno seminato morte e terrore. Non è intervenuto nelle epidemie di massa che hanno seminato morte per milioni di persone innocenti. La domanda che mi pongo è questa: a che serve un Dio che si fa gli affari suoi? Che utilità può avere un Dio onnipotente e onnisciente, quindi consapevole del male del mondo, ma che non interviene sui mali del mondo? E’ un Dio inutile!!!
 
sofiastrea
sofiastrea il 11/02/10 alle 15:56 via WEB
non c'è un Dio buono, altrimenti dovremmo ammettere che c'è un Dio cattivo. La pace e la guerra sono giochi degli uomini, nudi e crudi, le religioni sono recinti per servire il potere, quando non sono loro stesse potere. In nome di Dio sappiamo fare "porcate" immense anche quando diciamo di fare cose buone...vedi le conversioni...Piero il tuo blog è semplicemente bello e le foto splendide. (Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio. (Hermann Hesse)ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 14/02/10 alle 11:00 via WEB
Condivido il tuo pensiero Sofia, sei molto profonda nella tua riflessione. Ti ringrazio tantissimo per ciò che hai scritto, sei gentilissima. Un caro saluto, Piero
 
susin
susin il 12/02/10 alle 19:41 via WEB
Ogni volta che entro nel tuo blog mi rendo conto di quanta conoscenza c'è nelle tue parole e mi piacciono molto gli argomenti che tratti. Le guerre di religione sono solo un pretesto per coprire la sete di potere dei popoli, in nome di un Dio si può o si dovrebbe solo dispensare amore. Ma l'uomo ha la capacità e la libertà di scegliere tra il bene e il male, se Dio intervenisse verrebbe meno questa libertà, quindi di tutte le atrocità di questo mondo l'unico colpevole è l'essere umano.Troppo comodo imputare a qualcun "Altro" la responsabilità di ciò che facciamo! Buona serata....posso aggiungerti ai miei blog amici?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 14/02/10 alle 11:05 via WEB
Ti ringrazio Susin, sei molto gentile. Per quanto riguarda l’intervento di Dio ho qualcosa da aggiungere. Se Dio è Onnipotente e Onnisciente vuol dire che è consapevole del male del Mondo, se non interviene vuol dire che è un Dio malvagio che permette il male. L’uomo è responsabile delle sue azioni, ma Dio è responsabile della sua creazione, quindi come Essere Onnipotente e Onnisciente è responsabile del male nel mondo, ma tutto ciò fa presupporre che non esista nessun Dio che possa controllare queste atrocità, altrimenti nessun Essere Supremo potrebbe permettere il male nel mondo, nessun Dio buono potrebbe permettere genocidi, guerre, catastrofi naturali, fame nel mondo, guerre di religioni. Sono contento di far parte del tuo blog amici. Un caro saluto, Piero
 
xxxangela
xxxangela il 12/02/10 alle 20:57 via WEB
purtroppo le guerre in nome di Dio del potere dei diritti perpetuano vittime innocenti ogni secondo ,piaghe come la fame e la poverta' e l'ignoranza l'avidita' del potere sono terreno fertile per dissidi d'ogni genere.Utopisticamente credo che se gli uomini si amassero molto di piu' se si specchiassero nell'altro vedendo il proprio fratello non esisterebbe la guerra e con essa molti altri male.ma e' utopia una bella utopia
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 14/02/10 alle 11:09 via WEB
Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Angela, purtroppo credo ci siano dei grossi problemi per quanto riguarda l’amore tra i popoli. Nella storia del mondo le guerre di religione sono state le più mostruose, le più sanguinose. Come avrai visto dall’elenco, ci sono tantissime guerre di religione. Da ciò possiamo dedurre che il conflitto religioso è alimentato da una componente aggressiva e competitiva che è nell’uomo religioso, quindi è molto difficile cercare di estirpare. Ciò è stato dimostrato anche da un noto teologo controcorrente: Hans Kung, che sintetizza così questo fenomeno: “Non c'è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni. Non c'è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni. Non c'è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni.
 
bruno.manente
bruno.manente il 21/02/10 alle 11:37 via WEB
Dall'elenco che hai fatto c'è da chiedersi cosa c'è di giusto nell'uomo, indipendentemente da l'esistenza o meno di un Dio??? Cosa c'è di giusto nel governare e volere o imporre lo scrontro fisico. L'etica e il diritto non sempre sono comuni a un vivere civile a volte si incontrano, spesso il diritto prevale sull'etica perchè non accettare questo. Buona domenica, Bruno
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/02/10 alle 20:20 via WEB
Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Bruno, ciò che affermi è un’osservazione vera: “cosa c’è di giusto nell’Uomo”, ho dedicato un post su questa tematica: “Homo Sapiens, la catastrofe dell’evoluzione” dove, appunto, cerco di mettere in evidenza le prerogative catastrofiche che sono intrinseche nell’Uomo. Se vorrai leggere questo post ne sarei contento, forse troverai delle risposte alle tue domande. Per quanto riguarda il diritto e l’etica, credo che ci siano dei notevoli problemi. il diritto è l'insieme delle norme che regolano la vita dei membri della comunità, l’etica è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno “status deontico” ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Da ciò possiamo evincere che sia il diritto che l’etica non hanno una valenza comune per tutti i popoli, in quanto ogni popolo ha sia le proprie le regole di diritto, sia le proprie norme comportamentali. L’esempio più evidente lo possiamo vedere proprio nelle religioni. Ogni religione ha il proprio diritto, la propria etica, il proprio dio, il proprio credo, la propria filosofia esistenziale. Tutto ciò comporta, e questo è quello che voglio dimostrare con questo post, una competizione esasperata per difendere la propria ideologia, legittimando la guerra nel nome del proprio dio. Il diritto e l’etica, purtroppo, saranno efficaci solo quando ci sarà nel mondo un solo diritto e una sola etica. Ma questo credo sia il male che ha sempre regnato nel mondo. Le guerre di religione ci sono sempre state, ci sono ancora e ci saranno in futuro. Un noto teologo controcorrente, Hans Kung, spiega così questo fenomeno: “Non c'è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni. Non c'è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni. Non c'è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni”.
 
   
zinah5
zinah5 il 23/02/10 alle 21:15 via WEB
Hai la tua analisi delle guerre di religione ma devi accetare che altri ne abbiano dei differenti !! anch'io ho letto tanto che sia sulle differente religione, le guerre che ci sono state "dette" di religione e ho letto tanto sopratutto di politica antica e contemporanea anche !!! e per una volta non concordo con te !! sei quasi ad imponere il tuo punto di vista...rispeto quello che pensi ma non cercare di dire che è VERITA !! un saluto a te.
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/02/10 alle 21:48 via WEB
Ciò che ho scritto non è una opinione Zinah ma un dato di fatto inconfutabile. Dietro la pubblicazione di ogni mio post ci sono documentazioni tratte da molte letture di libri di autorevoli autori. Ti prego di andare su questo indirizzo URL e vedere tutti i libri che ho letto prima di scrivere ogni mio post, http://www.impressionisoggettive.it/bibliografia_ricerca.htm - Rispetto il tuo credo e le tue idee, ma di fronte alla realtà inconfutabile non posso che dissentire ciò che affermi. Un caro saluto, Piero
 
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