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Creato da: skyliner999 il 13/06/2009
Il blog delle passioni

 

 

FRANE NEL MESSINESE: L'ENNESIMA TRAGEDIA ANNUNCIATA

Post n°35 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da skyliner999
 
Tag: Cronaca

Dopo il terremoto in Abruzzo, l'Italia si trova oggi a fare i conti con l'ennesima, evitabile tragedia. Quello che sta succedendo nel messinese è qualcosa di incredibile. L'impeto della pioggia ha causato frane, allagamenti, cedimenti di strade e, purtroppo, morti. Secondo i media sarebbero già 14 le vittime, più altri 10 dispersi. Vi ricordo che già due anni fa, la stessa zona fu colpita da smottamenti e allagamenti. Ma possibile che in un paese come l'Italia basti un terromoto di media intensità o un temporale per causare immani tragedie?
In nome del profitto si continua a costruire, anche dove non si può, nello sprezzo di tutto e tutti. Quando succedono le catastrofi, poi, i nomi dei veri colpevoli non vengono mai alla luce perché sono coperti da una coltre di silenziosa omertà. E' ora di dire basta alle speculazioni, alla corruzione e ai morti senza giustizia.   

 
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COLLEZIONI

Post n°34 pubblicato il 30 Settembre 2009 da skyliner999
 

Ben ritrovati!

Oggi parliamo di collezioni. Purtroppo, io ne faccio diverse (troppe secondo chi mi conosce bene). Oltre ad essere un grande appassionato di fumetti (ne possiedo circa 5.000), mi diletto a collezionare le statuette dei supereroi Marvel della collana Fabbri ma anche dvd di serie animate giapponesi (Ken il guerriero e i Cavalieri dello Zodiaco). I riflettori, però, vorrei accenderli sulla mia "raccolta" di maglie della nazionale, iniziata nel 2002, in occasione dello sfigatissimo mondiale nippo-coreano. Chi se lo dimentica più il faccione del mitico Byron Moreno, arbitro-sciagura di Corea del Sud - Italia!
Attualmente ne possiedo 6 (l'ultimo acquisto di questi giorni è stata la mitica n. 18 indossata da Roby Baggio nel corso di France '98) ma la collezione è destinata a crescere. Prossimi obiettivi: le maglie di Usa '94 e di Italia '90. Per iniziare un percorso della memoria, vi
 propongo le foto di qui sotto.

PERIODO '91-'93
SPONSOR TECNICO: DIADORA (COLORE AZZURRO) 

E' la maglia più vecchia che ho. Nonostante i segni del tempo siano visibili, l'ottima qualità del tessuto (all'epoca le facevano anche con il cotone e non solo con fibre sintetiche) ha fatto sì che si conservasse in buone condizioni. Particolarmente belle le rifiniture con i bordi della manica e il colletto abbelliti da triangoli tricolori.

FRANCIA '98
SPONSOR TECNICO: NIKE (AZZURRA)
MONDIALE

L'ultima arrivata e molto probabilmente la più bella che ho (la personalizzazione con il n. 18 di Baggio è spettacolare). La maglia è in fibra sintetica lucida con due sfumature diverse di azzurro. Come si vede dalla foto ha un elegante striscia bianca lungo i fianchi. In quel mondiale ci fu la rinascita di Baggio ma non ci bastò perchè fummo eliminati ai rigori nel quarto di finale contro la Francia che poi vinse il mondiale distruggendo il Brasile in finale. Un tiro proprio del Divin Codino andato fuori di un sofffio nel corso dei tempi supplementari grida ancora vendetta. 

"KOMBAT 2002"
SPONSOR TECNICO: KAPPA (COLORE AZZURRO)
MONDIALE DI COREA E GIAPPONE

     

Il mio primo acquisto, peccato che a quel mondiale, complici gravissimi errori arbitrali, abbiamo fatto schifo nonostante ci presentassimo come una delle nazionali più forti. Guardate sotto: ci sono campioni come Totti, Del Piero, Buffon, Vieri, Maldini, Zambrotta e Panucci. La particolarità di questa maglia in Lycra è la sua incredibile elasticità. Essendo molto attillata, però, non è particolarmente indicata a chi non ha la cosiddetta tartaruga, come, purtroppo, nel mio caso :-)

 

PORTOGALLO 2004
SPONSOR TECNICO: PUMA (BIANCA)
EUROPEO

 

Quella dell'europeo portoghese è stata un'altra esperienza da dimenticare. Eliminati durante la fase a gironi, gli azzurri possono solo recriminare per il famoso "biscotto" tra Svezia e Danimarca che accomodarono il risultato con un 2-2 che qualificò entrambe le nazionali e buttò fuori la nazionale del Trap, licenziato anche lui dopo un mondiale ed un europeo da dimenticare. Memorabile la figuraccia di Totti che sputò in faccia a Poulsen.

 

GERMANIA 2006
SPONSOR TECNICO: PUMA (BIANCA)
MONDIALE

 

Sul trionfo in Germania non mi dilungherò moltissimo, limitandomi a ricordarvi la goduria che fu battere i tedeschi in semifinale con un secco 2-0 ad un minuto dai rigori. Anche in quel caso, preferii acquistare la seconda maglia (mai utilizzata dagli azzurri nelle partite del mondiale), a mio parere molto più bella di quella azzurra con le strisce nere lungo i fianchi che facevano sembrare i giocatori perennemente sudati. L'importante, comunque, è che in Germania abbiamo vinto battendo ai rigori la Francia dopo una partita soffertissima. Se abbiamo portato a casa la quarta stella, comunque, è stato anche grazie all'intruso nella foto...   

 

SVIZZERA - AUSTRIA 2008
SPONSOR TECNICO: PUMA (AZZURRA)

Dopo la vittoria in Germania le aspettative per questo europeo erano altissime. Il nostro girone è subito denominato "Della morte" perchè in un unico gruppo finiscono Italia, Olanda, Francia e Romania. Ad Euro 2008 riusciamo a collezionare solo una serie di figuracce (lo 0-3 subito dall'Olanda ha fatto storia) grazie ad un gioco sterile (solo 3 goal in 5 partite e tutti su palle inattive). L'unico ricordo positivo è la partita con la Francia, battuta per 2-0. Arrivati miracolosamente ai quarti, passando sulle macerie dei transalpini, perdiamo ai rigori contro la Spagna (io c'ero! Sigh!). La maglia in questione, con un doppio strato bucherellato simil-canotta di basket, è molto carina con i bordi dorati, lo stemma lucido e un piccolo tricolore sulla parte posteriore del colletto. Peccato per i numeri ad effetto "morbillo". Questa divisa è quella attualmente utilizzata dalla nazionale.

 
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AI MILITARI ITALIANI CADUTI IN AFGHANISTAN

Post n°33 pubblicato il 17 Settembre 2009 da skyliner999
 

Davide Ricchiuto, Gian Domenico Pistonami, Matteo Mureddu, Antonio Fortunato, Roberto Valente, Massimiliano Randino. Soldati, uomini caduti in un paese dilaniato dalla guerra. Erano lì per garantire la sicurezza, il futuro ad un popolo sottoposto da decenni ad indicibili sofferenze e hanno perso il loro. Qualcuno sognava di metter su famiglia, altri avevano già moglie e figli. A tutti i loro cari, va il mio cordoglio e il mio pensiero.
Leggendo e ascoltando la tv, ho appreso che la maggior parte di loro è originario delle regioni del Sud Italia. Non è un caso, visto che l'esercito rappresenta una delle poche possibilità lavorative per ragazzi che non trovano un'occupazione nella propria terra e che, quindi, sono costretti ad emigrare o ad arruolarsi nelle forze dell'ordine.
Ciò dovrebbe indurre tutti - soprattutto chi non muove un dito per garantire più chance lavorative ai giovani del meridione - ad una profonda riflessione. 

 
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MICHAEL JACKSON: THIS IS IT

Post n°32 pubblicato il 15 Settembre 2009 da skyliner999
 

Non mi vengono in mente parole adatte per descrivere il trailer del cine-documentario "This is it" in uscita il prossimo 28 ottobre, quindi vi lascio direttamente alle immagini.

 

 
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CIAO PATRICK

Post n°31 pubblicato il 15 Settembre 2009 da skyliner999
 
Tag: Cinema

Si è spento all'età di 57 anni Patrick Swayze, protagonista di film di successo come "Dirty Dancing" e "Ghost" (alzi la mano chi non li ha visti almeno 5-6 volte). Swayze, inoltre, ha interpretato pellicole cult come "Alba rossa", "Point Break", al fianco di Keanu Reeves e il grandissimo "Donnie Darko", nel quale impersonava il bigotto e pedofilo Jim Cunningham, a mio parere una delle sue migliori performance. Patrick si è arreso dopo 20 mesi di lotta contro un cancro al pancreas. Il fato ha voluto che morisse alla stessa età del padre, scomparso anche lui a 57 anni per un arresto cardiaco. Per le sue interpretazioni in pellicole che resteranno per sempre nella storia del cinema, va un grande grazie. Rip.

 
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ITALIA - BULGARIA 2-0: SUD AFRICA AD UN PASSO

Post n°30 pubblicato il 10 Settembre 2009 da skyliner999
 
Tag: Calcio

All'Italia basta uno straordinario primo tempo per schiantare l'armata Brancaleone bulgara - accreditata come l'avversaria più in forma del nostro girone (anche da me, lo ammetto) - e mettere più di un piede in Sud Africa. Tra un mese, a Dublino, ci basterà un pareggio contro gli irlandesi del Trap per avere la matematica certezza di qualificarci ai mondiali e rendere ininfluente il risultato dell'ultima sfida con Cipro. Fare calcoli e pronostici è un esercizio che potrebbe rivelarsi pericoloso ma possiamo dire che è quasi (il quasi ce lo metto un pò per prudenza e molto per scaramanzia) fatta.
L'Italia, composta per 9/11 da campioni del mondo, è in palla e costringe i bulgari a difendersi. Passano appena dieci minuti prima che Grosso, imbeccato da un grandissimo Pirlo, effettui un taglio in area per colpire con un piattone al volo il pallone che prima sbatte sulla traversa e poi finisce in rete. Tutto bene se non fosse per Iaquinta che sbaglia l'insbagliabile prima di firmare il 2-0 su assist di Gilardino. In mezzo ci sono anche un paio di pericolose inziative della Bulgaria; soprattutto quella capitata a Stilian Petrov che, su calcio d'angolo, devia di testa un pallone velenosissimo. Sarebbe goal se in porta avessima un Julio Cesar qualsiasi e non Superman Buffon, indispensabile anche ieri sera, che toglie la sfera da sotto il sette con un volo incredibile. La partita finisce qui.
Nel secondo tempo tiriamo i remi in barca e caliamo l'ancora davanti alla nostra area di rigore (con mia grossa incazzatura), difendoci benissimo dal confusionario arrembaggio bulgaro. L'occasione più ghiotta per i nostri avversari se la procura il subentrante e redivivo Bojinov che, da fuori area, centra la base del palo della porta difesa da Buffon. Saliamo a 20 punti con 4 lunghezze di vantaggio sull'Irlanda. Intanto, l'Inghilterra di Capello (5-1 sulla Croazia) ieri sera ha raggiunto Olanda e Brasile, tra le "nobili" del calcio già qualificate per il mondiale. Nei guai l'Argentina di Maradona, in crisi nera, dopo l'ennesima sconfitta (1-0) contro il Paraguay. Diego e la sua nazionale sprofondano al quinto posto del girone sudamericano e per loro si concretizza lo spauracchio dello spareggio.   

 
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GEORGIA - ITALIA 0-2

Post n°29 pubblicato il 05 Settembre 2009 da skyliner999
 
Tag: Calcio

"Grazie Kaladze!", dovrebbero urlare all'unisono quelli della banda di Lippi. Se vinciamo questa partita, infatti, è esclusivo merito del difensore del Milan, autore di una fondamentale "doppietta" nella sua stessa porta. Il capitano della Georgia stasera ha realizzato due autoreti che avrebbero fatto impallidire Ferri e De Napoli, due autentici "Principi" nella particolare specialità. Criscito, forse geloso di Kaladze, prova ad imitarlo sul finire della partita ma, fortuna nostra, in porta l'Italia ha Buffon. Gli unici lampi sono di Quagliarella (un tiro fuori ed un palo) mentre Iaquinta riesce a beccare un palo (esterno, però) anche da solo e a porta vuota. Scrivere di più di questa partita, dove abbiamo avuto più culo che stomaco, sarebbe un esercizio inutile. Meglio concentrarsi sulla prossima di mercoledì, quando incontreremo una gasatissima Bulgaria che ha sommerso di goal (4-1) il Montenegro e rientra in corsa per la qualificazione al mondiale. Fortuna vuole che giochiamo in casa e che recuperiamo De Rossi, fondamentale per gli equilibri di una squadra che ha tanti problemi proprio a centrocampo.  

 
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ERESIA DI DOUGLAS PRESTON

Post n°28 pubblicato il 05 Settembre 2009 da skyliner999
 
Tag: Libri

ERESIA DI DOUGLAS PRESTON, RIZZOLI; 536 PAG; € 21,50
ISBN 978 88 17 02804 2

Trama: Red Mesa, località della riserva Navajo in Arizona è il luogo prescelto per la realizzazione di uno dei progetti scientifici più importanti della storia."Isabella", così chiamata dai suoi creatori,  è un acceleratore di particelle, vale a dire una macchina capace di riprodurre il Big Bang e si presenta, dunque, con le credenziali di scoperta capace di aprire una nuova era per la scienza. A coordinare il progetto è il brillante fisico, vincitore del premio Nobel, Gregory North Hazelius, coadiuvato nell'impresa da un gruppo di scienziati tra i migliori al mondo. Tutto sembra andare per il meglio finchè una misteriosa entità extraterrena si mette in contatto con loro attraverso la piegatura spazio-temporale prodotta da Isabella quando raggiunge la piena potenza.
Convinti che si tratti di un hacker e consci del fatto che un qualsiasi intoppo alla realizzazione di un progetto costato 40 miliardi di dollari significhi la fine delle loro carriere, il team di scienziati decide di coprire l'accaduto nella speranza di risolvere dall'interno l'imprevisto "problema" tecnico. Il governo degli Stati Uniti, però, insospettito dai continui ritardi, decide di mandare un antropologo con un passato nella Cia a scoprire la verità. Si tratta di Wyman Ford, un uomo la cui vita è stata segnata da una terribile tragedia: la morte violenta della moglie, rimasta uccisa durante un'operazione di spionaggio. La scomparsa della compagna ha gettato Ford in una profonda crisi esistenziale e valoriale che lo spinge ad interrogarsi sul senso della vita e sull'esistenza di un Dio misterioso e sfuggente. L'uomo sbagliato al posto sbagliato, dunque.
Intanto, gli esperimenti a Red Mesa preoccupano la comunità Navajo e turbano le coscienze dei fondamentalisti cristiani, già fomentate da un avido predicatore televisivo che si scaglia contro l'eretico progetto su "commissione" di un lobbista di Washington.
Gli uomini di Hazelius, quindi, si ritrovano ben presto accerchiati da tutti, in una situazione che è sfuggita loro di mano a causa di un progetto che li sta conducendo ben più in là degli scopi iniziali.
Prendete un pò di spionaggio, un pò di informatica, un pizzico di Scientology e spruzzate il tutto con tematiche religiose e vi verrà fuori l'ultimo thriller di Preston, un libro perfetto per chi non si è ancora rassegnato a lasciare la spiaggia. Le premesse per una buona storia ci sono tutte, peccato però che il protagonista, Wyman Ford, risulti piuttosto piatto, tanto da rendere più interessanti le vicende personali di altri comprimari. Non a caso, i personaggi più riusciti sono il reverendo e "tele-imbonitore" Don T. Spates, un fondamentalista cristiano avido e pieno di contraddizioni e Ken Dolby, uno dei dodici scienziati (un numero assolutamente non casuale...) coinvolti nel progetto "Isabella", una macchina capace di riprodurre le condizioni di un "mini" Big Bang; un pò come il Large Hadron Collider creato dal Cern.
Con "Eresia", Preston gioca moltissimo sul conflitto tra religione e scienza - un tema non freschissimo per la verità - costruendo su di esso una trama un pò inframezzata dai continui cambi di scenario di cui, in certi casi, si poteva benissimo fare a meno.
Voto: 5

 
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MARINA DI CARLOS RUIZ ZAFÓN

Post n°27 pubblicato il 02 Settembre 2009 da skyliner999
 
Tag: Libri

"MARINA" DI CARLOS RUIZ ZAFÓN, MONDADORI; 313 PAG, € 19,50;
ISBN: 978 88 04 59352 2

Come descrivere questo terzo libro dello scrittore catalano se non come un capolavoro di suspence? Nel suo classico stile a metà tra il magico e il reale, Zafón ci regala un romanzo degno degli altri due precedenti. Il protagonista è il giovane Óscar Drai, un collegiale che combatte la solitudine e la noia avventurandosi in una villa sinistra, vicina al suo istituto. Lì conoscerà due persone straordinarie: Germàn e la figlia Marina, una ragazza bellissima di cui Óscar s'innamora.
Marina entra come un ciclone nella vita del ragazzo: i due si ritrovano ad inseguire una misteriosa signora in nero nel famoso cimitero Sarri
á, uno dei più nascosti di Barcellona, dove la donna va a visitare una tomba senza nome, contraddistinta da una farfalla nera scolpita sulla tomba, la Teufel, dal tedesco traducibile in "diavolo". Da quel momento in poi, il passato spalancherà una terribile porta sul presente.
Marina e 
 Óscar si troveranno coinvolti in una spirale di morte e violenza mentre cercano di scoprire i segreti che circondano la vita di Michail Kolvenik, un ricco uomo d'affari originario di Praga, morto da tempo, nato povero ma con un dono speciale che sarà la sua fortuna ed, infine, la sua condanna. La missione, anzi, l'ossessione di Kolvenik è combattere la spietatezza della natura che vuole il corpo umano corruttibile e mortale: non a caso, Kolvenik era un dirigente della Velo-Granell, una famosta ditta produttrice di protesi ortopediche. Il suo genio spinge l'azienda a vette mai raggiunte in precedenza e fa di lui un uomo potente e, soprattutto, invidiato. Questo, però, non basta a Kolvenik per scacciare i dolorosi fantasmi del passato, a sopprimere definitivamente la sua ossessione di rendere l'uomo immortale.
"Il tempo fa con il corpo ciò che la stupidità fa con l'anima...". Questa frase, pronunciata dal dottor Joan Shelley, uno dei personaggi principali, riassume bene la filosofia di Kolvenik ed assurge ad emblema stesso del romanzo di Zafón.
"Marina" è un libro completo: la suspence, l'horror, la storia d'amore (quella tra i due ragazzi ma non solo...) e i colpi di scena sono tutti elementi presenti nel romanzo. Sullo sfondo, poi, c'è la solita atmosfera con cui l'autore avvolge ogni angolo della sua amata Barcellona.
Trovare un difetto all'opera di un maestro della parola scritta è ardua impresa ma il reiterato utilizzo di accorgimenti narrativi già presenti ne "L'ombra del vento"  come appunto la Barcellona "misteriosa e magica", la deformità dell'antagonista e l'impalcatura stessa del racconto, molto simile a quella del romanzo appena citato, danno un fastidioso senso di déjà-vu.
Quello di Ruiz Zafón, infine, è un libro anche colmo di tristezza e nostalgia per un passato (la storia è ambientata a fine anni '70) scomparso, travolto dall'incessante scorrere del tempo e da un progresso cannibale che inesorabilmente erodono il nostro ieri come se non fosse mai esistito, riducendolo ad un ricordo sì sbiadito ma duro a morire, "dopato" da un'iniezione di epicità che noi stessi inconsciamente gli somministriamo. D'altronde è la stessa Marina a dirlo: "Ricordiamo solo quello che non è successo". Voto: 9.      

 
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TOPOLINO "COMPRA" LA MARVEL

Post n°26 pubblicato il 31 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Fumetti

Udite, udite! La Disney ha comprato la Marvel! Tutto vero, secondo "La Repubblica" e "Il Corriere della sera", che parlano di un affare da 4 miliardi di dollari. Insomma, da oggi in avanti i vari Spiderman, X-men, Fantastici Quattro, Hulk ed Iron man saranno di proprietà della celebre casa cinematografica fondata da Walt Disney. Per chi ama il fumetto supereroico, questa operazione non può che avere dei risvolti epocali. Quale sarà l'impatto sulle testate dei supereroi Marvel? Il logo con il famoso castello di Disneyland apparirà sui fumetti della "Casa delle Idee"? Interrogativi che sia i fan sia gli addetti ai lavori si stanno indubbiamente porgendo. Per la Marvel, che fece il suo esordio nell'editoria a fumetti nel 1939 con il nome di Timely, è una svolta senza precedenti. Da debole avversaria della potentissima Dc comics, nel corso degli anni '60 la casa editrice di Spiderman passò ad essere la leader di un mercato difficilissimo grazie a storie innovative e audaci che mostrarono la figura del supereroe sotto una luce diversa, più umana e, conseguentemente, più contraddittoria. Insomma, un modo di fare fumetti più accattivante e originale, capace di svecchiare l'immagine dei personaggi in costume ed allontanarla dal classico stereotipo che dipinge il supereroe come un individuo dalle doti straordinarie e dalla morale adamantina, privo di qualsiasi incertezza, dunque lontano dal sentire comune.
Da appassionato lettore di fumetti, quello che mi auguro è che la nuova proprietà lasci ampi margini di libertà creativa agli autori che scriveranno le storie degli eroi Marvel e, soprattutto, di scongiurare la pubblicazione di albi tipo "Paperinik vs Spider-man". Ovviamente la mia è solo ironia ma... Dio ce ne scampi! 
      

 
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ROMA - JUVE 1-3

Post n°25 pubblicato il 30 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Calcio

Diego. Un nome, un perchè direbbero quelli della Gialappa's. Con due goal straordinari, specialmente il primo con un contropiede da manuale dopo un errore di Cassetti che perde il pallone a centrocampo, il brasiliano regala la vittoria ad una lanciatissima Juve, prima in classifica. A nulla vale l'incredibile goal alla Holly e Benji di De Rossi che sigla un effimero pareggio alla Roma. Eppure, prima dello scadere della prima frazione di gioco, Totti si mangia un goal fatto (Buffon ci mette del suo) da solo davanti la porta del portierone juventino. A chiudere la pratica ci pensa Felipe Melo che segna il 1-3 a '90 inoltrato. Come previsione, la Juve assurge al ruolo di anti-Inter e con questo Diego...
La Roma dopo la scampagnata col Kosice, si scopre in crisi, d'altronde con la rosa che si ritrova e i problemi economici della società, i zero punti in classifica sono comprensibili.
La partita è stata tutto sommato equilibrata anche se la Juve ha fatto molto di più in fase offensiva. In attesa dei risultati di stasera, Ferrara e i suoi uomini possono godersi il primato solitario in campionato. 

 
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MILAN - INTER 0-4

Post n°24 pubblicato il 29 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Calcio

I rossoneri escono con le ossa rotte da questo derby. Un'Inter troppo superiore  regola la pratica già nel primo tempo chiudendo sul 3-0: tre reti in 10 minuti. I goal sono di Thiago Motta, Milito (su rigore per fallo di Gattuso, poi esplulso, su Eto'o) e di Maicon. La squadra di Mourinho è devastante: possesso palla, scambi in velocità, solidità e concretezza. L'esatto contrario di un Milan colabrodo e senza idee che si sfalda sotto i colpi degli avversari. Domenica scorsa tutti dicevano che l'Inter era in difficoltà dopo il pareggio con il Bari, per esaltare la Juve e proprio il Milan. I soliti ruffiani pronti a salire sul carro del vincitore del momento. L'Inter ha risposto da grande squadra e adesso appare ancora più completa con l'arrivo di Sneijder, un ottimo esordio il suo.
Leonardo, intanto, avrà tanto da lavorare per risolvere i problemi di una squadra in crisi d'identità. Siamo alla seconda di campionato e il tempo per recuperare c'è ma stasera il Milan ha ricevuto una dura lezione dai campioni d'Italia. Modulo da rivedere, uomini da rivedere e rinforzi da acquistare altrimenti per i rossoneri sono guai.
A questo punto, credo che l'antagonista principale dell'Inter nella lotta allo scudetto sarà proprio la Juve.   
Nonostante le partenze eccellenti di Kakà e Ibramihovic (un fantasma ieri nella supercoppa europea), il nostro campionato si preannuncia interessantissimo grazie a campioni come Eto'o, Diego, Sneijder, Cassano e Milito. 

 
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OASIS MELTDOWN

Post n°23 pubblicato il 29 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Musica

Ci (ri)siamo ragazzi, i fratelli-coltelli più conosciuti del Brit-pop si sono accapigliati per l'ultima (forse) volta. All'ennesima scazzottata con il fratello Liam, Noel Gallagher ha detto basta e lo ha fatto attraverso il sito ufficiale degli Oasis: "Non potrei lavorare con Liam un giorno di più". Visto che era principalmente Noel a scrivere le canzoni della band inglese, c'è da pensare che l'avventura degli Oasis sia arrivata alla fine a meno che non sia Liam a prendere in mano le redini del gruppo. Altamente improbabile. La lite è avvenuta poco prima di un concerto organizzato a Saint Cloud, nei pressi di Parigi. Il motivo non è ancora chiaro anche se sui media ha fatto capolina la notizia di un Liam Gallagher, che in preda ad un raptus, avrebbe fatto a pezzi la chitarra del fratello. Gli Oasis erano uno dei miei gruppi preferiti ma è anche vero che era tanto tempo che non facevano più un bel disco. Don't look back in anger, allora. Ai fan non resta altro da fare che metter su "Definitely Maybe" o "What's the story? (Morning Glory)" e godersi alcune delle canzoni più belle degli anni '90 come Wonderwall, Cigarettes and alcohol o Champagne Supernova. Viste le tanti liti tra i dolci fratellini Gallagher la notizia che dovrebbe lasciar veramente sorpresi è che gli Oasis sono "durati" ben 18 anni.

 
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COME DIO COMANDA

Post n°22 pubblicato il 26 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Libri

"COME DIO COMANDA" DI NICCOLO' AMMANITI; OSCAR MONDADORI; 504 PAGINE; 13 EURO
ISBN 9 788 804 579 854

Ciao a tutti!
Oggi vi parlerò di questo splendido libro di Ammaniti, vincitore del Premio Strega nel 2007, dal quale recentemente è stato tratto un film di Gabriele Salvatores. "Come Dio comanda" è un affresco crudo e reale di un rapporto tra padre e figlio, Rino e Cristiano Zena, basato su un amore tanto forte quanto violento. Intorno a loro e ai due amici di Rino, Quattro Formaggi e Danilo Aprea, una realtà decadente che inacidisce ancora di più l'animo di personaggi che vivono di espedienti, annegando i ricordi, le tragedie e le proprie miserie in un pantano di alcol, ossessioni e pazzia. Il protagonista è Cristiano, un adolescente cresciuto a pane, violenza e paura, nell'ombra di un padre nazista e alcolista ma che per lui nutre un attaccamento talmente forte da risultare puro nonostante tutte le evidenti contraddizioni. Un sentimento che Cristiano ricambia e che lo spinge a fare qualsiasi cosa pur di salvare il padre da un destino beffardo. Sullo sfondo c'è una notte di tempesta, una morte violenta ed un assalto ad un Bancomat.  Ammaniti esplora in profondità con uno stile graffiante, ironico e autentico, i sentimenti di chi nella propria esistenza ha conosciuto solo la sconfitta. "Come Dio comanda" è un libro che consiglio perchè, nei suoi personaggi, Ammaniti è stato capace di catturare grandezze e miserie che appartengono a tutti noi. Voto: 8.

 
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ALL STAR SUPERMAN

Post n°21 pubblicato il 25 Agosto 2009 da skyliner999
 
Tag: Fumetti


"ALL STAR SUPERMAN"; TESTI: GRANT MORRISON, DISEGNI: FRANK QUITELY; PLANETA DEAGOSTINI, 288 PAGINE BROSSURATO; 22 EURO.
ISBN 9 788 467 476 002

BEN RITROVATI!

Dopo un'assenza abbastanza lunga causa vacanze che, fortunatamente, hanno assorbito quasi del tutto il mio tempo, torno con la recensione di una straordinaria saga a fumetti. Trattasi della pluripremiata All Star Superman, serie di 12 numeri firmata da un grandissimo Grant Morrison, al meglio della sua forma e da Frank Quitely, disegnatore elegante ed espressivo che riesce a rendere al meglio l'aura iconica del decano dei supereroi. All Star Superman, che in Italia è stata raccolta in un unico volume brossurato edito dalla Planeta DeAgostini, è un perfetto esempio di quanto il fumetto supereroico abbia ancora tanto da offrire, specialmente a chi crede che la carta stampata, in particolare nel caso della nona arte, sia solo un residuo del passato, incapace di intrattenere il pubblico come internet od una qualsiasi delle consolle per videogiochi.  Che questo sia un volume imperdibile per chi realmente ama il fumetto, basti pensare ai premi che questa serie ha vinto: tre Eisner Award negli ultimi tre anni, tra cui uno per "Miglior nuova serie" nel 2006; due Harvey Awards per "Miglior artista" e"Miglior numero singolo" nel 2008; tre Eagle Award per "Nuovo fumetto preferito" e "Cover preferita" (quella dell'immagine) e, nel 2007, "Miglior fumetto americano a colori". Scusate se è poco...
Passo alla trama. Superman sta morendo in seguito ad un'intensa esposizione ai raggi solari capitatagli durante il salvataggio di una spedizione di scienziati terrestri nei pressi del sole. Dietro il guasto del motore della navicella spaziale, in realtà, c'è la perfida mano di Lex Luthor, anch'egli condannato a morte da un tribunale per i numerosi crimini contro l'umanità. Ancora una volta, il fato ha intrecciato le esistenze dei due arcinemici. Nonostante la morte incomba, Superman dovrà affrontare le sue ultime "dodici fatiche" tra cui fuggire da Mondo Bizzarro mentre sta sprofondando nel "Sottoverso", la "sotto dimensione" su cui poggia l'universo, sconfiggere il sole tiranno, creare la vita (l'universo in cui viviamo noi), liberare la mitica città di Kandor dalla bottiglia in cui è imprigionata, rispondere alla domanda senza risposta e, soprattutto, rivelerà a Lois Lane, la donna che ha sempre amato, la sua vera identità. Le pagine di All Star Superman trasudano nostalgia per un modo di concepire il fumetto supereroico tipico della Silver Age: massima libertà alla fantasia ma, allo stesso tempo, grande efficacia nell'offrire un ritratto verosimile e profondo della natura di Superman, un onnipotente alieno con un'indole più umana di quella degli stessi abitanti della terra. Toccanti, infine, anche le sequenze in cui Superman scrive il suo testamento.
Questa serie di dodici numeri, benchè si mantenga sempre su livelli qualitativi altissimi, tocca le sue punte d'eccellenza negli episodi 5 (Lex Luthor e Clark Kent sono alle prese con una sommossa nel carcere in cui è detenuto il brillante supercriminale. Splendida, in particolare, la versione Morrisoniana dell'alter ego di Superman); 6 (L'incontro con i Superman del futuro fa da sfondo alla morte di Jonathan Kent, padre adottivo di Kal-El); 11 e 12 (battaglia finale contro Lex Luthor). All Star Superman è una boccata d'aria fresca in un mondo del fumetto "drogato" dall'ossessiva ricerca del colpo di scena capace di far alzare un sopracciglio ad un pubblico ormai abituato a tutto. Voto: 10.           

 
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PASADENA

Post n°20 pubblicato il 17 Luglio 2009 da skyliner999
 
Tag: Calcio

Vi ricordate cos'è successo il 17 luglio di 14 anni fa? Io sì, molto bene. Avevo 12 anni ed ero a New York a casa di mia zia. In quel pomeriggio torrido scesero in campo Italia e Brasile. Per l'ennesima volta la posta in palio era la Coppa del mondo. Vinsero loro dopo la drammatica sentenza dei rigori. Sbagliarono Baresi, Marcio Santos, Massaro e soprattutto Roberto Baggio, l'eroe del nostro mondiale americano. Un errore dal quale non si riprese mai più del tutto. Quella fu una finale al cardiopalma, degna di un torneo che l'Italia visse pericolosamente, sempre sul baratro dell'incubo che, però, si concretizzò solo in finale, nella maniera più crudele. I rigori. Sempre loro, quei maledetti. Da allora dovemmo aspettare 12 anni e la Germania, per esultare e festeggiare l'estasi della quarta stella.
Nonostante Usa '94 non si concluse in gloria per l'Italia, io conservo un ricordo bello e struggente di una squadra quasi eroica per quanto era votata alla sofferenza e che in essa riusciva a trovare le forze per non mollare, per non arrendersi.
La sconfitta contro l'Irlanda all'esordio, le vittorie in 10 contro Norvegia e Nigeria (dopo i tempi supplementari), il 2-1 contro una presuntuosa Spagna ed, infine, lo straordinario primo tempo contro la Bulgaria, battuta da 2 perle proprio di Roby Baggio. Il sogno s'infranse solo in finale contro il Brasile, nel caldo soffocante del Rose Bowl di Pasadena. Altri tempi, altro calcio che mi manca veramente tanto...

 
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TRANSFORMERS 2: LA VENDETTA DEL CADUTO

Post n°19 pubblicato il 10 Luglio 2009 da skyliner999
 
Tag: Cinema

Ben ritrovati.

Ieri sera ho visto questo film dagli effetti speciali spettacolari nella miglior condizione possibile. Mi sono recato al multisala alle 18:20 assieme a mia moglie e la sala era completamente vuota. Potete immaginare che spettacolo! Io, la donna che amo e un terzo spettatore eravamo completamente soli, nel silenzio più assoluto. Niente "vicini" di sedia rumorosi. Solo noi e il grande schermo. Fantastico!
Visto il poco tempo a disposizione, non mi dilungherò sulla trama rinviandovi al link che trovererete qui sotto (ATTENZIONE AGLI SPOILER) e passerò direttamente alle mie considerazionI.
Transformers 2 è un buon film fantastico, zeppo di effetti speciali, di scene d'azione (qualche volta confusionarie) e di primi piani ammiccanti della bellissima Megan Fox (Mikaela). Non c'è stato moltissimo spazio per i dialoghi ma tutto sommato direi che gli attori hanno svolto bene il loro compito; soprattutto, il grandissimo John Turturro, ritornato ad interpretare il ruolo dell'(ex)agente Simmons.
Il personaggio che mi è piaciuto di più, però, è stato Optimus Prime, grande leader degli Autobot, la cui caratterizzazione psicologica è stata molto ben costruita.
Sinceramente, ho gradito maggiormente il primo capitolo della saga, visto che, all'interno di Transformers 2 ci sono state troppe strizzatine d'occhio ad un pubblico composto da giovanissimi. Insomma, tutto considerato è un buon film, senza infamie ma nemmeno senza troppe lodi. 2 ore e 27 minuti passate con spensieratezza. Voto: 6,5 

http://it.wikipedia.org/wiki/Transformers_-_La_vendetta_del_caduto

 
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IL FANTASMA DI MICHAEL JACKSON

Post n°18 pubblicato il 06 Luglio 2009 da skyliner999
 
Tag: Musica

Durante un servizio della Cnn nelle stanze private di Michael Jackson all'interno del suo ranch, Neverland, sullo sfondo appare una misteriosa ombra che sembra attraversare la stanza proprio mentre la telecamera sta inquadrando il corridoio. Già partito il tam tam su internet: che sia il suo fantasma? Ovviamente no ma questa è solo la mia opinione. Potrebbe trattarsi di un'ombra generata da una persona o di un oggetto in movimento all'esterno oppure credere a quello che vuole. So che chi non lo ha ancora visto sta morendo di curiosità quindi vi lascio al video. Fatevi e, soprattutto, esprimete la vostra opinione attraverso i commenti.

http://tv.repubblica.it/copertina/il-fantasma-di-jacko/34765?video

 
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LE COLPE DI JOE

Post n°17 pubblicato il 04 Luglio 2009 da skyliner999
 
Tag: Musica

 

Quante volte abbiamo sentito Michael Jackson raccontare delle botte e delle violenze psicologiche subite da lui e dai suoi fratelli quando erano solo dei ragazzini. Joe Jackson era senz'altro un uomo rude, spietato ma, allo stesso tempo, una persona con un grande fiuto degli affari per aver saputo scoprire il grande talento dei figli, specialmente di Michael. Certo, forse il grande successo che il Re del pop si è costruito negli anni è in parte dovuto a questo "padre padrone" ma ricordiamo che Michael è diventato una leggenda della pop music da solista, libero dalla "zavorra" familiare.
In questi giorni, ho visto un Joe Jackson per nulla sconvolto e addolorato dalla morte del figlio, anzi, addirittura sorridente (si è parlato di "reazione involontaria" al lutto). Davanti alle telecamere, Joe ha dichiarato addirittura di "averlo sempre protetto", scatenando l'ira funesta dei fan di Jacko.
Mi chiedo se intendesse proteggerlo anche quando cercava di prenderlo a cinghiate se sbagliava un attacco o andava fuori tempo, o mentre lo irrideva malignamente dicendogli che aveva "un naso grosso" e che era brutto, o, ancora, quando una notte si travestì ed entrò in camera sua per terrorizzarlo.
Quando Michael raccontava queste brutte storie, non riuscivo a fare a meno di pensare quanto l'avessero ferito e quanto avessero inciso sulla sua fragile psiche. Se a tutto ciò aggiungiamo l'interesse, spesso morboso, della stampa nei suoi confronti e le accuse di pedofilia (dalle quali è stato assolto), il quadro è completo. Le fobie, le plastiche e le medicine sono conseguenze di un senso di inadeguatezza insradicabile, l'eco di una caduta infinita nel grumo nero della depressione.
Michael Jackson era un uomo adulto quando ha deciso di assumere dei farmaci pericolosi per la sua salute ed ora che è morto, andare a caccia di streghe o di vendette è un esercizio odioso e deprecabile ma chi, direttamente o indirettamente, in passato gli ha fatto del male, dovrebbe quanto meno eclissarsi e farsi un esame di coscienza.

A catalizzare l'attenzione negli ultimi giorni è stato il testamento (dal quale Joe Jackson è stato escluso) e il profilarsi di una possibile battaglia legale per la custodia dei tre figli. Le protagoniste sono la madre di Michael, Katherine, effettivamente indicata come tutrice nelle carte testamentali (insieme a Diana Ross) e Debbie Rowe, la sua ex-moglie.
Una decisione più che discutibile viste l'età delle due donne (79 Katherine, 65 la Ross) e che potrebbe trovare contrario il giudice chiamato a decidere sul caso. Inoltre, è stuchevole l'intimorito silenzio dei numerosi fratelli di Michael Jackson, rimasti pavidamente in disparte in merito a questa vicenda come se la cosa non li riguardasse affatto.  
Intanto, è certo che il funerale sarà pubblico e si terrà martedì prossimo allo Staples Center di Los Angeles in diretta mondiale. Il palazzetto dello sport dei Lakers era lo stesso dove Michael Jackson stava facendo le prove per quelli  che dovevano essere i suoi ultimi spettacoli. L'Aeg ha fatto sapere di avere oltre 200 ore di registrazioni e di backstage (su internet e in tv sono stati trasmessi alcuni spezzoni) di quelle prove, una sorta di testamento spirituale che Jacko lascia ai suoi fan, gli unici ad averlo amato sempre ed incondizionatamente.        

 

 
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MICHAEL JACKSON: LA MORTE E' UN GIALLO

Post n°16 pubblicato il 29 Giugno 2009 da skyliner999
 
Tag: Musica

 

DUBBI - Mentre i fan si radunano nelle principali metropoli di tutto il mondo per commemorare Michael Jackson, s’infittiscono le ombre sulle cause della sua morte. Dai risultati dell’autopsia, infatti, non emergerebbero “evidenti segni di un infarto né di traumi esterni”. A questo punto, l’ipotesi più credibile è che il decesso del cantante sia attribuibile ad un cocktail di farmaci, tra cui il Demerol, un antidolorifico che la popstar utilizzava da 20 anni. Per conoscere i risultati delle analisi tossicologiche e con loro la verità, però,bisognerà attendere dalle 4 alle 6 settimana. I dubbi sulla morte di Jacko hanno spinto i familiari a chiedere che il corpo fosse sottoposto ad una nuova autopsia (questa volta privata) già effettuata ieri.

PERCHE’ TANTI FARMACI? – Non è escluso che Michael Jackson abbia fatto ricorso a tutte quelle medicine per affrontare nella forma migliore i 50 concerti che erano programmati  per il prossimo 13 luglio. Non dimentichiamo che le date avevano già subito uno slittamento per dare al cantante più tempo per rimettersi in forma. La serie di show, chiamata non a caso This is it, avrebbe concluso la carriera “live” di Jackson ma sarebbe servita anche a ripianare almeno in parte i presunti  500 milioni di dollari di debiti contratti dal cantante. 
La famiglia della popstar, intanto, si è già scagliata contro i dottori di Michael, rei di aver speculato per anni sulla sua salute. Secondo il clan Jackson, i medici avrebbero approfittato della sua fragilità psicofisica per prescrivergli  farmaci per decine di migliaia di dollari. The Times di sabato scorso fa sapere che nel 2007, Jacko ha pagato ad una farmacia di Beverly Hills una fattura di 100.000 dollari. Lo stesso Uri Geller, parapsicologo e amico del Re del pop ha detto di averlo visto “fare cose che non piacevano” e che tante persone che gli sono state accanto negli ultimi anni “non lo hanno mai messo in guardia né gli hanno detto di smetterla”.
In effetti, sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti c’è finito Conrad Murray, medico personale di Michael, presente quando quest’ultimo ha avuto il malore nella villa di Holmby Hills, al n. 100 di Carolwood Drive. Seppur non sia indagato, la polizia crede che la sua testimonianza possa aiutare “a fare chiarezza sulla vicenda”. Il Sun ha scritto che Murray avrebbe anche sbagliato a praticargli il massaggio cardiaco, facendoglielo sul letto – una superficie troppo morbida – e non sul pavimento, più adatto perché più rigido. Lo stesso tabloid inglese ha pubblicato alcune indiscrezioni sull’autopsia: nello stomaco della popstar sarebbero state trovate solo pillole e niente cibo. Seppur queste notizie vadano prese con le molle, quanto scritto dal Sun, coinciderebbe con le dichiarazioni di alcuni conoscenti (Tarek Ben Ammar e Grace Rwaramba), che sottolineavano il fatto che Michael mangiava poco e male.
Insieme a quella di Murray, c’è da chiarire la posizione di Tohme K. Tohme, un altro medico che avrebbe prescritto ulteriori farmaci al cantante. Quella di Tohme, comunque, è l’unica voce fuori dal coro in merito alle condizioni di salute di Jacko.  Sul The Times di sabato, l’uomo ha dichiarato che Michael “non ha mai fatto uso di droghe”, che aveva superato tranquillamente le 4 ore di test fisici ai quali l’Aeg (proprietaria della O₂ Arena di Londra, dove la popstar avrebbe dovuto esibirsi) lo aveva sottoposto a febbraio e, infine, di averlo incontrato qualche giorno prima della morte, trovandolo “in piena salute e di ottimo spirito”.        
Rimanendo nel tema, all’interno de La Repubblica di ieri, c’era un’intervista a Michele Carruba, ordinario di Farmacologia alla Statale di Milano. Il medico ha dato il suo parere di esperto sulla notevole quantità di farmaci (elencati sullo stesso giornale) presumibilmente assunti da Michael Jackson. Xanax (ansiolitico),  Zoloft (antidepressivo), Dilaudid (analgesico), Vicodin (analgesico), Demerol (antidolorifico), Soma (tranquillante), Paxil (antidepressivo), Prilosec (gastroprotettore). Carruba ha definito “una follia” somministrare quotidianamente questi 8 farmaci, aggiungendo che una persona che assume 3 antidolorifici  gli farebbero pensare ad “un malato terminale distrutto dai dolori”.

SUI GIORNALI – In queste giornate convulse, i giornali di tutto il mondo hanno dato ampio risalto alla morte di Michael Jackson. Sfogliandone alcuni, ho trovati interventi interessanti ed altri meno.

Nell’edizione di sabato scorso, l’International Herald Tribune con la consona sobrietà ha esplorato i fasti e i lati oscuri di Michael Jackson, chiedendosi quale ricordo rimarrà di lui. John Pareles, in particolare, scrive: “Jackson ha costruito la sua fama sul paradosso. Da piccolo era una star precoce; da adulto somigliava ad un bambino. La sua unica competizione era con sé stesso”.
Un lungo speciale alla morte di Michael Jackson lo ha dedicato anche La Repubblica, all’interno dell’inserto “R2”. Tutti gli articoli mi erano parsi ottimi finché non mi è capitato di leggere quello scritto da Francesco Merlo, “L’icona fragile del pop che anticipò l’era globale”. Il pezzo, incentrato sulle tante metamorfosi del cantante, parte con tantissimi spunti di riflessione. Verso la metà e dopo aver definito il Re del pop un “Tarzan al contrario”, però, Merlo scrive: “Michael Jackson è l’Oriente che si fa Occidente, è il Pavone dello Zoroastrismo che assimila la Croce di Roma, è il Ramadan che diventa banchetto pasquale, è il latte di cammella che si tramuta in succo di vite, è il burqa trasparente sul corpo di Venere, è Fatima, figlia di Maometto, che prende le fattezze di Maria, madre di Cristo”.
Bene, io capisco la necessità di apparire originali e di dimostrare l’ampiezza delle proprie conoscenze ma a tutto c’è un limite. Fermo restando che ognuno può esprimere liberamente la propria opinione, un po’ di sobrietà in più non avrebbe guastato.
Chiudo con la “rassegna stampa” citando ancora una volta  The Times dello scorso sabato. In un articolo che riassumeva le spese del cantante, c’è una voce di 150.000 dollari per 25 maledizioni voodoo che Michael avrebbe fatto scagliare su altrettanti nemici, tra cui Steven Spielberg e David Geffen. La suddetta spesa comprendeva anche un bagno fatto nel sangue di 80 animali diversi… mah!

ULTIMISSIME – Mentre la famiglia Jackson non ha ancora deciso se optare per un funerale pubblico o per una funzione privata (si parla del 4 luglio, quando in Usa si festeggerà il Giorno dell’Indipendenza), partono le prime schermaglie sul testamento (forse ce ne sono due) e sull’affidamento dei tre figli di Jacko.
A contendersi i piccoli sarebbero Katherine, l’anziana e amatissima madre di Michael Jackson e l’ex-moglie del cantante, Debbie Rowe, genetrice di Prince Michael e Paris.
Se la notizia venisse confermata e visti soprattutto i precedenti delle due donne – la Rowe non è certo un esempio di madre modello mentre su Katherine pesa il silenzio assordante sui modi violenti che il marito Joe  (le accuse di Michael Jackson al padre sono note a tutti) utilizzava nei confronti dei loro figli –, c’è da augurarsi che almeno ai figli di Jacko venga garantita quella serenità che lui non ha mai avuto. Intanto, nella disputa si è inserita anche l’ex-tata Grace Rwaramba.

ALBUM POSTUMO – Dovrebbe intitolarsi “Xscape”, il fantomatico album postumo di Michael Jackson, al quale avrebbero lavorato, insieme alla popstar, artisti come Lenny Kravitz, Rodney "Darkchild" Redkins, Akon, Chris Brown, Will. I. Am. dei Black Eyed Peas.
Sulla rete, infine, sono numerosi i rumors sull’esistenza di un centinaio di canzoni inedite che Michael Jackson avrebbe lasciato in “eredità” ai suoi figli per garantirne il futuro.  Tante voci, poche certezze ma il tempo, si sa, è galantuomo.  

 
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