Creato da DJ_Ponhzi il 29/06/2013

Poesie Per Resistere

opere di resistenza musicale e poetica non umana

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Post n°316 pubblicato il 16 Giugno 2016 da DJ_Ponhzi

 


Flussi divergenti

 

Fummo Arcangeli in volo eterni mai creati
Collasso delle idee tra la rivolta dei dannati
ll manto rosso lucente che avvolge spade
Nel grido d' infinito in cui riecheggia l'Ade

Fummo foglia controvento che non si dà vinta
Vita indomita sanguinante di morte cinta
Invincibili mai appassiti nei secondi andati
Colori di fiori resistenti sulle tombe dei soldati

Fummo roseto incastonato nell' inverno nucleare

Trafitto dal gelo gridato dal vuoto abissale

L'esistenza scivolosa nelle mani delle parche

L'armonia d'un suono emesso da mille arpe

 

Fummo volta celeste dipinta sullo squallore

Voragini di luce nella spelonca di Platone

Bagnati della lacrima persa sul volto della Pietà

Il secondo d'estasi che ingloba l'eternità

 

 

 

Fummo goccia d'acqua tra la sinfonia delle cascate

Colombe ostinate in volo con le ali spezzate

Preda immacolata tra le grinfie d'uno sparviero

La lama affilata nella bocca d'un condottiero

 

Fummo la scie di rugiada piante dalle stelle
Raggi di luce emessi di due gemme gemelle

Il filo stoico nel vuoto su cui vacilla un gigante

Il peso dei peccati sulle spalle d'Atlante

 

La roccia che sguazza illesa tra le mani del moto
l'immagine di Cartagine che sorge cavalcando il fuoco
Fummo stirpe leggendaria che non si rassegna all'addio
L'endecasillabo di Dante sulla labbra  di Dio ...


 

 

 

Sulla mia pelle

 

 

Il mio sguardo tra i naufraghi nell’oceano di nebbia
Alla deriva come un bambino ancorato ad una penna
Sulla mia pelle scrissi i miei giuramenti di gioventù
Le promesse che ti feci incosciente in eccesso di virtù

Dalla pelle gettai la memoria d'estasi in fondo al mare
La vanità che rende effimera la condanna ad amare
Resistente al nulla fermo come gli eroi di Sparta
Goccia d'inchiostro immane tra onda e pezzo di carta ...

 

Anche stasera le sirene chiamano e cantano di niente

Altra notte in bianco ad ascoltare voragini sulla pelle

Vita come il mare t'ammalia t'inghiotte poi ti risputa

Sopra strade lastricate di distopie e gente muta

 

Le correnti mi portarono dove non batte mai sole

Morii più di una volta a brandelli tra anime sole

Nel silenzio sinfonie dai dialoghi con un fruscioNel silenzio sinfonie dai dialoghi con un fruscio

Ogni secondo con la scelta dell'abisso o dell'oblio

 

A piedi scalzi sul cemento alienato dal fumo nero

I sorrisi del sole lasciano posto al lume di cero

Realtà che trafigge sogni con l'arco di mille frecce

Scelsi di seguirne una da un mazzo d'infinite stelle

 

 

 

 

 

 

Ora I corpi che strinsi le vite nate dritte finite di sbieco

Le luci finte appassite negli occhi chiusi d'un cieco

Gli anni ad aspettare nuova porta dietro l'ennesima porta

A guardare cupido e la sua freccia in mano che mai scocca

 

Tutto esplode si contrae tra le dita a curvare parole

Di corsa contravento sui muri romanzi da pagine vuote

Tempo bastardo ritorni e non fai che scolpire i ricordi

Il tuo abbraccio fa morire i vivi e fa rinascere i morti

 

Ed i rimorsi graffi neri su una vita a colori

Adesso non li conto più ma sai conto i fiori

Nel giardino sotto la solitudine d' uno spoglio cipresso

Uno per ogni volta che negai un sogno a me stesso

 

Uno per ogni amore davanti a cui depositai le armi

Germogliarono a sprazzi sulla china dei miei sbagli

Pelle ardi senza sosta quando nella vita tutto è spento

Quando il fiato taglia parole figlie eterne del lamento


 

 

 

 

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