Una delle qualità di cui certamente non difetta Fortunato Iannaccone, editore di Mephite, nonché animatore culturale nell'asfittica realtà avellinese, è il coraggio.
Il coraggio di mettersi in gioco ogni volta, nella sua appassionata attività tesa a promuovere la lettura, la riflessione, il dialogo, l'aggregazione, in una città piuttosto arida ed indifferente ad ogni sollecitazione all'impegno intellettuale. Proprio quello che in tutte le occasioni viene posto al centro delle iniziative sotto il marchio Mephite. Così, di sfida in sfida, Fortunato, da tre estati a questa parte, ha deciso di allestire una manifestazione che, dietro l'ambizioso titolo "La Bella Estate", format che esiste già in numerose città italiane, si propone di rendere più piacevole la permanenza nel capoluogo. Una scommessa ogni anno più difficile, visto il costante peggioramento della qualità della vita che amministratori inefficienti stanno regalando agli avellinesi. Ma lui, imperterrito, va avanti, tutto preso dall'utopia di una città diversa, magari più colta e partecipe. Dal Carcere Borbonico della prima edizione ai giardinetti brulli di piazza Kennedy dell'edizione ora in corso, passando per la terrazza del Teatro Carlo Gesualdo di un anno fa, è come se Fortunato abbia scelto di aumentare progressivamente i margini di difficoltà per realizzare la sua kermesse. Fino a giungere all'attuale edizione 2015, partita all'insegna del più completo working in progress. Sorprese per tutti e la sollita immancabile voglia di stupire che fa di Fortunato Iannaccone comunque un grande.
Inviato da: carlopicone1960
il 01/07/2012 alle 12:48