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COLONNA SONORA di oggi Giovedì 3 marzo 2k5

Post n°9 pubblicato il 03 Marzo 2005 da technocrash

La colonna sonora di oggi è:
THE ORDINARY BOYS - Over the counter culture

 
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SANREMO? SANREMO????

Post n°8 pubblicato il 02 Marzo 2005 da technocrash
Foto di technocrash

URKA...
è cominciato il Festival di Sanremo.
Ed io non me ne sono accorto, kazzarola!
Anche quest'anno maratone televisive a discutere di niente, centinaia di giornalisti (parola grossa!) in vacanza in riviera.
pseudo musicisti, fancazzisti, faccendieri e fauna varia.
un pugno di canzonette completamente fuori dal mercato e dalla realtà. (non si può certo immaginare il direttore artistico del festival, un signore che la musica la sente al supermercato facendo la spesa, frequenti il Babylonia o l'Estragon, o il Deposito Giordani, o l'Alcatraz, o il Mamamia, etc.).
è cominciato il Festival ed io non me ne sono accorto.
Mah, facciamoci una birra, va!

 
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COLONNA SONORA

Post n°7 pubblicato il 02 Marzo 2005 da technocrash

La colonna sonora di oggi è: INTERPOL - Antics

Se saranno veramente “the next big thing” di questo decennio lo possiamo solo immaginare ma sicuramente abbiamo tra le mani una band dalle doti non indifferenti. Un gruppo capace di sintetizzare un’enorme quantità di riferimenti musicali, magari anche palesi e di facile intuizione, con una personalità ed una abilità tali da trasmettere sensazioni ed emozioni profonde, sia tramite un’infinita serie di melodie nevrotiche o malinconiche, sia tramite un suono corposo, potente e nel contempo etereo ed ipnotico.

Il consiglio per tutti voi è quindi sì di acquistare il loro ltimo lavoro “Antics” ma anche di andare alla ricerca del primo album “Turn on the bright lights” e, soprattutto, di non perderli dal vivo in aprile.

A la prochaine,
rock’n’roll to ya all.
technocrash

 
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Suicida lo scrittore Thompson suo "Paura e disgusto a Las Vegas"

Post n°6 pubblicato il 22 Febbraio 2005 da technocrash
Foto di technocrash

LOS ANGELES - Lo scrittore e giornalista americano Hunter Thompson, autore del romanzo cult Paura e disgusto a Las Vegas, si è ucciso ieri, con un colpo d'arma da fuoco alla testa, nella sua abitazione vicino ad Aspen in Colorado. Aveva 67 anni.

Thompson era autore dell'acclamato Fear and Loathing in Las Vegas, pubblicato nel 1971, da cui fu tratto il film diretto da Terry Gilliam (intitolato "Paura e delirio a Las Vegas") interpretato da Johnny Depp nei panni dell'alter ego dello scrittore e Benicio Del Toro.

Il corpo di Thompson è stato trovato dal figlio Juan, nello chalet dove il padre viveva da più di 40 anni.

Creatore del 'gonzo journalism', una forma narrativa che mescola cronaca e finzione, Thompson fu perfetto specchio dei suoi tempi, costruendosi la fama personaggio amante degli eccessi, fossero essi droghe, alcool o guai.

In Italia, oltre a Paura e disgusto a Las Vegas, sono stati pubblicati Meglio del sesso e Hell's angels. Proprio con quest'ultimo titolo, nel 1966, l'autore scalò le classifiche raccontando in prima persona la sua storia da infiltrato nella temuta banda di motociclisti. Nel 1972 venne la consacrazione a scrittore visionario con Paura e disgusto a Las Vegas, storia di un weekend nella capitale del gioco, tra droghe e follie di ogni genere.

Nato nel Kentucky nel 1937, Thompson cominciò da giovanissimo a ficcarsi nei guai, finendo più volte in carcere per vandalismo e ubriachezza. Nel 1963 sposò Sandy Conklin - un matrimonio durato 18 anni - e si trasferì nel Montana, dove nel 1970 cercò di farsi eleggere sceriffo della cittadina di Pitkin con lo slogan 'Freak Power'. Non riuscì nell'impresa per un pugno di voti. Alla sua figura ruvida è ispirato il personaggio di Duke del fumetto 'Doonesbury', uno delle strip più celebri e caustiche che ogni giorno compaiono su decine di quotidiani americ

 
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INTERPOL - Antics

Post n°5 pubblicato il 22 Febbraio 2005 da technocrash
Foto di technocrash

Da quando nel 2002 l’album d’esordio "Turn on the bright lights" ha iniziato a diffondere il loro verbo, qualcosa nella musica indipendente è cambiato. Lontani dalle ribalte multimiliardarie delle majors e delle tv, distanti anni luce dai moderni canoni di vendita governati più dall’effimero apparire che dal sostanziale talento, i newyorchesi Interpol aggiustano il tiro con un sequel, se possibile, ancor più artisticamente dirompente dell’esordio. “Antics” è un nuovo capolavoro. Molti si affannano a ricercare ispirazioni lontane ed altisonanti come Velvet Underground, Sonic Youth, eccetera; ma gli Interpol sono di New York ed i loro maestri sono molto più vicini, essi sono New York. Tra le loro note vi è più di un riferimento al tipico suono newyorchese di cui, certamente, fanno parte anche i due gruppi succitati. Probabilmente però i nostri quattro devono qualcosa di più alla New York tardo settanta, ai Television di Tom Verlaine (del quale sono ricorrenti i riferimenti nei riffs chitarristici di Daniel Kessler) ed ai primissimi Talking Heads di David Byrne. Paul Banks (chitarra e voce), Daniel Kessler (chitarre), Carlos Dengler (basso e tastiere), Sam Fogarino (batterie), potrebbero avere tutti i requisiti giusti per diventare la next big thing del panorama indie mondiale grazie ad un enorme talento e ad una “attitudine” che cattura: le cronache da New York, infatti, ci raccontano di come la loro fama sia stata costruita essenzialmente con i concerti e con pochi Ep. Al resto ha pensato la loro musica.

 
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