Creato da proposta_decente0 il 14/12/2008

Qualcosa di me

Tutta la verità, nient'altro che la verità!

 

 

Cose dell'altro mondo...

Post n°3 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da proposta_decente0
Foto di proposta_decente0

Ma tu da quale pianeta vieni? ve l’hanno chiesto mai? Ho iniziato a immaginarmi con la pelle verde, la lingua biforcuta e una bella pantegana alla parmigiana per pranzo… No, passi il verde che magari mi dona pure, ma quel genere di topa proprio non mi piace! Sono un altro tipo di marziano io, ma non pensavo si vedesse. Mi sono messo davanti allo specchio per controllare ma ho concluso che posso essere tranquillamente scambiato per un essere umano, ai più acuti osservatori poi non sfuggirà che appartengo al sesso maschile, anche se è tutto dovuto ad un puro caso, le antenne e la coda mi furono amputate da un’allegra combriccola di pastori sardi che si spacciavano per tour operator. Mi rivolsi a loro quando decisi di passare il capodanno in Barbagia, purtroppo avevo investito quasi tutti i soldi del biglietto di ritorno in cannonau e mi presentai alla partenza con tante bottiglie ma pochi spiccioli. Erano un tantino ottusi e imbarcarono solo quello che ero in grado di pagare… antenne e coda per l’appunto, con tanto di bigliettino alla mamma… il resto ve lo mandiamo quando ci farrete avvere i soldi… non vi consigliamo paggammenti ratealli. Mentre il pacco stava per essere spedito dalla tasca mi caddero 50 euro, feci per raccoglierli ma mi accorsi che Gavino aveva ancora le cesoie in mano e mi guardava in modo strano, stava fissando con un ghigno le mie orecchie. Ma non era sicuro, si capiva dalle occhiate altalenanti che abbassandosi guardavano proprio lì… pensai a quello che disse il coniglio quando vide la farina… qua bella non è… Ti sono caduti dalla tasca mi affrettai a dirgli… l’infame li prese, ma si vedeva che quasi gli dispiaceva, comunque ripose le cesoie ed io tirai un sospiro di sollievo (mia matri!).
Da allora ho sembianze praticamente umane, il sospetto che sia un extraplanetario clandestino l'avrà generato qualcosa nel mio modo di fare… ma cosa? Se è vero che ciascuno è il frutto delle proprie esperienze, che sarà successo mai per sentirmi fare quella domanda?

Penso d’aver avuto una vita normale sin dall’inizio, anche se non m’hanno trovato sotto un cavolo: ero nascosto sotto un casco di banane. I miei primi vagiti furono accolti da una suora belga e come compagni di giochi avevo per casa una squadra di camaleonti, un branco di dementi, proprio come quello dei sofficini. Affacciandomi dalla finestra potevo anche scambiare due chiacchere con i pigmei. Per truccarsi venivano a specchiarsi alle finestre di casa… nulla di particolare tutto sommato.
Forse sono stati gli anni passati in Sicilia… ma no, in fondo vivevo in un posto tranquillo, dove spesso vedevi una formula 1 passare per le strade del paese e le statue di Garibaldi avevano la faccia di don Vito Corleone, ma ho conosciuto anche persone che in cambio di un sorriso erano disposte a darti persino il cuore.
Sono stati i primi anni per me e la mia sorellina, quelli che hanno iniziato a tracciare la nostra strada. Andavamo d’amore e d’accordo noi due e i nostri scontri erano sempre molto costruttivi, come quella volta che in cambio di una penna al sugo sottratta con destrezza dal suo piatto mi regalò una bella forchettata, in piena mano, ho ancora la cicatrice. Non fui insensibile però a tanta cortesia e in altra occasione riuscì a mostrarle il corretto funzionamento del mio bengala, un fuciletto che sparava gommini con potenza e precisione degne di un Kalashnikov. Volli farle provare come si faceva a stoppare la corsa dei proiettili con lo stomaco. Ci riuscì benissimo e ne fu tanto contenta che chiese al papi di ringraziarmi… era proprio un bel fucile, non aggiungo altro, e ci mise su anche qualche bella cinquina, che non guasta mai.
Ormai disarmato non potevo più affrontare nemmeno l’ultimo degli inglesi, io che sognavo di far parte delle tigri di Mompracem, una carriera stroncata sul nascere! Quello era il periodo di Sandokan, Orzowei, Goldrake e Supergulp, delle prime trasmissioni a colori. Potevi passare interi pomeriggi a vedere le prove tecniche di trasmissione: storie di vita domestica, donnine tutte linde e pinte che cucinavano, stiravano e spettegolavano… una mezza specie della casa del grande fratello solo che al posto di insulse chiacchere si sentiva una suadente arpa, il risultato era lo stesso, forze di stomaco dopo tre secondi. Il televisore in compenso era fantasmagorico, oltre ad essere a colori per cambiare canale bastava farsi coraggio, alzarsi, arrivare all’apparecchio, arrampicarsi e sfiorare appena dei sensori in metallo. Meraviglioso, la tecnologia aveva fatto passi da gigante, aveva un solo difetto: se avevi le mani sporche di nutella non riuscivi nemmeno ad accenderlo e ti beccavi una pantofolata sul sedere. Fortuna che c’erano i libri che mi regalava la maestra, storie di fate, draghi e cavalieri. Poi c’era Gian Burrasca, un mito e I Quindici, da come si fanno le cose a racconti e fiabe… li conoscevo a memoria!
Spesso mi addormentavo leggendo e continuavo a sognare anche ad occhi chiusi… purtroppo dormivo in un letto a castello e più d’una volta sono precipitato miseramente, a testa in giù! Craniate spaventose, ancora sento il tonfo, un rumore cupo che rimbalza da una parte all’altra della testa. Molti penseranno che già questo spiega molte cose, ma io sono un perfezionista e dopo qualche anno pensai bene di completare l’opera. Mi decisi a saggiare la consistenza del cemento, sempre con la testa, una sorta di sclerometro umano. Stavolta la botta fu avvertita anche dai sismografi, un trauma cranico in piena regola con tanto di perdita di coscienza e memoria. Ancora le sto cercando, tutto quello che so me l’hanno raccontato (come quando presi la sbronza più grande della mia vita, a Pescara), ricordo solo che mi risvegliai all’ospedale, i miei che mi guardavano e una miriade di sfere colorate che svolazzavano per la stanza.
A questo punto non penso ci siano ancora dubbi, le conseguenze sono evidenti e il tempo non le ha certo mitigate. La mia testa è stata classificata ad alto rischio sismico e molti dei suoi inquilini hanno preferito caricare armi e bagagli e cercarsi un posto più tranquillo. E’ per questo che il sottoscritto è costretto a pensare col cuore, è l’unico modo che ho. Ad alcune persone sembra strano, tanto da credermi un marziano, sono solo un poveraccio! 

 

 
 
 

Ogni tanto ci penso alla mia vita, ecco un pò di storia recente...

Post n°1 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da proposta_decente0
 

un piccolo volo ispirato da una dolcissima persona che esito a ringraziare solo per la scarsa qualità del risultato, quella la addebitiamo esclusivamente al sottoscritto. Avresti meritato un poeta, non un demente!

Quella nel profilo è l’unica foto che avevo nel pc. Troppo seriosa lo so, me l’hanno fatta a tradimento sul lavoro. Sarà che sono obbligato a trasmettere serietà e competenza ma quando mi occupo della mia attività devo ammettere che sono proprio una personcina seria ed efficiente!
Ho un anche secondo lavoro, che poi è quello che in realtà impegna tutta la mia giornata. Sono lo sfortunato sindaco di un piccolo, piccolissimo paese, che non sono proprio in grado di gestire. Il bello è che ancora non sono riuscito nemmeno a capire come sia stato concepito, miriadi di scale, case e palazzi, vicoli e viuzze… sembra siano state costruite senza un filo di logica, le une sulle altre, è un gran casino, è l’unica parola che riesco ad usare per definirlo. Gli abitanti poi non fanno altro che litigare e non sembrano avere il minimo rispetto per me e la mia carica. C’è quello della casa in Via Toracica per esempio, è il peggio di tutti, il ras del paese. Non faccio nomi perché è anche permaloso, lo chiamerò il batterista, per via della sua passione.
Non ricordo abbia smesso mai di suonare da quasi 40 anni a questa parte, dovrebbe essere un fenomeno ma non riesce mai a tenere il tempo, si fa troppo condizionare dagli umori del pubblico, peccato perché da piccolo era una promessa. Infaticabile però ed anche un gran lavoratore, un pioniere del telelavoro: da casa controlla tutta la rete di distribuzione del paese e riesce a far tutto mentre… suona, ‘cci sua! Quando qualche volta si prende una pausa, tanta è l’abitudine a sentirlo che il silenzio diventa inquietante! Pausa breve purtroppo, giusto il tempo di bersi un’Esta Sistolhe e riprende a suonare, anche più forte di prima. E’ refrattario a qualsiasi forma di disciplina, fa sempre quello che gli pare e quando gli piace, è assolutamente incapace del rispetto di quelle poche e semplici regole che sono alla base di una pacifica e serena coesistenza (questa era nel mio discorso elettorale).
Questo suo modo di fare finisce sempre per creare danni all’intera collettività, come l’ultima sbandata che ha preso. Gliel’avevamo detto tutti “lascia perdere, non fa per te”, “guarda che stavolta ci fai andare di mezzo anche me” l’aveva pregato Filippo Del Collo,’’Osso’’ per gli amici, una colonna portante della nostra comunità. Non ha ascoltato nemmeno i consigli del sig. Fegatelli… “non apri mai bocca ma quando lo fai è solo per lamentarti” gli ha risposto “pensa a lavorare invece di rompermi i c…ni, che non sei ancora riuscito a ripulire le strade da tutto il Negroni che ha comprato quel deficiente del sindaco, almeno quattro volte più del necessario!” Insomma, per cambiare discorso mi ha accusato di prendere le mazzette dal titolare del bar che me l’ha venduto (ciao Riccio!). Maleducato, indisponente ed ingrato che non è altro, e dire che l’ho visto nascere! Se ne approfitta come sempre, pensate che non ha mai pagato l’ICI né, cosa assai più grave, l’affitto.
E si, perché la casa è del sottoscritto, come tutte le altre in paese. Un lavoro già ce l’ho… vi pare che mi pigliavo ‘sta rogna gratis et amore dei? Come dice un mio assessore democristiano “Tanto oo fanno tutti, mica sò fijo dell’oca bianca io, ancora che rompono co stò conflitto dde ’nteressi eppoi appena pijano nna bottarella vanno 'n giro ppe ddu mesi cor collarino. C’hanno pure er coraggio dde lamentasse quanno l’assicurazioni aumenteno! E se ‘nvece d’aa machina potevano guidà er paese, te lo ‘mmaggini che babbilogna?”
Non ho bisogno di immaginarlo, purtroppo, è proprio vero che ogni popolo ha i governanti che si merita… e forse è così anche per gli inquilini! Il batterista l’affitto non lo paga, è furbo l’amico, tanto sa che non lo posso sfrattare, entrerebbe sicuramente in sciopero e il caos che già regna nel mio paesello si trasformerebbe in catastrofe. Deve stare attento però, la tecnologia fa passi da gigante e un giorno o l’altro se mi girano lo sostituisco con un bel computerino e lo sbatto in cassa integrazione. Una bella riduzione del personale ecco che ci vuole, già mi immagino il comunicato stampa… su carta patinata… e invece d’affiggerlo lo mando a casa a tutti…

Cittadini della terra, del mare e dell'aria!!! (bravo, così ci schiaffano dentro, forse fra un annetto...)

A causa della perdurante crisi internazionale, la nostra Amministrazione si vede costretta a varare misure atte ad impedire che i nostri beneamati cittadini ne vengano colpiti.
Giocheremo d’anticipo, come Benetti e Gentile e spezzeremo le reni alla Gr… no questa era per un’altra cosa
, …continueremo a tener lontana l’immane tragedia che colpisce ormai il mondo intero. Fortunatamente il nostro sistema creditizio ne è rimasto fuori, grazie a strategie mirate che continueremo ad applicare. I soldi si danno solo a chi li ha, anzi, siccome voi beneamati cittadini ancora qualche spicciolo l’avete, vedete di spendere anche quelli, che i profitti delle aziende calano e le classi più abbienti rischiano di non poter riverniciare di rosso i loro yachts per Natale. Se qualcuno dovesse nutrire dubbi sulla propria situazione finanziaria il vostro illuminato Sindaco ha già trovato la soluzione di comune accordo con le banche (mie anche quelle – n.d.r.): invieremo al costo irrisorio di 100 Europados un Social Lapis a tutti quelli che hanno il conto corrente in rosso. Attenetevi scrupolosamente alle istruzioni che troverete allegate, il Social Lapis vi consentirà di trasformare in “+” tutti i “–“ che troverete nel rendiconto, tanto il bilancio lo faccio io insieme al mio commercialista di fiducia, Trecolli.
Non vi preoccupate se è  stato bocciato anche all’asilo, perché ha fatto ben tre anni di militare a Cuneo. Il sistema lo ha inventato lui, è l’uovo di Colombo (non a caso grazie al temerario navigatore abbiamo scoperto anche l’Argentina), e vi permetterà di poter affrontare qualsiasi spesa, tanto c’è il Social Lapis!
Grazie alla magnifica squadra di governo del vostro Sindaco potrete affrontare serenamente e dispendiosamente le prossime feste. Siccome però noi siamo un popolo di formichine e non sperperiamo il denaro, non regalate il pandoro della “Cielo” perché un topino mi ha detto che dovranno aumentare i prezzi, comprate i panettoni che producono la “Pasticceria5”, “Forno4” e “Bananas1”, che così la rivernicio pure io la barchettina.
Buon Natale a tutti figli miei!
PS. Ricordate di non spendere i soldi dell’affitto che mi dovete, per quello non è possibile usufruire del Social Lapis e nemmeno per i panettoni.


Comunque, in attesa che la scienza venga in mio soccorso, il batterista me lo devo sopportare così com’è e mi devo anche preoccupare che non gli manchi nulla, perché è anche vendicativo.
Non potete immaginare quello che ha fatto passare agli inquilini della casa in cima al paese, la famiglia Neuroncini, tutti impiegati presso l’archivio municipale. Brave persone tutte bottega, casa e chiesa. Anzi, sono così attaccati al lavoro che in Chiesa hanno smesso di andarci appena riscossi i regali della cresima e la bottega l’hanno trasferita nella loro casa opera di un architetto razionalista, lì in Via Cranica. Gli architetti, come tutti sanno, si fanno facilmente prendeve la mano, voglio dive… - ops, per un attimo dalla tastiera era sparita la evve… erre! (questa è per Tonino) – e la casa è troppo grande per quello che serve e loro ci stanno talmente larghi che potrebbero giocarci a golf. D’aspetto è molto razionale, almeno nelle radiografie, sembra una scatola… cinese, tanto cinese che è costata praticamente zero ed è assai poco funzionale. I corridoi sono talmente intricati che ogni tanto c’è qualcuno che viene dato per disperso. I Neuroncini sono praticamente decimati e i pochi rimasti sono costretti a turni massacranti a causa dei disordini creati dal musicista debosciato.
Minacciano di andarsene in Via dell’Estinzione, dove avranno finalmente una casa tutta loro in Piano di Zona 167… e a me l’affitto chi me lo paga? Ecco perché sono stato costretto a prendere le loro difese nei confronti del batterista, anche se so che prima o poi me la farà pagare.
Dapprima ho provato con le buone, a far da paciere. Erano diventati persino amici e passavano le serate insieme. I Neuroncini ballavano e cantavano in coro, a loro piace il gospel, e il batterista si metteva al pianoforte, suonava da cani ma se sembrava Stevie Wonder orbo com’è (praticamente cieco tanto che è stato spesso contestato per i suoi gusti in fatto di donne, ma non è colpa sua poveraccio… proprio non ci vede!). Il problema è che non poteva portarsi dietro la batteria, perché per le strade del paese ormai non ci passa più. Qui ci vuole una spiegazione, ne va del mio amor proprio d’illuminato amministratore. Le strade non è che non ci siano o non siano adeguate, sono state invase dal colistirolo, in quantità industriale. Ma io che ci posso fare: gli abitanti del quartiere Palatino fanno un consumo eccessivo d'ogni sorta di cibarie, i vicini del batterista fumano come dei turchi e Fegatelli spesso e volentieri alza il gomito, anche se dice che non è vero. Insomma non usano alcuna moderazione, ho provato a limitare le vendite (indovinate di chi sono i negozi) ma loro riescono a trovare la merce su e-bay e poi buttano tutti gli imballaggi per strada. Quando ho assunto il personale per la nettezza urbana, avevo considerato una mole di lavoro assai minore, senza contare che con il passar del tempo ci sono anche dei pensionamenti e nonostante la crisi non si riesce a trovare nessuno che voglia farlo questo lavoro. Ho provato a chiedere al comandante della polizia doganale, Pellettieri, di chiudere un occhio e far entrare qualche extracomunitario… niente da fare, in cambio pretendeva 3 tonnellate di neutrogena, roba da matti.
Torniamo ai nostri eroi, diciamo che dopo il periodo d’oro da un po’ si sopportavano ed hanno tirato avanti così fino a quando la Pro Loco non ha organizzato una gita a Venezia. Forse lo spazio era troppo limitato, si sa che quando si viaggia in pullman si sta sempre assieme, a stretto contatto ed alla fine personalità tanto diverse hanno finito per scontrarsi… inevitabile, maledetto il giorno che l’ho autorizzato quel viaggio.
Il bello è che avevo immaginato quel che sarebbe accaduto ma non ho potuto evitarlo… la Pro Loco il pullman l’aveva ricevuto in regalo quasi un anno prima e se avessimo continuato a tenerlo fermo in garage si sarebbe senz’altro guastato. Quel gran cornuto dell’agenzia di viaggi ebbe allora la brillante idea di organizzare la gita a Venezia, appoggiato dal presidente della Pro Loco. Sarebbe stato meglio venderlo quello stramaledetto autobus, anche se ho idea che prima o poi sarebbe dovuto succedere, come si dice… era nell’aria!
Per farla breve i Neuroncini stavolta si sono incazzati così tanto da avere la meglio sul batterista, che è molto più grosso di loro. Neanche posso dire che abbiano approfittato del numero, sono così pochi che li conosco per nome uno per uno (la sera quando faccio l’appello, con loro basta un minuto appena), eppure gliene hanno date talmente tante che da allora ha suonato con le spazzole per non farsi sentire da loro... e pensare che fino a qualche giorno prima volevano metter su casa insieme!
Ora sono felice come una pasqua, anche se è natale, i Neuroncini hanno ormai il controllo della situazione, pagano l’affitto e la quiete regna nel paesello… ma ancora per poco, questo lo so. Qualche volta, nella notte, ho come l’impressione di sentirlo suonare un po’ più forte, so che sta tornando quello di prima e non tarderà a vendicarsi. Ho idea che stavolta saremo noi a leccarci le ferite.

 
 
 
 

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