un piccolo volo ispirato da una dolcissima persona che esito a ringraziare solo per la scarsa qualità del risultato, quella la addebitiamo esclusivamente al sottoscritto. Avresti meritato un poeta, non un demente!
Quella nel profilo è l’unica foto che avevo nel pc. Troppo seriosa lo so, me l’hanno fatta a tradimento sul lavoro. Sarà che sono obbligato a trasmettere serietà e competenza ma quando mi occupo della mia attività devo ammettere che sono proprio una personcina seria ed efficiente!
Ho un anche secondo lavoro, che poi è quello che in realtà impegna tutta la mia giornata. Sono lo sfortunato sindaco di un piccolo, piccolissimo paese, che non sono proprio in grado di gestire. Il bello è che ancora non sono riuscito nemmeno a capire come sia stato concepito, miriadi di scale, case e palazzi, vicoli e viuzze… sembra siano state costruite senza un filo di logica, le une sulle altre, è un gran casino, è l’unica parola che riesco ad usare per definirlo. Gli abitanti poi non fanno altro che litigare e non sembrano avere il minimo rispetto per me e la mia carica. C’è quello della casa in Via Toracica per esempio, è il peggio di tutti, il ras del paese. Non faccio nomi perché è anche permaloso, lo chiamerò il batterista, per via della sua passione.
Non ricordo abbia smesso mai di suonare da quasi 40 anni a questa parte, dovrebbe essere un fenomeno ma non riesce mai a tenere il tempo, si fa troppo condizionare dagli umori del pubblico, peccato perché da piccolo era una promessa. Infaticabile però ed anche un gran lavoratore, un pioniere del telelavoro: da casa controlla tutta la rete di distribuzione del paese e riesce a far tutto mentre… suona, ‘cci sua! Quando qualche volta si prende una pausa, tanta è l’abitudine a sentirlo che il silenzio diventa inquietante! Pausa breve purtroppo, giusto il tempo di bersi un’Esta Sistolhe e riprende a suonare, anche più forte di prima. E’ refrattario a qualsiasi forma di disciplina, fa sempre quello che gli pare e quando gli piace, è assolutamente incapace del rispetto di quelle poche e semplici regole che sono alla base di una pacifica e serena coesistenza (questa era nel mio discorso elettorale).
Questo suo modo di fare finisce sempre per creare danni all’intera collettività, come l’ultima sbandata che ha preso. Gliel’avevamo detto tutti “lascia perdere, non fa per te”, “guarda che stavolta ci fai andare di mezzo anche me” l’aveva pregato Filippo Del Collo,’’Osso’’ per gli amici, una colonna portante della nostra comunità. Non ha ascoltato nemmeno i consigli del sig. Fegatelli… “non apri mai bocca ma quando lo fai è solo per lamentarti” gli ha risposto “pensa a lavorare invece di rompermi i c…ni, che non sei ancora riuscito a ripulire le strade da tutto il Negroni che ha comprato quel deficiente del sindaco, almeno quattro volte più del necessario!” Insomma, per cambiare discorso mi ha accusato di prendere le mazzette dal titolare del bar che me l’ha venduto (ciao Riccio!). Maleducato, indisponente ed ingrato che non è altro, e dire che l’ho visto nascere! Se ne approfitta come sempre, pensate che non ha mai pagato l’ICI né, cosa assai più grave, l’affitto.
E si, perché la casa è del sottoscritto, come tutte le altre in paese. Un lavoro già ce l’ho… vi pare che mi pigliavo ‘sta rogna gratis et amore dei? Come dice un mio assessore democristiano “Tanto oo fanno tutti, mica sò fijo dell’oca bianca io, ancora che rompono co stò conflitto dde ’nteressi eppoi appena pijano nna bottarella vanno 'n giro ppe ddu mesi cor collarino. C’hanno pure er coraggio dde lamentasse quanno l’assicurazioni aumenteno! E se ‘nvece d’aa machina potevano guidà er paese, te lo ‘mmaggini che babbilogna?”
Non ho bisogno di immaginarlo, purtroppo, è proprio vero che ogni popolo ha i governanti che si merita… e forse è così anche per gli inquilini! Il batterista l’affitto non lo paga, è furbo l’amico, tanto sa che non lo posso sfrattare, entrerebbe sicuramente in sciopero e il caos che già regna nel mio paesello si trasformerebbe in catastrofe. Deve stare attento però, la tecnologia fa passi da gigante e un giorno o l’altro se mi girano lo sostituisco con un bel computerino e lo sbatto in cassa integrazione. Una bella riduzione del personale ecco che ci vuole, già mi immagino il comunicato stampa… su carta patinata… e invece d’affiggerlo lo mando a casa a tutti…
Cittadini della terra, del mare e dell'aria!!! (bravo, così ci schiaffano dentro, forse fra un annetto...)
A causa della perdurante crisi internazionale, la nostra Amministrazione si vede costretta a varare misure atte ad impedire che i nostri beneamati cittadini ne vengano colpiti.
Giocheremo d’anticipo, come Benetti e Gentile e spezzeremo le reni alla Gr… no questa era per un’altra cosa, …continueremo a tener lontana l’immane tragedia che colpisce ormai il mondo intero. Fortunatamente il nostro sistema creditizio ne è rimasto fuori, grazie a strategie mirate che continueremo ad applicare. I soldi si danno solo a chi li ha, anzi, siccome voi beneamati cittadini ancora qualche spicciolo l’avete, vedete di spendere anche quelli, che i profitti delle aziende calano e le classi più abbienti rischiano di non poter riverniciare di rosso i loro yachts per Natale. Se qualcuno dovesse nutrire dubbi sulla propria situazione finanziaria il vostro illuminato Sindaco ha già trovato la soluzione di comune accordo con le banche (mie anche quelle – n.d.r.): invieremo al costo irrisorio di 100 Europados un Social Lapis a tutti quelli che hanno il conto corrente in rosso. Attenetevi scrupolosamente alle istruzioni che troverete allegate, il Social Lapis vi consentirà di trasformare in “+” tutti i “–“ che troverete nel rendiconto, tanto il bilancio lo faccio io insieme al mio commercialista di fiducia, Trecolli.
Non vi preoccupate se è stato bocciato anche all’asilo, perché ha fatto ben tre anni di militare a Cuneo. Il sistema lo ha inventato lui, è l’uovo di Colombo (non a caso grazie al temerario navigatore abbiamo scoperto anche l’Argentina), e vi permetterà di poter affrontare qualsiasi spesa, tanto c’è il Social Lapis!
Grazie alla magnifica squadra di governo del vostro Sindaco potrete affrontare serenamente e dispendiosamente le prossime feste. Siccome però noi siamo un popolo di formichine e non sperperiamo il denaro, non regalate il pandoro della “Cielo” perché un topino mi ha detto che dovranno aumentare i prezzi, comprate i panettoni che producono la “Pasticceria5”, “Forno4” e “Bananas1”, che così la rivernicio pure io la barchettina.
Buon Natale a tutti figli miei!
PS. Ricordate di non spendere i soldi dell’affitto che mi dovete, per quello non è possibile usufruire del Social Lapis e nemmeno per i panettoni.
Comunque, in attesa che la scienza venga in mio soccorso, il batterista me lo devo sopportare così com’è e mi devo anche preoccupare che non gli manchi nulla, perché è anche vendicativo.
Non potete immaginare quello che ha fatto passare agli inquilini della casa in cima al paese, la famiglia Neuroncini, tutti impiegati presso l’archivio municipale. Brave persone tutte bottega, casa e chiesa. Anzi, sono così attaccati al lavoro che in Chiesa hanno smesso di andarci appena riscossi i regali della cresima e la bottega l’hanno trasferita nella loro casa opera di un architetto razionalista, lì in Via Cranica. Gli architetti, come tutti sanno, si fanno facilmente prendeve la mano, voglio dive… - ops, per un attimo dalla tastiera era sparita la evve… erre! (questa è per Tonino) – e la casa è troppo grande per quello che serve e loro ci stanno talmente larghi che potrebbero giocarci a golf. D’aspetto è molto razionale, almeno nelle radiografie, sembra una scatola… cinese, tanto cinese che è costata praticamente zero ed è assai poco funzionale. I corridoi sono talmente intricati che ogni tanto c’è qualcuno che viene dato per disperso. I Neuroncini sono praticamente decimati e i pochi rimasti sono costretti a turni massacranti a causa dei disordini creati dal musicista debosciato.
Minacciano di andarsene in Via dell’Estinzione, dove avranno finalmente una casa tutta loro in Piano di Zona 167… e a me l’affitto chi me lo paga? Ecco perché sono stato costretto a prendere le loro difese nei confronti del batterista, anche se so che prima o poi me la farà pagare.
Dapprima ho provato con le buone, a far da paciere. Erano diventati persino amici e passavano le serate insieme. I Neuroncini ballavano e cantavano in coro, a loro piace il gospel, e il batterista si metteva al pianoforte, suonava da cani ma se sembrava Stevie Wonder orbo com’è (praticamente cieco tanto che è stato spesso contestato per i suoi gusti in fatto di donne, ma non è colpa sua poveraccio… proprio non ci vede!). Il problema è che non poteva portarsi dietro la batteria, perché per le strade del paese ormai non ci passa più. Qui ci vuole una spiegazione, ne va del mio amor proprio d’illuminato amministratore. Le strade non è che non ci siano o non siano adeguate, sono state invase dal colistirolo, in quantità industriale. Ma io che ci posso fare: gli abitanti del quartiere Palatino fanno un consumo eccessivo d'ogni sorta di cibarie, i vicini del batterista fumano come dei turchi e Fegatelli spesso e volentieri alza il gomito, anche se dice che non è vero. Insomma non usano alcuna moderazione, ho provato a limitare le vendite (indovinate di chi sono i negozi) ma loro riescono a trovare la merce su e-bay e poi buttano tutti gli imballaggi per strada. Quando ho assunto il personale per la nettezza urbana, avevo considerato una mole di lavoro assai minore, senza contare che con il passar del tempo ci sono anche dei pensionamenti e nonostante la crisi non si riesce a trovare nessuno che voglia farlo questo lavoro. Ho provato a chiedere al comandante della polizia doganale, Pellettieri, di chiudere un occhio e far entrare qualche extracomunitario… niente da fare, in cambio pretendeva 3 tonnellate di neutrogena, roba da matti.
Torniamo ai nostri eroi, diciamo che dopo il periodo d’oro da un po’ si sopportavano ed hanno tirato avanti così fino a quando la Pro Loco non ha organizzato una gita a Venezia. Forse lo spazio era troppo limitato, si sa che quando si viaggia in pullman si sta sempre assieme, a stretto contatto ed alla fine personalità tanto diverse hanno finito per scontrarsi… inevitabile, maledetto il giorno che l’ho autorizzato quel viaggio.
Il bello è che avevo immaginato quel che sarebbe accaduto ma non ho potuto evitarlo… la Pro Loco il pullman l’aveva ricevuto in regalo quasi un anno prima e se avessimo continuato a tenerlo fermo in garage si sarebbe senz’altro guastato. Quel gran cornuto dell’agenzia di viaggi ebbe allora la brillante idea di organizzare la gita a Venezia, appoggiato dal presidente della Pro Loco. Sarebbe stato meglio venderlo quello stramaledetto autobus, anche se ho idea che prima o poi sarebbe dovuto succedere, come si dice… era nell’aria!
Per farla breve i Neuroncini stavolta si sono incazzati così tanto da avere la meglio sul batterista, che è molto più grosso di loro. Neanche posso dire che abbiano approfittato del numero, sono così pochi che li conosco per nome uno per uno (la sera quando faccio l’appello, con loro basta un minuto appena), eppure gliene hanno date talmente tante che da allora ha suonato con le spazzole per non farsi sentire da loro... e pensare che fino a qualche giorno prima volevano metter su casa insieme!
Ora sono felice come una pasqua, anche se è natale, i Neuroncini hanno ormai il controllo della situazione, pagano l’affitto e la quiete regna nel paesello… ma ancora per poco, questo lo so. Qualche volta, nella notte, ho come l’impressione di sentirlo suonare un po’ più forte, so che sta tornando quello di prima e non tarderà a vendicarsi. Ho idea che stavolta saremo noi a leccarci le ferite.
Inviato da: proposta_decente0
il 17/12/2008 alle 14:49
Inviato da: lara382
il 17/12/2008 alle 14:26
Inviato da: proposta_decente0
il 16/12/2008 alle 02:47
Inviato da: bluemoon80
il 15/12/2008 alle 15:19