Creato da proprojectologa il 28/06/2007
.... più che una band, uno stile di vita... Diario di una psicopatica projectomane...
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The Alan Parsons Project, Alan Parsons, Eric Woolfson, Andrew Powell, Beatles, Pink Floyd, Paul Mc Cartney, Roy Harper, Hollies, Barclay James Harvest, Kayak, Terry Sylvester, Roy Wood, Steve Harley, Cockney Rebel, Pilot, Ambrosia, Al Stewart, John Miles, Lenny Zakatek, Colin Blunstone, Mike Oldfield, ecc...
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Progetto "Promozione Projectologa"
La sezione relativa alla biografia del Project (pre, durante e post) e dei relativi componenti è interamente o parzialmente tratta da sito del "The Parsons Day".
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Il passo successivo fu la stipulazione di un contratto per l'etichetta Arista Records, che avrebbe pubblicato negli anni a seguire tutti gli album del Project.
Nel 1977 uscì "I Robot", il cui titolo venne preso a prestito dal noto romanzo fantascientifico di Isaac Asimov. L'album vide una meglio definita line-up, con David Paton al basso, Stuart Tosh alla batteria, Ian Bairnson alle chitarre --tutti e tre della band Pilot--, Woolfson alle tastiere e Parsons al Projectron, oltre comunque ad alcuni session man come il tastierista Duncan Mackay. Il ruolo fondamentale di Parsons, come per il precedente album, restò quello di produttore ed ingegnere. Woolfson fu produttore esecutivo e scrittore dei brani assieme ad Alan, mentre Powell continuò il suo lavoro in qualità di arrangiatore orchestrale. E sarebbero stati questi i rispettivi ruoli che Alan, Eric ed Andrew avrebbero sempre più consolidato nel corso degli anni, lasciando invece in gran parte nelle mani della restante band il compito di suonare e cantare. Ed anche per quanto riguarda i vocalist "I Robot" poteva vantare tra l'altro nomi come Allan Clarke (degli Hollies), Steve Harley, Lenny Zakatek (dei Gonzalez) e Jack Harris. "I Robot" ottenne rapidamente un ottimo successo e raggiunse ben presto il disco di platino, attirando su The Alan Parsons Project gli occhi di critici e fans.
Il 1978 fu l'anno di "Pyramid", terzo album del Project e affascinante concept sull'antico Egitto. Nell'album si possono trovare Parsons, Woolfson e Powell nei loro ormai consueti ruoli, così pure come per Paton, Bairnson, e Mackay, ma "Pyramid" segnò anche una new entry, quella del batterista Stuart Elliott, dei Cockney Rebel, che andò così a sostituire Stuart Tosh. Tra i cantanti spiccano nomi celebri come quelli di Colin Blunstone (ex Zombies), John Miles e Lenny Zakatek. Con "Pyramid", Parsons confermò le grandi qualità del suo Progetto mostrando ormai a chiare lettere le caratteristiche salienti dei propri album: miscele di suoni elettronici ed acustici, orchestrazioni sinfoniche, cori, testi surrealistici, vocalist d'eccezione, l'idea del concept-album e la presenza di brani strumentali.
Tratto interamente dal Parsons Day
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Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:42
Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:41
Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:40
Inviato da: luigilc
il 19/07/2009 alle 22:39
Inviato da: Raven
il 07/05/2009 alle 15:22