Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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« NUDE YOGA, LIBERA DAI TA...VITA DI COPPIA, AMORE, N... »

AMORE MATURO, AMORE IMMATURO, AMBIVALENZE, VITA DI COPPIA, TECNICA DEL DISINCANTO

Post n°8163 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da psicologiaforense

LA DIVERSITÀ FA INNAMORARE MA NEL TEMPO FA ARRABBIARE. Proprio perchè i partner rimangono due individui separati, fra loro ci sarà sempre una polarità di odio-amore, simpatia-antipatia…


CAPIRE LA COPPIA

Nessun rapporto sfugge all’ambivalenza: siamo stanchi e poi entusiasti, sicuri e poi perplessi, trattabili e irascibili. LE DIFFERENZE, in una relazione d’amore, appaiono in un secondo tempo. LUI che rimaneva  in contemplazione della bellezza di lei, da marito si arrabbia a doverla aspettare mentre si fa bella: la bellezza contemplata una volta diventa oggi stupida vanità. LEI lo adorava per il suo dinamismo  ("un vulcano di vita!") e oggi che vuole stare in pace davanti al computer tutta quella “smania” di lui le fa venire l’esaurimento nervoso...  E così la dolcezza  diventa stupidaggine, la forza violenza, l’espansività chiacchiere insopportabili, la riservatezza musoneria….. Ciò che prima faceva innamorare, ora dà fastidio

 
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Commenti al Post:
Afroditemagica
Afroditemagica il 30/01/15 alle 21:49 via WEB
Sicuramente la fase dell'innamoramento è la più bella ma talvolta questa fase dura a lungo, per molti anni e si spera per tutta la vita! Ti auguro una buona e lieta sera!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/01/15 alle 23:26 via WEB
Sì, succede. Però, troppo spesso, nei due innamorati si apprezza la magia dell’incontro, il fascino dell’intimità ma, anche, la paura delle differenze e con questa aspettative utopistiche sul partner e non meditata conoscenza delle responsabilità implicite nell’impegno assunto. Così i due si illudono di comunicare, si illudono di essere avviati verso un felice futuro di coppia e, specialmente, di condividere un solo progetto di vita. In realtà stanno percorrendo non la medesima strada ma due sentieri paralleli. Inconsapevoli di tutto ciò i due cercano di porre le premesse per la costruzione del rapporto coniugale e della sua “metaregolazione” all’interno di un percorso avviato dall’esperienza di “innamoramento” (che mantiene il senso del legame e dell’intimità) e vi introducono aspettative di durata e di esclusività che sono assunte e totalizzate esclusivamente tramite la polarizzazione delle loro “illusioni d’amore”.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 30/01/15 alle 22:04 via WEB
e si...è sicuramente così..poi si deve mediare...limare...capire...perdonare..altrimenti è finita
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/01/15 alle 23:29 via WEB
Appunto MARA, entrambi gli innamorati presentano significative difficoltà sia ad elaborare un modello relazionale e progettuale adeguato alle future necessità del matrimonio, sia a costruire relazioni affettive basate sulla complicità, l’intimità e l’alleanza, nel rispetto della propria e dell’altrui personalità, nell’accettazione di precisi e chiari valori di riferimento, nel vivere con maturità e consapevolezza le fasi evolutive di vita della coppia, nella comprensione e nella tolleranza delle diversità, da quella ideologica a quella affettiva, sessuale, comportamentale e caratteriale.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 30/01/15 alle 23:14 via WEB
Penso che con il trascorrere del tempo i sentimenti fra partner possono mutare ed assumere valenze diverse. E' importante che i mutamenti avvengano con il coinvolgimento e la partecipazione positiva di entrambi. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/01/15 alle 23:32 via WEB
Purtroppo, invece, se non si risolvono le questioni che ho sintetizzato nel post NON si concretizza quel processo di evoluzione psichica in cui l'uno ha bisogno dell'altro non per la soddisfazione delle proprie esigenze, ma per crescere attraverso l'esperienza con il partner. Così il matrimonio diventa il luogo privilegiato di soddisfazione di bisogni regressivi con manifestazioni di dipendenza o di possesso da parte di uno nei confronti dell'altro e ricalca forme infantili e incompiute di individuazione e di coesione caratterizzate dal tratto egocentrico.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 30/01/15 alle 23:52 via WEB
Poi, secondo me, finito l'innamoramento da "luna di miele" (che naturalmente trova il suo massimo anche prima dell'eventuale matrimonio)si comincia a vedere l'altro in maniera più oggettiva e allora tanti tratti che prima ci esaltavano diventano cose da sopportare, o da comprendere (nei casi migliori)...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 01:09 via WEB
Il problema è come gestire gli stati emotivi contraddittori di cui parlo nel post. Le ambivalenze appaiono una dopo l'altra ma vanno integrate. lo, tu, la vita non siamo mai «tutti buoni» o «tutti cattivi», ma buoni e cattivi contemporaneamente. La realtà è sempre chiaroscura, mai bianca o nera. E' ciò che l'innamorato non riesce a fare: vede solo in termini di «tutto bello» e ignora completamente l'altro aspetto o lo vede ma, pensa, scomparirà da solo.....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 01:11 via WEB
Anche nella crisi è facile che venga rinnegato ciò che di bello c'è stato e si veda solo il brutto di oggi (“Oggi mi ha delusa; l'amavo è vero, ma questo non significa nulla: non c'è mai stato niente fra noi!». «L'avevo sposato per amore, ma oggi non posso che odiarlo»). La stessa scissione indebita della realtà impedisce anche una visione realista di se stessi. La persona che si vive alternativamente come «tutta buona-tutta cattiva», si sentirà per due settimane viva e attiva e poi basta un piccolo contrasto che per una settimana si sente tutta nervosa e vuota; ricorda le due settimane belle ma non riesce a integrarle in quella attuale brutta. Manca la funzione sintetica dell'io, la capacità di dire: «Si, però ... ».
(Rispondi)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 31/01/15 alle 00:06 via WEB
Ci vorrebbe un po più di pazienza da ambo la parti, invece non ci si tollera più e ci si divide facilmente.Serena notte, Camillo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 01:13 via WEB
L'amore maturo sa mantenere questi stati contraddittori entro livelli realistici e a integrarli fra loro. Sopporta l'ambivalenza di sé e dell'altro: riconosce realisticamente le caratteristiche infantili ma sa integrarle e sintetizzarle con quelle adulte. Il vero amante sa supera¬re i momenti in cui l'altro gli suscita aggressione con la confidenza che possano essere contenuti in una relazione prevalentemente positiva. L'integrazione dell'amore-odio tiene l'idealizzazione in termini realistici.
(Rispondi)
 
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 31/01/15 alle 00:48 via WEB
Parole sante... e infatti tutte le mie mogli mi odiano... ci sono anche donne che mi amano ancora: quelle che non mi hanno sposato.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 01:19 via WEB
Si può usare la tecnica «del disincanto». I partner hanno una visione scissa dell'altro. All’inizio vedono gli aspetti positivi e in particolare quelli naturalmente complementari, mentre mettono in secondo piano quei tratti delle loro personalità che potrebbero essere complementari ma solo dopo averli accolti con un atto di amore razionale e voluto. I fidanzati, ad esempio, si presentano come «naturalmente» uniti, quando invece sono «naturalmente» divisi e in parte inconciliabili ma possono diventare «volutamente» uniti. A te è mancato, forse, questo passaggio dal «SIAMO FATTI L'UNO PER L'ALTRO» AL «VOGLIAMO VIVERE UNO PER L'ALTRO».
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/01/15 alle 08:27 via WEB
Come usi i raggi X tu, tantissimi, ma come li usi tu a distanze significative, pochissimi! Certo non occorre un impegno mitologico, ma sai penetrare e leggere profondamente ciò che devi, con acume e arguzia.. Parole sante...no le mie, le tue. Buona giornata.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 16:48 via WEB
Grazie MON:-))) Buona Domenica!
(Rispondi)
 
chiaracomeilsole1
chiaracomeilsole1 il 31/01/15 alle 12:20 via WEB
Io mi sono salvata spesso con l'ascolto e non interrompendo mai il dialogo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 16:56 via WEB
Sì, e per far questo ci sono delle regole molto precise ( niente allusioni, ironia, sottintesi; non rivangare il passato; esprimere le richieste in modo positivo, ecc..) che permettono di mantenere una comunicazione rigenerante nella coppia.
(Rispondi)
 
eugenia1820
eugenia1820 il 31/01/15 alle 15:40 via WEB
L'amore ha introdotto nella coppia l'irrazionalità, l'idealizzazione, la proiezione dei nostri desideri. E con tutto questo, il disagio dovuto alla consapevolezza che non ci sono regole per conservare un'alchimia.
L'inquietudine si aggrava quando si considera il fatto che l'amore di coppia è ormai stato eretto a metro sella nostra felicità. Per lenire la nostra inquietudine abbiamo dunque cercato risposte presso chiunque fosse pronto a darcene , ricevendone una valanga di consigli.
Io credo che le coppie che hanno costruito unioni che durano nel tempo siano quelle lontane da ricette e preconcetti. Come? Trovando la propria strada giorno dopo giorno. che vale per quello che vale ma è la loro.Spesso desideriamo l'altro a partire da ciò che siamo, come in un gioco di riflessi alimentati dal nostro narcisismo. Siamo portati verso quello che crediamo essere, il completamento di noi stessi.
L'amore è un organismo vivente che evolve, mentre il desiderio può spegnersi, ciò che conta è, a mio vedere, la capacità , il piacere di giocare insieme, come un duo che esegue un'eccellente musica da camera.
Cordialmente, :-))
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 17:11 via WEB
Perchè una coppia NON funzioni è facile da dire, perchè una coppia sia felice è invece molto complesso. I cardini sono: l'affetto, la relazione, il progetto... Inoltre è necessaria la consapevolezza che la convivenza non é una condizione data ma un processo, ovvero qualcosa di attivo, qualcosa per cui occorre “lavorare” quotidianamente.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 17:20 via WEB
.... c'è poi chi è incapace di amare, chi sa creare solo relazioni erotizzate o "amori brucianti" che si esauriscono in un attimo, chi dopo l'innamoramento iniziale è incapace di restare nell'amore, ecc..
(Rispondi)
 
donadam68
donadam68 il 31/01/15 alle 16:32 via WEB
l'evoluzione dell'amore che dall'innamoramento folle diventa affetto se solo amore è....altrimenti come folate di vento fugge via nell'esser uno e non più coppia, buon weekend a te :)D
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 31/01/15 alle 17:17 via WEB
Buona domenica:-) I compiti della coppia sono molteplici e ardui (individuare e prevenire i conflitti, creare modelli relazionali positivi, mantenere livelli di comunicazione non patologici, ecc...) e si possono assolvere se si hanno gli strumenti per farlo
(Rispondi)
 
ligabu3
ligabu3 il 01/02/15 alle 08:10 via WEB
io e lei nn eravamo compatibili...alla fine ci siamo lasciati.....
(Rispondi)
 
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