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NUDI & CRUDI, PANTALONI ABBASSATI, SEDUTI SUL WC IN PIAZZA SAN MARCO, VENEZIA

Post n°8685 pubblicato il 30 Agosto 2016 da psicologiaforense

FLASH MOB A VENEZIA

Un gruppo di goliardi dell’università di Padova ha messo in scena un irriverente “flash mob” per le calli di Venezia. In una città ogni anno visitata da milioni di turisti, garantire l’igiene e l’ordine pubblico è un compito non sempre facile. L’argomento è tornato recentemente alla ribalta dopo che la cronaca locale ha riportato i commenti indignati di alcuni residenti di fronte all’inciviltà di certi turisti, sorpresi a urinare in pubblico. Nasce così l’idea dello scherzo, volto a sensibilizzare gli spettatori sulle contraddizioni di una città unica per patrimonio artistico ma penalizzata dall’inadeguatezza delle sue infrastrutture di fronte al turismo di massa.


A Venezia i bagni pubblici sono pochi e tutti a pagamento, una condizione che sicuramente non ne agevola la fruibilità, sostengono gli organizzatori. Limitare l’accesso turistico alla città rimane un’alternativa difficilmente praticabile.

Diversamente, qualora l’amministrazione cittadina affrontasse il problema mettendo a disposizione dei visitatori servizi più accessibili e gratuiti, ciò sarebbe un bel segnale di civiltà, o quantomeno eviterebbe ai turisti la spiacevole impressione di pagare un dazio anche sui propri bisogni più elementari.


 
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Ricevuto in data 31/08/16 @ 09:40
Venezia, un turista si lamenta per la bistecca cotta male e viene picchiato dai camerieri. Poteva... (continua)
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
PAOLO E FRANCESCA il 30/08/16 alle 07:31 via WEB
Ventiquattro milioni di presenze all’anno e quattrodici gabinetti pubblici in tutta la città. E a dir la verita nella città storica, escluso isole i wc sono - udite udite - solamente 8. E poi lamentiamoci - come giustamente e rigorosamente è necessario fare - se il turista (e sappiamo bene che è anche tradizione lagunare) trova un angolino per fare i propri bisognini. Scusateci. Non vogliamo essere né irriverenti né volgari, ma anche questo è un aspetto non proprio marginale dell’accoglienza e della lotta al degrado.
(Rispondi)
 
invincoli
invincoli il 30/08/16 alle 07:38 via WEB
Il problema della gestione dei flussi turistici si è posto in tutta la sua drammatica evidenza durante tutta l’estate. La città si è trasformata e impoverita sotto la spinta di un’economia dettata quasi esclusivamente dal turismo, con le conseguenze ben note dell’espulsione dei residenti. Io credo che bisognerebbe avversare tale turismo distruttivo imponendo il "numero chiuso" in città.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 30/08/16 alle 08:18 via WEB
L'assenza di bagni pubblici caratterizza il nostro paese, siamo abituati ormai quando ci troviamo fuori casa a barattare un caffè per una pipì al bar.... ora, 90 centesimi/1 euro va anche bene, a Venezia, in piazza San Marco la questione è antieconomica.... eppure realizzare vespasiani pubblici avrebbe più effetti positivi: per il turismo, per i cittadini, per il decoro urbano, oltre che essere opportunità di lavoro per tante persone, sia nella realizzazione che nella gestione delle strutture. ..
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 30/08/16 alle 08:57 via WEB
Senza ombra di dubbio rendere più accessibile l'affluenza dei turisti nei bagni pubblici è giusta causa.In questa premessa non dimentichiamo che l'educazione estetica è fatta di molti elementi,una delle quali è favorire i valori culturali.La partecipazione diretta ai valori dell'arte sia a venezia,Roma,Firenze,Milano o qualsiasi altra città ad alta densità turistica significa comprensione non solo intellettuale ma anche morale.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 30/08/16 alle 08:59 via WEB
Ti auguro buon lavoro...
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/08/16 alle 12:21 via WEB
Associo anche Firenze e altre città d'arte che per un motivo o per l'altro, stanno subendo proditori attacchi alla loro bellezza. Venezia tra l'altro, pare che stia studiando sistemi per limitare sciami di turisti che giungano nei luoghi più caratteristici per poi defecare e mingere all'aperto. Se poi aggiungiamo anche chi fa sesso senza inibizione in piazze, aiuole e sotto monumenti storici, allora è veramente dura gestire tutto ciò. Il flash mob oltre ad essere pittoresco e divertente, non servirà allo scopo, una boutade che non frenerà l'assalto sfrenato e indecoroso di gentaglia che viene da tutte le parti del mondo per fare i propri comodi da noi! Mi ricordo, appena quattordicenne, passata la frontiera con l'Austria, misi in bocca un gomma da masticare e gettai la carta per terra. Il doganiere mi raggiunse e mi obbligò a raccogliere la carta e deporla nel cestino dei rifiuti a pochi metri da me. Da allora capii, rosso per la vergogna, che le carte non si buttano a terra ma negli appositi contenitori. Eppure mia madre e mio padre me l'avevano insegnato. Come pure ai turisti indecenti e offensivi, i genitori qualcosa l'avranno insegnata o no? Buon pranzo cara.
(Rispondi)
 
LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 30/08/16 alle 21:40 via WEB
Singolari manifestazioni di pensiero per mettere in luce problematiche non certo di poco conto.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 31/08/16 alle 10:04 via WEB
Buongiorno, il problema dei bagni pubblici esiste non solo a Venezia, ma in tante altre città italiane, sei costretto ad entrare in un bar a prendere un caffè per usufruire dei servizi igienici, Detto questo Venezia è una stupenda città, allora perchè non creare altri bagni per soddisfare i turisti?
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 31/08/16 alle 10:04 via WEB
Buona giornata Giuliana, buon lavoro.
(Rispondi)
 
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