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Messaggi del 16/03/2015

 

SINTOMI INFLUENZALI DOPO IL SESSO?, CORRI DAL DOTTORE, EMERGENZE MEDICHE

Post n°8211 pubblicato il 16 Marzo 2015 da psicologiaforense

Sintomi influenzali dopo il sesso? "Corri dal dottore" La campagna Love Life mette in guardia: poco dopo il contagio dal virus HIV la maggior parte delle persone presenta sintomi analoghi a quelli dell'influenza. L'AIDS, di cui oggi si parla meno anche a causa di una strisciante tendenza negazionista che tenta di convincerci che sia stata tutta una manovra delle case farmaceutiche....

 

INFLUENZA O AIDS?

LANCIATA LA NUOVA CAMPAGNA LOVE LIFE CHE RENDE ATTENTI SUI SEGNALI LANCIATI DAL VIRUS

 

 

Poco tempo dopo il contagio dal virus HIV, la maggior parte delle persone presenta sintomi analoghi a quelli dell'influenza, da considerare seriamente vista l'elevata contagiosità durante le prime settimane dell'infezione. Inoltre, una terapia immediata può eventualmente contribuire a ridurre i danni provocati dal virus al sistema immunitario. Lo spiega la nuova 'tappa' della campagna Love Life dell'Ufficio federale della sanità pubblica. In caso di sospetta infezione da HIV si raccomanda di rivolgersi subito a un medico.   Se da un lato è raro non accorgersi di un'infezione da HIV, dall'altro i segnali sono spesso interpretati male. Nella maggior parte dei casi si avvertono sintomi simili a quelli che in parte caratterizzano l'influenza, quali ad esempio febbre, spossatezza, sudori notturni, rigonfiamento dei linfonodi, mal di gola, eruzioni cutanee. Pertanto, in presenza di sintomi influenzali al di fuori della stagione fredda e a una distanza di qualche giorno fino ad alcune settimane da un rapporto sessuale non protetto, si raccomanda di rivolgersi immediatamente a un medico, che durante la visita dovrà essere informato del rapporto sessuale non protetto. In tal modo potrà procedere al test HIV, per diagnosticare subito un'eventuale infezione, anche se nel sangue non viene ancora constatata la presenza di anticorpi. Prima sarà accertato il contagio dal virus HIV e meglio sarà, e questo per due motivi: durante le prime settimane d'infezione (cosiddetta primoinfezione), la persona colpita è molto più contagiosa rispetto alla fase successiva in cui l'infezione HIV si cronicizza. Se l'infezione è diagnosticata subito, si possono evitare nuovi contagi nell'immediato. In questo periodo il partner stabile è particolarmente a rischio. Diagnosticare il più presto possibile un'infezione HIV è chiaramente importante anche per la persona che ne è affetta: solo durante la primoinfezione una terapia a base di medicamenti entiretrovirali, avviata con anticipo o senza indugio, può avere effetti positivi, come ridurre i danni causati dall'infezione da HIV e, a lungo termine, permettere al sistema immunitario di aver un miglior controllo sulla malattia.

NOTA INTEGRATIVA

Le tre regole del safer sex:

1. Utilizzare sempre il preservativo (o il femidom) nei rapporti penetrativi.

2. Non eiaculare in bocca, non ingoiare lo sperma, non mettere in bocca il sangue mestruale, non ingoiare il sangue mestruale.

3. In caso di prurito, perdite o dolori nella zona genitale, nonché sintomi influenzali dopo un rapporto sessuale non protetto, rivolgersi immediatamente a un medico.

Adottata nel 2011, la terza regola del safer sex (sesso sicuro) che raccomanda di consultare immediatamente un medico in caso di prurito, bruciori o dolori nella zona genitale, si è rivelata efficace. All'inizio era stata formulata per tutte le malattie sessualmente trasmissibili (MST) salvo l'HIV, ma la sua risonanza è stata comprovata dai risultati: l'incremento iniziale del numero di casi diagnosticati dimostra una maggiore sensibilizzazione della popolazione e di conseguenza un aumento del numero di test eseguiti. Dai dati rilevati nel 2013 e nel 2014 si presume che il numero di nuove infezioni per alcune MST sia in diminuzione. La terza regola del safer sex, con l'aggiunta «nonché sintomi influenzali dopo un rapporto sessuale non protetto, rivolgersi immediatamente a un medico», vale ora anche per l'HIV. 

 
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IL DOBERMANN È TROPPO AGGRESSIVO, IL SINDACO LO MANDA DALLO PSICOLOGO

Post n°8210 pubblicato il 16 Marzo 2015 da psicologiaforense

TREVISO, IL PRIMO CITTADINO ORDINA PER IL DOBERMANN OLTRE ALLA MUSERUOLA E AL GUINZAGLIO, UNA POLIZZA ASSICURATIVA E UNA  TERAPIA COMPORTAMENTALE...


IL CANE E IL SUO PSICOLOGO

 

 

Il protagonista di questa storia è un formidabile esemplare  di dobermann  un po' esuberante. Negli ultimi cinque anni è stato coinvolto in varie zuffe con altri cani. Dopo la visita da parte di un veterinario dell'Usl, il sindaco di Paese (TV) FRANCESCO PIETROBON (secondo me, assiduo spettatore Del reality show “Dog Whisperer - Uno psicologo da cani” . La serie  che ha debuttato il 13 settembre 2004 su  National Geographic Channel)  ha firmato un'ordinanza urgente che obbliga il proprietario del dobermann maschio di 7 anni di fargli indossare la museruola e di tenerlo al guinzaglio  corto. Inoltre  il bellissimo animale, come recita il documento siglato dal primo cittadino, dovrà andare in analisi per essere sottoposto a una  terapia comportamentale (a spese del proprietario).


 
L'obiettivo è quello di  ridurne l'aggressività. Ma non è ancora tutto: il padrone dovrà  stipulare una polizza assicurativa pronta a coprire danni contro terzi. Come detto, non si tratta di suggerimenti, ma di prescrizioni tassative. «Chi non rispetta un provvedimento legalmente dato per ragione di sicurezza pubblica - si ricorda nell'ordinanza - è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro».  Tutto è partito da alcune segnalazioni di cittadini impauriti che hanno assistito a zuffe del dobermann con altri cani. Oltre a questo atto specifico, negli ultimi tempi il Comune di PAESE (Treviso) ha dato un giro di vite sulla gestione dei migliori amici dell'uomo sfornando un nuovo regolamento che riguarda anche quelli più "impegnativi": la polizia locale passa a controllare in modo periodico che siano tenuti all'interno di un recinto alto  più di due metri e che questo abbia un cordolo in muratura e un doppio cancello per evitare la fuga accidentale.

 NOTA INTEGRATIVA 

DOG WHISPERER - UNO PSICOLOGO DA CANI è un REALITY che segue il lavoro di Cesar MILLAN nel campo della riabilitazione canina. La serie   ha debuttato il 13 settembre 2004 su  National Geographic Channel. È anche conosciuta con il titolo di DOG WHISPERER WITH CESAR MILLAN O THE DOG WHISPERER, al di fuori degli USA   nel 2011 ha raggiunto la sua settima stagione ed è trasmessa in oltre ottanta nazioni in tutto il mondo. Il programma evidenzia l'opera di riabilitazione dei cani di Millan, e non è concepito come una guida di addestramento del cane. Al debutto della sesta stagione di Dog Whisperer,  si è registrata  una media di ascolti di undici milioni di spettatori settimanali solo in America.  Ogni episodio di Dog Whisperer - Uno psicologo da cani inizia con la frase: "NON ESEGUITE QUESTE TECNICHE DA SOLI SENZA LA CONSULENZA DI UN PROFESSIONISTA", e dopo agli spettatori viene presentato il cane (o i cani) in difficoltà, ed i loro proprietari, attraverso filmati casalinghi in cui viene mostrata qual è la problematicità del cane. Una voce narrante descrive la situazione brevemente, intervallandosi con i racconti dei proprietari, sino all'arrivo di Cesar Millan, che presumibilmente non conosce nulla sul cane che deve riabilitare. Millan intervista i proprietari e si fa spiegare le problematiche del cane. Millan solitamente poi offre suggerimenti su come i proprietari possono modificare le proprie abitudini per diventare dei "capo branco" per i propri cani, e poi dimostra loro come effettivamente il comportamento del cane risulterà alterato, normalmente di fronte allo stupore del padrone del cane. Millan spesso porta uno o più dei propri cani durante le sedute di allenamento, che Millan descrive come il trasferimento di "energia bilanciata" di un altro cane. In alcuni casi, il cane viene portato presso IL CENTRO PSICOLOGICO CANINO DI MILLAN, dove rimane con i cani di Millan per alcuni giorni o settimane.

 
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