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PUNTO INTERROGATIVO SU TUTTO... se cerchi certezze non è quì che devi fermarti, ...se porti i tuoi dubbi accomodati pure, ...troveranno buona compagnia tra i miei...

 

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Post n°37 pubblicato il 24 Novembre 2014 da normalecomeilvento

Roma...

la guerra e la fine della guerra...



 

 
 
 

reattore di Fukushima

Post n°36 pubblicato il 12 Marzo 2011 da normalecomeilvento

                              reattore di Fukushima   

 

...ognuno pensi ciò che preferisce

 

ma...

 

                         PENSI! 

anche in quei rari casi ove dovesse rubare qualche nanosecondo ai più importanti e indifferibili pensieri indotti da televisione (omini, palloncini, donnine, ...ballerine, espertini, professorini e qualsivoglia altra cosina o cosona che sia)...

 

...salvo sovraffaticamento!

 

e beninteso...  senza offesa per nessuno e per nessuna categoria! l'uso del diminutivo è molto gradito in taluni ambiti, ad esempio in gastronomia (insalatine, frittatine, filino, pizzichino, pugnettino, saltatina, ripassatina, polpettina, etc...), da cui l'accezione con cui l'ho qui usato:

per esaltare la gradevolezza dei termini interessati, non altro...

 
 
 

AFORISMA... della serie "dalla padella... alla brace"

Post n°35 pubblicato il 04 Marzo 2010 da normalecomeilvento

Ho trovato e trascritto questo aforisma…

(autore??????)

 

“…da cui leggendo libri di storia mondiale, con gli occhi del semplice curioso pensante, mi è sembrato di cogliere in taluni casi e partitamente a posteriori di rivoluzioni, il seguente passaggio:

popoli, che dopo decenni di lotte siano riusciti a spodestare politici sedotti durante il loro mandato dall’arte di delinquere, li hanno talvolta stoltamente sostituiti, con delinquenti sedotti dall’arte di far politica (vista come mezzo per poter perpetuare impunentemente anche l’una, oltre l’altra delle citate arti) e or dunque mi interrogo, su qual sia il minor male…”

 
 
 

per l'Italia...

Post n°34 pubblicato il 04 Marzo 2010 da normalecomeilvento

 Marzo 1821  (Alessandro Manzoni)


Soffermati sull'arida sponda,
Vòlti i guardi al varcato Ticino,
Tutti assorti nel novo destino,
Certi in cor dell'antica virtù,
Han giurato: Non fia che quest'onda        5
Scorra più tra due rive straniere;
Non fia loco ove sorgan barriere
Tra l'Italia  e l'Italia , mai più!

L'han giurato: altri forti a quel giuro
Rispondean da fraterne contrade,        10
Affilando nell'ombra le spade
Che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno stretto le destre;
Già le sacre parole son porte:
O compagni sul letto di morte,
O fratelli su libero suol.

 

...

Con quel volto sfidato e dimesso,
Con quel guardo atterrato ed incerto,
Con che stassi un mendico sofferto        35
Per mercede nel suolo stranier,
Star doveva in sua terra il Lombardo;
L'altrui voglia era legge per lui;
Il suo fato, un segreto d'altrui;
La sua parte, servire e tacer. 
       

...

Se la terra ove oppressi gemeste
Preme i corpi de' vostri oppressori,
Se la faccia d'estranei signori
Tanto amara vi parve in quei dì;        60
Chi v'ha detto che sterile, eterno
Saria il lutto dell'itale genti?
Chi v'ha detto che ai nostri lamenti
Saria sordo quel Dio che v'udì?

...

Cara Italia ! dovunque il dolente
Grido uscì del tuo lungo servaggio;
Dove ancor dell'umano lignaggio        75
Ogni speme deserta non è;
Dove già libertade è fiorita,
Dove ancor nel segreto matura,
Dove ha lacrime un'alta sventura,
Non c'è cor che non batta per te.

...

Quante volte sull'Alpe spiasti
L'apparir d'un amico stendardo!
Quante volte intendesti lo sguardo
Ne' deserti del duplice mar!
Ecco alfin dal tuo seno sboccati,        85
Stretti intorno a' tuoi santi colori,
Forti, armati de' propri dolori,
I tuoi figli son sorti a pugnar.

Oggi, o forti, sui volti baleni
Il furor delle menti segrete:        90
Per l'Italia si pugna, vincete!
Il suo fato sui brandi vi sta.
O risorta per voi la vedremo
Al convito de' popoli assisa,
O più serva, più vil, più derisa
       95
Sotto l'orrida verga starà.

Oh giornate del nostro riscatto!
Oh dolente per sempre colui
Che da lunge, dal labbro d'altrui,
Come un uomo straniero, le udrà!
       100
Che a' suoi figli narrandole un giorno,
Dovrà dir sospirando: io non c'era;
Che la santa vittrice bandiera
Salutata quel dì non avrà.

 

 

 

 

 
 
 

oltre 80000 eroi... molti dei quali appena 18enni ! molti dei quali... dimenticati, del resto ...non erano calciAttori

Post n°33 pubblicato il 04 Marzo 2010 da normalecomeilvento

dedicata a quei circa 84.600 militari italiani (di cui forse quasi la metà del sud), che non videro più la luce del sole, immolandosi per la nostra... LIBERTA' DI SCEGLIERE

La leggenda del Piave

Leggenda del Piave (1918), E.A. MARIO.

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: Non passa lo straniero!
Ma in una notte triste si parlò di tradimento

e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
per l'onta consumata a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: Ritorna lo straniero!
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: Indietro va, o straniero!
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

 
 
 
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Un blog di: normalecomeilvento
Data di creazione: 15/06/2008
 

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