Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

Contatta l'autore

Nickname: AngeloQuaranta
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 70
Prov: TA
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Tag

 

Consulenza Immobiliare

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Quando la musica ....

 

Ultime visite al Blog

m12ps12AngeloQuarantamonellaccio19adsonefraeduardomoon_IMiele.Speziato0atlaservicepoeta_sempliceloran5amorino11agente_all_Avanacassetta2prefazione09pa.cek
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Via Campania

 

Via Lucania

 

Via Fermi

 

Via Fermi

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 

La pandemia avvalora la tesi del prof Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, ripensare la città è possibile

Post n°535 pubblicato il 05 Marzo 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Città dei 15 minuti, un modello urbano sostenibile basato sulla prossimità    di Francesco Rasero

Il modello di città dei 15minuti propone una pianificazione sostenibile dello spazio urbanobasata sul concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti inautomobile in ambito cittadino, favorendo quelli in bicicletta o a piedi.

Il primo a introdurre il concetto di città dei 15 minuti èstato il professore franco-colombiano Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, proponendo una nuova concezione dell’idea di prossimità all’interno delle città, orientata allo sviluppo sostenibile.

Secondo la sua teoria, in contesto urbano, il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, ’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento dovrebbero essere idealmente tutti raggiungibili entro quindici minutida casa propria, a piedi o in bicicletta.

 

La proposta di “Ville du quart d’heure” da parte del sindaco di Parigi

 

Obiettivo di questo innovativo approccio alla pianificazione è quello di influire positivamente sul ritmo di vita nelle città, ricollegando le persone con il loro territorio ed eliminando gli spostamenti inutili con mezzi inquinanti ed energivori.

A cambiare è, innanzitutto, la prospettiva: se finora urbanisti e architetti pensavano a come far raggiungere punti distanti tra loro nel minor tempo possibile, oggi la sfida diventa avvicinare questi punti, in modo da ridurre la necessità di muoversi per soddisfare le esigenze primarie individuali.

La città dei 15 minuti nell’epoca(post) pandemica

Quello ella 15-minutes City è un modello che, più o meno inconsapevolmente, è già stato almeno in parte sperimentato da molti cittadini durante la pandemia, anche grazie allo smart working e alle regole anti-contagio.

 

Quello che propone, infatti, è una sorta di ritorno alla vitalità dei quartieri, promuovendo la frequentazione delle vie “sotto casa”, anziché costruire maxi parchi commerciali, cinema multisala e altre grandi strutture commerciali-terziarie ai margini delle città, da raggiungere in automobile o tramite mezzi pubblici spesso affollati.

La proposta di “Ville du quart d’heure” da parte del sindaco di Parigi

 

Obiettivo di questo innovativo approccio alla pianificazione è quello di influire positivamente sul ritmo di vita nelle città, ricollegando le persone con il loro territorio ed eliminando gli spostamenti inutili con mezzi inquinanti ed energivori.

A cambiare è, innanzitutto, la prospettiva: se finora urbanisti e architetti pensavano a come far raggiungere punti distanti tra loro nel minor tempo possibile, oggi la sfida diventa avvicinare questi punti, in modo da ridurre a necessità di muoversi per soddisfare le esigenze primarie individuali.

La città dei 15 minuti nell’epoca(post) pandemica

Quello della 15-minutes City è un modello che, più o meno inconsapevolmente, è già stato almeno in parte sperimentato da molti cittadini durante la pandemia, anche grazie allo smart working e alle regole anti-contagio.

 

 

 Con tanti benefici, a partire da una riappropriazione del proprio tempo vitale, grazie alla drastica riduzione delle ore sprecate in lunghi spostamenti, ingorghi e code all’interno delle metropoli.

Inoltre, le strade spogliate delle auto non fungerebbero più da percorsi di passaggio, liberando così spazio per nuove aree pubbliche -come parchi, fontane, alberi e orti urbani- che andrebbero a mitigare l’effetto “isola di calore”, rendendo il quartiere un luogo più piacevole da vivere e in cui soffermarsi.

Carlos Moreno e la teoria della città dei 15 minuti

«È tempo di passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana. Ciò significa trasformare lo spazio della città, ancora altamente mono-funzionale con le sue diverse aree specializzate, in una realtà policentrica, basata su quattro componenti principali -vicinanza, diversità, densità e ubiquità- per offrire a breve distanza le sei funzioni sociali urbane essenziali: vivere, lavorare, fornire, curare, imparare e godere».

Così dichiara il professor Carlos Moreno nel suo manifesto per le città dei 15 minuti. «Dobbiamo essere creativi e immaginare, proporre e costruire un altro ritmo di vita, altri modi di occupare lo spazio urbano per trasformarne l’uso. Preservare la nostra qualità di vita ci impone di costruire altre relazioni tra due componenti essenziali della vita cittadina: il tempo e lo spazio».

Diventa quindi fondamentale ottimizzare la gamma dei servizi attraverso la tecnologia digitale e i modelli di collaborazione e condivisione. «Ritornare alla vita urbana locale significa passare dalla mobilità come abbiamo vissuto alla mobilità che abbiamo scelto; si tratta di avvicinare la domanda degli abitanti all’offerta che viene loro proposta», conclude il teorico della nuova rivoluzione urbanistica.

Comunità ibride anziché borghi

Giordana Ferri ed Enzo Manzini, promotori del recente convegno online “Abitare la prossimità” , sottolineano inoltre la differenza tra la nuova visione delle 15-minutesCities e il concetto di città come somma di borghi.

«Si tratta di una connessione facile ma controproducente sul piano pratico e sbagliata su quello teorico -spiegano- Parlare di borghi fa pensare a una città di luoghi ripiegati su se stessi, chiusi agli altri e al mondo; luoghi in cui rischiano di diffondersi idee e pratiche comunitarie regressive».

ll prof. Moreno 

Esempio di applicazionedella città dei 15 minuti (fonte: www.moreno-web.net)

PerFerri e Manzini, invece, stanno nascendo inedite forme sociali, rivolte alfuturo. «Comunità ibride, materiali e digitali; ambienti fattidi luoghi a geometria variabile, i cui confini non sono più quelli fisici mache vengono amplificati dalle tecnologie».

Lachiave è quello che viene definito “localismo cosmopolita”. «La cittàdei 15 minuti non deve essere solo il luogo delle reti brevi della vitaquotidiana, ma anche quello in cui le reti delle piccole distanze a piedi o inbicicletta si connettono con quelle lunghe, lavorative, culturali o di studioche siano».

La Ville du quart d’heure aParigi

Leteorie di Moreno riguardo la Ville du quart d’heure (città delquarto d’ora, in francese) sono diventate uno dei cavalli di battaglia nellacampagna elettorale che, in primavera, ha portato alla riconferma del sindacodi ParigiAnne Hidalgo, sostenuta anche dagliecologisti.

Laproposta è stata ben esemplificata da un’infografica elettorale della sua listacivica “Paris en Commun”, che pone al centro l’abitazione di ogniparigino e, nel raggio di un quarto d’ora, tutte le attività essenziali,che compongono gran parte della vita di ciascuno: studiare, lavorare, fare laspesa, stare all’aria aperta, fare attività fisica, andare dal medico, uscire esvagarsi.

La tangenziale di Parigi si trasforma in un’opera disostenibilità ambientale

Giànei primi mesi del suo nuovo mandato, Hidalgo ha iniziato a trasformare le ideein realtà, sfruttando in positivo anche la crisi legata al Covid: Parigi è oggiuna città sempre più a misura di pedoni e ciclisti, con laprogressiva introduzione di spazi ciclabili in ogni strada della città e interevie, come la centralissima Rue de Rivoli, in cui le biciclette hanno assolutapriorità, diventando così il mezzo di spostamento più efficace, rapido e sicuroin ambito urbano.

Iprogetti futuri riguardano la riqualificazione degli Arrondissement cittadini,creando nuovi spazi di aggregazione sociale e culturale, ma anche co-working,ambulatori e aree commerciali di prossimità, utilizzando il marchio “Made inParis” come strumento di marketing.

Città dei 15 minuti in Europa e nel mondo

InItalia, è stata Milano laprima grande città a far proprio questo modello di sviluppo futuro. Nelcapoluogo lombardo, la vera sfida è quella di dare vita a quartieriresidenziali integrati anche al di fuori dell’area centrale -in cui farconvivere abitazioni, uffici, fabbriche, servizi pubblici e spazi verdi- ancheper ridurre il fenomeno del pendolarismo lavorativo econtribuire al decongestionamento del trasporto pubblico e della viabilitànelle ore di punta.

Anche Barcellona,fin dal suo penultimo piano della mobilità urbana (2013), ha sposato unconcetto simile alla “Città del quarto d’ora” teorizzata da Moreno, progettandoi cosiddetti “Superblocks”: isolati prevalentemente pedonali, alcui interno possono accedere solamente pochi veicoli autorizzati, cherappresentano piccole Comunità nella città e che sono unite e interconnesseagli altri blocchi urbani da vie di collegamento esterne.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Panorami

Post n°534 pubblicato il 03 Marzo 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 Per vedere uno spettacolo incredibile di ulivi secolari è la così detta “grotta dei millenari”, una cavità alla fine di un percorso di campagna che si affaccia su una spianata da ulivi che si perde a vista d’occhio.

Questo luogo si trova all’interno di una proprietà privata. Un modo per visitarla e rivolgendosi all’associazione Millenari di Puglia, che può guidarti in molti altri percorsi tra gli ulivi.

Se ami il genere, ricorda che fa già parte dei patrimoni Unesco l’Ulivo Secolare di Borgagne, in provincia di Lecce, l’ulivo più anziano d’Italia (più antico del Colosseo e del Partenone).

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

"Uomini in scarpe rosse" è il flashmob organizzato da Paolo Zanone

Post n°533 pubblicato il 01 Marzo 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Buongiorno una bella inziativa, questa volta sono gli uomini a scendere in campo nella battaglia contro la violenza. 
pper le vie di Biella 
Buongiorno.
Dal sole 24 ORE
“Hanno attraversato Biella a piedi, scarpe e mascherina rossa, per dire no alla violenza contro le donne. "Uomini in scarpe rosse" è il flashmob organizzato da Paolo Zanone, imprenditore tessile e direttore artistico della compagnia Teatrando di Biella.
Tra gli uomini nel pubblico e poi nel corteo il padre di Erika Preti, assurdamente uccisa a 28 anni a coltellate dal fidanzato.”

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Archita da Taranto

Post n°532 pubblicato il 23 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 

«Se vi si domanda come Taranto sia diventata grande, come si conservi tale, come si aumenti la sua ricchezza, voi potete con serena fronte e con gioia nel cuore rispondere: con la buona agricoltura, con la migliore agricoltura, con l'ottima agricoltura» Archita da Taranto 

Filosofo, stratega matematico, politico. nacque a Taranto, città della quale fu "stratego massimo" nella prima metà del IV secolo a.C. proprio nel periodo in cui la città raggiungeva l'apice del suo sviluppo economico, politico e culturale.

Archita condusse una vita austera, improntata a uno stretto autocontrollo nel rispetto delle rigide regole della setta pitagorica.

Abile uomo politico, si tramanda che fosse stato nominato per sette volte stratego (στρατηγός, strategòs) della città-stato di Taranto riuscendo ad essere un condottiero sempre vittorioso nelle sue battaglie. Probabilmente fu anche stratego "autocrate" (αὐτοκράτωρ, autocrator) della Lega italiota, ricostituitasi dopo la morte di Dionisio I di Siracusa, e che ebbe come sede Eraclea sotto l'effettivo controllo di Taranto.

Non si sa se, nonostante il divieto della costituzione cittadina, fosse stato nominato consecutivamente; i suoi mandati vengono datati tra il II e il III viaggio (367-361) di Platone, quindi potrebbero essere stati ricoperti anche uno di seguito all'altro.[9]

Attuò una politica di sviluppo che portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia. Con l'edificazione di monumenti, templi e edifici[10] diede nuovo lustro alla città. Potenziò il commercio stringendo relazioni con altri centri, come l'Istria, la Grecia, l'Africa.[11]

Durante il suo governo, si dedicò allo sviluppo dell'economia favorendo l'agricoltura e insegnando egli stesso ai contadini i precetti per migliorare i raccolti. Spesso ricordava loro che Apollo non concesse altro a Falanto che fertili campi e amava ripetere:

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ZERO AL SUD di Marco Esposito

Post n°531 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

ZERO AL SUD di Marco Esposito
Per quindici decenni si è discusso della Questione Meridionale. Ma con il federalismo fiscale il quadro è cambiato. Lo Stato ha misurato, Comune per Comune, fabbisogni, costi e servizi con l’obiettivo di attribuire a ciascun territorio le risorse corrette. I conteggi hanno dato un risultato inatteso: si pensava di far emergere la cattiva spesa del Sud e ci si è trovati davanti al dettaglio del profondo divario tra le due Italie. L’uguaglianza ha un costo miliardario e così si è imboccata la scorciatoia di piegare le regole in modo da attribuire al Sud meno diritti e meno soldi. Lo Stato invece di costruire gli asili nido o i binari dove mancano ha stabilito che, nei territori di tipo “B”, il fabbisogno è zero. Ha dimezzato la perequazione dove la Costituzione garantiva che fosse “integrale”. Si è aperta la strada al federalismo differenziato, con maggiori autonomie, risorse e diritti nelle Regioni ricche. Il saggio offre gli elementi per aprire, finalmente, il dibattito pubblico. Prefazione di Gianfranco Viesti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA DONNA AZZURRA di Anna Marinelli

Post n°530 pubblicato il 17 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 

LA DONNA AZZURRA di Anna Marinelli
Conosco una donna che vive
nel folto di un incalzante silenzio,
accarezzando le palpebre del tempo,
spingendo lo sguardo verso il sole:
vede i millenni scorrere ai suoi piedi
come un fiume di uomini e parole.
Lei attraversa secoli alberati
con le scarpe bianche di solitudine,
condivide i sonni delle colline
masticando pane di trincee.
Ogni sera, discorrendo
con le ceneri dei suoi sogni,
spinge la mente oltre la luna
e con sguardo di sagittario trafigge
il limitare di un cielo addormentato.
Di quanto pane, di quanto pane ancora
si dovrà privare
per raggiungere l’altezza delle stelle
rifuggendo il vuoto di abitudini?
Quanto mare,
quanto mare dovrà ancora svuotare,
col cavo delle sue mani,
per giungere alla pace degli abissi?
Ogni notte, quando il pensiero
del sonno l’impaùra
come un ronzio d’alveari immobili,
chiude a chiave la sua mente
paventando la comparsa della morte,
a depredare ricchezze di ricordi.
Nella notte silenziosa qualche volta sogna,
sogna d’essere musica negli atri del cielo
a consolare il pianto dei tramonti.
Ascolta, cupo silenzio dei monti:
un giorno lei scriverà una canzone,
la riverserà sui popoli senza prospettive.
Sarà come la manna del deserto,
sarà acqua di nuvola sottile.



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Roma ore 11 un film inchiesta del 1952

Post n°529 pubblicato il 14 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Roma ore 11 è uno dei vertici del cinema di De Santis nel modo in cui coniuga la riproduzione della realtà (la sceneggiatura è stata scritta, oltre che dallo stesso regista, anche da Zavattini, Sonego, Puccini e Franchina) e una tensione da dramma quasi da camera, con l’azione stretta in una soffocante unità di luogo dove gli ambienti sono stati ricreati in studio dallo scenografo francese Léon Barsacq.

lucia bosé lea padovani roma ore 11Le forme del film-inchiesta sono già in apertura. I titoli dei quotidiani sul fatto di cronaca, il rumore della tastiera della macchina da scrivere. Nel bianco e nero dai toni noir di Otello Martelli che aveva già segnato sia Caccia tragica sia Riso amaro, si intravede già un senso di tragica predestinazione, dove le tracce poliziesche sono evidenti soprattutto negli occhi di Carla Del Poggio e nella soggettiva in commissariato dove gli sguardi sono tutti addosso a lei. Del resto, forse De Santis all’epoca era con Germi forse il più ‘statunitense dei nostri cineasti’, capace di alterare percettivamente gli spazi e di ricorrere a quella recitazione straniata degli attori che è un percorso che era iniziato, oltre che con Riso amaro, anche nel precedente Non c’è pace tra gli ulivi.

roma ore 11 de santisC’è l’immagine dell’Italia del dopoguerra, la ricerca del lavoro come ossessione dove lo sguardo di De Santis sembra filmare insieme speranza e disperazione come De Sica con Lamberto Maggiorani in Ladri di biciclette. Da una parte Roma ore 11 è strettamente legato al Neorealismo proprio nel modo di accendere le reazioni delle protagoniste partendo proprio dall’attesa fuori il cancello con l’arrivo progressivo di tutte le ragazze alla ricerca dell’impiego che si accalcano. Per accentuare la verità infatti fanno parte del film tre ragazze che sono state realmente presenti il giorno del crollo. Dall’altra però rappresenta anche il punto-limite, la dichiarata impossibilità del movimento di procedere oltre come era avvenuto in Umberto D. di De Sica. Entrambi i film sono infatti del 1952 e già l’anno prima Renato Castellani, con Due soldi di speranza, iniziava ad aprire la strada alla commedia all’italiana partendo però sempre dal minuzioso studio dei caratteri e dei luoghi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Citazioni motivazionali-

Post n°528 pubblicato il 14 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 Buongiorno.  

Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri. (Mark Twain)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Gracián y Morales, Baltasar, gesuita

Post n°527 pubblicato il 13 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

notizie da TRECCANI 

 


Gracián y Morales, Baltasar. - Pensatore spagnolo (Belmonte De Calatavud 1601. Terragona 1658) Occupa insieme al Quevedo uno dei primi posti tra i moralisti spagnoli del Seicento; pensatore sentenzioso ed efficace, G. esercitò grande influenza in Spagna e fuori. La sua opera principale è Agudeza y arte de ingenio (1648), rifusione di una precedente Arte de ingenio (1642), nella quale illustra, con esempi latini, spagnoli e anche portoghesi e italiani, le forme di "concepto", inteso come contenuto, e di "agudeza", concepita come ornamento, eleganza dello stile, sebbene le due formule sembrino a volte confondersi. Pur nei limiti di una oscurità voluta e diuna soverchia raffinatezza, la sua concisione è efficacissima e traduce quella sensibilità moderna dello scrittore che lo rende vivo e attuale.

Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1619, fu professore in diversi collegi dell'ordine, tra i quali quelli di Tarragona e di Huesca. Qui G. fece amicizia con Vincencio Juan de Lastanosa, Manuel de Salinas e Andrés de Ustarroz, i quali gli furono prodighi di aiuti nella pubblicazione del trattato El héroe (1637),  in cui disegna l'uomo ideale ritrovando in Filippo IV il perfetto principe e uomo politico, e del romanzo El criticón (1651), dove rappresenta il corso della vita umana, toccando i problemi interessanti il filosofo morale e l'uomo di stato. Il fatto che quest'opera fosse apparsa senza l'approvazione dei suoi superiori provocò le prime reazioni dell'ordine, che impose a G. gravi sanzioni e l'esilio a Tarragona dove morì. In seguito la compagnia di Gesù glorificò il pensatore. 

Fra le opere, oltre a quelle citate, occorre ricordare i trattati El político (1640), che rappresenta in Ferdinando il Cattolico l'ideale dei reggitori, ed El discreto (1646), in cui descrive le doti del perfetto uomo di mondo del sec. 17º, padrone di sé, assai vicino all'uomo savio di Guicciardini. L'oráculo manual (1647) è una collezione di trecento massime alle quali attingeranno ampiamente i moralisti francesi del Settecento.

 

 Egli creò uno stile basato su frasi brevi, molto personale e denso, concentrato e polisemico, nel quale domina il gioco di parole e l'associazione ingegnosa fra parole e idee. Il risultato è un linguaggio laconico, pieno di aforismi e capace di esprimere una ricca gamma di significati. «Gracián (…), faceva gran conto dello scrittore bolognese, suo contemporaneo, il marchese Virgilio Malvezzi (1595-1634),

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Raccomandazioni " Non stare mai in un posto dove nessuno vede il tuo valore. "

Post n°526 pubblicato il 12 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Un padre ha detto alla figlia “Ti sei laureata con lode, ecco la macchina che ho comprato tanti anni fa”.
È un po’ più vecchia adesso, ma prima che te la dia, porta il libretto e una foto al parcheggio di auto usate in centro e dì loro che vuoi venderla e vedere quanto ti offrono".
La figlia è andata al parcheggio delle auto usate, è tornata da suo padre e ha detto: "Mi hanno offerto 1.000 $ perché hanno detto che sembra piuttosto logora".
Il padre ha detto, ora "Porta i documenti al banco dei pegni". La figlia andò al banco dei pegni, tornò da suo padre e disse: "Il banco dei pegni ha offerto solo 100 $ perché è una vecchia macchina".
Il padre ha chiesto a sua figlia di andare in un club automobilistico ora e mostrare loro l'auto. La figlia ha poi portato l'auto al club, è tornata e ha detto a suo padre: "Alcune persone nel club hanno offerto $ 100.000 perché è una Jaguar XJ220 esclusivissima che è stata prodotta in appena 281 esemplari ed è ricercata da molti collezionisti"
Ora il padre ha detto questo a sua figlia: "Il posto giusto ti valorizza nel modo giusto". Se non sei valutata, non arrabbiarti, significa che sei nel posto sbagliato. Chi conosce il tuo valore è chi ti apprezza ... Non stare mai in un posto dove nessuno vede il tuo valore. Mai!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963