Creato da ekeka.z il 17/03/2005
probabilmente sarò noiosa, ma io preferisco la tranquillità...
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Sogno Libero di cinasky

Post n°350 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da dilaudid0

Sento freddo, non so dove sono, sento degli urli.

- Ora cinasky vedremo quanto sai in grado di resistere-

Non riesco a parlare, mi stanno mettendo gli elettrodi nei genitali. Per un post dico io, ma che cazzo di storia.

- Non vali un cazzo cinasky, non lavori, non consumi, stai lì e vegeti. Ora ti rieducheremo.

Non ho paura, in questi casi meglio urlare, chiedere scusa, ma non riesco. Mi sto eccitando, la scossa mi eccita, i maltrattamenti mi eccitano, la perdita della libertà mi eccita.

Ora mi stanno massacrando, hanno visto la mia erezione e sono usciti di testa, mi piace, sto per venire...

Ora sono uscito di prigione, sono Libero, loro non lo sanno, mi hanno condannato a questa nuova scoperta.

 
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Post N° 349

Post n°349 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da ekeka.z

Protagonisti: piccole medie imprese nord est
Momento storico: crisi economica dell’anno 2008

Si riscontra che l’asso nella manica che va per la maggiore è la consorte bbbona.
Si scioglie il
lazo e la si manda alla ricerca di possibili s_bocchi.
La
fellatio è pratica di scambio universale, ciò nonostante qua non è riconosciuta come tale.
Le bende dell’ipocrisia all’unisono con la fellatio non conosceranno mai recessione.

 
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Post N° 348

Post n°348 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da ekeka.z

il bello di vivere dove vivono i lupi.

poter andare nell’orto per annaffiarlo o per raccoglierne i frutti gaiamente in mutande. poter fare le faccende domestiche con la musica a palla. godersi seduti sulla tazza del bagno il suono dell’acqua che scende per le briglie, mentre ci si fuma una sigaretta.  godersi i piaceri della carne senza rendere partecipe il vicinato.  avvistare con facilità la fauna selvatica locale. Tutto ciò e altro, ti permette d’affrontare con un certo autocontrollo, lo smottamento  di fango e "russe" (rovi) che ti ritrovi d’improvviso adagiato sull’unica strada sterrata, che conduce fino a casa.
nonostante l’ordinaria giornata di lavoro appena conclusa.

 
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Post N° 347

Post n°347 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da ekeka.z

Esistono esseri maschili, sì perché chiamarli uomini mi sembra troppo generoso e poco meritevole, che per inspiegabili motivi, rivestono i gradini più alti della scala gerarchica nel mondo (schifoso) del lavoro. (Anzi, a pensarci un motivo ci sarebbe, faticano a restare in cinta.) Bene, questi di prassi hanno un'idea di base nei confronti delle impiegate che li accomuna tutti (nessuno escluso): che sono sceme, chi di più chi di meno. ma lo sono, punto e basta. Però la simpatia può mutare se questa dimostra di lavorare egregiamente di lingua. metaforicamente parlando, meglio ancora praticando.  E quando si trovano di fronte inaspettativamente a degli esseri pensati (e non serve poi molto per disorientarli) hanno un inevitabile senso di rigetto. e se sono più d'una, lo sgomento si trasforma in libidinosa voglia annientante. individualmente, occasionalmente e bastardamente, con giochini tattici così frustranti che perfino risiko a confronto potrebbe sembrare la sacra bibbia dei strateghi. Tutto questo per dire che se potessi impalarli, dio come li impaleri!. e visto che non posso dirglielo in faccia, almeno lo dico qua.

 
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Post N° 346

Post n°346 pubblicato il 27 Novembre 2008 da ekeka.z
Foto di ekeka.z

La mia autoradio vive perennemente sulle frequenze di radio2.
Comincia alla mattina col TG, giustamente per non correre il rischio di dimenticarsi come va il mondo,  indispensabile l’oroscopo di Linda Wolf per affrontare la giornata e se sono in ritardo mi becco pure la sigla d’inizio del Ruggito del Coniglio. Arriva la pausa pranzo e riesco ad ascoltarmi gli ultimi minuti delle love story di Fiamma&Fabio. E proprio oggi, ecco che  telefona una certa Serina (esiste o ho capito male? dotata fra l’altro di una risatina assai beffarda). La quale non vuole assolutamente tralasciare il fatto che sta chiamando proprio mentre sta giungendo sull’Argentario per godersi una splendida passeggiata su tale tratto di mare. Inutile negare che d’istinto ho urlato (e voi probabilmente lo state facendo ora con me) Vaffanculo Serina! (O come diavolo si chiama). Arriva l’orario di recarsi  nuovamente al lavoro. Ma dopo pranzo la Palombelli no, proprio non ce la fo e rimedio con il cd del periodo. (per colpa di qualcuno/a qua dentro, la mia radio rigurgita labbra blu appena può). La sera arriva e finalmente pure il termine della giornata lavorativa.  Salgo in macchina e mi pappo il mio prozac preferito per curare l’anima. Cirri&Solibello. E finalmente  giungo nella mia casetta.

 
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