fragorosi silenzi

raccolta provvisoria di pensieri, parole, passioni, contraddizioni e quant'altro di una PORTATRICE (IN)SANA DI PERSONALITA' COMPLESSA

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 25
 

Messaggi di Novembre 2016

Cinema

Post n°2610 pubblicato il 27 Novembre 2016 da quinoa1977

Sing Street


Locandina Sing Street

 

 

 

 

 

 

 

 

Conor vive nella Dublino di metà anni '80, ha 16 anni e un talento nella scrittura di canzoni. L'incontro con l'aspirante modella Raphina, di cui s'innamora perdutamente, lo spinge a fondare una pop band per attirare la ragazza come attrice di videoclip. Nel frattempo il matrimonio dei genitori va in frantumi: saranno la musica, l'amore e l'inossidabile rapporto col fratello maggiore a dare al ragazzo un coraggio che non credeva possibile.
Mentre il Brit pop esplodeva nel mondo e Londra era the place to be, gli adolescenti e i giovani irlandesi si sentivano inevitabilmente periferici. L'unico sogno era salpare verso la costa inglese e farsi inghiottire dalle bancarelle e dai pub affollati di Camden Town. In quell'atmosfera decadente ma sognatrice, il dublinese John Carney aveva pressappoco la stessa età di Conor. Facile credere che quella chitarra acustica che il ragazzo armeggia ancora insicuro come strumento per non sentire i genitori litigare fosse simile alla sua, così come sua fosse la passione consapevole per il rock esibita da Brendan, il fratellone "filosofo".
Regista dal pedigree musicale, Carney l'abbiamo amato nell'opera Once, apprezzato in Tutto può cambiare ma é con Sing Street a sfiorare il paradiso, naturalmente nel genere teen-musical-romance-dramedy. Difficile infatti è trovare simili equilibri di levità e profondità nel pur ricco panorama contemporaneo del cinema su/per adolescenti. Rielaborando il proprio know-how sugli '80 a tutto tondo e la vibrante tradizione anglosassone del romanzo di formazione unita al musical, Carney riesce nel piccolo grande miracolo di comporre un ensemble divertente ed intelligente, ricco di trovate musicali-narrative che fanno il verso a band di culto dell'epoca di cui imita sound e look adattati alla freschezza di simpatici e ingenui teenager. Non a caso il gruppo da loro creato si chiama Sing Street, laddove la strada diventa lo stage primigenio, la loro palestra umana ed educativa.
"I am a Futurist" (Sono un futurista) si ostina a ripetere Conor nelle sue misere "brown shoes", totalmente ignaro delle connotazioni culturali che si auto-attribuisce, ma è chiaro che lui e i suoi amici pensano oltre e malgrado se stessi a un futuro altrove, certamente diverso dalle famiglie da cui provengono. Sing Street scorre nel suo tempo come meglio non potrebbe, e mostrandoci amori acerbi ma sinceri, speranze intatte e sogni folli, naviga sicuro attraverso le turbolente acque dell'adolescenza.

 
 
 

It's only rock n roll but I like it...

Post n°2609 pubblicato il 27 Novembre 2016 da quinoa1977

'Beatles contro Rolling Stones'la sfida nello show di Assante e Castaldo con Max Paiella e la band di Mark Hanna, al Teatro Greco di Roma


Risultati immagini per beatles contro rolling stones teatro greco

Ernesto Assante (sostenitore degli Stones) e Gino Castaldo (impegnato per i Beatles) contribuiscono come padrini dello scontro, e a Max Paiella tocca il ruolo di giudice arbitro, col compito anche di cantare le canzoni. L’impresa ha una teatralità indotta che riflette tendenze, mode, segni, abitudini e tic di un decennio, al punto che più che la messa in campo di due concerti paralleli in competizione, il vero contenuto destinato a dare spettacolo è il muro contro muro di due culture altrettanto pionieristiche, elettriche, irrequiete, formative, che hanno emozionato e istruito masse di giovani.

 
 
 

La donna che sussurrava ai cavalli

Post n°2608 pubblicato il 20 Novembre 2016 da quinoa1977


La donna che sussurrava ai cavalli?!


Bastone e carota...

 
 
 

Metti che...

Post n°2607 pubblicato il 19 Novembre 2016 da quinoa1977

 ...ti scappa compulsivamente un taglio...
A Termini puoi!

 
 
 

In battere e levare

Post n°2606 pubblicato il 17 Novembre 2016 da quinoa1977

Stanley Jordan e Billy CobhamRoma, Auditorium Parco della Musica, venerdì 18 novembre

 

Risultati immagini per billy cobham roma

Dire Stanley Jordan e Billy Cobham significa nominare due leggende della fusion (e anche del jazz, senza ulteriori specificazioni). Stanley Jordan ha rivoluzionato la tecnica della chitarra elettrica facendo leva sulla sua precedente esperienza come pianista: ha così creato il “touch” (o “tapping”),

grazie al quale la chitarra viene suonata come fosse un pianoforte. Billy Cobham ha prestato la sua batteria a una miriade di registrazioni storiche, realizzate da maestri come Miles Davis, John McLaughlin (storia la sua collaborazione nella Mahavishnu Orchestra), Carlos Santana, George Benson, Stanley Clarke, per non parlare dei suoi tanti dischi da leader. Due artisti che, insieme, fanno faville e promettono un concerto ad alto tasso di spettacolarità.
Stanley Jordan chitarre, pianoforte, voce
Billy Cobham batteria.


 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: quinoa1977
Data di creazione: 12/09/2006
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

disperadosalcuboTEMPESTA_NELLA_MENTEneveleggiadra0prefazione09surfinia60ioma4Desert.69stufissimoassaiamorino11dubitomarabertowiltuocognatino1infaticabile2cuorevagabondo_1962Miele.Speziato0
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963