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RACCONTI ITALIANI ONLINE - SCELTA DI POESIE ITALIANE MODERNE IN LINEA - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE ED POETA MODERNO

Post n°10 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

SCELTA ANTOLOGICA DELLE POESIE EDITE

 

Da: Il grido viola, Edizioni del Leone, Spinea - Venezia, 1988, pp.7-12:

 

"L'ULISSE SIVIGLIANO"

 

Risalgo

con le foglie

per i rami

in testa un cappellaccio sivigliano

Del giorno che si scorcia non mi curo

amo le geografie della tua mano

 

Esci

dinamitarda tenerezza

corruccio degli amanti aggrovigliati

Scommetto che sei figlia della brezza

per questo più ti odio e più mi piaci

 

Oltre le porte strette

oltre il mare

avvolti da una fresca chiara d'uovo

 

Son nuovo

nella chiglia

Ulisse vedi

Immobile sul letto

Eppur mi muovo

 

"DELOS"

 

Je ne veux pas d'autre secours que celui-là: vous parler. -

                                                                                                Gide, L'immoraliste.

 

Sorge dal mare

nel suo antico dono

di marmi a sorreggere la sabbia

Onde la scuotono

in una quiete bianca

che è sale sul sogno di Cleopatra

 

Sali verso il sole

sospinto da Dioniso

sul monte Cinzio

imprendibile

come il mio cuore

Lontani i mulini di Myconos

a inventare il vento

che ci toglie gli occhi

 

In questo nulla

respiro il tempo

schernito dai gabbiani

Vorrei parlarti

senza parlare

come fa il vento

da sempre

su queste mani

 

                                    Myconos, 22.8.1986

                        (chiedi un succo d'arancia

                        e ti portano un'aranciata...)

 

"PAROS"

 

Luce ci acceca gli occhi

sibilando

su rocce aspre in fila

senza fine

La senti mugolare

sgomitando

nell'urlo del meltèmi a Parikìa

 

Sospesa tra due sogni Paros canta

nel bianco scintillante delle case

Leggera come cuore di farfalla

sorpresa di vederci ritornare

 

Cammino sui miei passi

galleggiando

ferito di ogni guerra

sfido il mare

 

Nausicaa tu sei qui

di questa terra...

nel tempo dell'ibisco incantatore

 

La notte cade a pezzi

veneziana

Naoussa è un altro sogno

un'altra tana

 

"ANTIPAROS"

 

Il sole dritto sul capo era una spada

nel mezzogiorno pigro di ouzo e sonno

            Carugi impolverati

                        bimbi scalzi

                                    dagli occhi vispi

                                                            forse la Bolivia

Antìparos seduta sopra il mare

di zaffiri

            giù in fondo

                                    prigioniera

si crogiolava al caldo

                                    come un cuore

            di bianco gesso altera

                           nella luce

 

Più in là le chiglie ruvide

            di marmo

                        cercano il vento

    dell'Africa

                        le gemme

 

È religiosa quiete tutt'attorno

 

            Ma presto latreranno i cani

                                                            per la sete

 

"NAXOS"

 

All'ombra degli ulivi

come un fiore

di terra rossa il ventre

da Bisanzio

Respiro sorseggiando

senza amore

del sidro

non mi piace più di tanto

 

Mi pesa addosso il giorno

la mia croce

La porto come un vecchio il suo ventaglio

 

Ti ho conosciuto a Naxos

dolce amore

E più ti cerco

più mi sei lontano

 

 

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