La differenza sostanziale tra i verbi ser (essere) e estar (stare), è che il primo indica una condizione permanente, come essere umani per esempio, mentre il secondo determina una condizione in qualche modo transitoria, come l’essere belli. E gli spagnoli sono molto rigidi nel fare questa distinzione. Un madrileno, per esempio, non dirà mai soy enamorado (sono innamorato), come invece direbbe un giovane spasimante italiano, piuttosto affermerà estoy enamorado (sto innamorato), perché considerano l’amore una condizione temporanea, a priori. Il verbo estar, naturalmente si usa con tutti gli altri sentimenti, ma anche nella condizione della morte.
Tutto ciò, normalmente, provoca nello studente italiano un certo sconquasso filosofico perché, forse per la prima volta in vita sua, si trova a dover chiaramente catalogare le cose che passano da quelle che, al contrario, restano. La nostra lingua in questo un po’ ci coccola, nascondendoci la verità prima che lei giunga contundente per conto proprio.
Non vi allarmate dunque se, dopo aver letto queste righe, vi scoprirete a pensare: “sto con te?” o “sono con te?”, “sto male?” o “sono male?”, “sto vivo?” o “sono vivo?”.
Passa subito.
Post n°1403 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da non.sono.io
E cosa che vuoi che ti dica Marì, santa non lo sono mai stata. E’ che i santi stanno in paradiso, tra le nuvole e pure quando stavano sulla Terra sembravano tipo strafatti. Io le droghe per carità Marì. Cazzi in culo quanti vuoi, ma droga mai, nemmeno uno spinello. Sai com’è, sarà stata l’educazione tradizionale che ho ricevuto da mio padre, che quando tornava a casa mica poteva vedere qualcosa di strano. Figurati. E quello prendeva a mazzate prima mia madre, poi a noi figli che non capivamo nemmeno che succedeva. Io vengo da una famiglia all’antica Marì, non sta bene che le donne fumino o bevino. Le donne si possono solo mettere a novanta gradi. |
Post n°1402 pubblicato il 06 Maggio 2015 da non.sono.io
In spagnolo l’espressione “mi manchi”si traduce in te echo de menos. La cosa che un po’ ci spiazza però, è che “mancare” si dice in realtà faltar, mentre echarsignifica “buttare”, così che se andiamo a tradurre letteralmente te echo de menos, ci accorgeremo che vuol dire “ti butto di meno”. Ora, immaginatevi per un attimo cosa sarebbe la storia della canzone popolare italiana, per esempio, se anche noi usassimo questa espressione. Oppure, pensate alla reazione del vostro compagno o compagna quando, dopo un’assenza, al telefono, gli confessate con un tono triste: “Oggi, ti schifo di meno”. |
Post n°1401 pubblicato il 04 Maggio 2015 da non.sono.io
Dopo un po’ che ci si addentra in questa lingua, si iniziano ad incontrare bizzarre differenze con l’italiano che istigano la fantasia a cercare di immaginarsi quando e in che modo due idiomi apparentemente simili, si sianoallontanati così tanto tra loro. Non mi riferisco solo al significato distinto a parità di parole uguali (penso a largo che in spagnolo vuol dire lungo), ma anche alle molte sottigliezze concettuali. Una di queste, ad esempio, sono le parole che in italiano sono maschili e che in spagnolo invece diventano femminili. |
Post n°1400 pubblicato il 29 Aprile 2015 da non.sono.io
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Post n°1399 pubblicato il 22 Aprile 2015 da non.sono.io
E’ tardi. Nel vagone ci sei solo tu. Così stendi le gambe, ti afferri la nuca e rilassi il collo. Chiudi gli occhi, tiri un lungo sospiro poi, nello stesso modo in cui scatti incontrollato un attimo prima di addormentarti, ti tasti nervoso le tasche per verificare ci sia tutto. E c’è tutto. Ti rilassi. Mancano appena due fermate poi ti ritrovi a casa, sotto le coperte, al caldo, al sicuro, alla monotonia che protegge. E non desideri altro che rallentare il tempo. Per questo dormi poco: per ritardare l’arrivo del domani. Il tuo sguardo annoiato perlustra gli angoli sudici del vagone, sorvola i pezzi di giornale abbandonati sui sedili e prova a decifrare gli scarabocchi inutili sulle pareti. Poi le porte si aprono, ma non entra nessuno. Guardi fuori pigramente appena attratto dal nuovo spettacolo, però c’è solo la mancanza ad attendere la metro questa sera. |
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