Un blog creato da imagine25 il 11/05/2007

rammendi di carta

parole cucite per ogni stagione

 
 
 
 
 
 

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NO PEDOFILIA

Vi lancio una sfida..nel mondo dei blog siamo numerosi però possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti...è per una causa buonissima
ANTIPEDOFILIA!
Perchè episodi come il piccolo TOMMY, DENISE E I 2 FRATELLINI SCOMPARSI siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale...crediamoci insieme!

Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e, dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma..come dire IO CI STO!!!!

 
Combattiamo Insieme.

IO CI STO

Rosaly

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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IL CIECO E IL PUBBLICITARIO


Un giorno, un uomo non vedente

stava seduto sui gradini di un edificio con

un cappello ai suoi piedi ed un cartello

recante la scritta:

"Sono cieco, aiutatemi per favore".

Un pubblicitario che passeggiava lì vicino si fermò e notò

che aveva solo pochi centesimi nel suo cappello.

Si chinò e versò altre monete, poi, senza

chiedere il permesso dell'uomo, prese

il cartello, lo girò e scrisse un'altra frase.

Quello stesso pomeriggio

il pubblicitario tornò dal non

vedente, notò che il suo cappello

era pieno di monete e banconote.

Il non vedente riconobbe il passo

dell'uomo e gli chiese se non fosse stato lui ad aver

riscritto il suo cartello e cosa avesse scritto.

Il pubblicitario rispose:

" Niente che non fosse vero -

ho solo riscritto il tuo in maniera diversa",

sorrise e andò via.

Il non vedente non seppe mai che sul

Suo cartello c'era scritto:

"Oggi è primavera...ed io non la posso vedere".



Cambia la tua strategia quando le cose non vanno bene e

vedrai che sarà per il meglio.



 
 
 
 
 
 
 

 

 
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another dream

Post n°7 pubblicato il 20 Maggio 2007 da imagine25
Foto di imagine25

Steso nel letto credo di svegliarmi in una camera che non è la mia. Ma so subito che è soltanto un sogno.

Sento il peso del tuo corpo avvolto nelle lenzuola, accanto a me.

Mi volto sul fianco, e vedo la tua schiena nuda. La curva che discende dalle spalle e degrada dolcemente verso la vita, e risale verso i fianchi. Un’ombra chiara tra le coperte.

Sfinito per il desiderio di averti tra le mie braccia, mi sdraio dietro di te, il mio petto contro la tua schiena. E’ come se ogni angolo del mio corpo trovasse un posto dove intrecciarsi con il tuo. Visti dall’alto sembriamo gli steli di due fiori dallo stesso profilo.

Hai le mani strette sul seno, ed intreccio le mie dita alle tue, come se stessimo pregando insieme. Posso sentire il tuo cuore che batte? Mi sembra di sì.

Hai la bocca socchiusa, non la vedo ma ne percepisco il respiro tiepido.

Sposto le mani e le appoggio sui tuoi seni. Li sorreggo nel palmo con tenerezza, come qualcosa di prezioso e fragile. Tu posi le tue mani sulle mie, come se ti volessi accarezzare attraverso di me.

Non c’è parte del tuo corpo che non sia raccolta in me, che non sia posseduta dal mio.

Ti bacio il collo, sotto l’orecchio. Sospiri.

Forse hai sentito la mia eccitazione premere su di te, perchè sollevi una gamba...  soltanto di un soffio. Un movimento impercettibile che mi permette di scivolare dentro di te.

Trattieni il respiro.... come se volessi imparare a godere di questa sensazione.

Rimaniamo in questo modo, intrecciati.

Fusi.

Come una preghiera pagana, ogni momento sembra portare con sè un mantra che ripete: non sei la sola ad essere sola. E’ tutto così facile. Porta lontano.

Non importa dove. Soltanto un po’ più in là. Soltanto ancora un po’.

Nella luce notturna della camera potremmo sembrare la raffigurazione astratta dell’incantesimo dell’amore. Non siamo nemmeno più tu ed io. C’è qualcos’altro.

Qualcosa che non dipende da noi.

Non c’è bisogno di muoversi. Non cerchiamo nient’altro.

Mi senti pulsare dentro di te e io ti sento stringerti intorno a me. Basta questo.

Potrebbe durare per sempre. Potremmo addormentarci e risvegliarci al mattino e sentiresti come prima cosa me dentro di te, e tu intorno a me.

I tuoi seni sempre nelle mie mani.

Ogni tanto un brivido ti scuote. Forse la febbre

                          

                                    **********

Sto dormendo. Forse è un sogno.

 

Ma la sensazione che provo adesso è così vera, quasi palpabile.

 

Allungo la mano a cercarti, la sensazione che avverto al contatto della tua pelle, è di sorpresa. Mi toglie quasi il respiro, rallenta o accelera di un battito il mio cuore.

 

Con gli occhi chiusi, quieta, tranquillizzata dalla tua presenza, mi giro e ritrovo il mio sogno.

 

Il tuo fiato è dolcissimo, tiepido sulla nuca, potrebbe essere cielo per me e mare e terra.

E’ acqua che  sgorga e disseta l’arsura dei sensi, è fuoco che illumina e riscalda le mie notti da sola.

Ho sete e fame di te e nel sogno la mia anima si spoglia, innocente e purissima.

 

La pressione del tuo corpo disegnato contro di me è vigoroso, ma avverto delicato il tocco delle tue dita che tracciano sulla mia schiena misteriosi geroglifici, e la lingua che ne segue umida il disegno.

 

Leggera, insistente.

 

Trovi subito il punto che cerchi e ne fai l’uso che vuoi. Che voglio. Sei spietato e selvaggio ed io sono morbida cera da plasmare con  arte.

 

Sento  le tue mani , bellissime, stringono i miei seni come piccole coppe di fragile cristallo fra le dita scure e forti. Il contrasto con la pelle diafana è sensuale, eccitante.

E’un chiaroscuro di sapienti ombre cinesi.

 

Sento che la tua eccitazione sta diventando urgente, ma non stai affrettando i gesti. No.

 

Ti prendo le mani e ne seguo i movimenti, adagio, mi guidi su un sentiero sconosciuto, mi accompagni con dolcezza, dove vuoi, dove voglio. Incolli le labbra dietro il mio orecchio, lo inumidisci con la lingua.

 

Mi strappi un gemito, mi mordo le labbra.

 

E godo così, una prima volta. Con le mie dita intrecciate alle tue. Mi possiedi, mi possiedo.

 

Sposto di poco una gamba e penetri in me.

Improvviso, sospiro. Ti aspettavo.

 

Non mi muovo, ho quasi il timore di interrompere un rito, voglio seguirti ancora, ma senza fretta.

Senza bisogno di conoscere prima la meta. Mi fido del nostro istinto. Percorriamo per mano una strada

in leggera salita, passo dopo passo, insieme.

 

Con impercettibili spinte ti muovi, mi imprimi il tuo ritmo,  sollevo lo sguardo e lo specchio mi

rimanda l’immagine  di noi due uniti. Nella penombra.

 

Impastati, quasi. Ti circondo, semplicemente. Sono onda e tu spiaggia.

 

Come un magico balletto a luci soffuse, un passo a due, danziamo in religioso silenzio.

Posso udire il tuo cuore che batte. O è il mio.

O sono strumenti musicali che seguono gli accordi di  un pentagramma impazzito.

 

 

Vorrei fermare questi attimi. Li posso solo chiudere nella memoria, sigillarli con cura e ritrovarli, intatti nel ricordo. Anche fra cent’anni. Anche fra mille. So che tu lo farai. Lo vorrei.

 

Fusi insieme, come le gocce di sudore che corrono su di noi  e si mischiano, mescolando il mio odore al tuo, senza più  confini, ne’ divieti.

 

Vorrei che il mattino ci trovasse ancora così, che la luce dell’alba ci sorprendesse  abbracciati.

Amanti di pietra.

Col mio seno che riposa nelle tue mani.

Ed ancora sentirti in me. Dentro l’anima, più in fondo.

 

Con un brivido.

 

           

 
 
 
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MAGIA DI UN FILM

Ricordate un film dell'84, tanti anni fa lo so, ma io me lo ricordo ancora, sia per la magica trama, che per il carico di emozioni personali a cui mi riporta...

Fu la prima volta che portammo un bimbetto di tre anni al cinema, ed io, ricordo, ero preoccupata. Quel bimbo era il mio primogenito Alessio, vivacissimo allora. Poi con gli anni si è calmato, ma gli è rimasto l'amore per il fantastico(al momento rielaborato in dark).

Mi piace pensare a quel giorno, talvolta, quando portammo Ale al cinema, a vedere La Storia Infinita, ero sicura che ne sarebbe stato coinvolto, e che avrebbe seguito la storia... Ci speravo! Non per questo, ci eravamo muniti di caramelle, pop corn e acqua in abbondanza, pronti a tutto.

Non ce ne fu bisogno, Ale fu bravissimo, silenzioso e interessato. Neanche troppi perchè, come sua abitudine, e le poche volte che chiese qualcosa, lo fece a voce bassissima, religiosamente discreto!

Questo è il mio ricordo personale su quel film meraviglioso,con la colonna sonora bella bella di Giorgio Moroder... Oggi 7 giugno 2007, ripassa quel film in televisione, su Sky, canale Universal, ore 18,25...

Bè, non vi dico altro: ho Sky... quindi per quell'ora mi lascerò trasportare dalla magia del film e dei ricordi, dolcissimi ambedue! Vi lascio due righe con la trama del film, e una canzone che certamente ricorderete... Io preparo i pop corn e mi accomodo sul divano, stacco i telefoni vari, e non apro a nessuno nessuno.

Solo io, i miei ricordi, un film, e un bambino biondo di tre anni!
 
Trama del film LA STORIA INFINITA

Bastian è un ragazzino tormentato dai suoi compagni di scuola. Nel tentativo di sfuggire ai suoi amici, finisce in una libreria il cui proprietario gli mostra un antico libro. Bastian "prende in prestito" il libro e si rifugia nella soffitta della scuola per leggerlo. Finisce così risucchiato nella storia e nel mondo incantato di Fantasia, che è alla disperata ricerca di un eroe che lo salvi dalla distruzione
 
 
 
 
 
 
 

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