“Qual è la differenza tra me e il cielo?”
La differenza è che
se tu ridi, amore mio,
io mi dimentico il cielo.
Che sia l'Amore tutto ciò che esiste
è ciò che noi sappiamo dell'amore;
e può bastare che il suo peso sia
uguale al solco che lascia nel cuore.
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*Curiosità: la FEDE*La parola anulare (sec. XV; dal latino anŭlus, anello) deriva dal termine anello. Sin dall’antichità il quarto dito della mano veniva scelto per portare l’anello. Questa tradizione ha due origini: la prima risale agli antichi Egizi che usavano porre una vera all'anulare della sposa perché si riteneva che per quel dito passasse una vena che andava direttamente al cuore; la seconda, fa invece riferimento alla cerimonia cristiana del matrimonio: l'anulare sinistro è il dito al quale arriva il sacerdote dopo aver toccato i primi tre invocando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Anatomicamente, inoltre, l' anulare è il dito più debole della mano in quanto il suo muscolo flessore è collegato anche al dito mignolo e al dito medio ed è il primo a formarsi nel feto. La fede (o vera) è il simbolo che viene scambiato nel rito del matrimonio dagli sposi per giurarsi fedeltà per tutta la vita. La forma circolare simboleggia infatti l'unione. Nelle antiche cerimonie nuziali un cerchio veniva tracciato sul terreno attorno alla coppia come segno bene augurale e già in epoca barbarica compare l'anello come simbolo di legame, potere, sottomissione, promessa. Gli sposi, attraverso lo scambio degli anelli creano un'unione indissolubile, che si riassume nella sua forma essenziale, chiusa e senza saldature. Particolarità di questo sacramento è che gli sposi lo impartiscono essi stessi, attraverso il loro impegno. Sin dall'antichità, per suggellare la promessa, le giovani coppie si scambiavano un anello in segno di fedeltà. Questo rito si inseriva dapprima nei fidanzamenti e poi progressivamente nella cerimonia di matrimonio. La consuetudine di conservare la fede al dito, anche dopo la cerimonia, si affermò solo dopo il XVI secolo, mentre l'uso di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all'interno dell'anello risale al XVII. Fino al millecinquecento in Italia, il matrimonio vero e proprio era celebrato in una forma privata e, di solito, senza l’intervento di un sacerdote solo dopo lo scambio dei consensi degli sposi e in casa della donna: venivano pronunciate le parole di rito e la fanciulla era “anellata” alla presenza di un notaio che avrebbe poi redatto il contratto. I Fiorentini identificavano quest’atto costitutivo dell’unione come il dì dell’anello. La fede si indossa generalmente sulla mano sinistra al dito anulare, mentre nel nord Europa e in Spagna si usa metterla a destra. Secondo diversi costumi, l'anello nuziale è l'ultimo di una serie di regali che si scambiano gli sposi in segno di giuramento prima di unirsi nel matrimonio, tra questi doni è compreso l'anello di fidanzamento. |
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E tu, sei blu, il colore che, attraversa me e riempie…
E tu, vivrai tante cose, ma solo in una puoi brillare.
Quello che sento di te: aprila, questa mia vita aprila,
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