Creato da flaverd il 08/04/2010
 

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"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe

 

Messaggi del 23/01/2015

Mole poblano

Post n°821 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da flaverd
 

Non appena arrivati a Puebla (Messico), ci siamo catapultati in un ristorantino che si affacciava sulla piazza principale di questa deliziosa città. A che fare? Ma a mangiare , naturalmente. Ho chiesto al cameriere ka specialità del posto: il mole poblano, appunto. Un piatto strepitoso, che ricordo ancora con piacere.

 

Ingredienti (per quattro persone)

500 g di petto di pollo
un pezzetto di carota
una costa di sedano
2 peperoncini ancho secchi
2 peperoncini pasilla secchi
un pizzico di peperoncino habanero macinato
4 cucchiai di olio di semi di mais
1 grossa cipolla
2 spicchi di aglio
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
1 chiodo di garofano
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 tortilla
50 g di polpa di pomodoro
30 g di semi di sesamo
30 g di arachidi sgusciate
1 cucchiaio di uvetta
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
2 cucchiaini di zucchero di canna
sale
pepe nero
200 g di riso American Long Grain

Preparazione

Il pollo in mole poblano è una pietanza molto particolare ed elaborata, una vera specialità della cucina messicana che prevede la preparazione di una salsa (mole) che ha tra i suoi ingredienti il profumatissimo cacao e vari tipi di peperoncino. Mondo Piccante vi propone una versione semplificata ma gustosissima e dall'aroma intenso e... piccante!

Per prepararlo, innanzitutto pulire i peperoncini ancho e pasilla secchi, eliminando i semi, quindi metterli in ammollo in poca acqua calda per una trentina di minuti. Mettere in ammollo in acqua tiepida anche l'uvetta. Tostare in una padella antiaderente, senza condimenti, i semi di sesamo e le arachidi.

Nel frattempo, lessare il petto di pollo in acqua leggermente salata con un pezzetto di carota, un pezzetto di cipolla e una costa di sedano per una quindicina di minuti, finchè non sarà tenero; scolarlo, tenendo da parte il brodo, lasciarlo intiepidire e tagliarlo a striscioline.

Rosolare in quattro cucchiai di olio di semi di mais la restante cipolla e gli spicchi d'aglio tritati finemente insieme al chiodo di garofano (che verrà poi rimosso prima di aggiungere gli altri ingredienti); quando la cipolla inizierà a diventare trasparente aggiungere i peperoncini ancho e pasilla (ben strizzati e tritati),l'uvetta ben strizzata, i semi di sesamo e le arachidi. Spolverare con la cannella, il coriandolo e un pizzico di peperoncino habanero macinato, di pepe e di sale. Far insaporire per qualche minuto, quindi aggiungere la polpa di pomodoro, il cacao amaro in polvere, due cucchiaini di zucchero di canna e una tortilla sbriciolata. Mescolare bene e far restringere la salsa a fuoco lento per circa un'ora.

Frullare quindi la salsa fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo, allungare con un mestolo di brodo di pollo, portare ad ebollizione e aggiungere le striscioline di pollo lesso. Far restringere la salsa per 5-10 minuti a seconda della consistenza desiderata. Servire il pollo in mole poblano ben caldo su un letto di riso American Long Grain bollito.

Eccoci con Gino e Licia a Puebla,nel ristorante dove ho gustato il mole poblano.

 
 
 

Disamorarsi...del web

Post n°820 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da flaverd
 

Nausea da...web. E' quella che , di tanto in tanto, ci prende davanti all'assalto quotidiano di messaggi provenienti da Internet, aggiungete i gruppi whatsapp, gli sms, la tv satellitare, Sky ecc. ecc. Un bersagliamento continuo, notte e giorno di gente sconosciuta che entra nel tuo quotidiano nei momenti di privacy, togliendo significato ai momenti anche più belli, più intimi, più tuoi. Il proliferare di facebook, di blog di ogni tipo, di riviste on line, di canali tv a nostra disposizione può essere spesso stancante e stressante più del moto perpetuo delle nostre giornate. Guardiamoci attorno e che vediamo? gente attaccata al cellulare a tutte le ore. Quelli che guidano l'automobile parlando al cellulare sono ormai una regola...pericolosissima per tutti. Questa nostra droga quotidiana lascia fuori soltanto i novantenni, che son preda assoluta della rai e di mediaset con i loro programmi balordi di falso intrattenimento, dato che i bambini, da quando escon dalla culla, sono già con il ditino probto a scorrere sul display dello smartphone...

 
 
 

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Ratorio è un termine dialettale da noi italianizzato. Indica oggetti o persone che, per essere antiquati o inutili, vanno collocati in soffitta. Facendo la dovuta autoironia, abbiamo scelto di definirci così (la y finale dà tono al termine stesso). Non ci rassegniamo, tuttavia, a rimanere relegati in soffitta, anzi... Questo blog ci da la possibilità di far conoscere la nostra cittadina, Sciacca (Ag), i suoi artisti, i suoi monumenti, la gastronomia,le tradizioni popolari, i  pregi e i difetti di una collettività che sta irrimediabilmente perdendo la sua identità.Al recupero di tale identità e al suo mantenimento mi auguro che collaborino tutti i miei amici ratory di Sciacca!


 

 

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