Creato da prenda_e_oro il 24/11/2010
le mie vastità

appuntamento mancato

 

Ho rifatto la strada della Feltrinelli

quella del bacio rubato

non c'eri. non ci sei.

A volte sento un leggero, piccolo, invisibile, soffiato, tenero dolore dentro.

Ma è così quando si perde qualcosa vero?

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

daunfioreSeria_le_Ladykiss_and_knifeLes_Fleurs_du_Mal79nagel_aborotReArvaliusMoschettiereAthosSofistaDissociatail_ramo_rubatoILFIUMEDILEIladolcehollyMorbido.haikuprenda_e_oro
 

Ultimi commenti

bacio Lu'
Inviato da: prenda_e_oro
il 17/09/2011 alle 12:40
 
parole che si sposano alla perfezione con...
Inviato da: kiss_and_knife
il 16/09/2011 alle 19:37
 
sì a zampetta bagnata danno fastidio!!!!!!!
Inviato da: odiavabiancaneve
il 04/08/2011 alle 09:57
 
un angelo io? ora sei pisolo sognatore? non sono affatto un...
Inviato da: prenda_e_oro
il 04/08/2011 alle 09:06
 
mica mi permetto di brontolare con te che sei un angelo!!!
Inviato da: amavabrontolo
il 03/08/2011 alle 19:56
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« i "senza"verbo volere che si lasc... »

vecchi ricordi

Post n°12 pubblicato il 29 Luglio 2011 da prenda_e_oro

Cyrano, atto secondo, scena VIII.

E che dovrei fare? Cercarmi un protettore? Trovarmi un padrone? Arrampicarmi oscuramente, con astuzia, come l’edera che lecca la scorza del tronco in cui si avvinghia, invece di salire con la forza?
No, grazie.
Dedicare versi ai ricchi come qualsiasi opportunista? Fare il buffone nella speranza vile di vedere spuntare sulle labbra di un ministro un sorriso che non sia minaccioso?
No, grazie.
Mandar giù rospi tutti i giorni? Logorarmi lo stomaco? Sbucciarmi le ginocchia per il troppo genuflettermi? Specializzarmi nel piegare la schiena?
No, grazie.
Accarezzare la capra con una mano e annaffiare il cavolo con l’altra? Avere sempre a portata di mano il turibolo dell’incenso in attesa di potenti da compiacere?
No, grazie.
Progredire di girone in girone, diventare un piccolo grande uomo da salotto, navigare avendo per remi madrigali e per vele sospiri di vecchie signore?
No, grazie.
farmi pubblicare dei versi a pagamento dall’editore Sercy?
No, grazie.
Farmi eleggere papa da un concilio di dementi in una bettola?
No, grazie.
Affaticarmi per farmi un nome con un sonetto invece di scriverne degli altri?
No, grazie.
Trovare intelligente un imbecille? Essere angosciato dai giornali e vivere nella speranza di vedere il mio nome apparire sulle riviste letterarie?
No, grazie.
Vivere di calcolo, ansia, paura? Anteporre i doveri mondani alla poesia, scrivere suppliche, farmi presentare?
No, grazie. Grazie, grazie, grazie no!
Ma invece… cantare, ridere, sognare, essere indipendente, libero, guardare in faccia la gente e parlare come mi pare, mettermi – se ne ho voglia – il cappello di traverso, battermi per un si o per un no o fare un verso!
Lavorare senza curarsi della gloria e della fortuna alla cronaca di un viaggio cui si pensa da tempo, magari sulla luna!
Non scrivere mai nulla che non sia nato davvero dentro di te!
Appagarsi soltanto dei frutti, dei fiori e delle foglie che si sono colte nel proprio giardino con le prorpie stesse mani!
Poi, se per caso, ti arriva anche il successo, non dovere nulla a Cesare, prendere tutto il merito per te solo e, disprezzando l’edera, salire – anche senza essere ne una quercia ne un tiglio – salire, magari poco, ma salire da solo

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963