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(ASCA) - Roma, 8 ott - Il prossimo 11 ottobre asta dei Btp triennali, quinta tranche, 15/07/2012/15, cedola 4,50%, importo compreso tra 2,75 e 3,75 miliardi di euro. Verrano poi emessi Btp (off-the-run) per un importo complessivo compreso tra 1,5 e 2,25 miliardi. Lo comuinica il ministero dell'economia e delle finanze.
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Milano, 8 ott. (Adnkronos Salute) - Depressione, male epidemico che rimane un tabù e continua a fare paura. Spesso più del cancro. Accade a Milano dove secondo le stime degli esperti, su una popolazione di 1,4 milioni di cittadini, "circa 200 mila soffrono di depressione", ma sono appena "73 mila quelli in terapia con farmaci antipsicotici". Meno del 40% del totale, mentre più di 6 malati su 10 soffrono in silenzio: sfuggono non solo alle cure, ma anche alla diagnosi.
E' il quadro disegnato oggi da Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell'ospedale Fatebenefratelli del capoluogo lombardo, dove è in corso il 46esimo Congresso nazionale della Societ italiana di psichiatria (Sip). Un meeting che, non a caso, cade in concomitanza con la 20esima Giornata mondiale per la salute mentale che si celebra il 10 ottobre. Fra le iniziative milanesi c'è 'Attaccati al tram': psichiatri e artisti in tour per le vie della citt , per dire basta a stigma e pregiudizi. "Basti ricordare - dice Mencacci - che da un'indagine condotta nel 2010 dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), è emerso che alle italiane fa più paura l'idea di ammalarsi di depressione piuttosto che di tumore al seno". Colpa dei falsi miti sul dolore dell'anima, oltre che dell'"immensa offerta di presunti rimedi che non hanno nulla di scientifico", denunciano gli psichiatri.
"Oggi in Lombardia - spiega Mencacci, presidente del summit meneghino ospitato all'Hotel Michelangelo vicino alla stazione Centrale, che mercoledì sar il capolinea del tram degli psichiatri - si contano oltre 500 mila persone con diagnosi di depressione, in aumento rispetto alle 400 mila circa del 2004-2005. Ma questi sono soltanto i malati 'intercettati', non più del 40% del totale". Per questo si calcola che, in tutta la regione e in particolare sotto la Madonnina, "i pazienti in realt sono almeno il doppio". Il mal di vivere aggredisce soprattutto le donne, "colpite due volte più degli uomini", e le fasce d'et più a rischio sono "quelle degli over 60 e dei giovani adulti dai 30 ai 45".
E "se fino a qualche anno fa a chiedere aiuto a noi psichiatri erano soprattutto i manager", oggi l'identikit del 'depresso da crisi' a Milano è cambiato: "Una categoria particolarmente fragile sono gli avvocati", segnala Mencacci. "E naturalmente anche i giovani disoccupati", aggiunge Eugenio Aguglia, presidente della Societ italiana di psichiatria. Ma rispetto al passato, si è allargato l'esercito di chi non trova lavoro o vive una condizione di precariato cronico: "Se una volta si consideravano particolarmente a rischio disoccupazione gli insegnanti, o più in generale i giovani usciti da facolt universitarie di tipo umanistico, oggi il pericolo lo corre anche chi sceglie un percorso scientifico e in particolare i giovani medici", puntualizza il numero uno della Sip.
"I problemi di salute mentale sono la vera sfida del 21esimo secolo. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanit nel 2020 la depressione sar la seconda causa di disabilit nel mondo e nel 2030 addirittura la prima patologia cronica", avverte Mencacci. E "al Nord Italia la situazione è ancora più grave, perché rispetto al Centro e al Sud la rete sociale ha le maglie più larghe, quindi riesce meno ad attutire il dilagare del disagio".
"Bisogna agire, bisogna farlo presto e dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter contare sulle risorse opportune", incalza Aguglia. Serve il sostegno delle Istituzioni, ma anche quello di tutta la societ civile. "Stiamo pensando - anticipa Mencacci - a un grande Piano nazionale per la lotta alla depressione, che coinvolga tutti i soggetti che possono contribuire alla causa: dalle societ dei medici di medicina generale a Onda, fino al mondo dell'industria. Quella del farmaco, e non solo. Si tratta di coordinare e integrare risorse che gi ci sono. E di impegnarci tutti, attivamente e in pra persona, a garantire un intervento mirato e completo a 5 livelli: prevenzione, diagnosi precoce e trattamento per casi lievi, medi e gravi. Stiamo lavorando a questa grande alleanza, speriamo di annunciarla entro fine anno".
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(ASCA) - Roma, 8 ott - ''Il resto d'Europa ci sta guardando per come la popolazione italiana sta reggendo questa prova, pur dura, pur amara, certo con proteste e critiche, anche aspre, ma questo e' normale; ma dando prova dell'apparteneza a un paese che forse si sta rendendo conto che sta cambiando e sta cambiando per il meglio''. Cosi' il presidente del Consiglio Mario Monti, all'inaugurazione di un nuovo stabilimento della Barilla trasmessa da Sky Tg24. ''Lo dico quasi sotto voce - ha aggiunto Monti - non vorrei fosse un incantesimo pronto a svanire, ma lo dico ad alta voce perche' non svanisca''. ''Noi - ha spiegato Monti - vediamo la Grecia, vediamo la Spagna. Anche l'Italia e' sottoposta a tensioni sociali rilevanti, rilevanti perche' erano gli squilibri finanziari ed economici ai quali si e' dovuto, in tempi brevi, e con qualche aspetto di brutalita', porre rimedio''.
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Roma, 8 ott. - (Adnkronos) - "Aver vinto e' bello ancor di piu' per averlo fatto in condizioni per noi difficili: giocare tutto il secondo tempo in dieci ci ha costretto a tirar fuori capacita' e doti diverse che hanno messo a dura prova l'Inter e che alla fine ti fanno ben sperare per il futuro. C'e' tanto da lavorare ma questo per noi e' un passaggio importante a livello caratteriale dopo un periodo in cui avevamo peccato da questo punto di vista". Il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni commenta cosi' ai microfoni di Radio Anch'Io Sport la vittoria per 1-0 contro l'Inter.
"Sono vittorie che valgono il doppio -prosegue il tecnico nerazzurro- se avessimo vinto normalmente, visto che siamo rimasti in 10 e abbiamo resistito all'urto del Milan secondo me la vittoria vale il triplo".
Stramaccioni risponde poi a Massimo Moratti che lo ha paragonato a Jose' Mourinho: "Le parole del Presidente mi riempiono di orgoglio. E' un paragone che mi fa sorridere. Io non sono nessuno, Mourinho ha vinto ovunque dimostrando il suo valore in tanti paesi. Mi fa piacere il paragone ma ho l'intelligenza per dire che non sono nessuno rispetto a lui".
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(ASCA) - Perugia, 8 ott - Il Teatro Morlacchi di Perugia inaugura la Stagione teatrale 2012 - '13 con la prima assoluta de ''La Grande Magia'' di Eduardo De Filippo. prodotta dallo Stabile umbro insieme alla Elledieffe, l'opera, sottolinea una nota dell'istituzione umbra, costituisce una nuova intesa artistica in un'impresa di grosso impegno. Luca De Filippo, particolarmente mato ed apprezzato dal pubblico umbro, e' regista e interprete dello spettacolo, ed accanto a lui, compagni di lavoro di lunga data quali Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi ed altri nove interpreti. Lo spettacolo andra' in scena dal 10 al 14 ottobre a Perugia, da dove iniziera' subito una lunga tourne'e che fino a marzo 2013, tocchera', tra l'altro, Genova, Napoli, Salerno, Firenze, Milano, Brindisi, Bari, Mestre. Il tema de La Grande Magia, il cui periodo di scrittura e prima messa in scena e' compreso tra il 1947 e il 1950, e' il rapporto tra realta', vita e illusione, il Professor Otto Marvuglia fa ''sparire'' durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l'amante, e fa poi credere al marito che potra' ritrovarla solo se aprira' con totale fiducia nella fedelta' di lei la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare ancorato all'illusione di una moglie fedele custodita nella inseparabile scatola. ''Questa commedia - ha sottolineato Luca De Filippo -rispetto alle altre che ho messo in scena sino ad ora, trovo abbia uno sviluppo differente e del tutto originale. Fu rappresentata solo in due occasioni, in passato, una prima volta da Eduardo stesso, poi da Giorgio Strehler, nel suo spettacolo al Piccolo, e sono per me due grandissimi precedenti. Se in altri testi Eduardo aveva riflettuto sulla societa', con i limiti, le ipocrisie, i condizionamenti che imponeva all'individuo, nella Magia lascia spazio all'introspezione e all'amara disillusione sulla possibilita' di assistere, in Italia, ad un reale cambiamento. La speranza di un'inversione di tendenza e' venuta meno, all'individuo non resta che cullarsi nell'illusione che tutto vada bene. Una scelta valida, utile a sopravvivere, ma perdente, nel privato, come nel pubblico''.
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