Renée Michel

Specchi frantumati

Per quanto ti sforzi di ricomporre
i pezzi dentro di te

Ci sarà sempre qualcuno da fuori che ti farà capire
che è tutto inutile ...

Il risultato, comunque,
non ti piacerà

L'eleganza del cerchio

Da piccola amavo andare sulla giostra! 
Mi eccitava, metteva ali al mio entusiasmo. Adoravo quel girare in tondo, tornare al punto da cui si era partiti, girare un'altra volta ... il cerchio mi dava un rassicurante senso di compiutezza.

Da grande, di giostre ne ho viste tante ... Alcune mi sono piaciute, perchè mi hanno fatto rivivere frammenti di emozioni scolpiti nella mia anima di bambina.
Altre mi sono piaciute molto meno ... un girare in tondo che mi restituiva un grande senso di vuoto, di nulla, di vacuità spenta e spesso falsa.

Su alcune giostre sono salita, da altre sono scesa, non sempre in tempo o al momento giusto.

Ma mai e poi mai sono riuscita a riconquistarmi un posto su quella giostra di bambina, ma più ho rivisto la perfetta eleganza del cerchio compiuto

Rialzarsi

Rialzarsi ...

Tendere i muscoli

Coordinare i movimenti

Proiettare i pensieri oltre ai confini della mente

Ma comunque ...

Rialzarsi ...

Rialzarsi e camminare respirando il domani ...

Sorseggiare ...

E' l'ora del tè ...

Il tè non si beve ...

Il tè si sorseggia.

Perchè sorseggiare
non è come bere ...

Sorseggiare è dare respiro ai nostri pensieri e dare pensiero ai nostri respiri ...

Sorseggiare è riempire di infinito i nostri attimi di vita e assaporarlo in ogni istante che scorre

Pensiero mezzo profondo

Accreditarsi ...

questa parola, un tempo eslcusivo reperto da gergo aziendale, ormai sta entrando nel lessico di molti ... E' incredibile come certe parole, scialbe e neutre anche nella loro fonetica, siano usate come patente di status anche dove non c'entrano per nulla! Non sono anacronismi ... proprio sono vezzi inutili, proprio non c'entrano nulla ...!!!

Allora si sente: "è necessario che quella persona riesca ad accreditarsi agli occhi degli altri ..."; oppure, "il formatore X è riuscito ad accreditarsi nei confronti del suo uditorio" ... ma quando poi si vuole esportare questi termini al mondo degli affetti e delle relazioni, allora l'ironia sul vezzo lascia il posto al disappunto. Che senso di fastidio quel padre il quale, quasi a voler rassicurare, con dispotico senso di superiorità, l'insegnante di suo figlio di due anni, afferma solennemente che le cose andranno meglio quando lei sarà riuscita ad accreditarsi ai suoi occhi ...!!!

Accreditarsi ... che insulto alla lingua, che insulto all'incontro tra persone che dovrebbero, grazie ad essa, avvicinarsi per comunicare ...! Che oltraggio alla parola, nel suo essere vera, pura e di sasso ... nel suo essere fonte piena di umanità

Pensieri in bustina

Mi sono sempre chiesta come faccia il mio cane ad imparare ... di certo si affida totalmente al suo naso, si lascia guidare da esso, "capisce" cosa può essere preso e cosa debba essere  necessariamente scartato ...

Come vorrei poter discernere ciò che è bene e ciò che è male senza il gravoso peso della testa e del cuore.
Come vorrei affidarmi alla leggerezza del naso ...!

Dio mio, come vorrei esserne capace ...!

Prologo

Io ho un nickname. O forse dovrei dire: "io sono un nickname?". Comunque, ho già un nickname, diverso da questo, con il quale qui dentro sono conosciuta da molti. E allora, perchè un'altra identità? Perchè Renée Michel?
Partiamo da lei: chi è Renée Michel? Renée Michel è un ritratto dipinto dalla scrittrice Muriel Barbery nel suo L'eleganza del riccio, è la semplice e raffinata portinaia di un palazzo di Parigi abitato da famiglie dell'alta borghesia. Qui Renée (o Madame Michel) conduce la sua doppia vita di custode relegata nel limbo degli stereotipi e delle convenzioni sociali e della colta signora, che ama Tolstoi, Mozart e la cultura giapponese. Qui Renée vive la sua clandestinità quotidiana, fatta di gesti da repertorio della perfetta portinaia in stile e della poesia di sguardi inconsueti, catturati, percepiti solo da occhi attenti e disincantati, attraverso i quali si respira l'essenzialità e la semplicità della vita ... la sua eleganza, appunto.
Ecco sì ... sono stanca di essere conosciuta ... sono stanca di essere solo il mio vecchio nick ... questa sarà la mia guardiola da dove osserverò e inviterò gli altri ad osservare il mondo, ma con calma, con discrezione, con piccole e semplici parole ... petali di parole, parole di camelie ... "Perchè una camelia può cambiare il destino"

Qui piangerò, qui rderò, qui rifletterò ad alta voce come i vecchietti, senza preoccuparmi se qualcuno potrà sentirsi parte in causa ... qui soffrirò, amerò, mi arrabbierò ... qui "andrò alla ricerca dei sempre nel mai", in punta di piedi e sorseggiando con voi una tazza di buon tè ...