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Creato da: antifascistavt il 06/07/2006
Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 
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scritte naziste sotto la sede dell'ANPI di Viterbo

Post n°57 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da antifascistavt
 

“Partigiano verme”, “W Adolf Hitler”, “A.N.P.I. siete solo merde”; questa è la trascrizione delle scritte fatte da mano ignota stanotte sulle mura sottostanti la nostra sede (http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/febbraio/13_11naziste.htm). Volendo si potrebbe pure credere al caso ma non è affatto peregrina l’ipotesi che questo attacco sia il frutto delle posizioni da noi espresse in merito al Giorno del Ricordo, quando, unica realtà associativa e politica del Viterbese, abbiamo tenuto alti i valori della Resistenza e dell’Antifascismo, così messi a repentaglio dall’accoglimento in sede istituzionale di tesi un tempo appannaggio del neofascismo e del nazionalismo razzista e antislavo (http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/febbraio/9_22anpi.htm). Le leggi razziali nel 1938 non erano giuste solo perché l’allora capo di stato le firmava ad occhi chiusi o perché tutti gli organismi preposti le rispettarono e applicarono con zelo. Il clima di conformismo attuale non deve costringerci a ripensamenti, semmai deve invitarci ad agire con più energia. Siamo i principali eredi della lotta partigiana, la lotta di chi avrebbe potuto benissimo rintanarsi in casa oppure fare il ben equipaggiato e accasermato “ragazzo di Salò” e invece si è unito alla Resistenza mettendo a repentaglio la propria vita, finendo spesso deportato, torturato e ucciso dai nazisti e dai loro fedeli servitori fascisti. Se vogliamo essere degni testimoni di quel sacrificio, al quale dobbiamo tutto, non possiamo certo temere queste avversità.     

 Noi continueremo perciò a denunciare l’assenza di ogni contestualizzazione in merito alle foibe e, in generale, alle questioni balcaniche, ricordando la politica di persecuzione prima e di sterminio poi attuata dal fascismo ai danni delle minoranze slave, in Italia così come in Jugoslavia

Sia ben chiaro: una scritta di per sé lascia il tempo che trova ma in questo caso siamo soltanto dinanzi ad uno della serie di episodi verificatisi nei giorni addietro in tutt’Italia, Viterbese compreso. Si pensi allo striscione apparso a Tarquinia a ridosso della Giornata della Memoria e a quello appeso sopra la sez. PD di Vallerano l’altro giorno. Ormai non si contano più le violenze e le intimidazioni perpetrate da gruppi fascisti, nel silenzio più assoluto, a danno dei singoli e delle sedi delle associazioni e dei partiti democratici, che attorno al Giorno del Ricordo vedono un’impennata. Proprio gli attacchi contro le sezioni PD dimostrano che a poco serve sottoscrivere solennemente le istanze revisioniste-strumentali.

Il fascismo iniziò così, con le aggressioni, in nome dell’italianità, alle Case del Popolo e alle Camere del Lavoro, nonché alle sedi di cultura slava presenti a ridosso del confine orientale. Negli anni ’20 quella violenza venne sottovalutata. I dirigenti sindacali e politici della sinistra perlopiù tentarono di minimizzarne il portato, convinti di essere dinanzi ad un fenomeno passeggero. Allora fecero così, e oggi?

 

Smrt fazismu – Slaboda narodu

(Morte al fascismo – Libertà al popolo)

 

Silvio Antonini

Segretario e portabandiera

ANPI Comitato Provinciale Viterbo

 
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Petizione Contro l'intitolazione della Circonvallazione a Giorgio Almirante

Il giorno 19/07/2006 il sindaco di Viterbo ha intitolato una parte della circonvallazione di Viterbo a Giorgio Almirante.

Almirante è stato uno dei redattori della rivista “La difesa della Razza” caratterizzata da feroce e becero razzismo ed antisemitismo.

Militante attivo della Repubblica sociale di Salò che, alleata dei nazisti, torturava e massacrava i cittadini italiani democratici, è stato, dopo la guerra, tra i fondatori dei Movimento Sociale Italiano, diventando poi segretario dello stesso partito. Il MSI di Almirante, si caratterizzò anche come organismo politico che mitizzava la dittatura mussoliniana e che esaltava anche le dittature contemporanee, come la dittatura greca dei Colonnelli, la dittatura militare Turca e il colpo di stato cileno, mentre denigrava ed offendeva il movimento antifascista e la democrazia repubblicana italiana. Il MSI di Almirante si rese protagonista inoltre di una miriade di aggressioni contro studenti, operai e militanti democratici con conseguenti ferimenti ed omicidi.

Lo stesso Almirante partecipò attivamente all’attacco violento contro la facoltà di giurisprudenza insieme al collega Caradonna.

Almirante ancora protagonista di un inquietante episodio collegato alla strategia della tensione. Viene infatti incriminato per favoreggiamento del terrorista Cicuttini, autore della strage di Peteano. Si salverà con l’amnistia.

La storia politica di quest’uomo, si chiude senza alcun riconoscimento delle battaglie civili che hanno contribuito alla costruzione della democrazia italiana.

Intitolare a questo personaggio una via di una città italiana, significa quindi offendere chi è morto lottando contro i nazifascismi ed offendere chi ha speso la propria vita per costruire e rafforzare la democrazia italiana.

Chiediamo rispetto per l’Italia. Chiediamo che questa targa sia rimossa dalle vie della città di Viterbo.

Per aderire inviate via e-mail il vostro nome e cognome all’indirizzo antifascistavt@libero.it

Iniziativa appoggiata dal Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 

 

 
 

Antonio Gramsci

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