RESPIRI E PAROLE

sei a Berlino! che invidia! non ci son mai stata, e ora, chissà @_@

Berlino e' una citta' favolosa! in continua trasformazione, piena di talento e di persone incredibili.nonostante le cicatrici di un passato molto doloroso ha saputo reinventarsi e tornare ad essere un luogo magico, di cultura e speranza.

Tanti bivi in cui si deve scegliere la prossima via...ma in momenti cosi si fa più forte la voglia di riconoscere e trovare la vera strada,un percorso tracciato da sogni e speranze...sai che tra l’altro in Bleibtreustrasse è stato girato il film „Cabaret“,con Liza Minelli?ti abbraccio..

grazie, non conoscevo questo particolare del film di Liza Minelli!

tutti i nomi. il tuo nome.

un nome che contiene tutti gli altri.la vita come la Storia.

Ad ogni bivio della vita bisogna fare la scelta restando fedeli a se stessi.
Non resta null'altro altrimenti!
Bacio! :*

infatti. rimanere aderenti alla propria essenza ed ai propri sentimenti e' l'unica cosa importante. i giudizi ma anche le conseguenze passano in secondo piano. a pensarci bene, i giudizi non contano proprio. Volpochina ispira anche me! ;)baci Almuccia!

ehi! dovrò farmi pagare, vi sto ispirando troppo a voi due. @_@

il film più bello del mondo girato a Berlino "così vicino così lontano". @_@

Ehmmm........ Via Cimarosa, Pioltello. Hanno abitato qui: nr. 17/A David Papa, manovale nr. 7 Armando Paparello, cuoco nr 75 Alfio Rezzolla, contadino Qualcuno che lavora ogni tanto ci vuole. @-@

ma scrivere e' lavorare per lo scrittore, cosi' come dipingere per il pittore...

certo, solo più comodo. (Ehi, si tentava di scherzare :) )

capito il suggerimento, devo frequentare di piu' i blog della Volp, Doc ed Almuccia per aumentare il mio senso dell'umorismo!

In Bleibtreustrasse ci arrivai il mio primo giorno berlinese, per dormire in un elegantissimo bed & breakfast gestito da due gay, l'arredamento era d'altri tempi. La zona è fantastica, le librerie monotematiche in Kantstrasse dedicate solo alla filosofia lo testimoniano. Ci stavo ore a sfogliare pagine sulla poltrona di velluto smunto che aveva almeno trent'anni e su cui forse si erano seduti grandi viaggiatori del pensiero. Chiunque tu sia, ti viene offerto un caffè. Mi ricordo che il libraio raccontava di lanciare i libri dentro i vagoni dei treni dell'est che passavano non lontano. Infatti, a pochi metri c'è Zoologischer Garten. Nei dintorni, si trova un po' di tutto, tante cose notevoli, ma di notte si anima Savignyplazt con le sue kneipe e i ristoranti internazionali. Gli spagnoli facevano sempre una gran bagarre con il flamenco ballato sui tavoli. Nella zona, sta di casa l'arte che ha avuto il suo apice negli anni '30. Infatti, Georg Bleibtreu era un artista locale. Be', sulla Ku'Damm, c'è una lapide che testimonia la presenza di Robert Musil, mentre lavorava a "L'uomo senza qualità"... Senza parlare dei segreti... Se fai arte, letteratura, teatro, architettura, cinema, a Berlino ci devi passare. Il cielo rasenta le menti creative, le libera... Profuma di nord e con un po' di fortuna si possono già vedere le aurore boreali.

per me c'e' anche il ricordo del Muro. ho camminato in Bernauerstrasse per cercare i resti del muro. ognivolta sento lo stesso brivido. troppi ricordi dolorosi di quello che in realta' il Muro rappresentava. c'e' chi dice " era piu' interessante la citta' se avessero conservato pezzi di muro"; mi ricorda la battuta di un collega francese quando seppe che vivevo ancora a Timisoara nel 1989 " c'est vraiment cool" riferendosi al fatto che ho vissuto dei momenti della storia dell'Europa in diretissima. per me il Muro anche se ora poco visibile esiste nel mio profondo. un trauma che ha seganto la mia infanzia ed adolescenza. adoro i suoi pezzi colorati che testimoniano il suo crollo. odio i muri che dividono geograficamente. perche' finiscono per dividere affettivamente.

Ci sono storie famose e terribili sul muro, sulle persone in fuga e uccise nella zona grigia. Ma il muro aveva una storia tutta sua: sul muro hanno dipinto i più grandi grafitisti del mondo, poeti metropolitani hanno lasciato le loro tracce. Poi ci sono fatti meno tragici: al muro di Berlino è capitato lo stesso destino della Santa Croce... Se si unissero tutti i pezzi della croce che si trovano sparsi nei reliquiari di tutto il mondo, si farebbe una croce più grande della Tour Eiffel. E così per il muro. Se si unissero tutti i pezzi colorati del muro venduti ai turisti, di muri attorno a Berlino probabilmente se ne farebbero una decina... Muri di sogno, muri d'amore, anche se falsi...

mi fa piacere il tuo commento. e' interessante il modo in cui il Muro venne vissuto. sul Muro Ovest hanno dipinto tanti artisti. non credo sia stato possibile dall'altra parte nemmeno avvicinarsi al Muro.purtroppo questo e' stato un muro troppo reale per molti.e se qualcuno lo rimpiange in Occidente e' perche' non ha mai vissuto dall'altra parte. se qualcuno lo rimpiange all'Oriente e' forse perche' "there was just a fantasy. the wall was too high"(grafitti su un edificio a Timisoara)e molti si ritrovano cittadini europei di serie B dopo mezzo secolo di distruzione dei loro paesi.paesi che hanno subito un danno non solo economico ma soprattutto nella personalita' dei loro cittadini,umiliati e manovrati da meccanismi subdoli di dominazione di massa. ci vorranno generazioni per i popoli dell'Est per ritrovare la loro essenza.

...Ma cosa rappresenta la foto nel banner del blog? Si, lo so, sono fuori tema....

sono due quadri di Soulages, artista che ha lavorato molto il nero come colore, scoprendone paradossalmente la luce. sono tele grandi, che a me hanno emozionato molto, viste dal vivo alla mostra tuttora in corso al Centre Pompidou a Parigi.in realta' non sei fuori tema, anche questo post berlinese parla di nero che riesce a sublimare la sua luce in un'altro contesto storico.