D'ä mê riva

da "Incontri Gastroenterologici"

- I miei occhi in prestito

In un giorno che si assottiglierà come una virgola
tutto arricciato, angolato

In un giorno dove tutto sarà di legno
anche il davanzale del mio mento
un casotto di rotta
una plancia di iridi e telegrafi
una galanga come timone, amica

In un giorno che è Giorno
sempre giorno

per occhi di fanciulli appena consegnati ai prati di cemento
per occhi di fanciulle appena riservate ai baci di piogge torrenziali
per grotte d'amore di cui mai mi parlerai
prima di scovarlo, intrappolato, alle spalle
alle mie spalle, uno sconosciuto

In un giorno dove tutto sarà di legno
dal davanzale del mio mento
dove mettere a fuoco, in un sorriso di labbra
gli occhi delle donne che dormono in alberghi sempre più nascosti
gli occhi delle donne che lontane, incorniciate solo da battiti onirici

il loro epistolario cardiaco
il loro epistolario segreto, le lettere francobollate, cosa racconteranno?

In un chiosco
dove il diapason degli amori
si stende su un letto, innominato

In un giorno
dove riconoscerò tutti i miei figli
di nessuno

( 6 Aprile 2014 )