Riccardo Bianchini

"Se sai di essere esposto a una prova, confidati con il Signore e tratta con Lui: Consegnali la tua fragilitá e Lui in cambio ti dará la sua forza"...http://twitter.com/riccbianchini

 

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Dobbiamo sempre pensare positivo

Post n°23 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Il primo impegno, per chi vuol vivere bene, è imparare a pensare bene, chiaramente, nettamente. Questa è l'arte più importante che uomo possa apprendere per se stesso e per coloro che lo circondano. Se riflettessimo ai benefici che derivano dal retto pensare e i gravi danni del pensare distorto, metteremmo certamente un grande cura per disciplinare la nostra mente.

Pensare bene è fonte di salute e di serenità, benefici inestimabili nella vita che conduciamo su questo nostro pianeta.

Pensare bene significa irradiare pensieri di amore e di luce verso tutte le persone e tutte le cose, a chi è vicino ed anche a chi è lontano, l'energia del pensiero non conosce i limiti dello spazio.

 
 
 

Chi sono le persone felici?

Post n°22 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Probabilmente chiunque, passando in rassegna le persone che gli sono vicine, è in grado di identificare tra tutte un amico, un parente o un conoscente che è considerato da tutti la persona felice per antonomasia, la persona che non perde il buonumore anche quando deve affrontare delle situazioni difficili o fastidiose, quella che ha sempre la battuta pronta e che sembra serena in ogni circostanza.
Ma la felicità da cosa dipende? Esistono delle caratteristiche dell'individuo che lo rendono maggiormente permeabile a sentimenti di felicità e gioia piuttosto che a sentimenti negativi?
E' molto difficile, probabilmente impossibile, rispondere in modo sufficientemente accurato a tali quesiti. Tuttavia le ricerche sulla felicità mettono in luce come essere più o meno felici non dipende in modo diretto da variabili anagrafiche come l'età o il sesso, né in misura rilevante dalla bellezza, ricchezza, salute o cultura. Al contrario
sembra che le caratteristiche maggiormente associate alla felicità siano quelle relative alla personalità e in particolare quelle relative all'estroversione, alla fiducia in se stessi, alla sensazione di controllo su se stessi e il proprio futuroD'Urso e Trentin , 1992).
Secondo
Argyle e Lu (1990) la persona estroversa è più felice perché ha più rapporti sociali, fa amicizie più facilmente, partecipa ad un maggior numero di attività pubbliche e collettive dove trova maggiori motivi di interesse e divertimento. Inoltre una persona felice è anche una persona che sta bene con se stessa e che ha fiducia nelle sue capacità e percepisce una fondamentale congruenza tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. In sostanza, più le persone riescono ad accettarsi per quello che sono, con tutti i loro pregi e i loro limiti, più sono felici. Analogamente, quanto più una persona ritiene di poter ragionevolmente controllare gli eventi che gli accadono nella sua vita affettiva, sociale, lavorativa, più è felice, e in particolar modo, è più felice di chi si considera in balia del caso o degli altri.

 
 
 

č sempre

Post n°21 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La pace è sempre interiore. Se prima non comprendiamo che non ci sono nemici dentro non capiremo che anche fuori non c'è nulla da combattere. Accettazione e tolleranza ed amore di ogni parte di noi si riverserà come un fiume d'Amore all'esterno e il dentro e il fuori saranno uno.

 
 
 

:D

Post n°20 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

se si sogna da soli è solo un sogno, ma se si sogna insieme è la realtà che comincia sembra assurdo...ma per ottenere la pace, bisogna anche saper combattere!

 
 
 

Guerra Fame e Povertą nel mondo!

Post n°18 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

 
 
 

Cont...

Post n°17 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Rispetto a tutta l'ultima fase nella quale abbiamo vissuto le nostre lotte quali sono gli elementi che oggi si presentano con qualche novità?

Ci sono elementi assolutamente riconferamati sui quali non c'è la possibilità di tornare indietro sono diventati irreversibili.

Il primo è la nuova composizione tecnica della forza lavoro. Il lavoro oggi è diventato in maniera predominante e irreversibile, lavoro cognitivo, lavoro immateriale.

L'eccedenza della capacità inventiva che da valore.

Quanta fatica compagni abbiamo fatto per arrivare a questo concetto.

La rivoluzione resta, la rivoluzione della forza lavoro contro il capitale ma la forza lavoro è cambiata radicalmente, perché la forza lavoro è vita.

Oggi la grande scommessa è ricominciare ad inventare, a partire da questa passaggio, che è insieme scomposizione e ricomposizione produttiva, quali sono le forme di organizzazione possibile e come possono essere prodotte forme di organizzazione nuove. Il secondo tema sul quale con grande lucidità si può ragionare è il rapporto alla produzione in generale, come luogo in cui si determina comando.

Dobbiamo riconquistare questo denaro, riprenderci questa materialità del comando.

Costruire il denaro, riprenderci le banche..

Il comune deve essere riproposto come problema e a fianco a questi elementi si tratta di trovare una capacità che vada al di là.

Abbiamo la necessità di ridefinire spazi di lotta.

 
 
 

Abstract intervento introduttivo...

Post n°16 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

L'idea del cambiamento del mondo in termini di modificazione rivoluzionaria dell'esistente sembra stretto tra due gangli che ne impediscono la vita. La prima si affida al fatto che questa eresia non può essere realizzata, viene negata.

La seconda quando questa eresia viene banalizzata, cioè ridotta a una semplice testimonianza che diventa fede. Entrambi questi elementi non ci appartengono.

Cambiare il mondo è una scelta che interpreta la nostra vita, da vita passiva a vita che si determina in una forma nuova. Quello che interessa a noi è portare avanti un'eresia che ha la possibilità di avere la potenza del sogno e del desiderio ma che deve anche essere maledettamente concreta.

Questa eresia deve avere dignità, non può essere cosa per pochi, non può essere relegata a un pensiero eretico ma come elemento di discussione aperto e pubblico. Deve essere di molti. Dobbiamo fare di questa eresia pensiero collettivo e pratica collettiva come elemento centrale della vita pubblica.

Il No logo debba essere uno spazio pubblico e politico dove l'elemento che lo costituisce è la molteplicità, la diversità, deve essere un crosspoint senza ricadere nella dinamica della rappresentanza, senza fare sintesi.

Uno spazio pubblico che è riproducibile, dobbiamo ritornare a parlare a tutti.

A partire da ciò che già siamo, da ciò che già facciamo con l'intensità e la passione che possiamo ritrovare.

Il fuoco è la potenza dell'eresia e può veramente cambiare il mondo.

 
 
 

Natale senza fame? dove?

Post n°15 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

 
 
 

COSA FARE

Post n°14 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

 Tutti gli uomini devono e possono battersi per la tutela dei diritti umani, troppo spesso violati. Non può esserci sviluppo se questo non è planetario, ed obiettivi dello sviluppo sono quelli di assicurare una condizione di vita dignitosa, un'alimentazione adeguata, un'assistenza sanitaria, istruzione, lavoro e protezione contro le calamità.

Intervenire in aiuto delle Nazioni povere e di combattere la povertà attraverso ogni mezzo: sostenere i programmi internazionali; diffondere il messaggio con campagne di informazioni capillari e ripetute nel tempo al fine di sensibilizzare sempre più il cittadino; promuovere incontri con le Istituzioni cooperando con esse per istituire centri di raccolta e per formalizzare programmi di intervento educativo; attivarsi con i media per diffondere l’obbligo della difesa dei diritti umani.

 
 
 

..

Post n°12 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

AIDS

Ogni minuto 6 ragazzi sotto i 25 anni vengono infettati dall’HIV e l’AIDS colpisce soprattutto l’Africa: su 2,8 milioni di persone morte lo scorso anno il 79% erano africani.

RACHITISMO

Carenze alimentari e mancanza di cure adeguate pregiudicano la crescita del bambino nei primi anni di vita. Nei Paesi in via di sviluppo il 39% dei piccoli sotto i 5 anni é affetto da rachitismo, mentre sono oltre 170 milioni quelli sottopeso.

VACCINAZIONI

30 milioni di bambini non sono protetti dalle vaccinazioni obbligatorie (nel primo anno di età) e tra questi 11 milioni muoiono per malattie che si potrebbero prevenire.

ACQUA E SERVIZI IGIENICI

Più di un miliardo di persone continua a non avere accesso all'acqua potabile ed un terzo della popolazione mondiale non dispone di servizi igienici, soprattutto in Cina, Congo, Etiopia, India. Mentre sono 2 milioni i bambini che muoiono per malattie diarroiche ed altri disturbi legati al consumo d'acqua.

MATERNITA' ASSISTITA

44 milioni di donne non ricevono alcuna assistenza durante la gravidanza ed il parto. Questa é ogni anno la causa di morte di circa 600.000 puerpere e 5 milioni di neonati prima, durante il parto o nella prima settimana di vita. Ancora oggi nel mondo oltre 130 milioni di donne hanno subito la mutilazione degli organi genitali.

 
 
 

RAPPORTO UNICEF

Post n°11 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

È allarme rosso per la situazione infanzia ne1 mondo

Ogni anno 11 milioni di bambini muoiono per cause facilmente prevenibili e molti altri si “perdono in mezzo ai

vivi”, resi invisibili dalla miseria,non registrati alla naseita o costretti a lavorare in condizioni estreme. Come i bambini soldato, o quelli nei bordelli, vittime dello sfruttamento sessuale. Oltre 600 milioni,sotto i 5 anni, devono sopravvivere con meno di un dollaro al giorno, 200 milioni sono affetti da rachitismo per malnutrizione e oltre 110 non vanno a scuola.

 
 
 

La fame nel Mondo

Post n°10 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La Fame...

Un pianeta urla per la fame.....800 milioni di persone senza cibo

Un mondo condannato alla fame ed alla sofferenza. Sono 800 milioni le persone, da un emisfero all'altro, che soffrono di fame. E non basta, perché la malnutrizione riguarda un numero ben superiore di persone: oltre 2 miliardi.

Nel corno d'Africa, cuore della disperazione, l'80% della popolazione soffre di gravi malattie legate alla malnutrizione. I bambini sono soggetti alla caduta di capelli, fino alla calvizie, alla perdita delle unghie e talvolta anche del primo strato di pelle. I1 mondo è pieno di affamati perché le risorse sono mal distribuite. Per questo non è sufficiente aumentare la produzione alimentare, ma combattere la lotta su più piani: da una parte sviluppare l'agricoltura nelle zone più povere, proteggendo le economie rurali, e dall'altra correggere certi effetti dell'economia globalizzata: caduta dei prezzi dei prodotti agricoli, diffusione incontrollata delle colture industriali volute dai gruppi economici più forti, liberazione dei contadini e dei paesi poveri dal giogo dell’indebitamento.

Occorrono interventi strutturali in grado di modificare le tendenze spontanee dell'economia mondiale. È necessario che i bisogni ed i contributi dei paesi in via di sviluppo ottengano una giusta considerazione nel commercio mondiale. Liberare dalla fame significa anche liberare dalla guerra, ha detto il Pontefice in un Suo messaggio.

 "Liberare dalla fame milioni di esseri umani non è impresa facile e presuppone di estirpare le stesse cause alle radici della fame, come guerre e conflitti interni".

La FAO ha calcolato in 10 centesimi di dollaro a persona all’anno il costo di una integrazione a base di ferro. (l'anemia è la principale malattia da regime alimentare - colpisce un miliardo e mezzo di persone) del cibo destinato alle persone anemiche. Nella sola India un'operazione del genere verrebbe a costare 44 milioni di dollari l'anno. In Thailandia si è avuto successo con un programma che, prima di aggredire la malnutrizione combatte la povertà. Il programma ha dato vita ad una serie di iniziative produttive che comprendono

l'introduzione di tecnologie agricole più moderne, la creazione di migliaia di centri di allevamento di bestiame, ed il miglioramento delle strutture educative e dei servizi sociali: la carenza di proteine è stata ridotta così da una prevalenza del 51 fino al 21% in termini globali, mentre le forme più drastiche di malnutrizione sono calate dal 2,1% allo 0,01.

 
 
 

:)

Post n°9 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

FELICE CAPODANNO PER TUTTI....

 
 
 

La fame nel mondo

Post n°8 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

 
 
 

LA GUERRA Č..

Post n°7 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La guerra è la cosa più brutta al mondo,
io non ho mai vista una cosa simile
e voi?
Chiedetevelo.
Ho mai visto cosa più brutta?
Quando c'è la pace si sta bene,
quando si è in pace non c'è la guerra.
Quando c'è la pace
nessuno scappa più dal suo paese
perché pace non è guerra.

 
 
 

LA PACE Č...

Post n°6 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La pace è una colomba che vola nel cielo,
un bimbo che gioca allegramente in un prato.
Due ragazzi innamorati che passeggiano in riva al mare.
Un nonno che accompagna la nipotina alle giostre.
Perché un uomo solo può impedire tutto questo?
Forse perché non è cresciuto nell'amore e
non sa ascoltare il proprio cuore.

 
 
 

LA PACE Č...

Post n°5 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

:)

La guerra è distruzione.
La guerra è povertà.
La guerra è orrore.
La guerra è quella cosa che mi spaventa di più.
La pace è amicizia.
La pace è uguaglianza,
la pace è fratellanza.
La pace è una stretta di mano.
La pace è volersi bene in tutto il mondo.

 
 
 

I COLORI DELLA PACE

Post n°4 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La pace è verde come un prato non inquinato.
È gialla come il sole non coperto da un aereo malintenzionato.
È azzurra come il cielo non macchiato dal fumo dei missili.
È multicolore come l'arcobaleno dopo un temporale.

Possiamo
Amare
Chi
Emigra

 
 
 

I COLORI DELLA GUERRA

Post n°3 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La guerra è nera come il buio.
Le bombe sono grigie.
Le armi sono marroni.
La morte è bianca.
La tristezza delle persone è grigio scuro.
Le case distrutte sono marroni.
Gli aerei che portano le bombe sono verde scuro.
Se io fossi una fata dipingerei tutto questo
di colori vivaci per far finire la guerra.

 
 
 

IL TEMPORALE DELLA GUERRA

Post n°2 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Quando la pace regna sulla terra
C'è sempre qualche nuvola che aspetta e,
quando qualcosa va male
quelle nuvole iniziano a tempestare,
fanno la guerra,
fanno la guerra con il sole innocente
che cerca di scappare
ma le nuvole la guerra vogliono incominciare.
Lanciano i fulmini contro il sole che,
poveretto, non sa cosa fare.
Arrivano i caccia della guerra
che tutti insieme uccidono la pace.
Il temporale della guerra
si vede quando inizia,
ma nessuno riesce a vedere la fine.
Ma quando arriva la primavera,
la guerra scappa in fretta perché ha paura.
La primavera raggiunge i posti più bui
e con un tocco di magia
li fa diventare colorati e felici.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ricc.bianchini
Data di creazione: 26/12/2009
 

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